19-04-2024
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Archivi giornalieri: 13/01/2012

La dichiarazione del vescovo “LO STATO RICONOSCA LE UNIONI GAY”

Il vescovo della diocesi di Ragusa, Paolo Urso, intervistato da un quotidiano on line nazionale, dice la sua sulle unioni omosessuali. “Quando due persone decidono, anche se sono dello stesso sesso, di vivere insieme, è importante che lo Stato riconosca questo stato di fatto. Che va chiamato con un nome diverso dal matrimonio, altrimenti non ci intendiamo”. E’ quanto ha dichiarato il presule in una lunga intervista che spazia su molti temi, dall’immigrazione al ruolo delle donne, dalle convivenze alla pace. “Sono stato educato alla laicità dello Stato e al rispetto delle leggi civili. Quando il cittadino è chiamato a compiere delle scelte concrete, il compito della Chiesa è quello di offrire ai fedeli degli strumenti per decidere in autonomia e consapevolezza. Per questo ho detto alla mia gente: informatevi, documentatevi, vedete se questo tipo di soluzioni sono giuste e giudicate voi'” – è questo un altro passaggio dell’intervista che riguarda la sua scelta, sei anni fa, di andare a votare sul referendum sulla fecondazione assistita, nonostante l’allora capo dei vescovi italiani, il cardinale Ruini, invitasse allo astensionismo. Per ritornare alla questione sugli omosessuali, il vescovo ha aggiunto: “La Chiesa deve sempre essere una casa dalle porte aperte, anche per i gay”.

PD: “ASSUNZIONI ATO AMBIENTE, NON CI FERMEREMO SINO A QUANDO LA DELIBERA NON SARA’ REVOCATA”

In merito alla vicenda relativa ai 19 lavoratori co.co.pro. dell’Ato Ambiente Ragusa, il Pd Ragusa è intervenuto con una nota in risposta alle affermazioni del neo presidente dell’Ato, Giancarlo Migliorisi. “Se Migliorisi – ha detto il segretario cittadino del Pd, Peppe Calabrese – si ritiene estraneo alla parentopoli, allora dica alla stampa di chi sono parenti i 19 co.co.pro.. E se vogliamo essere ancora più precisi, adesso non lo sa soltanto Migliorisi, tra i liquidatori, come stanno le cose, ma lo sa anche chi, come Cugnata, ha già fatto parte del CdA dell’Ato – ha dichiarato ancora Calabrese -. Migliorisi ha dichiarato, in ordine alla delibera dei soci del 7 dicembre scorso che hanno dato mandato ai liquidatori di transare e assumere i raccomandati (ricordo che – ha dichiarato ancora il segretario cittadino del Pd Ragusa – all’assemblea erano presenti solo i rappresentanti di Ragusa, Santa Croce e Comiso), che riporterà l’atto all’assemblea dei soci. Bene, sappia Migliorisi che il Pd di Ragusa si fermerà solo quando leggerà che la stessa delibera è stata revocata ufficialmente. Nell’attesa andremo avanti e siamo già partiti con le interrogazioni parlamentari regionali e nazionali. Stiamo preparando il carteggio per la Commissione Antimafia e per la Dia. Manderemo tutto alla Corte dei Conti perché lo scherzetto di 19 assunzioni co.co. pro. nel 2009 di parenti e amici è costato alla collettività iblea circa 500mila euro. Infine – conclude Calabrese – questi liquidatori si occupino di liquidare l’Ato come da mandato e non di gestirla. Sapevamo che dovevano lavorare a costo zero. E scopriamo che solo i liquidatori costeranno 37.500 euro l’anno. Stavolta, nessuno ci fermerà”.

