28-03-2024
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Archivi giornalieri: 28/01/2012

COMUNE DI RAGUSA, RICORSO DI 42 LAVORATORI DELLE COOP SOCIALI: “VOGLIAMO IL POSTO FISSO”

Quarantadue lavoratori delle cooperative Leonardo, Pegaso ed Esistere hanno fatto ricorso al Giudice del Lavoro per chiedere l’assunzione a tempo indeterminato presso il Comune di Ragusa. Ad assisterli davanti al Tribunale è l’avvocato Santino Garufi. Al momento svolgono la loro opera in virtù della determinazione dirigenziale 3218 del 31.12.2009 con cui sono stati approvati dal Comune la perizia ed il capitolato speciale d’appalto inerenti i servizi idrici suddivisi nei tre lotti: distribuzione idrica e guardia condotte; conduzione impianto di sollevamento Lusia; conduzione impianto di sollevamento San Leonardo dell’importo complessivo a base di gara di 2.366.941,24 euro (Iva compresa), e con determinazione dirigenziale 55 del settore V datata 13 aprile 2010 è stata formalizzata l’aggiudicazione definitiva per i tre lotti. “I ricorrenti – afferma l’avvocato Garufi -, lavorano nei fatti in virtù di contratti di appalti da circa 12 anni, ed alcuni di loro anche da maggior tempo, svolgendo nei fatti le stesse mansioni dei dipendenti comunali a tempo indeterminato, a volte integrandosi con questi in caso di necessità. Quanto sopra premesso offre elementi di riflessione sulla prassi diffusa nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, ovvero il ricorso a cosiddette esternalizzazioni mediante appalti di servizi – dice ancora Garufi – che tuttavia assumono la finalità principale di realizzare un’integrazione del personale interno”. Il legale nel suo ricorso richiama gli ordini di servizi relativi alle turnazioni, agli orari di lavoro, alle istruzioni per l’esecuzione, e la disciplina del rapporto di lavoro tenuto all’osservanza di tutte le linee guida e protocolli dell’Ente, alla fornitura di automezzi comunali e di telefoni cellulari da utilizzare per l’espletamento del servizio. Quindi Garufi ricorda al Tribunale che analoga situazione si è verificata in relazione ad alcuni servizi affidati dalla Provincia Regionale ad alcune Cooperative Progetto lavoro. “Ebbene, la Provincia, nell’ottica valutativa generale diretta ad una maggiore economicità in termini di minore spesa in uno ad una esigenza di maggiore occupazionalità del personale unita anche ad una maggiore efficienza e funzionalità dei servizi, nel 2008 ha deliberato l’assunzione diretta degli stessi servizi, atteso che la spesa sostenuta dall’ente nell’anno 2007 per i servizi affidati ed espletati dalle Cooperative è stata maggiore della spesa dovuta nel caso di assunzione diretta in organico dell’Ente – ha detto l’avv. Garufi -. Così operando la Provincia non solo ha compiuto un risparmio di spesa, ma anche ha garantito una maggiore occupazionalità del personale ed una maggiore tutela degli stessi sotto il profilo economico e contributivo. Il Comune, invece, nel corso di tutti questi anni si è avvalso di personale esterno all’organico comunale, riservando loro un trattamento economico di gran lunga inferiore – ha detto ancora l’avv. Garufi -, senza nemmeno garantirgli stabilità occupazionale”. Prima udienza a dicembre.

