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26/04/2012 -

Politica/Pubblica Utilità/Società/

AEROPORTO DI COMISO DA VENERDI’ LA PROTESTA DI DIGIACOMO

A due giorni dalla manifestazione del 27 aprile, l’on. Pippo Digiacomo rende note le modalità con le quali si svolgerà lo sciopero della fame. Un camper sarà posizionato nel piazzale d’ingresso dell’aeroporto alle 10 del 27 aprile. La permanenza nel camper di Digiacomo sarà 24 ore e sorvegliata da personale volontario. La manifestazione sarà interrotta nel momento in cui le autorità statali avranno dato risposta alle seguenti domande. La prima: lo Stato paga a vuoto da 2 anni 60 Vigili del Fuoco destinati allo Aeroporto di Comiso che continua a rimanere chiuso. Brucia milioni di euro e poi fa la lesina per i servizi Enav: è questo un modo sano d’amministrare la cosa pubblica? Seconda domanda: l’Aeroporto di Comiso è stato costruito con soldi pubblici. La società di gestione è costituita nella stragrande maggioranza da soci pubblici. Noi cittadini – chiede ancora Digiacomo – abbiamo o no il diritto di sapere con esattezza quale sarà la data d’avvio delle operazioni di volo? Abbiamo o no il diritto di organizzarci? Terzo interrogativo: “L’aeroporto di Comiso farà affluire nelle casse dello Stato milioni di euro. Allo Stato dunque conviene che esso apra. Ci sono interessi torbidi, speculativi, mafiosi che vogliono impedire alla Società di gestione che l’Aeroporto avvii le sue operazione di startup in un quadro di certezze economiche, senza grattacapi dilatori, pretestuosi e vessatori? Quarta domanda del deputato del Pd: “Cresci Italia” non dovrebbe significare per lo Stato aiutare ad aprire un aeroporto pronto, privatizzato, ben capitalizzato relativamente alla sua società di gestione, unica grande infrastruttura pronta nel Mezzogiorno d’Italia? Quinta domanda: “Catania – Comiso” non formano il tanto auspicato sistema aeroportuale della Sicilia orientale che ambisce a sfondare la soglia degli otto milioni di passeggeri aprendosi a rotte intercontinentali oggi inibite per il sovraffollamento di Catania? Non è per questo che si è battuta Enac? Che senso ha ora codificarlo come aeroporto regionale quando il suo fine era quello d’essere la Grande porta del Mediterraneo?

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