I consiglieri provano a “salvare” la Province

Un comitato ristretto di consiglieri provinciali siciliani, elaborerà per conto dell’Urps, una serie di iniziative per il rilancio del ruolo delle Province quali enti sovra comunali. I consiglieri Angela Barone (Pd) e Silvio Galizia (Pdl) hanno partecipato a Palermo alla riunione dei consiglieri provinciali per esaminare ed analizzare le conseguenze che potrebbe avere la preannunciata riforma delle Province. Dal dibattito sono scaturite due ipotesi di lavoro. La prima, ipotizza un decreto legge d’iniziativa popolare con il quale verrebbero affidate alle Province un numero superiore di competenze territoriali di quelle attuali ma con una radicale modifica degli organi istituzionali, per arrivare ad un effettivo risparmio dei costi della politica. La seconda ipotesi, invece, prevede una seduta plenaria congiunta di tutti e nove i Consigli provinciali che elabori una proposta di legge da proporre ai parlamentari siciliani. L’incontro di Palermo ha messo in luce un’unanime convergenza dei consiglieri provinciali delegati per un rilancio delle attività delle Province, rilancio di cui l’Urps intende farsi carico costituendo un comitato ristretto, formato da soli cinque componenti, nel quale sono stati contestualmente eletti i consiglieri Barone e Galizia.

CHIARAMONTE GULFI, UTENSILI DA CUCINA DONATI AL COMUNE

La donazione al Comune di Chiaramonte Gulfi, da parte del dott. Giambattista Lo Presti Ventura, di diversi oggetti, ha arricchito tutta la struttura museale, dedicata alle tradizioni popolari. “Questo importante ed apprezzato atto di liberalità da parte di un nostro concittadino, da tempo residente a Verona, è la testimonianza di quanto sia forte il legame con la terra natale”, ha detto il sindaco del comune montano, Giuseppe Nicastro. Il dr. Lo Presti Ventura la scorsa estate, con un gruppo di suoi amici rotariani di Verona, visitò i musei comunali, restando favorevolmente ammirato da come sono curati. In particolare ebbe modo di apprezzare all’interno del Museo dell’Olio, “la perfetta ricostruzione di una antica cucina chiaramontana, forno compreso, senza però l’esposizione degli attrezzi per preparare e infornare il pane fatto in casa”. Da lì l’idea del dr. Lo Presti Ventura di fare dono di tanti oggetti appartenuti a sua madre, Paola Ventura, figlia del Barone Giambattista Ventura d’Intorrella e del Lago, conosciuta a Chiaramonte come la “maestra Paolina”, insegnate elementare per ben tre decenni. Il dr. Lo Presti ha conservato a Verona tutti questi oggetti per non disperderli e per mantenere viva la memoria. Nei giorni scorsi, alla presenza del funzionario responsabile dell’Area Turismo, Gisella Puglisi, il dr. Lo Presti ha donato, in memoria di sua madre, Paola Ventura, tutto il prezioso materiale, composto da diversi pezzi di inizio ‘900 per preparare il pane in casa.

Sequestri al Comune di Comiso: interviene l’on. Pippo Digiacomo

L’on. Pippo Digiacomo interviene a seguito del blitz di giovedì mattina dei carabinieri del Comando provinciale di Ragusa negli uffici del Palazzo Comunale per sequestrare atti e documenti riguardanti le aree ex Base Nato limitrofe all’aeroporto. “Se le notizie riportate dalla stampa corrispondessero al vero – afferma l’on. Digiacomo – saremmo di fronte ad un’altra vicenda vergognosa, che getta ulteriori ombre inquietanti sulla gestione dell’infrastruttura ancora chiusa al traffico. Un fatto di una gravità inaudita che, purtroppo, non potrà che avere pesanti ripercussioni sull’immagine positiva che nell’ultimo decennio fino al 2008 era stata costruita sulla città di Comiso e sul suo aeroporto. Un fatto questo -dice Digiacomoche segue di poche settimane il caso delle Ferrari e Porsche filmate mentre scorrazzavano nella pista davanti agli occhi del sindaco Alfano. Siamo come sempre fiduciosi sull’operato dell’autorità giudiziaria e certi che sarà fatta piena luce su questi episodi e sulle responsabilità. Certo, se anche questo fatto fosse vero, sarebbe facile capire perché è stato rimosso in modo così brutale il nome di Pio La Torre dall’aeroporto di Comiso”.

