19-04-2024
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Archivio della categoria: Ambiente

NO ALLE TRIVELLAZIONI IN MARE

Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Ragusa ha disposto un ordine del giorno da presentare in aula, in Consiglio comunale, per impegnare l’Amministrazione ad aderire alla campagna di sensibilizzazione di “Greenpeace” denominata “U mari nun si spirtusa” contro le concessioni petrolifere nel canale di Sicilia. Alla campagna hanno aderito diversi sindaci tra cui l’attuale primo cittadino di Palermo. “Le trivellazioni petrolifere nel mare – chiarisce il Pd nel documento – mettono a serio rischio le persone e l’intero ecosistema. Ogni anno vengono sversate in media tra le 100 e le 150mila tonnellate di petrolio (senza incidenti) facendo così registrare la maggiore densità di catrame in mare aperto nel mondo. Solo in caso di danni ambientali gli impianti offshore sarebbero tenuti a pagare i danni e a predisporre la bonifica ambientale. Tra l’altro, un ecosistema come quello europeo, viste le condizioni geografiche esistenti, risentirebbe in maniera drammatica di un eventuale disastro petrolifero. Per le trivellazioni offshore – ricorda il Pd di Ragusa – non sono previste royalties da lasciare al territorio in quanto gestite direttamente dallo Stato”.

Incendio nella discarica di Vittoria

Per quindici ore i vigili del fuoco sono stati impegnati al fine di domare il rogo divampato nella discarica di contrada Pozzo Bollente, a Vittoria. Il rogo è stato spento alle quattro del mattino di mercoledì. Sul posto la Protezione civile comunale. I mezzi meccanici hanno coperto di terra i cumuli di rifiuti in fiamme, mentre i pompieri hanno cercato di far diradare l’intenso fumo sprigionato dall’incendio.

RAGUSA, UNA PIAZZETTA NEL DEGRADO

In via Galaria, una strada adiacente agli alloggi popolari di via Paestum, uno spazio pubblico si è trasformato in un ricettacolo di rifiuti. Troppa sporcizia per terra con i rami degli alberi che sono stati rimossi dai vigili del fuoco, mesi addietro, che fanno bella mostra di sé, in un angolo della piazza. “Da mesi abbiamo atteso invano un intervento di pulizia della piazza – dice Rosario Cafiso, uno dei residenti – dopo le ampie assicurazioni ricevute dagli uffici preposti. Mesi addietro, dopo la tempesta del ciclone Athos, i vigili del fuoco, avevano messo in sicurezza l’intera zona, e poi il nulla”. I residenti, oramai esasperati, hanno avviato una raccolta firme per chiedere conto e ragione dei servizi che mancano: “la bolletta della Tarsu è aumentata – aggiunge il signor Cafiso – ma i servizi in questa zona della città mancano”.

No alle trivelle petrolifere nel Canale di Sicilia Sindaco di Modica firma l’appello di Greenpeace

Antonello Buscema ha firmato l’appello di Greenpeace per fermare le trivelle nel canale di Sicilia. Il primo cittadino di Modica ha aderito all’invito fatto ai sindaci dei comuni siciliani i cui territori si affacciano nel Canale di Sicilia dalla responsabile della campagna mare Greenpeace Italia, Giorgia Monti. In una nota rileva che i rischi delle perforazioni off-shore sono inaccettabili non solo per l’ambiente, ma per l’economia e il benessere delle comunità che vivono sulle coste siciliane. La Monti evidenzia che sono diciotto le richieste, di compagnie petrolifere piccole grandi, per le esplorazioni off-shore al largo delle coste meridionali della Sicilia. Nell’appello Greenpeace propone un percorso che parte da una richiesta al Ministero dell’Ambiente per uno stop immediato alle concessioni petrolifere. Greenpeace si batte per una zona di protezione ecologica per scongiurare il pericolo derivante non solo dalle perforazioni ma anche dal trasporto e utilizzo di idrocarburi.

