19-04-2024
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Archivio della categoria: Arte

LISSANDRELLO E GIOTTO, ULTIMI DUE GIORNI PER AMMIRARE LE OPERE

Ultimi due giorni per ammirare le opere del maestro Giovanni Lissandrello che ha reso omaggio ad uno dei più grandi pittori della storia dell’arte italiana: Giotto. Lo spazio espositivo “Il chiodo”, di via Mario Leggio 173 a Ragusa, ospita sino a sabato 28 gennaio la mostra “Lissandrello interpreta Giotto su tavole antiche”. La mostra può essere visitata nei seguenti orari: dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. L’evento, unico nel suo genere in Sicilia, è organizzato da Amedeo Fusco. A partire dal 10 marzo, e sino al 25 dello stesso mese, la mostra sarà in esposizione ad Assisi presso la sala “Assisinarte” di via Sant’Agnese. Successivamente, le opere del maestro Lissandrello saranno proposte anche a Bergamo e ad Atene. Per ulteriori informazioni collegarsi sul sito www.amedeofusco.it.

Melodica: successo del duo Ellipsis a Ragusa

Pubblico folto (c’era anche questa volta il tutto esaurito) ammaliato dal concerto del duo “Ellipsis” formato da Alberto Cesaraccio all’oboe e da Alessandro Deiana alla chitarra. Il duo si è esibito all’auditorium della Camera di Commercio di Ragusa, consueta location della 17° stagione concertistica internazionale “Melodica” promossa da Comune e dalla Provincia di Ragusa con la direzione artistica della pianista Laura Nocchiero. In apertura la guida all’ascolto da parte del maestro Dario Adamo. Il programma proposto, con brani “Dall’Europa al Sud America”, si prestava molto ad un approfondimento anche di natura culturale offerto anche dai musicisti durante l’esecuzione di ciascun brano, tra questi musiche per danze popolari. Il duo ha suonato con un’eccellente intesa e raffinata cura dei colori, distinguendosi entrambi per un ottimo controllo tecnico sempre al servizio delle esigenze espressive. Prossimo appuntamento sabato 4 febbraio con “Capolavori al pianoforte” con il pianista polacco Slawomir Dobrzanski. Come sempre ingresso gratuito.

Prolungata al 28 gennaio la mostra “Lissandrello interpreta Giotto”

Un prolungamento per la proroga che era già stata concessa all’omaggio reso dal maestro Giovanni Lissandrello ad uno dei più grandi pittori della storia dell’arte italiana, Giotto. Potrà essere ammirata ancora sino a sabato 28 gennaio la mostra “Lissandrello interpreta Giotto su tavole antiche” nello spazio espositivo “Il chiodo” di via Mario Leggio 173, a Ragusa. Grande attenzione da parte di tutta l’isola per un evento unico nel suo genere in Sicilia organizzato da Amedeo Fusco. La rappresentazione delle opere su tavole antiche rappresenta da un lato un omaggio alla tradizione, considerato che già Giotto componeva su tavola, ma allo stesso tempo riesce a soddisfare anche i canoni del gusto contemporaneo. La mostra, a partire dal 15 marzo, sarà anche ad Assisi, presso la sala espositiva Assinarte di via Sant’Agnese.

Stagione concertistica Melodica. IL DUO ELLIPSIS INCANTERA’ IL PUBBLICO

Prosegue con successo la 17° stagione concertistica internazionale “Melodica” patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Ragusa con la direzione artistica della pianista Laura Nocchiero. Il prossimo concerto “Dall’Europa al Sudamerica” si terrà sabato 21 alle 20,30 e vedrà protagonista il Duo Ellipsis (oboe e chitarra). Ingresso gratuito.

