19-04-2024
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Archivi giornalieri: 10/07/2016

CONTRO PRIVATIZZAZIONE POSTE ITALIANE SIT IN IN PREFETTURA

IMG-20160708-WA0001Il via libera del Governo alla cessione dell’ultima quota di Poste Italiane ancora in mano al Tesoro, pari al 29,7% del capitale, dopo la svendita del 35% dello scorso Ottobre e l’ulteriore 35% di capitale passato sotto il controllo di Cassa Depositi e Prestiti, preoccupa i sindacati di categoria e i lavoratori. La Cisl  considera tale decisione “una scelta sbagliata che sacrifica il futuro di un’azienda solida e dei suoi lavoratori, che negli anni l’anno risanata, sull’altare del debito pubblico”. ”Con la privatizzazione completa di Poste Italiane – sostiene il sindacato – lo Stato compie un’operazione che non ha un senso economico. Poste, infatti, è un’azienda in salute e da 15 anni assicura alle casse dello Tesoro ingenti utili. Si tratta di un patrimonio economico e umano che non può essere disperso solo per fare un pò di cassa e mettere una pezza ad un debito pubblico che galoppa per ben altre ragioni”. I lavoratori postali organizzeranno un Sit-In unitario, lunedì 18 Luglio dalle ore 17 alle ore 19 davanti alle 9 Prefetture della Sicilia.

COMISO, GELESI RUBANO 250 CHILI DI UVA

IMG_20160708_193157Sabato alle ore 15.45 circa, personale della Polizia di Stato, durante le attività di controllo nelle zone periferiche della città, al fine di scongiurare il fenomeno dei furti nelle campagne, e precisamente nella S.P.30 in contrada Bosco Cicogne, ha effettuato il controllo di una autovettura Lancia Y con all’interno due gelesi di 66 e 55 anni. L’auto, sprovvista dei sedili posteriori, trasportava una notevole quantità d’uva. A bordo dell’autovettura, inoltre, venivano rinvenute 2 forbici per potatura e raccolta frutta, 2 cacciaviti a stella, 2 coltelli da cucina il cui porto è vietato. Giunti al Commissariato, i due uomini, hanno ammesso di aver asportato l’uva in contrada Monacazza, presso una azienda agricola. I due ladri, entrambi pregiudicati con reati con il patrimonio, sono stati denunciati per i reati per furto aggravato in concorso e porto di armi di genere vietato. Sempre sabato, alle ore 21:40, personale della Polizia di Stato in servizio di controllo in zona aeroportuale, ha ricevuto una segnalazione da un passante che indicava quattro persone sospette che si aggiravano nella zona di contrada Mortilla e precisamente nella zona adiacente un grosso deposito di prodotti per l’agricoltura. Gli agenti di Polizia, giunti sul posto (a breve distanza dallo scalo aereo), hanno bloccato quattro giovani rumeni, di cui tre minorenni, che alla vista dei poliziotti si disfacevano di uno zaino con all’interno una tronchese ben funzionante, strumento utilizzato per tranciare lucchetti anche di grosse dimensione, ed altri arnesi atti allo scasso. I quattro ragazzi,  privi di documenti, sono stati condotti presso il Commissariato di Polizia per essere sottoposti ai rilievi dattiloscopici. Risultati tutti incensurati, i quattro non sono stati denunciati.

