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Archivi giornalieri: 18/04/2016

La Pallamano Ragusa sconfitta a Palermo dal Pgs Villaurea

imagesTradizionale gara di fine stagione per la Pallamano Ragusa che, a Palermo, contro il Pgs Villaurea, ha cercato di profondere il massimo impegno ma senza riuscire a vincere. D’altronde, dopo avere già tagliato il traguardo della promozione in Serie A2 e con la guida tecnica affidata a Salvatore Russo, il sette caro al presidente Giuseppe Girasa ha cercato di sperimentare formule nuove, dando spazio soprattutto a chi, nel corso del campionato, non ne aveva avuto in maniera adeguata. Non è un caso che, in occasione dell’incontro tenutosi ieri, Russo ha convocato soltanto alcuni dei titolari che, del resto, non erano neppure in gran forma. E’ finita 23-17 per i padroni di casa (primo tempo 16-10) con i ragusani che hanno cercato di limitare il più possibile i danni ma che alla fine sono stati costretti ad arrendersi visto che il gioco non è risultato spumeggiante come in altre occasioni, con tutte le attenuanti del caso. Si tenterà di rimediare nell’ultimo match in programma, quello di domenica che si giocherà tra le mura amiche contro l’Orlandina.

CAMPIONATO REGIONATO DI NUOTO FISDIR

IMG-20160416-WA0024Presso la Piscina Comunale di Ragusa, si è svolta la seconda fase del Campionato Regionale di nuoto Fisdir, organizzata dalla Polisportiva Dilettantistica Anffas Ragusa. Alla manifestazione hanno partecipato gli atleti di tutte le principali società sportive siciliane che operano nel settore dello sport per persone con disabilità intellettiva. Oltre 50 atleti, suddivisi in 21 batterie, hanno gareggiato con entusiasmo dando dimostrazione delle proprie abilità sportive. Grande soddisfazione per le atlete ragusane che hanno conquistato le posizioni da podio. La tappa ragusana è diventata una piacevole consuetudine che, oltre a rappresentare un momento di festa, offre uno spettacolo sportivo di qualità nonché un’importante testimonianza di sana competizione sportiva, un’iniziativa culturale e sociale di presa di coscienza delle abilità altrui.

M5S: “Montante verso la rielezione alla presidenza di Unioncamere? Follia. Crocetta si metta di traverso”

downloadAlla vigilia della rielezione del presidente dell’associazione che raggruppa le Camere di commercio dell’isola, il M5S all’Ars lancia l’allarme per cercare di stoppare il pericolo della riconferma di “un personaggio chiacchieratissimo” (il suo nome compare nelle carte dell’inchiesta di Potenza) e indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno. Siamo al paradosso – afferma il deputato Giancarlo Cancelleri –, proprio mentre sarebbe quasi doveroso che Montante lasciasse la presidenza di Confindustria Sicilia e quella della Camera di commercio di Caltanissetta, si parla addirittura di una sua riconferma ai vertici di Unioncamere. Crocetta e l’assessore Lo Bello intervengano. In virtù dei poteri di controllo della Regione sulle Camere di Commercio, blocchino una eventuale riconferma che sicuramente non porterebbe nulla di buono alla Sicilia, anche se, per la verità, finora il presidente e l’assessorato alle Attività produttive hanno sonnecchiato”. Il riferimento di Cancelleri è alla nomina in quota-Irsap di Gemelli, Il fidanzato dell’ex ministro Guidi, nel cda dell’Ias, l’Industria Acque Siracusana. Speriamo che sia casuale – afferma Cancelleri – ma le carte di Potenza – stando a quanto rivelato dalla stampa – autorizzerebbero quantomeno a dubitare. Vedremo. Di certo, da quello. che leggiamo, traspare una gestione spartitoria del sistema di potere intollerabile ed inaccettabile. Una gestione che avrebbe addirittura portato Gemelli a chiedere alla ministra-fidanzata di subordinare la firma del decreto di unificazione delle Camere di commercio di Enna, Caltanissetta e Trapani ad un colloquio con Montante”.

