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04/01/2014 -

Artigianato/

Imprese di autocarrozzeria, lettera aperta della Cna al sottosegretario Simona Vicari

cna logoL’Unione Servizi alla Comunità della Cna provinciale di Ragusa ha redatto una lettera aperta, sottoscritta dal presidente Vincenzo Canzonieri e dal responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio, indirizzata alla senatrice Simona Vicari, sottosegretario del ministero Sviluppo economico. Il documento ha per oggetto le ultime scelte effettuate dal Governo nazionale che penalizzano oltremodo le imprese di autocarrozzeria. Si legge nella missiva: “Il decreto destinazione Italia assesta un colpo basso alle imprese di carrozzeria. Da sempre certa politica ama raccontare nei salotti televisivi che le piccole e medie imprese sono la spina dorsale del Paese. Ma chi regge l’economia dovrebbe essere valorizzato, tutelato, aiutato, sostenuto, incentivato. Invece no, gli stessi che a parole osannano la piccola impresa, nei fatti si “divertono”, con una ciclicità sbalorditiva, a purgarla e a vergarla. Per aprire una piccola carrozzeria, nella migliore delle ipotesi, l’imprenditore artigiano, oltre ad avere maturato dei requisiti professionali, deve affrontare un investimento che supera abbondantemente i 150mila euro. Inoltre, – ricorda la Cna nella lettera al sottosegretario Simona Vicari – deve rispettare norme ambientali tanto asfissianti quanto costose. Questi sforzi spesso creano occupazione, ma non vengono apprezzati. Infatti, chi governa non sembra avere a cuore il destino di questo bacino di imprenditorialità e di lavoro. Le imprese di autoriparazione sono attività che hanno un diritto di cittadinanza inferiore rispetto alle compagnie assicurative. I loro sforzi, le loro capacità devono sottostare – scrive la Cna nella lettera al sottosegretario Simona Vicari – a un meccanismo obbligatorio voluto dalle assicurazioni e regolato per decreto. L’art. 8 di questo decreto è solo l’ultimo dei tanti colpi sferrati, ma è quello più pericoloso. Lo hanno chiamato pacchetto Vicari e doveva tagliare le tariffe assicurative, invece ha scaricato la sua forza sulle piccole imprese del settore autoriparazione. Vorremmo dimostrare – scrive la Cna al sottosegretario Simona Vicari – che i carrozzieri non sono gli indicatori di frode”. Le imprese di autocarrozzereia della Cna chiedono quindi un incontro con la Vicari.

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