OPERAZIONE “TSUNAMI” EMESSA SENTENZA D’APPELLO

Al termine della camera di consiglio la Seconda Sezione Penale della Corte d’Appello (presidente Michelino Ciarcià) ha emesso la sentenza nel processo di secondo grado ai danni dei 35 vittoriesi condannati il 20 maggio del 2010 dal gup del Tribunale, Luigi Barone, nell’ambito dell’operazione antidroga “Tsunami” dell’ottobre 2008. La Corte ha riformato la sentenza di primo grado accogliendo quasi in toto le richieste del sostituto procuratore generale Roberto Campisi. Il trentaseiesimo imputato, nel giugno scorso, ha definito la sua posizione davanti alla Terza Sezione Penale della Corte d’Appello, così come chiesto dall’avvocato difensore Di Stefano, beneficiando di uno sconto di pena di due mesi e venti giorni rispetto agli 8 anni del primo grado. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Questa la sentenza (tra parentesi quella di primo grado): Gaetano Abbate è stato condannato a 4 anni ed 8 mesi (5 anni); Luigi Albanese a 4 anni e 4 mesi (confermata); Andrea Arcerito a 4 anni ed 8 mesi (5 anni); Giuseppe Ballarò e Mirko Ballarò a 9 anni (confermata); Giuseppe Bonavota a 4 anni e 4 mesi (confermata); Maurizio Bova a 3 anni con immediata scarcerazione (4 anni ed 8 mesi); Biagio Cannizzo 8 anni (conferma); Gaetano Cannizzo non doversi procedere per precedente giudicato (8 mesi in continuazione); Gianfranco Cascino 8 anni (confermata); Davide Castellino a 4 anni ed 8 mesi (5 anni); Giovanni Cirica a 6 anni (confermata); Emanuele Cirnigliaro a 4 anni (5 anni); Marco Cirnigliaro a 2 anni e 4 mesi (tre anni); Paolo Costa ad un anno e 4 mesi in continuazione con altra sentenza (4 anni e 4 mesi); Angelo Di Mercurio ad 8 anni (confermata); Salvatore Di Mercurio ad 8 anni (confermata); Giuseppe Di Vita a 6 anni (confermata); Tommaso Giordanella a 4 anni ed 8 mesi (5 anni); Giovanni Giudice a 5 anni (sei anni); Melissa Incardona a 5 anni ed 8 mesi (6 anni); Venerando Lauretta ad 8 anni (confermata); Emanuele Lo Monaco a 3 anni (4 anni e quattro mesi); Francesco Lo Monaco ad otto anni (confermata); Vincenzo Lo Monaco a 5 anni (confermata); Giuseppe Pavone a sette anni e quattro mesi (confermata); Carmelo Lena 4 anni e 4 mesi (confermata); Luciano Quattrocchi a 2 anni con l’assoluzione del possesso di cocaina e la condanna solo per l’arresto il flagranza per droga leggera al momento del blitz (5 anni); Roberto Scollo 7 anni e mezzo (8 anni); Giuseppe Strangio a 3 anni (conferma); Domenico Zuccalà a 3 anni; Giuseppe Alesci non doversi procedere (8 mesi); Mokthar Amari 2 anni ed 8 mesi e scarcerazione (4 anni e 4 mesi); Giuseppe La Terra a 4 anni e 4 mesi; Rosario Battaglia 3 anni, confermata. Il collegio difensivo comprendeva gli avvocati Giuseppe Di Stefano, Santino Garufi, Daniele Scrofani, Enrico Platania, Gianluca Gulino, Enrico Cultrone, Maurizio Catalano, Emanuele Occhipinti, Rocco Di Dio e Mario Brancato.

BLOCCHI STRADALI DENUNCIATE 95 PERSONE IN TUTTA LA PROVINCIA

Quasi 100 i manifestanti denunciati in stato di libertà per organizzazione di manifestazione non autorizzata. A segnalarli alla Procura i Carabinieri del Comando provinciale di Ragusa. I manifestanti sono stati identificati dai Carabinieri quali partecipanti ai presidi di sensibilizzazione e ai cortei, sorti spontaneamente e senza autorizzazione dell’organo di pubblica sicurezza, tra il 17 e il 24 scorsi gennaio nell’ambito della protesta di “Movimento dei Forconi” e “Forza d’Urto”. La denunce sono avvenute nei comuni di Giarratana, Monterosso, Santa Croce Camerina, Comiso, Ispica e Modica. I Carabinieri, già impegnati nella vigilanza dei presidi autorizzati (a Modica, Pozzallo, Scicli e Vittoria), al momento della formazione di cortei o di riunioni non autorizzate, hanno effettuato attività di osservazione e controllo, senza svolgere un’azione diretta di identificazione, per motivi di opportunità connessi alla gestione dell’Ordine Pubblico, effettuando al termine della protesta gli accertamenti e la conseguente comunicazione all’Autorità giudiziaria. Tale attività d’indagine è tuttora in corso, allo scopo di denunciare altri manifestanti, al momento non identificati.