CANONE IDRICO CHE RADDOPPIA, LE CRITICHE DI SONIA MIGLIORE

3679img1Non è rimasta convinta la consigliera Sonia Migliore degli annunci del governo Piccitto riguardo i rincari della tassa sull’acqua. Scrive la Migliore: “Nell’ultima conferenza stampa il Sindaco ha comunicato alla città l’ennesima vessazione del governo centrale che impone di addebitare all’utenza il costo totale del servizio idrico, nuova normativa che, per la nostra Ragusa, equivale ad un raddoppio dei costi finora sostenuti da ogni singola utenza. La copertura dei costi del servizio idrico integrato attraverso la tariffa a carico dei cittadini è uno di quei pasticci provocati dal federalismo fiscale. L’assessore Martorana ha indugiato, facendo sfoggio degli adempimenti previsti dalla nuova normativa e messi in atto dagli uffici, sotto sotto quasi sadicamente contento della ulteriore vessazione a carico del contribuente ragusano, anticipando facilitazioni di pochissimo conto per le fasce meno abbienti. Hanno tentato di mostrare uno scatto di orgoglio con una trovata che possiamo ascrivere al limite del paradossale: verrà bloccata l’erogazione dell’acqua negli uffici statali e regionali non strategici, cominciando da Riscossione Sicilia e dall’Agenzia delle Entrate. Non si comprende che colpa possano avere gli impiegati, ancora di meno si comprende cosa significhi assicurare il servizio con autobotti, si è certi che autorità superiori intervengano subito nel caso questa forma di protesta venga messa in atto. Non si può  affrontare una lotta con lo stato centrale e con quello regionale solo ricorrendo ad azioni teatrali che, fra l’altro, assunte isolatamente e senza avere prima costituito un fronte unico con altri comuni, nasce perdente in partenza, non può impressionare nessuno. Come mai non si ascolta nessuna altra voce da altri comuni ? La nuova normativa colpisce solo noi? Invece di pensare a mosse dall’esito incerto, si organizzi una protesta unitaria, senza guardare alle bandiere e, soprattutto, alla concorrenza per future competizioni elettorali. Si minacci anche uno sciopero fiscale, si restituiscano i certificati elettorali, ci si muova di concerto con gli altri comuni in un’ottica che non sia solo quella della coltivazione del proprio orticello ma si faccia avanti con una visione aperta al territorio considerato in funzione extra comunale, sud orientale e regionale, per cominciare”.

L’ATTRICE FEDERICA BISEGNA EMOZIONA IL PUBBLICO DEL TEATRO IDEAL DI RAGUSA CON “L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA”