RIUNIONE A ROMA PER L’AEROPORTO DI COMISO

Riunione operativa presso la sede dell’Enac a Roma, presieduta dal direttore alle infrastrutture dell’Ente, ingegnere Alessandro Cardi, presenti tra gli altri, il sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, il presidente di Soaco, Rosario Dibennardo, Renato Serrano accountable manager Soaco, il generale Sergio Mistretta (Comando generale Vigili del Fuoco), il dott. Massimo Billizzi dell’Enav, oltre ad altri funzionari di Enac ed Enav competenti per singoli settori, con in discussione alcuni dei principali temi riguardanti l’aeroporto di Comiso. L’incontro è servito a verificare il progredire del cronoprogramma finalizzato all’apertura al traffico civile dell’aeroporto di Comiso. Nel corso della riunione è stata esaminata l’attività svolta e quella che si accinge a svolgere la società di gestione dell’aeroscalo comisano. Il tavolo tornerà a riunirsi il 15 febbraio per monitorare lo stato dell’arte e, probabilmente, fissare la data di apertura dell’aeroporto di Comiso. Nel stessa riunione i rappresentanti Enav hanno altresì consegnato la bozza di convenzione riguardante la fornitura dei servizi di assistenza al volo per il primo biennio di operatività dell’aeroporto di Comiso il cui onere dovrà essere assunto dalla Regione siciliana.

Bonifica della discarica di Scicli

E’ stato notificato alla Provincia il decreto di finanziamento di oltre 900 mila euro da destinare alla bonifica della discarica dismessa di Pietrapalio a Scicli. A dare la notizia è stato l’on. Ammatuna che è riuscito prima a sbloccare il finanziamento ed ha seguito, poi, la vicenda. Mancano alcuni semplici accorgimenti, fra questi la firma del contratto con l’impresa aggiudicataria dello appalto, per dare il via all’opera di bonifica.

BASKET GIOVANILE, LA VIRTUS CONTINUA A VINCERE

Prosegue senza inciampi il cammino della formazione under 15 (classe 1997) della Nova Virtus nel torneo regionale d’Elite. A due giornate dalla conclusione della prima fase, infatti, il team allenato da Massimo Di Gregorio e Simone Licitra continua a vincere. Ed a conferma dello strapotere dei ragusani, anche la presenza di ben tre atleti (Scalone, Iurato e Barracca) nella selezione regionale di categoria che si è molto ben comportata al torneo natalizio di Castrovillari e che si appresta allo spareggio con il Molise di domenica 29 gennaio a Roma, per l’accesso alla fase finale del Trofeo delle Regioni. Nell’ultimo turno, Arezzi e soci, sono passati sull’ostico campo di Barcellona, superando la squadra locale per 55-62.

Villetta dell’ex base Nato “gestita” da pregiudicato per mafia. I carabinieri al Comune di Comiso

Un’agenzia di casting all’interno dell’area dell’ex base Nato. A gestirla, un pregiudicato vittoriese coinvolto nella operazione Scacco Matto del 1998 e condannato nel 2002 a sette anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso. La Procura della repubblica di Ragusa ha dato mandato ai carabinieri di acquisire gli atti riguardanti l’intera vicenda. I militari dell’Arma, giovedì mattina, si sono recati al Comune ed hanno acquisito una corposa documentazione nell’ufficio del segretario generale. In particolare, come detto, i sequestri riguardano le villette che si trovano nell’area ex Base Nato adiacente all’aeroporto, una delle quali occupata dal pregiudicato. I sequestri mirano a capire chi abbia autorizzato l’utilizzo di quella villetta e a quale titolo.

