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17/09/2015 -

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PD ACCHIAPPAVOTI, LA SENATRICE PADUA CHIEDE A RENZI “L’ULTRAUMANO” DI INTERVENIRE

timthumbCi voleva la trasmissione Presa diretta per far capire alla senatrice Venerina Padua chi sono alcuni dei suoi autorevoli “non compagni” di partito. Ora per fortuna si è accorta che, ad esempio, tra le sue fila, ci sono onorevoli come Nello Dipasquale che molta armonia con i valori del socialismo non hanno. Comunque l’importante è che seppur tardivamente una presa di coscienza identitaria ci sia. La Padua oggi scrive a Renzi, uomo che notoriamente rifugge ogni tipo di contaminazione con la destra. Questo il testo dell’accorata missiva. “Caro segretario, ti scrivo la presente per ripeterti ancora una volta (e stavolta l’ultima) che la situazione del Pd regionale siciliano è fortemente intaccata da presenze estranee al percorso da te e da noi seguito da qualche anno a questa parte, che ti vede condurre sia il Pd nazionale che il Governo dell’Italia. Ho già avuto modo di chiederti una personale attenzione e decisione sulla organizzazione del Pd regionale e, di conseguenza, di quelli locali di questo lembo isolano dell’Italia. Capisco e condivido i tuoi forti e ultraumani impegni sul piano politico e governativo e ciò che riesci a condurre con energia, capacità e fantasia idonea alla preesistente situazione politico-sociale dell’intera nazione”. “Con altrettanta limpidezza e fermezza, tuttavia – continua la lettera aperta – devo dirti – sia a nome mio personale che di tanti amici, amiche e compagni – che il livello della “fiumara” ha superato i ponti ed i confini. La precisa ricostruzione delle modalità di conduzione e svolgimento dell’attività “para politica” in ambito siciliano e, particolarmente, riguardante le rappresentanze all’Ars e le gestioni personalistiche di territori di ampia attrattiva, quali Catania, Siracusa e Ragusa, ricavabile dalle inchieste giornalistiche e, oggi, anche televisive, non mi consentono di rimanere inerte e di essere – senza alcuna volontà, scelta o discussione democratica – assimilata a persone e personaggi piombati – a braccia aperte – all’interno del Pd per usi loro non conosciuti ma conoscibili attraverso il loro passato e presente. Ho lavorato e da tempo, senza alcun interesse personale o “familiare”, nell’ambito della Margherita e, quindi, del Pd e vorrei continuare a farlo se tu, quale segretario politico, dirai subito e con chiarezza come il Pd siciliano possa essere condotto e aperto al “nuovo” piuttosto che al “vecchio”. Ti chiedo di farlo subito e con nitidezza, perché il tempo e la gente che ha nutrito fiducia in un partito gestito da persone nuove, giovani e limpide non vengano sopraffatti da sotterranei giochi di convenienza e captazione di voti e adesioni da parte di soggetti che la politica “conveniente” hanno – da tempo – praticato e che, naturalmente, continuerebbero a guardare al “proprio” anziché al “collettivo” interesse”. “Attendo presto, e con ragionevole ansia – conclude la lettera aperta – un tuo personale riscontro alla presente”. Bella lettera, si chiede di ritrovare candore e passione. Solo una cosa non capiamo, che significa impegni ultraumani? Che fa la Padua, sfotte il premier? oppure crede che il segretario presidente  abbia i superpoteri? Vuoi vedere che l’ultimo viaggetto a New York per assistere alla partita di tennis sia stato effettuato con un propulsore infilato nel culo e mantellina con le ali? Ultraumano. Ha le visioni la Padua. Forse la lentezza nella analisi è proprio dovuta a queste immagini fortissime che la colpiscono. Può darsi che persino Nello Dipasquale a lei fosse sembrato un angioletto.

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