ALLA CHIESA MARIA REGINA UN PRESEPE COL RICORDO DI SANTA CHIARA

“Tu nasci, e mi hai lasciato qui sola”. Con queste parole Santa Chiara nella notte di Natale del 1252, mentre giaceva inferma nel dormitorio, come accadeva da 27 anni, pregava Gesù e sospirava per il dolore di non potere assistere alla Messa della Mezzanotte. Ed ecco il miracolo di quella notte di Natale, quando, dalla lontana chiesa di San Francesco si sente udire il canto dei frati che salmeggiano e il suono dell’organo che li accompagna: Chiara ode e vede, pur restando inferma nel suo dormitorio. A questo miracolo si ispira il bellissimo presepe monumentale realizzato dai ragazzi e dagli educatori del Centro giovanile di contrada Cisternazzi, nella parrocchia Maria Regina. Un bell’esempio di natività che riproduce i luoghi di Chiara, gli ambienti nei quali la Santa visse profondamente e intensamente i suoi grandi amori, fra i quali quello per il Bambino di Betlemme, la cui nascita la riempie di estasi gioiosa. Realizzare il presepe è stato il risultato di un grande lavoro di tanti ragazzi che si sono impegnati moltissimo per offrire questa rappresentazione monumentale alla collettività. “E’ stato come una catena di montaggio, chi lavorava alle tegole, chi a tagliare le canne, chi si è occupato di specifici elementi della scenografia”, raccontano i ragazzi del centro giovanile. C’è la massima cura dei particolari e dei materiali scelti e l’effetto spettacolare viene garantito anche da un ottimo impianto di illuminazione, che rende la rappresentazione della natività ancora più suggestiva. Il presepe monumentale della parrocchia Maria Regina, aperto dal 10 dicembre, può essere visitato tutte le sere, dalle 20 alle 23.30 sino all’8 gennaio

Il monumento di Franco Cilia L’associazione Ipazia: “Va rimosso”

Domenica prossima verrà inaugurato un monumento alle vittime del lavoro, ubicato in viale del Fante, di fronte la Provincia Regionale, realizzato dal pittore Franco Cilia. “L’opera è stata donata – si dice – gratuitamente alla “comunità”, che l’ha sistemata a proprie spese – scrive in una nota l’associazione Ipazia, Atei, agnostici, liberi pensatori, anticlericali. Senza entrare, in questa sede, nel merito di queste “donazioni”, diventate un metodo per farsi pubblicità con le proprie opere a spese della collettività; e senza voler parlare di chi decide e con quali criteri l’arredo urbano e quant’altro dovrebbe abbellire una città sempre più degradata, imbruttita e ridotta a dormitorio – scrive l’associazione Ipazia – vorremmo fare delle considerazioni su quest’ultimo esempio di bello che si impone alla città. L’altare-monumento si compone di alcune sagome e di una grande croce, simbolo del cristianesimo, imposto a gente che è morta sul lavoro, facendo sì che la memoria di questi lavoratori rimanga, se non seppellita sotto ad essa, legata ad una croce. Noi contestiamo questa scelta – sottolineano i rappresentanti di Ipazia – che riteniamo non rispettosa della gente che lavora, la quale – a maggior ragione oggi, nella nostra società sempre più multietnica – non appartiene ad una sola fede religiosa, senza considerare i non credenti – atei, agnostici che sono una fetta importante della popolazione. Imporre il simbolo cristiano come simbolo onnicomprensivo di tutte le vittime del lavoro è non solo scelta infelice, – scrive Ipazia – ma presuntuosa e arrogante, e se di essa ne è responsabile l’autore, ne sono corresponsabili, a maggior ragione, coloro che hanno concessa l’autorizzazione all’esposizione in pubblico. Le vittime del lavoro vanno ricordate perché sono incappate in inosservanze di leggi e di regole sulla sicurezza; vanno ricordate perché rappresentano una vergogna che ci deve far riflettere per superare la costante di un mondo del lavoro afflitto da rischi, infortuni, invalidità e decessi. Ricordarli con una croce – aggiunge l’associazione Ipazia vuole invece spostare il problema sul campo della commiserazione cristiana e pretendere che tutti debbano vederlo in questo modo. Per questi motivi noi, come associazione di atei, agnostici, liberi pensatori e anticlericali, riteniamo che il monumento di Franco Cilia vada rimosso e che le scelte sempre più frequenti di simboli “religiosi” come arredo urbano siano rispettosi delle diversità religiose e culturali di tutte le componenti della nostra città.