Incardona: “Deludente l’intervento ed i risultati di Lombardo a Roma”

Il deputato di Grande Sud Carmelo Incardona, boccia l’azione del governatore siciliano dopo l’incontro di palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio, Mario Monti. “Nel momento in cui la Sicilia soffre, in cui c’è una terra che brucia per i drammatici problemi che stanno colpendo diverse categorie produttive, il Presidente Lombardo va a costituire dei tavoli tecnici – ha commentato il parlamentare -. E’ assurdo. Il suo è un governo inadeguato per i siciliani e per i problemi di questa isola. Ma cosa è andato a chiedere a Roma? Perché non ha presentato dei provvedimenti concreti e perché non è tornato con dei provvedimenti? Solo ora pone dei problemi al governo? E lui – si chiede Incardona – cosa è in grado di assicurare non solo ai siciliani ma verso un Premier che guarda anche al modo in cui una Regione come la nostra è in grado di affrontare le sue emergenze?”. L’esponente di Grande Sud definisce molto deludente anche l’incontro tra i rappresentanti delle marinerie siciliane l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca con l’Assessore Elio D’Antrassi. “Ma cosa ci si poteva aspettare da un uomo di Lombardo, da un personaggio politicamente evanescente? Nulla. L’incontro con il Premier a Roma – scrive Incardona – è sembrato più un incontro di partito che un incontro istituzionale. Lombardo avrebbe dovuto portare in delegazione l’intera Commissione Attività Produttive dell’Assemblea regionale siciliana ed invece si è circondato di tre Assessori della giunta che fanno parte del suo stesso partito e del Presidente dell’Ars, Francesco Cascio, fatto accodare più come appendice mirata a dare una parvenza istituzionale all’incontro che ad altro”. Incardona condanna senza appello il governatore: “Cosa ci dobbiamo aspettare da chi non ha saputo programmare, da chi ha cambiato idea facilmente pubblicando prima dei bandi comunitari e poi revocandoli, da chi ha letteralmente rovinato la sanità siciliana? Il Presidente Lombardo – dichiara Incardona – è un uomo politico che comprende le esigenze del territorio e della gente con notevole ritardo. Con i suoi giochetti politici, dove viceversa è bravo, ha sfinito i siciliani”.

I consiglieri Criscione e Platania “La maggioranza pensa solo a boicottare l’opposizione”

“Venerdì sera al Comune di Ragusa la maggioranza, ancora una volta, si è impegnata per mostrarsi coesa nel boicottare le proposte dei Consiglieri di opposizione, senza però preoccuparsi di governare per il bene della città”. Il racconto è dei consiglieri del Movimento Città, Criscione e Platania, che “nell’ottica collaborativa che caratterizza ogni loro intervento, hanno proposto un emendamento che tendeva a migliorare la regolamentazione dell’affidamento delle aree verdi ai privati suggerendo l’introduzione di una semplice regola di buon senso: chi sbaglia paga. Non si comprende, infatti, perché di fatto – spiegano i consiglieri – era stata prevista una esenzione di responsabilità per i privati affidatari delle aree a verde e non piuttosto l’obbligo di risarcire lo eventuale danno come capiterebbe a qualsiasi cittadino resosi responsabile di qualche inadempimento. A fronte di tale iniziativa di semplice buon senso, tendente solo a migliorare l’atto proposto dall’Amministrazione – rilevano i due consiglieri -, la maggioranza si è mostrata granitica nel boicottare e bocciare la proposta sol perché proveniente dai Consiglieri di minoranza, salvo poi non curarsi di farsi trovare pronta per approvare la delibera finale che, per mancanza di numero legale, non è stata esitata. Di fatto, per il solo piacere sadico di non aderire alla proposta della minoranza si è così prodotto un danno a tutta la Città. E’ vero che l’opposizione deve essere responsabile e collaborativa, ma è ancora più vero che non può accettarsi una maggioranza impegnata solo a boicottare l’opposizione per partito preso e, però, del tutto assente e disinteressata quando c’è da supportare le iniziative della amministrazione che essa stessa appoggia” – concludono i consiglieri.

