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23/05/2016 -

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La provinciale 60 da mettere in sicurezza

carabinieri_santa_croce_camerina1Un lungo rettilineo costellato da croci  e tracce di pneumatici a terra. Una strada che, dopo l’ennesimo incidente mortale, continua a far discutere. Nonostante i tentativi di renderla più sicura con i lavori di ampliamento dell’ultimo curvone. La provinciale 60, meglio conosciuta come la strada di “malavita”, la Santa Croce Camerina- Ragusa, necessita di lavori di riammodernamento con l’ampliamento della carreggiata e la messa in sicurezza dei muri di recinzione laterali. “Ogni giorno percorro quella maledetta strada – racconta il consigliere comunale di Santa Croce Rosario Pluchino – e vi posso assicurare che, troppo spesso, ci si imbatte in pietre o improvvisi ostacoli lungo la sede stradale in un tratto dove è quasi impossibile accostarsi sul lato destro perché manca lo spazio. L’ultimo tratto, teatro del gravissimo incidente dell’altro ieri, è stato costellato di altri gravi incidenti. Si tratta di un lungo rettilineo con il muro di recinzione che dista pochissimi centimetri dalla sede stradale senza possibilità alcuna di fermarsi o sostare per segnalare un eventuale guasto”. I tentativi di mettere in sicurezza la “Provinciale” non hanno sortito gli effetti sperati. “Negli anni scorsi l’ex provincia regionale, oggi libero consorzio degli iblei, ha effettuato alcuni interventi di messa in sicurezza – aggiunge Pluchino – con alcuni rallentatori di velocità in prossimità della curva. Tra breve quella strada sarà utilizzata da migliaia di persone, anche da fuori provincia, e dalla vicina Gela, per raggiungere il nuovo Ospedale che si trova, in territorio di Ragusa, all’inizio della provinciale sessanta”. Il consigliere comunale Luca Agnello suggerisce l’utilizzo di dispositivi di sicurezza, vedi colonnine fisse con l’autovelox, in prossimità dell’ultimo tratto. In attesa delle risorse economiche per l’esproprio dei terreni  e per l’ampliamento della sede stradale. “In questa fase occorre un’azione di sensibilizzazione e repressione molto incisiva – sostiene il consigliere comunale -in quella strada occorre la massima attenzione con una velocità che non può superare i 50 chilometri orari. La presenza di uno o più autovelox potrebbe servire come deterrente. Altra soluzione potrebbe essere la chiusura al transito dei mezzi pesanti e dirottare gli stessi in contrada Grassullo. Prendiamo atto che il sindaco di Santa Croce, Franca Iurato, più volte, ha sensibilizzato l’ex provincia regionale ad intervenire. C’è  la sensibilità da parte di tutta la comunità iblea – conclude il consigliere comunale di opposizione -su un argomento così importante che riguarda la sicurezza dei nostri concittadini”

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