NO MUOS, L’11 SETTEMBRE AUDIZIONE AL MINISTERO

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha ricevuto una comunicazione da parte del Ministero della Difesa con la quale viene fissata per martedì 11 settembre, a Roma, nella sede del Ministero, un’audizione sul Muos. Oltre che da Nicosia, la delegazione sarà composta dal sindaco di Niscemi, da un rappresentante del Comitato dei sindaci e da rappresentanti dei comitati No Muos.

GREENPEACE SBARCA A POZZALLO

Il tour siciliano di Greenpeace arriva a Pozzallo. Dalla città che ha dato i natali a Giorgio La Pira, gli attivisti lanceranno il messaggio “U mari nun si spirtusa” aprendo uno striscione con la scritta “No trivelle nel Canale di Sicilia”. Tre giorni di permanenza per gli attivisti presso il porto di Pozzallo. Un evento in collaborazione con la Lega Navale Italiana. Ricco e variegato il programma della tre giorni. Lunedì 30, nella tarda mattinata, arriverà la barca a vela. In serata, briefing e accoglienza da parte della sezione di Pozzallo della Lega navale. Martedì 31, di buon’ora, la barca a vela salperà in direzione della piattaforma Vega. Il messaggio è chiarissimo: “No trivelle nel canale di Sicilia”. Greenpeace e le organizzazioni locali hanno invitato tutti i sindaci dei comuni che si affacciano sul Canale di Sicilia a riunirsi nella tre giorni di Pozzallo per firmare l’appello e creare un coordinamento contro le trivelle in mare. Ma la tre giorni si snoda anche a terra. Attività coi bambini, visite guidate, distribuzione di materiale informativo, uno stand in piazza delle Rimembranze dove approfondire la conoscenza dell’associazione ambientalista, insomma una festa del mare (pulito) contro l’arroganza di chi vuole trivellare infischiandosene dei cittadini e della loro salute.

ACQUA AZZURRA, ACQUA CHIARA, RICORDI DI UN TEMPO

Qualche giorno addietro la notizia apparsa su La Repubblica che il mito delle acque pulite nelle coste iblee è tramontato perchè nell’Irminio c’è un serio inquinamento. A riprendere la denuncia di Goletta Verde, la sezione ragusana di Legambiente che scrive: “L’acqua dei fiumi arriva prima o poi al mare. Il mare quindi è il recettore finale di tutto ciò che, positivo e negativo, i fiumi trasportano. La scelta fatta da Legambiente in questi ultimi anni, di effettuare campionamenti in prossimità delle foci di alcuni corsi d’acqua ha questo significato: evidenziare che l’inquinamento marino è un fatto complesso, che non dipende solo da quello che si fa in mare o sulla fascia costiera, ma anche da ciò che si fa a chilometri a monte nell’interno del territorio. Quello che è particolarmente grave è che, – scrive Legambiente – nonostante ormai da più parti (non solo da Goletta), e da anni, si sottolinei il fatto che i corsi d’acqua sono in cattive ed a volte pessime condizioni, poco o nulla evidentemente venga fatto dagli enti preposti. Non ci sono scorciatoie, se si vuole il mare in buone condizioni (sottolineamo che questo è il requisito di base per avere turismo serio, prima ancora dei porti, alberghi, aeroporti, ecc) bisogna intervenire con una gestione territoriale sostenibile. Ciò significa stop alla speculazione ediliza, rinaturalizzazione del territorio e dei corsi d’acqua, gestione più efficiente della risorsa idrica (risparmio, riutilizzo, maggiore efficienza della depurazione), controllo e contrasto degli scarichi abusivi. Serve – scrive Legambiente – una costante e pronta informazione ai cittadini sulle risultanze delle analisi ambientali che vengono fatte: tutti i dati devono essere messi online in modo rapido ed efficiente dagli enti pubblici preposti. Al riguardo proponiamo, – scrive legambiente – come iniziativa da fare subito, che vengano organizzati incontri pubblici chiarificatori nelle diverse zone marinare con la presenza almeno di Comuni, Provincia, Arpa, Ato, Asp e Consorzio di bonifica, affinchè si metta un primo punto fermo sulla situazione e tutti siano consapevoli e si sentano coinvolti”.