Bilancio attività 2011 della Polizia municipale di Modica

Nel 2011 il Comando di Polizia Municipale ha effettuato tre arresti. Si tratta di giovani trovati in possesso di circa 250 grammi di droga. Nello stesso anno sono state anche denunciate all’Autorità giudiziaria ottanta persone, 67 per abusi edilizi e tredici per reati da ricondurre in gran parte alle minacce e all’oltraggio a pubblico ufficiale. Complessivamente il Nucleo di pronto intervento ha rilevato 216 incidenti stradali; 114 non hanno fatto registrare feriti, 99 con trasportati o conducenti che hanno riportato traumi o fratture e tre sono stati mortali. Centotrentuno sono stati, poi, i servizi di ordine pubblico espletati su richiesta dell’Ufficio territoriale del Governo e del Questore di Ragusa, mentre trentatré sono stati i cosiddetti Tso(trattamenti sanitari obbligatori). Centotre sono stati i servizi in manifestazioni ed eventi civili, 40 in quelle religiose.

Un presidio a tutela della fava cottoia

Il Comune di Modica vuole istituire un presidio per il rilancio della fava “cottoia” attraverso un’ istruttoria avviata dalla Camera di Commercio, dalla Provincia e dal Comune stesso. Il Presidio oltre che proteggere la fava “cottoia” modicana, garantirebbe la sopravvivenza del prodotto nel tempo, ne aprirebbe le porte al mercato non solo locale, elevandone il flusso di vendita, e ne incentiverebbe la promozione.

FURTI A SAN GIACOMO. I cittadini si rivolgono al Prefetto

Dopo il furto delle casse acustiche ai danni della parrocchia Beata Vergine di Lourdes, cresce l’allarme fra i cittadini della frazione di San Giacomo. I residenti hanno chiesto un incontro al prefetto. Infatti negli ultimi mesi si è registrato un notevole incremento di furti. “A questo proposito sono tanti i cittadini – sostiene il consigliere Mario Chiavola – che hanno presentato delle denunce”.

PIANO PAESISTICO, INCONTRO A PALERMO

Proficuo incontro mercoledì a Palermo sul Piano Paesistico della provincia di Ragusa. Al vertice hanno partecipato l’assessore regionale Messineo, il dirigente dell’assessorato ai Beni Culturali, Buffa, il soprintendente di Ragusa, Ferrara, e una delegazione tecnico-istituzionale della provincia iblea. L’incontro è stato voluto e organizzato dall’on. Riccardo Minardo del Mpa. L’assessore Messineo si è impegnato a firmare il decreto di nomina dell’osservatorio che è scaduto da tempo e che potrà ora avviare il lavoro dell’esame delle osservazioni e apportare le modifiche al piano provenienti dalle osservazioni del territorio e degli enti. “Si è deciso – ha detto l’on. Riccardo Minardo – che la delegazione collaborerà con l’assessore, con il dirigente e con l’osservatorio grazie all’ampia disponibilità di tutti a trovare le giuste soluzioni alle esigenze e alle vocazioni della nostra provincia”, ha concluso l’on. Minardo del Mpa. La delegazione inoltre incontrerà il soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa, Ferrara, per stabilire le strategie di intervento inerenti il Piano Paesistico.