4a923b7b-cde3-45cd-9891-fd9fb689c1adA due anni esatti dalla morte di Gabriel Garcìa Màrquez, l’attrice Federica Bisegna con il suo “L’amore a tempi del colera” rende omaggio allo scrittore colombiano premio Nobel per la letteratura nel 1982. Una prova di grandissimo livello, quella della Bisegna, che venerdì, sabato e domenica scorsi ha regalato al pubblico del Teatro Ideal di Ragusa forti emozioni. Lo spettacolo fa parte della rassegna “Palchi DiVersi” che ormai da 11 anni vede la Compagnia G.o.D.o.T. protagonista del teatro ragusano. L’attrice, magistralmente diretta dal regista Vittorio Bonaccorso, ha voluto riproporre questo spettacolo, proprio per rendere omaggio al suo autore preferito, morto il 17 aprile del 2014. E come accadde per la scorsa edizione, anche quest’anno il successo di pubblico non è mancato. Due ore intense durante le quali la bravissima Bisegna, senza alcuna interruzione, con eccellente bravura, ha narrato le vicende di Florentino Ariza e della sua amata Fermina Daza nella seconda metà dell’ ‘800. Un amore tormentato, il loro, lungo “cinquantun anni nove mesi e quattro giorni, notti comprese”. Una storia di coraggio, di speranza e di attesa. Federica Bisegna, ha “riempito” il palcoscenico con la sua voce e i suoi semplici gesti, ha narrato con passionalità, energia, malinconia la storia dei due amanti, ha descritto con peculiarità, precisione personaggi, ambientazioni fino a renderli reali, nel rispetto dei tratti e colori tipici della scrittura di Marquez. Alle spalle una semplice scenografia, un tavolo e due sedie di vimini da un lato, due manichini dall’altro, lui e lei, così protagonisti, evidenti, presenti. Lo spettacolo fa parte del cd teatro di narrazione, in cui la capacità di interpretazione si unisce a quella della improvvisazione, peculiarità che ancora di più hanno fatto emergere il talento e l’esperienza della Bisegna. La rassegna “Palchi Diversi” si avvicina alla conclusione. Sabato prossimo, 23 aprile, alle 20.30 un altro appuntamento al teatro Ideal con il teatro della narrazione con il “Macbeth” di William Shakespeare.

LA NAVE DELLA SOLIDARIETÀ “SEA WATCH” HA FATTO TAPPA AL PORTO DI MARINA DI RAGUSA

 

36a8af31-7557-44a4-89d7-356d4f86e396La nave della solidarietà ha fatto tappa per qualche ora al Porto di Marina di Ragusa domenica mattina. Si chiama Sea Watch, è di base a Malta ma si muove tra l’Italia e la Libia. Si occupa di pattugliamento e di primo soccorso. Si è fermata al Porto ibleo per rifornirsi di tutto il necessario per la sua attività, per poi ripartire. A bordo tutti giovani volontari tra medici ed equipaggio. La loro missione è quella di prestare il primo soccorso ai migranti. La nave, grazie ad un sofisticato apparecchio di comunicazione satellitare, assicura un continuo monitoraggio delle situazioni di emergenza. Ogni imbarcazione che si trova in difficoltà, anche di grossa stazza, potrà essere individuata dalla barca tedesca, in grado di rilanciare i messaggi di emergenza alle più attrezzate navi di soccorso che operano nel Mediterraneo. Infatti una volta avvistata l’imbarcazione con a bordo i migranti si avvicina e poi li raggiunge con un tender. Per prima cosa, fornisce giubbotti di salvataggio, fondamentali perché quasi tutti i migranti non sanno nuotare e poi acqua e cure mediche. Ci sono anche delle zattere di salvataggio, nel caso sia necessario trasferire le persone a bordo di un gommone che si sta sgonfiando. Tutto questo avviene in attesa delle imbarcazioni per il trasbordo e lo sbarco, della Guardia Costiera. La nave infatti non caricherà a bordo nessun profugo per evitare di incorrere nel reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Piuttosto il compito dei volontari attivisti sarà di rilanciare l’allarme ai soccorritori ufficiali. Una sorta di Sos galleggiante. Al Porto di Marina giovani volontari hanno portato ai membri dell’equipaggio medicinali, viveri e tutto ciò che è di fondamentale supporto per il primo soccorso. Sea Watch nasce dall’idea di quattro famiglie tedesche di una piccola cittadina del Brandeburgo. Il loro progetto che oggi è operativo era quello di comperare un peschereccio, finanziare la spedizione e affidarla ad un capitano esperto. E così è stato grazie al capitano Tilmann Holsten che ha recuperato un vecchio peschereccio, un battello di 21 metri a prezzi di saldo nella vicina Olanda e con molto lavoro lo ha rimesso in navigazione.