EVENTO CONVEGNO A NISCEMI DEI COMITATI NO MUOS

Il Comune di Niscemi in sinergia con i Comitati No Muos organizza per venerdì 27 luglio a Niscemi, presso il Centro Socio culturale “Totò Liardo” un convegno sul Muos. L’incontro sarà presenziato da numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il vice presidente del Senato, Domenico Nania, l’on. Saverio Romano e gli onorevoli Rosario Crocetta, Alessandro Pagano, Carmelo Incardona, Falcone e Maira. Alle 19 i partecipanti al convegno si sposteranno all’interno della riserva naturale ed orientata “La Sughereta” di Niscemi, per visitare la base americana. Il convegno inizia alle ore 16.00, presso il centro socio culturale “Liardo” di contrada Mangione, a Niscemi. “La visita all’interno della riserva – spiega Alfio Arcidiacono del Comitato “No Muos” di Acate illustrerà lo scempio che è già avvenuto all’interno della riserva da Sughero”.

No Muos, il sindaco di Vittoria chiede audizione in Parlamento

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha inviato una lettera al presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, Ignazio Marino, ed al presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, Rosario Costa, per chiedere di essere ascoltato sulla “Installazione di un sistema militare Muos in territorio di Niscemi”. “Premesso – scrive Nicosia – che nel territorio di Niscemi è in fase di completamento un’opera edilizia della Marina Militare statunitense per la realizzazione di un sistema di radiocomunicazione satellitare a fini bellici, mobile user objective system (Muos) che avrebbe una potenza di circa due milioni di watt… al fine di garantire la salute dei cittadini nonché intervenire presso la Marina militare statunitense affinché sospenda la realizzazione della stazione Muos a Niscemi… considerato che molti studi oggi rilevano un’aumentata incidenza della leucemia infantile conseguente all’esposizione ai campi magnetici e che l’Agenzia internazionale ricerche sul cancro (Iarc) ha classificato tali campi come “possibilmente cancerogeni per l’uomo” e che il sistema Muos, a Niscemi, esporrebbe a possibili rischi per la salute una vasta area di territorio densamente popolata… chiedo, – scrive Nicosia – in qualità di sindaco componente del coordinamento No Muos, un’audizione al fine di addivenire, al di là dei protocolli in materia di sicurezza militare, alla revoca o alla sospensione delle autorizzazioni già concesse, in attesa che ulteriori accertamenti dissipino ogni dubbio sull’effettiva pericolosità dell’installazione, i cui effetti potrebbero rivelarsi devastanti per il territorio e per la sua popolazione

TORRE DI MEZZO IN STATO DI DEGRADO La denuncia di Italia dei Valori

Il sito Torre di Mezzo versa nel più totale stato di degrado. Uno dei problemi principali è l’accumulo di spazzatura, che inorridisce tutti i visitatori del luogo, specie stranieri. “Abbiamo visto dei turisti tedeschi sbigottiti per tanta immondizia – racconta il coordinatore di Italia dei Valori, Giovanni Iacono – e pertanto ci rivolgiamo alla nuova giunta comunale di Santa Croce Camerina. Ci vuole ben poco a ripulire dai rifiuti almeno l’ingresso a Torre di Mezzo ed evitare l’inde- coroso “spettacolo” ai visitatori: questo si può fare anche nell’ambito del regolare servizio di raccolta dei rifiuti territoriale. Speriamo che la nuova amministrazione – conclude il coordinatore di Italia dei Valori – superi in fretta l’impatto ed esca dal torpore nel quale sembra immersa, noi dal canto nostro faremo di tutto per tenerli svegli”.

Messa in sicurezza del Porto di Pozzallo, pubblicato sulla Gurs il visto urbanistico

E’ stato pubblicato il visto urbanistico per il progetto di messa in sicurezza del Porto di Pozzallo. L’atto è stato pubblicato venerdi 20 luglio sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia n. 29. “L’assessorato ai lavori pubblici – ha affermato l’assessore Maiolino -, attraverso il fondamentale supporto degli uffici comunali, ha già concordato con gli incaricati la presentazione del progetto generale, superando gli ostacoli che si erano creati negli ultimi tempi, consentendo così di tenere vivo un progetto che ha rischiato seriamente di essere perso per la terza volta consecutiva”, ha affermato l’assessore comunale di Pozzallo, Maiolino.