FEDERICO PICCITTO PASSEGGIANDO IN BICICLETTA

2016 07 08 cancellieri stevanato lina corallo federicoE’ bella la pista ciclabile di Marina: due chilometri e mezzo lisci lisci con tanto di tappetino rosso e, a fianco, una doccia panoramica proiettata sul canale di Sicilia dove mentre ci si sciacquetta si può gettare l’occhio nel mare e pensare ai poveri migranti per poi tornare in sella rinfrescati. Hanno messo tanta energia, i cinquestelle, per questa inaugurazione ed infatti hanno chiamato il futuro candidato alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancelleri, che insieme ad assessori e sindaco ha sfilato in bici dopo aver dichiarato tutto il suo compiacimento per l’opera. “Questa è la nostra diversità, noi non sprechiamo denaro in lavori inutili e pensiamo ai bambini, la pista ciclabile  è un atto politico dirompente”. Poi un abitante di Punta di Mola ha fatto irruzione “lo sa che noi non possiamo usufruire della spiaggia qui sotto piena di alghe che nessuno ci toglie?” e il deputato ha risposto: “Ha ragione, è colpa delle leggi siciliane che impediscono di toccare le alghe!”. Federico Piccitto ha capito la suonata e ha rincuorato il lamentante dicendogli – “ne parliamo la settimana prossima” e la manifestazione è continuata spensierata e leggera. Il sindaco era in gran forma, sprizzava gioventù da tutti i pori ed era come sempre calmo, lucidissimo, rasserenante, con quegli occhi penetranti da sguardo matematico, che basta guardarlo per sentirsi sollevati dopo l’epoca del nero avvoltoio.  L’HATTO POLITICOH DIROMPENTHE (infarcito con tutte le aspirate di quando gli uomini avevano la coda – i nisseni conservano un loro suono primitivo -) aggiunge un altro elemento allo studio scientifico sulla specie dei cinquestelle. Sono esagerati o sono scemi? No, sono solo conformisti e quindi costretti a rimanere sempre nell’evidenza formale della superficie. La pista ciclabile è veramente carina, gradevole ed utile, ma di dirompente non ha proprio alcunché: non modifica i rapporti di forza tra cittadino e paesaggio, e Stato, e proprietà, semplicemente consente in uno spazio chiuso e limitatissimo di muoversi usando le proprie gambe adeguandosi in assetto lillipuziano e striminzito ad un modello di civiltà occidentale.  Rimanendo nell’ambito di questo luogo – la pista – l’atto politico dirompente sarebbe intraprendere una lotta per riappropriarsi dello spazio sottostante, il porto, riscattarlo alla Tecnis – ditta accusata di fior di reati – liberarsi da una convenzione sessantennale capestro e prendersi qualche soldino dall’esiguo giro di miliardari che approda a Marina di Ragusa. Sarebbe dirompente sì, togliersi dai piedi il clan degli affaristi catanesi, e quindi l’andare in bicicletta in quella zona rappresenterebbe una vittoria civica e progressista. Ed invece i grillini persino alla domanda dell’esasperato cittadino che non riesce a farsi il bagno per le alghe puzzose si appellano alla Regione cattiva, non avendo il coraggio di forzare e di imporre a Busso di sistemare Punta di Mola. Il nodo morale e politico che avvinghia i cinquestelle è sempre lo stesso: siete i pedanti osservatori della legge, o i giusti sovvertitori della legge ingiusta? E qui scatta la grande paralisi che li costringe ad atteggiamenti e relazioni evitanti superficiali, scontate, dallo stile democristiano, e così l’ardore per la giustizia trova adattamenti che sfociano nella pista come atto politico dirompente. Cancelleri all’indomani della inaugurazione ha poi incontrato assessori e consiglieri per capire i guai in cui si sono cacciati da quando Piccitto non ha più una maggioranza. Qual è la strada indicata per uscire dalla crisi? La benedizione. Eh sì, non c’è linea. Cancelleri li ha benedetti e perdonati preventivamente nel caso in cui  fossero costretti ad azzerare e a trovare qua e là qualcuno che regga i numeri. Poi ha inforcato la bici ed ha tagliato la corda. Conclusione. Pomeriggio caldo e tuttavia gradevole. Pista piacevole. Si torna a casa con l’immagine di Federico Piccitto e Giancarlo Cancelleri in coppia come nella canzoncina di Cocciante: “Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalando senza fretta la domenica mattina, fra i capelli una goccia di brina… fai un fumetto respirando, mentre mi sto innamorando…!”

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