RAGUSA, OTTIMO AVVIO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO A CHIAMATA MVMANT

 

hqdefaultHa preso il via il servizio sperimentale di trasporto condiviso a chiamata MVMANT che per tre settimane è offerto gratuitamente ai cittadini per i loro spostamenti in città da Edisonweb, la startup siciliana ideatrice del progetto, finanziato con fondi europei, e che ha già suscitato interesse e curiosità a livello nazionale ed internazionale. Registrandosi al servizio (ragusa.mvmant.com) e scaricando l’applicazione dedicata, chiunque voglia spostarsi dalla periferia in centro e viceversa può prenotare il posto nel minivan, indicando da dove vuole partire e dove intende arrivare. In tempo reale saprà quando il veicolo arriverà. “Siamo molto soddisfatti di questo avvio – sottolinea Riccardo D’Angelo, del team di Edisonweb – abbiamo avuto riscontri interessanti ed indicazioni utili che metteremo a frutto. Registriamo continuamente nuove iscrizioni al servizio e questo dimostra come l’approccio dei ragusani alla digitalizzazione sia significativo. Solo oggi abbiamo effettuato circa 100 corse”. I cittadini hanno risposto alla sperimentazione del progetto MVMANT con oltre 600 registrazioni, destinate ancora a crescere. “E’ un dato molto incoraggiante per l’amministrazione comunale che ha accolto con grande interesse la sperimentazione di questo progetto – afferma l’assessore all’Ambiente Antonio Zanotto – L’input positivo ci impegnerà a sviluppare forme di mobilità alternative agli spostamenti con auto private con il doppio obiettivo di risparmiare risorse economiche e di ridurre il tasso di emissioni inquinanti”.