Tre artisti ragusani protagonisti alla Biennale Bis di Torino

Gli artisti Giovanni Lissandrello, Angelo Di Quattro e Giuseppe Diara parteciperanno alla Biennale Bis di Torino, nell’ambito della Biennale di Venezia. A partire dal 17 dicembre il Palazzo delle Esposizioni del capoluogo piemontese ospiterà le loro opere, che sono state selezionate dallo staff del critico d’arte Vittorio Sgarbi. La Biennale Bis di Torino è aperta sino al 30 gennaio.

Arte a Ibla

Valorizzare la pittura e la scultura degli artisti locali. E’ l’obiettivo della mostra proposta dall’associazione culturale “Aquila Sveva”, che sarà in esposizione all’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla dal 7 al 12 dicembre. L’inaugurazione è fissata per mercoledì 7 dicembre, alle 18.30. Espongono gli scultori Sergio Cimbali, Pietro Maltese e Sergio Romano; assieme ai pittori Nuccio Battaglia, Annalisa Cavallo, Ivo D’Orazio, Giuseppe Diara, Michele Digrandi, Angelo Diquattro, Franco Filetti, Emanuele Pace, Elena Paradiso, Donata Scucces, Sal Jacono. “Un’altra grande occasione – afferma il realizzatore dell’iniziativa, Amedeo Fusco – per ammirare da vicino la maestria e il talento degli artisti di casa nostra che, da qualche tempo in qua, stanno facendo registrare risultati sempre più sorprendenti dal punto di vista della ricerca e delle tematiche proposte”.

LUTTO NEL MONDO DELL’ARTE, E’ SCOMPARSO ARAMIS GIULIANI

E’ venuto a mancare il celebre artista ragusano Aramis Giuliani. Ceramista e interprete di splendide composizioni di natura morta, negli ultimi anni aveva trasferito su tegole e dipinti la sua grande capacità di leggere e raccontare il territorio ibleo. Da tempo Aramis Giuliani collaborava con l’associazione Ragusani nel Mondo. A Roma alcune sue opere sono esposte al Museo nazionale delle Arti e delle Tradizioni Popolari, i cui responsabili lo avevano insignito del Diploma d’Onore e riconosciuto come artista pittorico, fedele riproduttore del paesaggio siciliano. A breve avrebbe esposto in una mostra a Buenos Aires. “Da un osservatorio privilegiato Aramis continuerà da oggi a regalarci i ricordi delle preziose testimonianze della sua arte pittorica”, scrive l’associazione Ragusani nel Mondo. Molte opere di Aramis Giuliani rimangono soltanto in parte completate perché la sua attività artistica era nel pieno e numerose erano le opere a lui commissionate da privati ed enti pubblici. Alla famiglia dell’artista vanno le sentite condoglianze della redazione e dello staff tecnico di Tele Nova.

A Sciacca una mostra dedicata al maestro Franco Cilia

La Galleria d’Arte “Il Sagittario” di Sciacca inaugura la stagione artistica con una mostra dedicata al maestro Franco Cilia. “L’intelligenza delle nuvole” unico e significativo titolo che rappresenta un percorso di fusione tra cielo, terra, aria e uomo , in una “full immersion” nella luce, fino alla dissolvenza delle forme e al prevalere del colore puro.

SCICLI, MOSTRA DI ARCHEOLOGIA

Apre i battenti martedì 29 alle 18 a Palazzo Spadaro a Scicli la mostra dei progetti dell’Università di Catania nell’ambito della iniziativa “Archaeology’s places and contemporary uses”, che ha premiato un progetto sullo scavo del Colle San Matteo.

