25-04-2024
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Archivi giornalieri: 26/04/2016

SCOGLITTI, GARE DI MOTOCROSS CLANDESTINE NEI BOSCHI DELLA RISERVA “PINO D’ALEPPO”: SCATTANO TRE DENUNCE

 

CC riserva 2I Carabinieri hanno sorpreso tre incensurati mentre facevano motocross e trial in area non autorizzata, deteriorando l’habitat naturale lo stato dei luoghi. I tre, insospettabili, tutti originari di Vittoria, Z.G., 43enne, F.O., 52enne, e M.C., 42enne, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per introduzione abusiva nella riserva e deturpamento di bellezze naturali. I mezzi erano sprovvisti di targhe e di copertura assicurativa: è scattato così anche il sequestro delle motociclette La riserva, estesa per un territorio complessivo di circa 3000 ettari tra area di riserva e area di preriserva, comprende la parte finale del fiume Ippari, nella Piana di Vittoria, al limite sud occidentale dell’ altipiano ibleo: è stata istituita quale area protetta nel 1990 con lo scopo di salvaguardare le formazioni residue autoctone di Pinus halepensis e di ricostituire la pineta nelle aree a gariga degradata per azione dell’uomo.

TRASFUSIONI SICURE: LA MEDICINA TRASFUSIONALE DELL’ASP DI RAGUSA FA SCUOLA IN ITALIA

sangue-trasfusioniLa trasfusione di sangue è un atto che ha salvato e salva molte vite, ogni giorno. Ma è fondamentale che ogni unità di sangue sia trasfusa solo ed esclusivamente alla persona per cui è stata selezionata e considerata “compatibile”. In questo ambito, la ASP di Ragusa, sotto la storica guida del Dr. Pietro Bonomo, è stata maestra e pioniera nel mettere a punto un sistema informatizzato di verifica della identità del paziente che riceve la trasfusione in maniera certa, denominato appunto “Secure-blood”. In questo Ragusa ha fatto scuola: anche la azienda ASL1 di Roma ha deciso ora di adottarlo. Pochi giorni fa Francesco Bennardello, dirigente medico della Medicina Trasfusionale della ASP di Ragusa, oggi diretta dal Dr. Giovanni Garozzo, ha partecipato ad un convegno, propedeutico per la formazione del personale dell’ospedale Filippo Neri  che lo adotterà, illustrando che «Le procedure e i protocolli applicati finora non sono in grado di intercettare gli errori nelle trasfusioni, perché non c’è certezza che le procedure vengano applicate ed eseguite da tutti gli operatori. Motivo? Distrazione, stanchezza, condizioni di lavoro inadatte, urgenza, scarsa comunicazione fra il personale, etichette delle sacche non uniformi, formazione del personale incompleta e mancanza di automazione. Se non è possibile eliminare l’errore umano; è possibile prevenirlo con strumenti informatici appositamente studiati». Il sistema adottato a Ragusa, interfacciato con tutte le attrezzature di laboratorio e di lavorazione del sangue, consente la totale abolizione dell’uso della penna da parte degli operatori. I campioni di sangue e gli emocomponenti sono identificati tramite codici a barre ed accesso con password personalizzate. Un emocomponente con esami non negativi non potrà quindi mai essere assegnato a un paziente per errore, né potrà andare al paziente sbagliato. Il sistema già in uso per la terapia trasfusionale, due anni fa è stato implementato anche per essere usato per la somministrazione sicura di chemioterapici nei reparti di Ematologia e di Oncologia.

Ragusa, convegno su “Glottodidattica: riflessioni teoriche e pratiche”

download (1)Giovedì 28 e venerdì 29 aprile, a Ragusa Ibla, nella sede della Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania (Ex-Convento di Santa Teresa), si terrà il convegno dal titolo Glottodidattica: Riflessioni teoriche e pratiche. L’evento rappresenta la traduzione operativa nella scuola dei nuovi riferimenti scientifici per l’insegnamento delle lingue straniere. L’attenzione approfondita alle modalità di insegnamento delle lingue straniere e le dinamiche di acquisizione della lingua costituiscono alcuni dei principali aspetti di un programma destinato ai docenti interessati di lingua francese, inglese, spagnola e tedesca della scuola secondaria di primo e secondo grado. I lavori saranno aperti giovedì 28 aprile, alle 9,30, dal presidente di Lingue e letterature, Nunzio Zago, introdotti da Giuseppe Maugeri e presieduti da Massimo Sturiale (docenti dell’Università di Catania). Interverranno i docenti Paolo Balboni, Graziano Serragiotto e Fabio Caon (Ca’ Foscari Venezia) e Luciana Pedrazzini (Milano). Venerdì, alle 9,30, i lavori – presieduti da Paolo Balboni – proseguiranno con le relazioni di Loredana Pavone, Massimo Sturiale e Giuseppe Maugeri (docenti dell’Ateneo di Catania).