FEDERICO PICCITTO E LA FIERA DELL’INDIVIDUALISMO

federico-piccitto (1)Sembra un romanzo d’appendice questa crisi al Comune di Ragusa. Il titolo adatto è  “Le parole che non ti ho detto”. E così sono rimasti soli i cinque stelle, soli, come piace loro. Ora, dopo che Giovanni Iacono se n’è andato denunciando all’opinione pubblica l’infantilismo del Movimento, dovranno in gran fretta correre ai ripari e magari far finta che tutto è risolvibile e lineare e persino  camuffare pene e delusioni se vorranno rimanere al governo. Cosa non ha funzionato? Cosa si è rotto? Chi ha sbagliato? Sì, sono state le parole l’elemento di rottura, le parole che Iacono attendeva dai cinquestelle, le parole che i cinquestelle speravano fossero pronunciate da Piccitto, le parole sospese in aria che tutti potevano acciuffare e riposizionare in una catena di confronto, e che invece si sono solidificate e arrugginite e che poi  sono cadute in testa al primo cittadino e ai consiglieri che adesso per rimettersi in piedi dovranno scrollarsele di dosso con fare impacciato davanti ad un pubblico incredulo di tanta goffaggine e imperizia. Era stupida la crisi: un assessore donna da sostituire, una lista civica da recuperare, un assessore da ridimensionare perché inviso al gruppo. Normali inquietudini della politica quotidiana che hanno fatto stramazzare al suolo il governo della città. Era naturale che Giovanni Iacono chiedesse un minimo di riconoscimento politico, una verifica programmatica, un’assemblea pubblica per annunciare una fase di rilancio… ma Federico Piccitto non ha voluto mettere a punto l’allestimento spaventandosi che aprendo una maglia, seppur oleografica, di confronto, sarebbe stato travolto dalle ambasce e dalla ossessiva richiesta dei consiglieri di mandar via dalla giunta Stefano Martorana. Ha sbagliato Piccitto nel valutare Iacono; credeva che l’ansia di entrare in giunta prevalesse rispetto ai riti della politica ed ha puntato l’accordo su una intesa a due spiccia spiccia, per evitare lungaggini, per confermare a se stesso che alla fine conta solo il sindaco. Lo abbiamo raccontato più volte il disprezzo profondo che nutre Federico Piccitto per il gruppo consiliare;  una disistima che avrebbe costretto i consiglieri alla resa per isolamento. Sembrava una tattica vincente e forse sarebbe risultata tale se Iacono avesse ceduto all’invito senza chiedere alcunchè e senza pretendere che i rituali della politica fossero da consumare e celebrare. E’ inutile dire che la verifica in queste condizioni non rientrerebbe alla voce liturgia, ma a quella necessità impellente ed improrogabile per uscire dalla fase di custodia museale della città – sebbene la giunta si mostri appagata della propria alacrità operaista che purifica gli assessori e compensa il vuoto ideale. Non ce l’ha fatta Piccitto a cavarsela da solo in modo indolore e così in queste ore lo vediamo costretto a trovare una via d’uscita riposizionandosi ob torto collo in posizione colloquiale con “gli imbecilli” – è questo l’epiteto che il primo cittadino riserva ai consiglieri che da mesi tentano un primitivo approccio politico alle infinite questioni  che torturano la pubblica amministrazione. Cosa farà il sindaco? Innanzitutto tenterà ancora di intimorirli attribuendo al gruppo la colpa della fuoriuscita di Partecipiamo, rimarcando il danno causato dall’elezione di Tringali a presidente del consiglio, e poi spingerà a chiudere la questione – insomma trovare due assessori – per evitare ulteriori brutte figure e la crescente preoccupazione della cittadinanza che perplessa osserva. I cinquestelle sono giunti al bivio: governare ammettendo a se stessi e alla popolazione la complessità delle difficoltà abbandonando il settarismo fanatico e l’individualismo – da qui una discussione seria, libera dagli slogan, sul programma e sulle visioni del mondo e persino una richiesta a Partecipiamo, a Città, a Sinistra italiana, a movimenti e sigle organizzate, di studiare qualcosa che superi  la manutenzione ordinaria di Ragusa – oppure accontentarsi di essere della partita e fare voto di obbedienza ai vertici senza disturbare il sindaco e senza mostrarsi ipercritici e musoni mantenendo il piacere intimo di nutrire segrete speranze di prendere il volo, visto il vento in poppa, verso ruoli parlamentari. Insomma o scatta la politica, o si muore di individualismo pentastellato. E se è vero che Federico Piccitto ha una marcia in più ed è il migliore della compagnia è giusto – soprattutto per chi lo ha votato –  che sia lui a compiere una scelta un po’ più alta di quella esclusivamente tesa a tutelare l’amichetto di parrocchia, divenendo interprete della città progressista ed uscendo dai pantani grillini. Non è una contraddizione attivare un dialogo e recepire le critiche di un movimento per superare i limiti dello stesso movimento. Ci troviamo infatti di fronte ad un doppio individualismo: quello del sindaco e quello dei consiglieri, entrambi  frutto della mancanza di struttura partitica che viene sostituita volta per volta dall’arroganza, dalla presunzione, dalla semplificazione estrema. In un momento di rabbia Iacono ha esclamato “Non posso essere io a cambiare loro il pannolino”. Ebbene sì, che imparino a riconoscere le cose sporche e a ripulirsi! Piccitto deve uscire  dalla fragilità della scaltrezza e farsi uomo politico.