ARTE E CULTURA FRA RAGUSA E LA TURCHIA

Un ponte ideale sul piano culturale tra la provincia di Ragusa e la Turchia. Tutto questo grazie alla partecipazione delle opere di tredici artisti iblei, dieci pittori e tre scultori, all’Istanbul Art Fair, nel padiglione “Immagine Italia” di cui è direttore Amedeo Fusco. Gli artisti iblei che hanno animato l’esposizione a Istanbul, alcuni dei quali erano presenti ad una conferenza stampa convocata da Fusco per illustrare nel dettaglio l’esito della missione in Turchia, sono: Emanuele Pace, Giorgio Romano, Elena Paradiso, Nuccio Battaglia, Donata Scucces, Giuseppe Diara, Pietro Maltese, Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Angelo Diquattro, Sergio Cimbali, Annalisa Cavallo e Giovanni Lissandrello. Tra i successi ottenuti il fatto che l’intera esposizione, nei prossimi giorni, sarà ospitata a Roma, a palazzo Ferraioli, di fronte a palazzo Chigi, per un’ulteriore mostra che consentirà all’arte degli iblei di poter usufruire di una altra vetrina di grande prestigio.

SUDEST, ARTE A PALAZZO GAROFALO

Sabato 17 dicembre alle 18, nei locali di Palazzo Garofalo, corso Italia 87 a Ragusa), si inaugurerà la collettiva d’arte contemporanea “Sudest”, organizzata dalla Galleria Lo Magno di Modica. La mostra, curata da Andrea Guastella, annovera opere di ventisei artisti che costituiscono un interessante paradigma della produzione pittorica e scultorea dell’ultimo sessantennio. Le opere in mostra sono dichiaratamente legate dal comune denominatore che il titolo suggerisce, ovvero la Sicilia sud-orientale, in molteplici declinazioni stilistiche e concettuali. Sarà possibile visitare la mostra fino al 14 gennaio 2012, tutti i giorni dalle 16 alle 20 (tranne il lunedì).

Ergasterion-fucina di archeologia

Le campagne iblee disseminate di “torcularia” Vasche comunicanti, ricavate nella pietra e giustapposte seguendo la pendenza del terreno: i “torcularia” sono presenti in gran numero nelle campagne del Val di Noto, specialmente nei pressi dei centri abitati. La vasca superiore fungeva da catino per la pigiatura, mentre in quella inferiore si versava per tracimazione il mosto o l’olio. Nei pressi delle vasche lapidee spesso sono stati ritrovati alcuni filatteri, o delle epigrafi, che riportano gli scongiuri fatti dal contadino o dal proprietario terriero per evitare la cattiva resa. Venerdì sera l’auditorium san Vincenzo Ferreri di Ibla ha ospitato il terzo appuntamento di “Ergasterion – Fucina di archeologia”, ciclo di incontri promosso dall’associazione SiciliAntica, incentrato sull’archeologia della produzione delle antiche società, che oggi più che mai è un mezzo utile a comprenderne l’organizzazione. I lavori sono stati moderati dall’archeologa Ornella Bruno. E’ stato Giovanni Bellina, past president di SiciliAntica, a presentare uno studio in progress riguardante i “torcularia” (è prevista la mappatura dei luoghi di rinvenimento), detti in siciliano “cuonzi”, usati anche come trogoli. A volte si trovano insieme le vasche del palmento e la base della pressa. Palmenti e torchi erano, dunque, a servizio di vigneti e oliveti. Della conservazione del pesce nel mondo antico ha, invece, parlato Annunziata Ollà, funzionario archeologo della Soprintendenza di Messina mettendo a confronto gli impianti della Sicilia per la produzione e la lavorazione del pescato con quelli esistenti nella zona africana e spagnola. Delle antiche latomie costiere del siracusano ha parlato Alessandro Rustico, specializzato in Archeologica classica all’Università di Bari, ricordando le antiche tecniche di estrazione: la “pointillé” (tramite fori paralleli e pressione manuale); l’uso di cunei metallici o lignei; la tecnica mista con il piccone. In evidenza anche il trasporto dei blocchi che avveniva, tramite imbarcazioni, dal luogo di estrazione fino al cantiere in cui si impiegavano. “Questo spiega – sottolinea Rustico l’ubicazione delle latomie prossima al mare”.

Cunti e Canti con Ciccio Schembari

Giovedì 24 novembre al Centro servizi culturali di Ragusa, alle 17.00, Cunti e Canti con Ciccio Schembari, Fiammetta Poidomani e Fabrizio Aristia.