TORRE DI MEZZO IN STATO DI DEGRADO

Il sito Torre di Mezzo versa nel più totale stato di degrado. Uno dei problemi principali è l’accumulo di spazzatura, che inorridisce tutti i visitatori del luogo, specie stranieri. “Abbiamo visto dei turisti tedeschi sbigottiti per tanta immondizia – racconta il coordinatore di Italia dei Valori, Giovanni Iacono – e pertanto ci rivolgiamo alla nuova giunta comunale di Santa Croce Camerina. Ci vuole ben poco a ripulire dai rifiuti almeno l’ingresso a Torre di Mezzo ed evitare l’indecoroso “spettacolo” ai visitatori: questo si può fare anche nell’ambito del regolare servizio di raccolta dei rifiuti territoriale. Speriamo che la nuova amministrazione – conclude il coordinatore di Italia dei Valori – superi in fretta l’impatto ed esca dal torpore nel quale sembra immersa, noi dal canto nostro faremo di tutto per tenerli svegli”.

MUOS NISCEMI, ECCO LA RELAZIONE DELL’ARPA SICILIA

Quindici pagine, con due di presentazione. La relazione dell’Arpa, protocollata il 31 maggio scorso, è firmata, oltre che da Giorgio D’Angelo, anche dal dirigente Salvatore Caldara e dal Commissario straordinario dell’Agenzia, Salvatore Cocina. Contiene le controdeduzioni al documento dei tecnici del Politecnico di Torino, Zucchetti e Coraddu, in merito alla presunta pericolosità del Muos. Nel primo punto si spiega che “non corrisponde a realtà” che le strumentazioni utilizzate dall’Arpa sono inadeguate. Per quanto riguarda il “rischio di incidenti provocato dall’irraggiamento accidentale di aeromobili”, l’Arpa spiega: “Tali aspetti non sono stati valutati dall’Arpa Sicilia in quanto attengono alle competenze dei soggetti deputati all’assistenza ed al controllo della navigazione aerea (Enav, Enac, Aeronautica militare). La relazione prevede valutazioni sugli impianti esistenti e su quelli in progetto. In quest’ultima “voce”, viene spiegato che “riguardo alle problematiche causate da anomali puntamenti conseguenti ad errori o a eventi sismici, idrogeologici o terroristici, si suggerisce che il Dipartimento dell’Ambiente, che ha rilasciato l’autorizzazione, acquisisca tutti gli elementi e le valutazioni relativi a tali aspetti che esulano dalle competenze dell’Agenzia”.

Stabilimenti balneari, controlli dei Carabinieri

Nel corso dell’ultima settimana, l’equipaggio del nuovo battello pneumatico dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria, ha effettuato controlli nei confronti di diversi stabilimenti balneari di Scoglitti al fine di verificare il rispetto della normativa di sicurezza prevista dal codice della navigazione e specificata nell’ordinanza della Capitaneria di Porto di Pozzallo. I Carabinieri hanno contestato sanzioni amministrative nei confronti dei proprietari di tre degli stabilimenti controllati per un totale di 2068 euro per ogni attività per violazione delle norme relative agli obblighi del servizio di assistenza ai bagnanti e la tenuta del materiale di primo soccorso. I controlli procederanno durante tutto il periodo estivo.