BELLA CIAO, E IL COMMISSARIO PREFETTIZIO SCAPPA VIA. DURISSIMA LA NOTA DELLA SPI CGIL REGIONALE

Partigiani_sfilano_per_le_strade_di_milanoLa Segreteria regionale dello SPI-CGIL (Sindacato Pensionati Italiani), appresa la notizia di quanto avvenuto a Scicli dove, durante la cerimonia della Festa della Liberazione, dopo la deposizione di una corona d’alloro al monumento alla Resistenza in Piazza Gramsci, dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli e appena i partecipanti alla Festa hanno incominciato a intonare la canzone “Bella Ciao”, la Commissaria Antonietta D’Aquino (una dei tre Commissari Prefettizi nominati al Comune di Scicli), in presenza di tutte le autorità civili e militari, ha abbandonato la cerimonia con tutta la delegazione comunale; esprime sgomento e indignazione. “Ricordando che “Bella Ciao” non è una canzone di parte, ma è la canzone di tutti gli italiani, simbolo della lotta eroica dei Partigiani contro il nazifascismo, che ci ha permesso di tornare ad essere un paese libero. Con questo gesto la Commissaria ha offeso la vocazione democratica e antifascista del popolo Sciclitano (a cui va tutta la solidarietà dello SPI-CGIL) che stava celebrando, come da consuetudine, le radici della nostra repubblica nella giornata dedicata ad una tappa fondativa della nostra storia. Lo SPI-CGIL, che è un Sindacato generale “di lotta e di memoria”, è costantemente impegnato, assieme alle nuove generazioni, nella difesa della democrazia e della nostra Costituzione, con l’impegno di costruire una memoria condivisa ed un futuro in cui il lavoro, la giustizia sociale e la solidarietà siano valori permanenti, contro ogni forma di violenza, di sfruttamento, di razzismo e di emarginazione”.

Sicilia. Crocetta:”Scicli, assurdo realizzare una discarica”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse29-01-2014 RomaPoliticaPalazzo Chigi - Incontro Governo/Regione Sicilia su finanziaria regionaleNella foto Rosario Crocetta (pres. reg Sicilia) al termine dell'incontroPhoto Roberto Monaldo / LaPresse29-01-2014 Rome (Italy)Meeting between Government and Sicily regionIn the photo Rosario Crocetta

Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, annuncia di aver avviato le verifiche su tutti i provvedimenti autorizzativi relativi alla costruzione di una discarica per rifiuti speciali, da insediare nel territorio di Scicli a 8 chilometri dalla città. “Trovo assurdo – dice Crocetta – che in un territorio patrimonio dell’Unesco si possa persino pensare di fare questo. Scicli è una città in grande espansione turistica e tale impianto comprometterebbe le vocazioni territoriali naturali. Da una prima analisi – continua il presidente – sembrerebbero carenti diversi aspetti autorizzativi”. Il presidente ha comunicato a una delegazione di cittadini e ai deputati nazionali e regionali del territorio presenti all’incontro, di aver dato mandato ai due assessorati competenti, Ambiente ed Energia, di verificare l’iter istruttorio e amministrativo. “E’ illogico e orrendo – conclude Crocetta – realizzare una discarica di rifiuti pericolosi a Scicli, una città che è un piccolo gioiello e costituisce un patrimonio architettonico di inestimabile valore”.

SCICLI, AL SUONO DI “BELLA CIAO” IL COMMISSARIO PREFETTIZIO LASCIA LA MANIFESTAZIONE

downloadFesta di Liberazione, però a Scicli il ricordo della lotta partigiana per cacciare i nazifascisti non è gradito da un commissario prefettizio- il Comune è stato sciolto per mafia – che abbandona la piazza. Una vergogna, un sintomo della fragilità morale e culturale del sistema burocratico che forse può riuscire a governare quattro scartoffie ma non può sostituire nè interpretare sentimenti e ruoli democratici. La commissaria non doveva lasciare la manifestazione se non gradiva un inno partigiano ormai in tutta europa canzone simbolo dell’antifascismo, semmai doveva chiamare il Ministero degli Interni e rinunciare all’incarico per inadeguatezza o attacco insensato di codardia. Questa la nota della Cgil: “Il 25 aprile a Varallo, dopo l’inno di Mameli, i presenti hanno cantato “Bella Ciao” e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ascoltato in religioso silenzio. A Scicli, il commissario prefettizio Antonietta D’Aquino, dopo l’inno di Mameli, non ha gradito l’intonazione di “Bella Ciao” ed ha abbandonato la cerimonia, considerando tale canzone non consona ai canoni istituzionali. Una mortificazione per gli organizzatori della cerimonia, tradizionalmente legati alla canzone dei partigiani assieme all’inno nazionale. Un gesto forte che tende a lacerare anziché unire una città che si sente defraudata del fatto che ha perso la sua legittima rappresentanza. Se persino i simboli devono dividere, sarà difficile il processo di rilegittimazione della classe dirigente della città”. Un’altra commissaria prefettizia di Scicli, Tina Giallongo,  giorni addietro appariva eccitata in una trasmissione televisiva, “Petrolio”, in cui si dichiarava emozionata e felice di condividere con il commissario Montalbano la stanza più famosa della fiction italiana. Visto l’entusiasmo televisivo dell’una e la assai carente dimestichezza con la memoria del sentimento democratico dell’altra, le Signore commissarie dovrebbero optare per altra poltrona; forse qualcosina dalla Maria De Filippi si potrebbe trovare per non suscitare loro conflitti e comportamenti che niente hanno a che spartire con l’Italia nata dal 25 aprile. Sì, un trono sui Canale 5  è il posto giusto per non sentirsi in imbarazzo ed evitare crisi da prudenziale qualunquismo.

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