Regolamento verde pubblico, la maggioranza toppa ancora Pd, Idv e Movimento Città: “La maggioranza c’è ancora?”

“Se due episodi costituiscono un indizio, tre rappresentano una prova”. Così i gruppi consiliari di Pd, Idv e movimento Città in seguito all’ennesima defaillance del centrodestra. “Dopo il voto in Consiglio – dichiarano i tre gruppi – durante la seduta in cui la variante al Prg per costruire la strada di fuga al servizio della scuola Ventre è stata approvata con il contributo del centrosinistra e con l’uscita dall’aula di Pdl e Udc; dopo la brutta figura rimediata in sesta commissione per la mancata elezione a presidente del consigliere Emanuele Distefano (uomo del sindaco) con Maria Malfa del Pid che ha fatto mancare il proprio apporto; venerdì sera, per la terza volta in quattro giorni – dicono i consiglieri -, la maggioranza che sostiene il sindaco ha toppato. Stavolta, il centrodestra non è riuscito a garantire il numero legale in aula per far votare il regolamento sul verde pubblico. E’venuto a mancare l’apporto, ancora una volta, di tutti i consiglieri dell’Udc. E tutto ciò si è consumato sotto gli occhi di un sindaco, reduce da circa venti giorni di assenza dalla scena politica, che certo non ha gradito. Purtroppo – spiegano i consiglieri di opposizione – le parole, che ostentavano sicurezza, riferite da alcune esponenti della maggioranza in questi ultimi giorni, dopo le nostre denunce, si sono volatilizzate al vento e scontrate con i fatti. E i fatti parlano di un momento difficile per la città di Ragusa che avrebbe bisogno di una maggioranza coesa e compatta. Condizioni che non sussistono”. Pd, Idv e movimento Città aggiungono: “Non siamo di certo dinanzi alla maggioranza della scorsa consiliatura. Ci troviamo, invece, di fronte ad un gruppo poco coeso che è sempre più paragonabile ad un cartello elettorale sfilacciato con il passare dei giorni. Il dato che notiamo è la distanza politica sempre più crescente tra i partiti di maggioranza (Pdl, Udc e adesso, a quanto pare, anche il Pid) e i consiglieri delle due liste civiche diretta espressione del sindaco. Per quanto ci riguarda, continuiamo il nostro lavoro con la massima umiltà ed onestà. Per questo – dicono i consiglieri chiediamo al sindaco di presentarsi in aula per relazionare sullo stato di salute della sua maggioranza politica. Sono opportune le necessarie garanzie di governo della città”.

Panificatori pronti a proclamare lo stato di agitazione

Riunione del comparto della panificazione nella sala delle assemblee dell’Ascom Confcommercio di Ragusa. Numerosi i titolari di aziende intervenuti considerata l’importanza degli argomenti trattati. Il presidente regionale di Assipan Confcommercio, Salvatore Normanno, ha relazionato sullo stato della proposta di legge inoltrata all’assessorato regionale delle Attività Produttive inserita integralmente, dall’assessore regionale Marco Venturi, nel ddl del Testo unico del commercio. Dopo aver illustrato ai panificatori quanto svolto dal sindacato negli ultimi mesi, il presidente è stato fortemente sollecitato dall’assemblea a chiedere un nuovo incontro con l’assessore Venturi per ottenere la definizione della vertenza panificatori. Tra le richieste: il possesso dei requisiti professionali per l’accesso all’attività, norme severe per contrastare e debellare l’abusivismo nel settore della panificazione, nuove norme per il trasporto, la vendita e la produzione del pane. Alla luce delle assemblee che si sono svolte e si svolgono nelle altre province dell’isola nell’ambito delle Ascom, emerge dai panificatori la volontà di giungere ad una rapida soluzione dei problemi della categoria. Se non si dovesse raggiungere un accordo, anche i panificatori iblei sono pronti a proclamare lo stato di agitazione.

