29-03-2024
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Archivi giornalieri: 23/01/2012

RAC UNDER 14, VITTORIA NEL CONCENTRAMENTO

La rappresentativa Under 14 del Rugby Audax Clan Ragusa batte il Padua ed i Briganti Librino nel concentramento disputatosi sabato 21 gennaio a Ragusa. La squadra allenata da Maratea e Lucenti, nonostante le tante assenze, ha messo in mostra un’ottima organizzazione di gioco evidenziando una netta supremazia tecnica nei confronti delle formazioni avversarie. Così come previsto dalle norme federali per la categoria Under 14, si è disputato un concentramento a tre, con partite di due tempi da 15 minuti. Nel primo incontro il Rac ha nuovamente battuto i cugini del Padua Ragusa, con il risultato finale di 15 a 0, frutto delle mete di Migliorisi, Gurrieri, e Giacchi, un risultato che poteva essere sicuramente più netto se non ci fossero stati numerosi errori di trasmissione dell’ovale, che di certo hanno vanificato le tante occasioni da meta dei padroni di casa (ricordiamo che il Rac ospitava il concentramento). Nel secondo incontro netta vittoria del Rac nei confronti dei Briganti Librino allenati dal ragusano Angelo Scrofani, che sono usciti sconfitti per 43 a 0 al termine di un incontro a senso unico. Alla fine si conteranno ben sette mete (Lupan due volte oltre che Gurrieri, Giacchi, Cicciarella, Zisa, Buonisi) di cui quattro trasformate dal piede di capitan Lupan.

RAGUSA, SLALOM FRA I MARCIAPIEDI

Più che marciapiedi, veri e propri percorsi di guerra. Diverse le zone della città di Ragusa dove le mattonelle dei marciapiedi sono saltate da tempo. Ed in particolar modo dove ci sono gli alberi le cui radici hanno fatto gonfiare così tanto il marciapiede da renderlo pericoloso e in alcuni tratti impraticabile. Da via Alcide De Gasperi, dal primo tratto di viale Colajanni, fino all’ex Centro di permanenza temporanea per immigrati. L’altro tratto di via Colajanni, fino al passaggio a livello, è in condizioni buone, perché in estate i cantieri di lavoro della Regione hanno permesso il ripristino. E c’è poi anche via Ugo La Malfa (nella foto): un ampio tratto è nella stessa condizione delle altre zone della città. Le mattonelle divelte, il passaggio difficoltoso. E come se non bastasse, in prossimità dei cassonetti della nettezza urbana, ma anche in altre parti, ci sono rifiuti sparsi qua e là. “Non dico per eventuali disabili in carrozzina, che non potrebbero di certo passarci, – spiega un residente di viale Colajanni -, ma anche per le altre persone, specialmente anziani e bambini. La sera l’illuminazione non è il massimo, e inciampare in questi marciapiedi è un pericolo costante. E’ il frutto della noncuranza di anni, perché da troppo tempo ormai sanno bene al Comune che – dice ancora il residente – le radici degli alberi fanno saltare le mattonelle. Eppure non si prendono provvedimenti”.

Melodica: successo del duo Ellipsis a Ragusa

Pubblico folto (c’era anche questa volta il tutto esaurito) ammaliato dal concerto del duo “Ellipsis” formato da Alberto Cesaraccio all’oboe e da Alessandro Deiana alla chitarra. Il duo si è esibito all’auditorium della Camera di Commercio di Ragusa, consueta location della 17° stagione concertistica internazionale “Melodica” promossa da Comune e dalla Provincia di Ragusa con la direzione artistica della pianista Laura Nocchiero. In apertura la guida all’ascolto da parte del maestro Dario Adamo. Il programma proposto, con brani “Dall’Europa al Sud America”, si prestava molto ad un approfondimento anche di natura culturale offerto anche dai musicisti durante l’esecuzione di ciascun brano, tra questi musiche per danze popolari. Il duo ha suonato con un’eccellente intesa e raffinata cura dei colori, distinguendosi entrambi per un ottimo controllo tecnico sempre al servizio delle esigenze espressive. Prossimo appuntamento sabato 4 febbraio con “Capolavori al pianoforte” con il pianista polacco Slawomir Dobrzanski. Come sempre ingresso gratuito.

GRANDE SUCCESSO PER LA COMPAGNIA GODOT E “LE SEDIE” DI IONESCO

Intenso, drammatico ma al tempo stesso ironico, ed ancora assolutamente descrittivo dell’incerta condizione esistenzialista dell’uomo. Così lo spettacolo “Le sedie” portato in scena al teatro Lumiere di Ragusa dalla compagnia G.o.d.o.t.. Un successo pieno per il debutto di uno degli spettacoli più complessi e difficili di Eugene Ionesco. Un capolavoro del teatro dell’assurdo che gli attori Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso sono riusciti a rendere al pubblico con un’intensità davvero eccezionale e con una trovata molto particolare. La Bisegna ha interpretato il ruolo del Vecchio, mentre Bonaccorso, che ha curato anche la regia dello spettacolo, ha interpretato il ruolo della Vecchia. Parti inverse per sottolineare la scelta di uscire dall’identità di genere in una rappresentazione che è la farsa della vita. Un atto unico scritto da Ionesco negli anni ’50, con l’idea di mettere in scena l’irrealtà del reale, di comunicare l’incomunicabile, di abitare il vuoto dell’esistenza. Una vera e propria sfida per i protagonisti della pièce, due coniugi ultranovantenni, il Vecchio e la Vecchia, che vivono in una torre su di un’isola. Come ogni sera i due sono impegnati a rappresentare la farsa tragica della loro esistenza carica di insuccessi e rimpianti, aggrappandosi solo alla forza delle proprie illusioni, alla reciproca affettuosità, alle routinarie abitudini. Quella che Ionesco propone è comunque una serata speciale perché i due anziani aspettano ospiti illustri invitati ad ascoltare il messaggio di salvezza che un Oratore, ingaggiato dal Vecchio, intende tramandare ai posteri. E così alle due sedie iniziali in cui siedono Vecchio e Vecchia, pian piano se ne aggiungono decine e decine per i tanti ospiti immaginari che lentamente arrivano, ricreando un ingresso sempre più concitato. Un pubblico totalmente invisibile che parlotta e dialoga con i due protagonisti mentre nei fatti sul palco sono presenti soltanto le sedie di colori differenti e stilisticamente slanciate verso l’alto. In scena c’è dunque il deserto dell’esistenza stessa dei due anziani, un deserto popolato dal nulla creato da corpi inesistenti ma invasi dalla materialità delle sedie. Materia senza vita che soffoca il vuoto e spinge i due vecchi a gettarsi dalla finestra. Nella scena irrompe nel frattempo l’Oratore, interpretato da Daniela Cascone. Il portatore del messaggio da tramandare si rivela però muto, dalla doppia faccia e incapace anche semplicemente di articolare qualcosa, arrivando dunque alla fine del testo, ovvero alla beffarda certezza dell’impossibilità di spiegare il senso della vita, perché come diceva lo stesso Ionesco, “il mondo mi è incomprensibile: aspetto che qualcuno me lo spieghi”.

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