Stazione di Ragusa, luogo di bivacco in preda ai vandali

Il destino della stazione di Ragusa è già segnato. Sarà un edificio fantasma, in preda ai vandali, dimora notturna dei senzatetto. Di fatto già lo è. Infatti l’area di proprietà delle Ferrovie è stata depredata senza che nessuno abbia sporto denuncia. Ignoti hanno rubato la fontana di ghisa, che era situata nella zona esterna. Nella notte di Natale qualcuno ha sfondato il vetro di una delle porte. Il puliziere l’ha sistemato con un metodo casalingo ed economico: ha fasciato il vetro con grandi strisce di scotch. L’effetto è da terzo mondo. Chiaramente uno dei tanti clochard che vagano di notte nel capoluogo, ha rotto il vetro per entrare nella stazione e dormire approfittando del riparo. Che i senzatetto bivacchino allo interno della stazione del capoluogo è ormai risaputo. “L’altra mattina – racconta un pendolare, uno dei pochi utenti fra i “sopravvissuti” al progressivo smantellamento dei treni sulla tratta ferroviaria locale – ho visto che c’erano due uomini che dormivano dentro quella che un tempo era la sala d’attesa”. D’altronde l’operatore delle pulizie, l’unico che ancora frequenta la stazione, ma solo nelle ore del part time, ogni mattina trova di tutto: bottiglie di birra, lattine, piatti e bicchieri di plastica. La notte la stazione diventa una discarica. I residenti delle palazzine che si affacciano sull’interno della stazione, dove insistono i binari (ormai quasi sempre deserti) dice che “i magrebini sono di casa”. Ed è vero che c’è un gruppo di tunisini che trascorrono alcune ore vicino ai binari, bevendo qualche birra. Ma da qui ad accusarli di furti o di atti vandalici ce ne corre. “Piuttosto dovremmo chiederci se alle Ferrovie interessa ancora la stazione di Ragusa”, commenta Pippo Gurrieri della Fltu Cub trasporti.

Illecito smaltimento rifiuti. Chiesto rinvio a giudizio per un’imprenditrice di Modica

La Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al giudice per le indagini preliminari il rinvio a giudizio per G.T.M., titolare di una ditta individuale di Modica. La donna è accusata di illecito smaltimento di rifiuti, anche pericolosi. Nell’ambito dell’indagine coordinata da Francesco Puleio e diretta dal sostituto procuratore Gaetano Scollo in un’area di 800 metri quadrati, di proprietà della ditta in questione, che svolge un’attività di manutenzione, soccorso e traino stradale, erano stati individuati rifiuti pericolosi e non, costituiti da numerosi veicoli fuori uso, in parte smontati, bonificati o ancora da bonificare. La discarica abusiva, priva delle autorizzazioni previste dalla legge, era finalizzata al recupero e commercializzazione dei rifiuti (pneumatici, radiatori, batterie esauste, liquidi per freni e altro).

Tentato uxoricidio a Vittoria. Condanna a 6 anni per il marito

È stato condannato a sei anni di reclusione per tentato omicidio della moglie il vittoriese Paolo Marotta, 51 anni. L’uomo secondo l’accusa nella notte del 13 giugno scorso, al culmine di un violento litigio, ha inferto numerosi colpi di coltello al torace ed alle braccia alla moglie quarantenne. La sentenza è stata emessa dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, al termine del processo col rito abbreviato che consente uno sconto di pena pari ad un terzo. Il pubblico ministero Monica Monego ha chiesto la condanna di Marotta a 10 anni di carcere. Per la condanna anche l’avvocato di parte civile, Giovanni Mangione, in rappresentanza della donna ferita. L’avvocato Mangione ha anche chiesto il risarcimento danni. Il Gup ha disposto in favore della vittima una provvisionale pari a 4 mila euro.

Utilizzo indebito del bancomat. Condannati due comisani

E’ finito con due condanne il processo per direttissima, celebrato col rito abbreviato, ai danni di due comisani che il mese scorso hanno trovato un portafogli a terra e sono stati successivamente arrestati dai carabinieri per indebito utilizzo della carta bancomat, truffa e possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli. Si tratta di Giambattista Diquattro, 43 anni e di Biagio Agosta, 50 anni, entrambi comisani. All’interno del portafoglio, infatti, c’era una carta bancomat ed i due hanno pensato bene di utilizzarla prelevando 500 euro. Di Quattro è stato condannato a 10 mesi di reclusione e 400 euro di multa per l’indebito utilizzo del bancomat, Agosta alla pena di 10 mesi e 600 euro per tutti i reati. Il Pm Concetta Vindigni aveva chiesto la condanna dei due imputati alla pena di 16 mesi di reclusione e 600 euro di multa.

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