Ato ambiente, il Pd scrive ai liquidatori

Nel corso di un partecipata riunione della Direzione provinciale, tenutasi giovedì, il Partito Democratico ibleo ha analizzato la situazione critica dell’Ato Ragusa anche alla luce della vicenda della stabilizzazione di 19 Co.co.pro. in “violazione di legge”. L’organismo ha approvato all’unanimità un documento fortemente critico sulla gestione Vindigni, sottolineandone mancanze e inefficienze, e ha definito il percorso e le azioni per il superamento dei guasti da essa prodotti. Si formulano nel documento precise richieste all’attuale collegio dei liquidatori “per una gestione efficiente della fase di liquidazione, per la revoca del provvedimento di stabilizzazione illegittimo, per la messa in sicurezza e l’ampliamento delle discariche e la risoluzione dei problemi per il conferimento dei Comuni, per il superamento di contenziosi e conflitti di interesse”.

RAGUSA, CAOS NEL CENTRO STORICO ASSEMBLEA DEI CITTADINI

Posti auto cercasi. Un vero e proprio caos nel centro storico di Ragusa superiore con l’avvio dei lavori di riqualificazione di via Roma. In via San Vito, doppio senso di marcia, con il bus urbano che attraversa il cuore del centro storico e i posti auto per i residenti, sempre più esasperati, saltati in aria. Ma era davvero necessario iniziare i lavori di via Roma con il Corso Italia ancora chiuso al transito? Perché non addivenire ad un accordo economico, con Sisosta, per fare sostare le auto dei residenti nel parcheggio del tribunale sempre desolatamente vuoto? Perché fare transitare i bus dell’Ast tra le viuzze del centro storico e non utilizzare, in questa fase di emergenza, mezzi ecologici e meno ingombranti? Intanto i residenti hanno convocato un’assemblea, domenica 29 gennaio, alle 19, nel saloncino dell’Hotel Montreal, per fare il punto della situazione. “Faremo delle proposte all’amministrazione e al comando della polizia municipale – dice Peppe Balzano, uno dei residenti – per reperire posteggi altrove. Il caos per noi residenti deve finire”. Palazzo dell’Aquila, viste le lamentele dei residenti, ha già preso alcuni provvedimenti. Stalli di sosta riservati esclusivamente ai residenti saranno individuati in via San Vito (tratto via Ecce Homo in direzione di via Di Stefano) e in via Ecce Homo (tratto via San Vito in direzione via Cav. De Stefano). L’assenza di parcheggi per i residenti era troppo evidente per non essere tenuta in considerazione dal Comune. Tanto che non si escludono altri nuovi provvedimenti in materia di viabilità per venire incontro alle richieste dei cittadini che vivono e lavorano nel centro storico di Ragusa superiore.

SANTA CROCE, PRIMARIE INDIGENE

Un percorso irto di ostacoli, con la frattura consumata giovedì sera, tra la federazione e il partito Democratico, che rischia di frantumare l’unità che era stata raggiunta. Il candidato sindaco della federazione, Paolo Aquila, ha abbandonato i lavori dopo aver capito il trucchetto che alcuni del Pd volevano tendergli ostacolando l’accesso alle primarie agli elettori stranieri comunitari (una fascia della popolazione di Santa Croce assai vicina al sindacalista Aquila). Le primarie sono state fissate il 19 febbraio, ma il rischio è che salti tutto. Il partito democratico appare lento e debole e vi sono alcuni suoi esponenti che, in un gioco tutto paesano, coltivano solidi rapporti privati o di ossequio verso il candidato della destra Piero Mandarà. Una situazione che dovrà essere risolta dalla segretaria del partito, Franca Iurato, per affrontare le amministrative con la lealtà e la chiarezza che l’elettorato del centro sinistra merita. Intanto Italia dei Valori getta acqua sul fuoco e tenta di ricucire lo strappo che si è consumato. “Dobbiamo guardare oltre e capire che il centro sinistra ha una grande opportunità per conquistare la sindacatura a Santa Croce Camerina – afferma Pietro Savà, portavoce di Italia dei Valori -. In questi due giorni di pausa di riflessione incontreremo la coalizione per capire cosa fare per addivenire ad una candidatura autorevole”. Discorso a parte sono le primarie. “Sulle primarie la nostra posizione è stata chiara sin dall’inizio – dice Savà -. Siamo stati contrari e i fatti di queste ore, con la rottura in atto, ci danno ampiamente ragione”.