Gli artisti iblei a “Istanbul Art Fair” Una media di 15 mila visitatori al giorno

Un grande successo per gli artisti iblei alla conquista di mercati culturali stranieri. Sino a domenica continua l’esposizione delle opere di tredici ragusani, fra pittori e scultori, in Turchia alla ventunesima edizione di “Istanbul Art Fair”, nel padiglione “Immagine Italia” di cui è direttore Amedeo Fusco. Gli organizzatori dell’iniziativa hanno espresso i propri complimenti per la qualità delle opere che rappresentano l’arte della provincia di Ragusa, sottolineando che risultano essere di grande qualità artistica, ed hanno auspicato una partecipazione ancora più consistente per la prossima edizione. All’inaugurazione erano presenti anche molti italiani che vivono in Turchia. Gli artisti iblei che hanno animato l’esposizione a Istanbul sono: Emanuele Pace, Giorgio Romano, Elena Paradiso, Nuccio Battaglia, Donata Scucces, Giuseppe Diara, Pietro Maltese, Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Angelo Diquattro, Sergio Cimbali, Annalisa Cavallo e Giovanni Lissandrello. Quest’ultimo inaugurerà, il 30 novembre, a Ragusa, la particolare mostra “Lissandrello interpreta Giotto” su tavole antiche all’interno de “Il chiodo” di via Mario Leggio a Ragusa e poi esporrà ad Assisi. L’organizzazione della partecipazione all’evento di Istanbul, è stata curata dall’associazione “Musicarte”.

Si inaugura la mostra fotografica “Frammenti di sogni”

Sabato 12 novembre alle 18.00, presso la sede del Movimento Città in via Natalelli 115 verrà inaugurata la Mostra fotografica di Candida Mezzasalma “Frammenti di Sogno”. Sarà aperta tutti i sabati e domeniche dalle 18.00 alle 21.00 fino all’8 dicembre, compreso il 7 e l’8. All’inaugurazione della mostra è prevista la partecipazione straordinaria del tenore Dario Adamo.

Artisti iblei in Turchia

Gli artisti iblei alla conquista di mercati culturali stranieri. E’ quello che accadrà dal 12 al 20 novembre quando, una nutrita delegazione di pittori e scultori della provincia di Ragusa, esporrà, grazie all’organizzazione curata dall’associazione Musicarte a Istanbul Art Fair, la più grande mostra europea giunta alla ventunesima edizione. A coordinare l’attività di raccordo, tra gli artisti dell’area iblea, Amedeo Fusco, nominato, tra l’altro, direttore del padiglione “Immagine Italia” a Istanbul Art Fair. Gli artisti sono: Pietro Maltese, Giorgio Romano, Sergio Cimbali, Giuseppe Colombo, Giovanni Iudice, Angelo Diquattro, Giovanni Lissandrello, Donata Scucces, Elena Paradiso, Annalisa Cavallo, Nuccio Battaglia, Emanuele Pace, Giuseppe Diara.

Prorogata a “Il chiodo” la mostra di Emanuele Pace

E’ stata prorogata sino a giovedì 10 novembre la mostra di Emanuele Pace che avrebbe dovuto chiudere i battenti sabato. I numerosi visitatori che hanno visionato le opere del cultore dell’iperrealismo dalla data di inaugurazione della kermesse artistica, all’interno dello spazio espositivo “Il chiodo” di via Mario Leggio 173 a Ragusa, hanno convinto l’organizzatore Amedeo Fusco ad estendere ulteriormente l’opportunità di ammirare gli splendidi lavori artistici. “Una scelta in un certo senso dovuta – spiega Fusco – proprio per la capacità che hanno avuto le opere di Pace di attirare l’attenzione del pubblico. Siamo soddisfatti perché è passato il messaggio che volevamo trasmettere con l’organizzazione di una mostra di un artista come Pace che, grazie all’evoluzione del suo segno, sta facendo dell’iperrealismo il proprio cavallo di battaglia”.

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