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11/11/2011 -

Cultura e Spettacolo/Società/

Santa Croce Camerina, scavo archeologico Pirrera. Emergono importanti novità

Il sito archeologico di contrada Pirrera nel territorio di Santa Croce Camerina torna a popolarsi di archeologi e studiosi che stanno scavando una basilica bizantina. Grandi novità sono emerse in questi giorni dallo scavo. La datazione del sito è stata ipotizzata dal professore Giovanni Di Stefano, che coordina lo scavo condotto anche da studenti e archeologi dell’Università della Calabria, fra il 530 e il 550 dopo Cristo. “La chiesetta, intorno al 600-650 – spiega il professor Di Stefano – visse una fase di riduzione”. Intanto gli archeologi hanno trovato in questi giorni una struttura preesistente alla chiesa bizantina. “C’era una vita rurale – continua Di Stefano – a cui ha fatto seguito la costruzione della chiesa e una rivoluzione nel piccolo sito”. L’edificio fu scavato negli anni ’60 dal professore Gintili, e da due anni a questa parte gli scavi sono stati ripresi. “Stiamo facendo delle scoperte straordinarie – ha detto Di Stefano -. Non è soltanto una chiesa, ma una basilica, che ha avuto un battistero; è la prima chiesa parrocchiale. Siamo riusciti ad avere altre informazioni su chi usufruiva della chiesa”. Sono state individuate, infatti, e in parte scavate alcune tombe: una con due sepolture è ritenuta dagli studiosi quella della famiglia che dedicò i mosaici (attualmente conservati al museo archeologico di Ragusa, ma vi è in progetto il posizionamento nel sito di copie degli originali) che decoravano i pavimenti delle navate. “Gli ultimi scavi hanno arricchito ulteriormente le conoscenze – ha detto Di Stefano -. Era una chiesa cimiteriale di grande importanza. Le sepolture che stiamo scavando in questi giorni appartengono a personaggi importanti di questa comunità”.

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