RAGUSA, ACQUA INQUINATA IN DUE SORGENTI

Una situazione “molto preoccupante”. E la causa dell’inquinamento, a distanza di quasi due anni, non è ancora stata identificata. Il dirigente dell’Arpa Ragusa, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente, Lucia Antoci, ha seguito costantemente, insieme agli altri enti, come Asp, Genio Civile e Comune, la questione dell’inquinamento delle acque delle sorgenti Misericordia e Oro Scribano, acque che da due anni (eccezion fatta per qualche mese ma solo relativamente alle acque della Misericordia) non vengono immesse nella rete idrica perchè presentano, tra l’altro, anche tracce di salmonella. Oltre alla perdita del prezioso liquido (la Misericordia, nei periodi di secca, dà almeno 35 litri d’acqua al secondo) c’è un altro rischio. Lo stesso esperto Paolo Roccuzzo lo aveva evidenziato nella sua relazione del dodici gennaio scorso dove sottolineava “l’altissimo rischio che le due sorgenti, causa l’inquinamento, vengano perse in maniera definitiva, con grave danno per l’approvvigionamento idrico nella città”. Pericolo avvertito sin da subito dall’Arpa. E il passo seguente: “Non va sottovalutato il rischio che le acque della Misericordia e Oro che sono deviate al fiume possano compromettere anche i nove pozzi insistenti sul fiume medesimo inquinandole”. Un’ipotesi assolutamente possibile, come spiegano i tecnici. Le acque di quelle due sorgenti vengono deviate nel torrente Ciaramite, che poi si getta nel fiume. “Nel Ciaramite – spiega la Antoci – ci sono evidenze delle tracce di inquinamento riscontrate nelle due sorgenti”. Pur non essendo automatico, il rischio di inquinamento che paventa Roccuzzo c’è tutto. Da qualche tempo i dati, sia chimici che batteriologici, della sorgente Misericordia, che è la più importante, sono buoni. E tuttavia c’è una dipendenza tra le due fonti, tali da non consentire l’immissione del prezioso liquido della Misericordia nella rete idrica per l’uso potabile. Di recente, la dirigente dell’Arpa ha incontrato i consiglieri della commissione che si occupa di questi temi, spiegando in modo dettagliato la situazione. A breve consegnerà al Comune una relazione “dettagliata che fotografa la situazione”. Una cosa è certa la situazione complessiva “non è migliorata” – spiega la dottoressa Antoci. Sulla vicenda la Procura della Repubblica aveva aperto anche un’inchiesta. I Nas hanno effettuato una serie di controlli, con sequestri e denunce in aziende agricole con concimaie non a norma. E tuttavia il problema è tornato a ripresentarsi. Per questo si sta tentando, con dei traccianti, di capire la fonte dell’inquinamento.

Battezzata ad Ispica l’associazione Legambiente “Sikelion”

Il 12 Luglio si è costituita ad Ispica l’associazione Legambiente “Sikelion”, con il contributo dei soci fondatori Anna Alì, Pietro Aprile, Natalia Carpanzano, Paola Carpanzano, Giancarlo Farruggio, Salvatore Farruggio, Franca Franzò, Claudia La Ciura, Maurizio Licata, Anthoula Tzedaki. L’associazione opererà per la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente, delle risorse naturali, della salute collettiva, delle specie animali e vegetali, del patrimonio storico, artistico e culturale, del territorio e del paesaggio; a favore di stili di vita, di produzione e di consumo per una formazione improntata all’ecosviluppo e alla tutela dei consumatori per un equilibrato rapporto tra essere umano e natura. Promuoverà inoltre attività per il turismo culturale, naturalistico, rurale, ed enogastronomico, in un’ottica di sostenibilità ambientale.

Caucana e Casuzze, un quadro desolante, la denuncia di Italia dei Valori

“Ogni anno avviene che i malcapitati possessori di una casa per la “villeggiatura” nella fascia costiera di Casuzze, Caucana e villaggi circostanti, si ritrovano a pagare tasse più alte dell’anno precedente e servizi scadenti e, spesso, peggiori di quelli già insufficienti dell’anno precedente. Anche il 2012 non fa eccezione”. Lo denuncia Giovanni Iacono che aggiunge: “I cittadini sono le vittime di un sistema inaccettabile di ingiustizia legalizzata. I Cittadini hanno avuto attribuiti pesi economici enormi per l’acqua e i rifiuti con tariffe pesantissime a carico dei “non residenti” a S.Croce Camerina, ovvero quasi tutti i proprietari delle case delle due località. Di contro hanno una illuminazione pubblica carente, una segnaletica stradale totalmente assente in tutte le strade dei villaggi, assenti i passaggi pedonali, i marciapiedi, nemmeno un minimo di arredo urbano e le due piazzette hanno i giochi arrugginiti e senza omologazioni. La pulizia è carente e per la spiaggia, una volta bellissima, la malapolitica ha pensato bene di mischiare bracciolino alla sabbia. Quasi tutti, se non tutti, i cassonetti dei rifiuti sono rotti e la sera la puzza della fognatura si mischia all’afa. Bruttissima la situazione soprattutto – dice Giovanni Iacono – al villaggio Madonna di Lourdes, in contrada Finaiti. Della disinfestazione si hanno poche, frammentate, negative, informazioni. I resti dell’antica Kaucana e il parco archeologico sono sepolti da una fitta vegetazione, con buona pace delle altre vittime del sistema: i malcapitati turisti. Un quadro desolante – scrive Giovanni Iacono – al quale la nuova Amministrazione di S.Croce Camerina deve fare, obbligatoriamente, fronte. Ufficio stampa IDV Ragusa