COMMISSIONE D’INCHIESTA LEGGE SPECIALE SU IBLA

iblaIl gruppo Ragusa attiva 5 stelle, dissidenti rispetto all’amministrazione Piccitto, dice la sua rispetto alla commissione d’inchiesta voluta dal consiglio comunale di Ragusa per scoprire se e quanti sono i soldi distratti dalla legge speciale. Si legge: “Se è vero che il periodo in cui si sono verificati i 16 milioni di euro di ammanchi della legge su Ibla andrebbe compreso tra il 1998 ed il 2012, molte titubanze ed ipocrisie si spiegherebbero da sé. Le amministrazioni che si sono succedute in tale periodo, a parte la breve esperienza, poco più di un anno, dei due Commissari Bianca e Rizza, sono quelle dei Sindaci Arezzo-Solarino-Dipasquale, per un arco di tempo di quattordici anni. Inoltre la cosa appare ancora più verosimile se si considera che l’amministrazione precedente era stata quella del Sindaco Giorgio Chessari, padre della legge su Ibla, che mai avrebbe tradito lo spirito della sua creatura. Pertanto nessuno meglio del’On. Dipasquale dovrebbe sapere come sono stati spesi i fondi mancanti della legge su Ibla. Invece di presentare, in qualità di attuale deputato regionale, il bizzarro emendamento sulla riduzione delle royalties a solo danno del comune di Ragusa, affossando, con la bocciatura dello stesso, anche il finanziamento della legge su Ibla, farebbe meglio a cercare di dare queste risposte. Se poi non dovessero esser stati spesi durante le sue amministrazioni, nessuno più di lui sarebbe stato nella migliore condizione per denunciare chi aveva illegittimamente speso tali fondi; tutto ciò non vuole essere una scusante per la successiva Amministrazione Cinque Stelle che ha continuato, contraddicendo il programma elettorale, nello stesso atteggiamento di avallo e di copertura. Sarebbe bastato che Federico Piccitto o il suo “alter ego” Assessore al Bilancio dessero incarico ad un dirigente del settore finanziario per indagare su quanto fosse stato annualmente speso, dei 5 milioni della legge su Ibla, per opere rientranti nel rispetto dei vincoli imposti da tale legge e quanto invece fosse avanzato e poi speso per opere non attinenti alla stesa legge. E così, individuate le spese distratte dalla loro destinazione o non “allineate” come eufemisticamente, quasi a voler attenuare la responsabilità di chi ha compiuto l’abuso, sostiene lo stesso Assessore al Bilancio, sarebbe stato facile risalire ai responsabili. Se i 16 milioni di euro devono essere rimessi al loro posto, come è giusto che sia, non devono essere i cittadini a scontarne le conseguenze, accollandogli le somme spese illegittimamente, ma chi ha compiuto tale abuso. La Commissione d’inchiesta appena nominata per fare luce su tali fondi sottratti, Commissione di cui si poteva benissimo fare a meno se vi fosse stata una diversa volontà politica, a parte la buona fede di chi l’ha proposta, sarà un modo per allungare i tempi. Servirà unicamente a confondere ancora di più le responsabilità, col risultato che nessuno ne risponderà e che nessuna responsabilità verrà contestualizzata”.

DA MARTEDI’ OPERATIVE LE SEI TELECAMERE DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INSTALLATE A SAN GIACOMO

 

DSCF0519Sono state già installate, e saranno funzionanti da questo martedì le sei telecamere acquistate dall’amministrazione comunale, dislocate negli accessi e nelle due rotatorie principali della frazione di San Giacomo. Il sindaco Federico Piccitto si è recato per un sopralluogo presso la frazione per verificare insieme al titolare della ditta CAT s.r.l., che ha fornito ed installato le telecamere, l’operatività del sistema. “Sono molto soddisfatto del servizio di controllo e vigilanza che andremo a garantire ai residenti di San Giacomo con l’installazione delle sei telecamere poste in punti strategici del centro abitato –sottolinea il sindaco Piccitto – Sicuramente una risposta efficace alla domanda di sicurezza e tutela della frazione e dei suoi abitanti”. Le telecamere sono collegate con le centrali operative di Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza tramite un server gestito dall’ufficio comunale CED.

