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12/08/2015 -

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M5S all’Ars annuncia feroce battaglia contro gli obiettivi del governo centrale, che prevedono due termovalorizzatori in Sicilia

images“Due Inceneritori in Sicilia? Una follia per assecondare il sistema imprenditoriale che sull’emergenza rifiuti ha costruito il proprio impero. Ci opporremo con tutti i mezzi” Il gruppo parlamentare M5S all’Ars reagisce con forza al progetto (bozza di decreto legislativo) arrivato in questi giorni alla regioni, che prevede l’autorizzazione di 12 nuovi inceneritori, 2 dei quali in Sicilia”. “La solita vigliaccata ferragostana – affermano i deputati a sala d’Ercole – che confidando sul solleone e sul clima vacanziero si spera di far passare indenne e sotto silenzio. Ebbene, Renzi & soci hanno fatto male i loro conti. Noi siamo pronti alle barricate” “La logica dello smaltimento, sia in discarica, che in forni termovalorizzatori – afferma il presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino – è ormai bandita anche dall’Unione europea, che già un anno fa dichiarava di voler aggiornare le nuove direttive sul principio dell’economia ‘circolare’, secondo cui la materia non viene mai distrutta del tutto, ma recuperata e reimpiegata infinite volte”. “L’incenerimento – dicono i deputati M5S – se prima poteva rappresentare un modello sbagliato soltanto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, oggi addirittura lo è anche sotto l’aspetto economico: i nuovi stringenti livelli di raccolta differenziata imposti dall’Europa sono in antitesi con l’esercizio a regime dei termovalorizzatori, i quali necessitano sempre di ingenti quantità di combustibile, cioè di rifiuti. Tutto ciò, chiaramente, entra in conflitto con gli obiettivi di massimizzazione del recupero dei materiali. In altre parole: se l’Italia è chiamata a produrre sempre maggiori quantità di raccolta differenziata, evidentemente non potrà alimentare i forni degli inceneritori. Chi non capisce questo sistema è fuori da mondo oppure, evidentemente, sta tramando qualcosa a discapito del nostro futuro. Non esistono altre ipotesi”. Il Movimento prepara intanto le barricate e non esclude anche il ricorso alla piazza per evitare il disastro. Nel frattempo chiede alla Regione l’approvazione urgente del piano rifiuti, “da sottrarre alle grinfie di Renzi, che vuole appropriarsene tramite commissariamento”.

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