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20/08/2016 -

Cronaca/

Grave intimidazione mafiosa a Maurizio Ciaculli, agricoltore di Vittoria

14037792_942739902518235_1021470009_o (1)La notte tra venerdì e sabato, intorno alle 3,  una mano mafiosa ha dato fuoco a Vittoria alla vettura di Maurizio Ciaculli, presidente siciliano del Movimento Riscatto nonché coordinatore regionale e componente l’esecutivo nazionale di Altragricoltura. Con il rogo della macchina parcheggiata davanti alla casa in cui Maurizio vive con la famiglia è stato allestito tutto il macabro rituale dell’avvertimento mafioso: un mazzo di fiori lasciati sul muretto ed un biglietto chiarissimo: “Ciaculli ci hai scassato la minchia. Ultimo avvertimento”. In effetti non è il primo avvertimento che l’agricoltore ragusano, negli ultimi anni in prima linea a difendere i diritti degli agricoltori, subisce da quando ha denunciato il trust commerciale che strozza l’economia produttiva dell’isola. Ciaculli era, infatti, un agricoltore che svolgeva anche una fiorente attività commerciale forte di alcuni contratti in esclusiva con grandi catene di distribuzione nazionali. Anni di lavoro duro ma anche di agiatezza economica fino a quando i contratti son stati bruscamente rescissi dopo che Ciaculli aveva denunciato delle evidenti irregolarità commerciali e speculative. Maurizio Ciaculli ha affiancato alla iniziativa di difesa della propria attività imprenditoriale la battaglia sindacale e sociale denunciando e contrastando l’intreccio fra speculazione finanziaria e commerciale, trust, vendite all’asta.  Tano Malannino, presidente di Altragricoltura dichiara:” Più volte è stato fatto oggetto di minacce e intimidazioni che ha puntualmente denunciato trovando, sempre, al suo fianco il Movimento Contadino, le forze sociali democratiche e il Comune di Vittoria e più volte abbiamo sollecitato la Prefettura, le forze di Polizia, le istituzioni ad adottare ogni misura per garantire Maurizio Ciaculli a cominciare dalle tutele  previste dalla legge antiusura 44/99 che, inspiegabilmente, hanno visto un iter tanto tortuoso quanto irresponsabile”. Come testimonia l’interrogazione Parlamentare recente del Senatore Francesco Campanella sulla vicenda,  negli ultimi anni più di una volta è stata posta la vicenda di Maurizio Ciaculli in più sedi politiche e istituzionali, sia chiedendo che si conducessero indagini sulle circostanze di speculazione commerciale illegale da lui denunciate, sia sollecitando la Magistratura e le istituzioni di Governo (Prefettura) ad aprire indagini approfondite sull’intreccio fra speculatori e sciacalli che operano nella crisi economica delle aziende e malavita contro cui Maurizio Ciaculli è impegnato in prima linea, sia chiedendo garanzie per la sua tutela. “Oggi la misura è colma e non è più tempo di sottovalutazioni” aggiunge Gianni Fabbris (coordinatore di Altragricoltura e del Movimento Riscatto) “chiediamo alle forze sociali e politiche di far sentire con forza la loro voce per pretendere che si aprano i riflettori su una vicenda che, mentre corre il rischio di essere derubricata nella cronaca minore, lascia esposto un nostro dirigente sindacale, la sua famiglia  e quanti con lui si stanno battendo contro la crisi agricola e la violenza della speculazione e delle mafie nelle campagne non solo del Mezzogiorno”.

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