La Giunta provinciale proroga al 31 marzo il pagamento dei canoni dei varchi stradali

La Giunta Provinciale ha prorogato al 31 marzo 2012 il pagamento dei canoni dei varchi delle strade provinciali. L’assessore alla Viabilità Salvatore Minardi, dopo aver incontrato rappresentanti di categoria e cittadini che gli hanno sottoposto la problematica ha proposto al presidente Antoci la proroga dei termini che la Giunta ha condiviso. E’ stato deciso di attivare un tavolo tecnico presieduto dal presidente Antoci e dagli assessori al Bilancio e alla Viabilità per verificare l’opportunità di rivedere e correggere alcune disposizioni per il corrente anno. Minardi sostiene però che non risponde al vero l’incremento del 300%.

Raccolta di firme contro le esternalizzazioni ASP

Una massiccia campagna per una raccolta di firme contro le esternalizzazioni dei servizi e delle funzioni sanitarie è stata promossa dalla Cgil di Ragusa con la programmazione di una serie di presidi, nei luoghi sede di ospedali, che saranno operanti da lunedì 30 gennaio a venerdì 3 febbraio. Scrive il sindacato: “la sanità iblea negli ultimi otto anni ha perso nel comparto quasi 1000 posti di lavoro – commenta Angelo Tabbì, responsabile del dipartimento sanità Cgil -. Sono aumentate le esternalizzazioni senza che sia diminuita la spesa complessiva della sanità. Oggi centinaia di lavoratori precari rischiano di essere mandati a casa per far posto agli appalti. E’ un dovere firmare per far cessare questo stato di cose”. Un primo presidio per le firme, lunedì 30 dalle 9 alle 13.30 a Vittoria, martedì 31 a Ragusa.

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Giorgio Santo Criscione, nato il 2 novembre 1914, dopo il servizio di leva, venne richiamato alle armi nel 1939. Fu prima in Albania, poi in Grecia. A Salonicco venne catturato all’indomani dell’armistizio. Trascorse venti mesi (dal 9 settembre 1943 all’8 maggio 1945) in un campo di concentramento nazista, con la matricola 25088/105. Fu reclutato per lavorare in un campo di lavoro, sempre in Germania. Trattamenti inumani, senza cibo, venti mesi furono un inferno. Per la fame si cercava di mangiare di tutto. Una volta, raccontò lui stesso, cercò di mangiare delle bucce di patate ammuffite, ma venne scoperto. Finita la guerra, con mezzi di fortuna, riuscì ad arrivare a Ragusa, dove morì, a 90 anni, nel 2004. Venerdì la consegna, ai familiari, della medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti.

DANZATERAPIA

Ci sarà una madrina di eccezione, Maria Josè Vexenat, proveniente da Buenos Aires, alla cerimonia di consegna dei primi diplomi della Scuola triennale di formazione in Danzaterapia Metodo Maria Fux di Ragusa, diretta da Irene Aparo. L’evento si terrà sabato 28 gennaio, alle 9, presso il Teatro “Il Palco” del Masd di Ragusa, in via Demostene 10. La Vexenat è la prima allieva della celebre artista e danza terapeuta, Maria Fux, fondatrice del metodo omonimo riconosciuto a livello internazionale. Sabato 28 pomeriggio e domenica 29 gennaio la professionista argentina condurrà un workshop aperto a tutti che è anche valido come percorso introduttivo per l’iscrizione alla Scuola di Formazione in Danzaterapia, nata a Ragusa per volontà della direttrice Irene Aparo dopo la sua decennale esperienza professionale sul territorio. La commissione d’esami, presieduta da Irene Aparo, sarà composta da alcuni docenti della scuola, Giovanni Salonia e Giovanni Iacono, che in questi anni hanno contribuito alla crescita formativa di questi primi allievi che stanno ottenendo i diplomi e che conseguiranno anche un riconoscimento professionale dallo Csen (Coni). La partecipazione al workshop è a numero chiuso. Verrà rilasciato un attestato di frequenza. Info, costi e prenotazioni: 320. 4059096; 329.3431958.

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