24-04-2024
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09/12/2014 -

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IL PIANO DI RIEQUILIBRIO DEL COMUNE DI MODICA

downloadIl Comune di Modica si ritrova in una delicatissima fase, che va ben governata, per evitare che essa possa travolgerlo. Lo sostiene la Cgil di Modica dopo che a distanza di due anni dalla presentazione, ancora la Commissione ministeriale non ha espresso alcun pronunciamento circa l’approvazione o meno del Piano di riequilibrio, con cui si è voluto evitare il dissesto dell’Ente. “Perché tanto ritardo? – chiede la Cgil-. C’ è forse qualcosa che non va? E’ opportuno ed indifferibile, a partire dal Bilancio previsionale 2015, invertire la tendenza eccessivamente espansiva in termine di spese folli e d inutili che si registra da circa un anno e mezzo, facendo, al contrario, scelte di impostazione dei bilanci vertenti su una previsione oggettiva, reale e realistica della capacità delle entrate e su una gestione mirata e morigerata del processo di spesa, anziché tartassare i cittadini come sta avvenendo per Tari e Tasi. Continuare con le anticipazioni di cassa- scrive la Cgil – alla lunga farà venir meno l’effetto positivo sulla tenuta economico-finanziaria dell’ente. Il Comune dovrà, per un periodo trentennale, restituire il prestito di 64 milioni di euro, maggiorato dai previsti interessi, ottenuto dalla precedente Amministrazione e quindi sarà obbligatorio prevedere nei bilanci dei prossimi 30 anni una quota non irrilevante di restituzione del prestito alla Cassa depositi e prestiti. Diviene allora  imperativo categorico – conclude la Cgil di Modica – non aggravare la sostenibilità tecnico-economica dei bilanci con spese effettuate non in linea con la delicata fase attraversata dall’ente e che difficilmente potranno essere pagate”.

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