Colle San Matteo e del Parco Chiafura a Scicli, presentata una proposta di legge per la riqualificazione

foto chiafura e s.matteo 3Un progetto di legge importante per la città di Scicli che ha lo scopo di rendere fruibili due parchi, Colle S.Matteo e Chiafura, attraverso risorse economiche adeguate per riqualificare e recuperare questi centri così importanti dal punto di vista storico ,turistico ed economico. E’ quello presentato dall’onorevole Nino Minardo su invito del gruppo di Area Popolare di Scicli che, dopo parecchi incontri con associazioni culturali, docenti e storici della Città, ha ritenuto opportuno sollecitare la proposta di legge per avviare un serio e concreto progetto di crescita e sviluppo socio-economico della città di Scicli che attribuisce maggiore valenza ai siti Unesco, ai luoghi di Montalbano, alle risorse in genere, che avranno maggiore peso e visibilità turistica in Italia e all’estero. “Una sorta di “legge speciale” per Chiafura e S.Matteo che intende evidenziare l’ opportunità di investire in cultura proprio perché il nostro Paese e la nostra Isola sono ricchi di beni culturali non ancora valorizzati nel migliore dei modi. Attraverso il recupero di questi importanti quartieri del comune di Scicli – scrive Nino Minardo – si vuole inoltre offrire agli abitanti, come già detto, la possibilità di avviare anche attività produttive collegate alla valorizzazione dei beni culturali ed al turismo in modo da invogliare i più giovani ad intraprendere attività legate agli stessi. Un articolo della proposta di legge prevede che le risorse residue del Fondo economico, una volta realizzati gli interventi di recupero dei quartieri, siano utilizzate sia per la promozione di eventi culturali come mostre, manifestazioni, convegni sia per l’ istituzione di laboratori, centri di documentazione o altri servizi culturali”.

VITTORIA PER IL PADUA RUGBY

meta_stefano_iaconoIl Padua batte il Monopoli, conquista cinque punti e, approfittando dei successi di misura di Nissa e Napoli, guadagna il secondo posto a un solo punto dalla vetta. Padua Rugby Ragusa e Amatori Monopoli sono arrivati  all’incontro con aspettative e motivazioni diverse. I ragusani puntavano alla vittoria, possibilmente con il punto di bonus, per riprendere la marcia verso la serie B, nella speranza che un passo falso di Nissa e Napoli li proiettasse nuovamente in testa alla classifica della Poule Promozione del campionato di serie C1. In più c’era da “vendicare” la sconfitta patita all’andata. I monopolitani, invece, ormai tagliati fuori dalla lotta per la promozione, avevano come unico obiettivo quello di giocare una buona partita e vendere cara la pelle. I favori del pronostico, naturalmente, erano tutti dalla parte del Padua. Domenica prossima Napoli-Nissa e Padua-Salerno potrebbero già dire qualcosa di più su chi andrà in serie B.

STAGIONE MELODICA

Locandina Melodica 23aprProsegue con grande successo la 21° Stagione Concertistica Internazionale “Melodica” con la direzione artistica della pianista Laura Diana Nocchiero. Il prossimo concerto “Canzoni spagnole e brasiliane si terrà Sabato 23 Aprile alle ore 20:30 presso il Tatro Don Bosco ( Salesiani) e vedrá protagonista il fantastico duo formato dal Soprano Laura Catrani e dal chitarrista Pablo Lentini Riva. Il biglietto intero è di 10 euro, il ridotto è 5 euro.  Prevendita dei biglietti presso la Libreria Ubik  e Magic Music.

L’edificio antico di Mezzagnone. Il gioiello del casale di Sanctae Crucis de Rasacambra