Chiazze nel mare di cava d’Aliga

Il sindaco di Scicli Franco Susino ha segnalato la presenza di una consistente chiazza nello specchio d’acqua di Cava d’Aliga. Le competenze in materia sono della Capitaneria di Porto, dell’Arpa di Ragusa e dell’Asp, uffici, che già nei giorni scorsi erano stati sollecitati al riguardo. Susino ha chiesto un nuovo campione di prelievi all’Arpa e al Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Asp.

LA DIGA DI SANTA ROSALIA NELLE MANI DI VANDALI E BRACCONIERI LA DENUNCIA DI “PENSARE IBLEO”

La diga di Santa Rosalia e gran parte del fiume Irminio nelle mani di vandali e bracconieri. Ovunque vetri rotti, pneumatici bruciati, resti di banchetti, piatti e buste di plastica, mattoni, carriole di ferro, carcasse di animali morti e ratti. E’ la denuncia dell’associazione “Pensare Ibleo” secondo cui esiste un serio pericolo di inquinamento ambientale che va di pari passo con il fenomeno della pesca di frodo. “Centinaia di metri di rete a trama fitta – dice il presidente dell’associazione, Enzo Pelligra – sono quasi giornalmente posizionati nei punti strategici della diga e nei punti di immissione del fiume Irminio, da parte di cittadini non della provincia di Ragusa e stranieri, nel disprezzo più assoluto di ogni regola, certi come sono di non subire alcuna punizione. Il pesce pescato in modo abusivo è poi ceduto nei punti vendita frequentati in prevalenza da stranieri o venduto perfino porta a porta. Tutto ciò senza alcun controllo medico. Basti pensare alle trote immesse di recente – aggiunge Pelligra – e affette da setticemia emorragica virale”. L’associazione “Pensare Ibleo” chiede un intervento urgente della polizia provinciale oltre che della Guardia forestale.

SANTA CROCE, RIAPRE IL CENTRO DI RACCOLTA

Una grande area di stoccaggio dove conferire la plastica dismessa, il polisterolo, lo spago e il materiale di risulta delle serre. Il centro di raccolta dell’Ilpav, all’ingresso di Punta Braccetto, riapre dopo un iter lungo e farraginoso. Una conquista del movimento degli agricoltori che sostengono il sindaco di Santa Croce, Franca Iurato. “Abbiamo sostenuto sin dall’inizio questa battaglia a tutela dell’ambiente – dice Guglielmo Occhipinti, portavoce del movimento degli agricoltori – e da oggi tutte le imprese dovranno conferire la plastica e tutto il materiale all’interno di questo centro di raccolta a costo zero per le imprese. L’invito è rivolto ai singoli produttori di non gettare rifiuti in strada, di non buttare plastica nei cassonetti, ma di utilizzare la struttura. La plastica bianca, utilizzata comunemente per coprire le serre, sarà retribuita secondo le quotazioni di mercato”. Tra breve il consiglio comunale dovrà esitare il bilancio di previsione. Il movimento degli agricoltori ha chiesto l’appostamento in bilancio di 100 mila euro. Soldi che, al momento, sembra difficile recuperare. “Lo abbiamo detto e sostenuto in campagna elettorale – aggiunge Occhipinti – è un patto di onore sottoscritto con i nostri elettori”.

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