Copertina  per invitoSarà presentato il prossimo 22 Aprile a Santa Croce Camerina il libro L’edificio antico di Mezzagnone edito da Baglieri Editrice. Il volume curato da Giovanni Distefano, direttore archeologo del Museo Archeologico di Camarina, e da Giovanni Modica, insegnante ed architetto, nasce dopo un lungo studio sul cosiddetto “Bagno di Mezzagnone”. Tutti conoscono le bellezze architettoniche iblee, frutto dell’arte barocca e liberty, ma in pochi sanno forse che questo territorio possiede testimonianze ben più antiche, che solo grazie al lavoro e alla ricerca di archeologi e studiosi possono essere portate alla conoscenza dell’intera collettività. E’ quanto hanno fatto dunque da Distefano e Modica i quali  hanno voluto racchiudere nell’opera quanto scoperto sul sito, gioiello raro in Sicilia ed un unicum nel territorio ibleo.  Un edificio di origini goto-bizantine, ma che ha conosciuto anche il passaggio degli arabi. Il lungo lavoro di ricerca è stato così tradotto nell’ultima “perla” dei Tesori Iblei della Baglieri Editrice e sarà presentato al pubblico giorno 22 Aprile alle ore 17,30 presso la Biblioteca comunale di Santa Croce Camerina.  L’evento, patrocinato dall’amministrazione comunale di Santa Croce e dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Ragusa, vedrà la presenza delle autorità locali, l’intervento dell’editore e degli stessi autori nonché dello storico prof. Gaetano Cascone.

A Vittoria una festa di compleanno finisce nel sangue, arrestato romeno per tentato omicidio

CALOTA' Georgel Cristian, logoStava per finire in tragedia e comunque avrà bisogno di cure molto lunghe il romeno di 26 anni che nella tarda serata di domenica è stato soccorso dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale civile di Vittoria dove era giunto in codice rosso con ferite da arma da taglio al torace, al polmone, alle spalle ed alla schiena. La Polizia ha accertato che il fatto si è consumato in un’azienda agricola in contrada Cappellaris dove una decina di rumeni erano riuniti per festeggiare il ventunesimo compleanno di una ragazza. Durante il festeggiamento sarebbe comparso, in stato di ubriachezza, Georgel Cristian Calota, di 31 anni, dimorante in un caseggiato che dista 200 metri dal luogo della riunione. L’uomo ha litigato con il fratello della festeggiata e lo ha colpito con un coltello, anche dopo averlo scaraventato a terra. Solo l’intervento di un altro connazionale, che si intrometteva tra i due litiganti e si procurava una ferita da taglio alla mano, riusciva a disarmare il violento, permetteva di separarli ed evitare conseguenze maggiori. La Polizia ha recuperato il coltello usato per colpire ed è riuscita ad individuare la casa occupata dall’aggressore. Quest’ultimo è stato sorpreso mentre si svestiva ancora dagli abiti intrisi del sangue della sua vittima. Alla vista degli Agenti ha tentato di scappare per la campagna circostante. I poliziotti lo hanno bloccato, ammanettato e trasportato presso la Casa Circondariale di Ragusa. La vittima è stato sottoposta tutta la notte a delicati interventi chirurgici.

Referendum del 17 aprile – A Modica vota il 33,82 % degli elettori

REFERENDUMSono stati 13286 i SI e 1009 i NO al quesito posto dal Referendum abrogativo dell’articolo 6, comma 17, del Codice dell’Ambiente nelle cinquantuno sezioni della città della Contea. 14.518 elettori si sono recati alle urne, di cui 7.156 machi e 7.362 femmine. Le schede bianche sono state 74 e le schede nulle e le schede contenenti voti nulli, 149.

REFERENDUM TRIVELLE – Anche a Ragusa quorum mancato

 

trivellazioni-canale-sicilia-300x224I dati definitivi comunicati dagli uffici comunali preposti, che riguardano l’affluenza nel Comune di Ragusa dei votanti alla chiusura dei 71 seggi, è di 17.118 elettori su 57.751, di cui 8.401 maschi e 8.717 femmine. La percentuale  raggiunta è del  29,64% (a livello nazionale la percentuale dei votanti è stata del 32%). L’affluenza più alta si è verificata nella sezione  n. 35 presso la scuola Quasimodo con il 38,37% dei votanti, mentre il dato più basso nella sezione n. 18 (Crispi)  con il 21.19% . A conclusione dello spoglio i SI hanno ottenuto 15.105 voti (89,22%), i NO 1826 (10,78%). Schede bianche 63, nulle 120 e 4 voti contestati.

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