29-03-2024
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Sicilia. Crocetta:”Scicli, assurdo realizzare una discarica”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse29-01-2014 RomaPoliticaPalazzo Chigi - Incontro Governo/Regione Sicilia su finanziaria regionaleNella foto Rosario Crocetta (pres. reg Sicilia) al termine dell'incontroPhoto Roberto Monaldo / LaPresse29-01-2014 Rome (Italy)Meeting between Government and Sicily regionIn the photo Rosario Crocetta

Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, annuncia di aver avviato le verifiche su tutti i provvedimenti autorizzativi relativi alla costruzione di una discarica per rifiuti speciali, da insediare nel territorio di Scicli a 8 chilometri dalla città. “Trovo assurdo – dice Crocetta – che in un territorio patrimonio dell’Unesco si possa persino pensare di fare questo. Scicli è una città in grande espansione turistica e tale impianto comprometterebbe le vocazioni territoriali naturali. Da una prima analisi – continua il presidente – sembrerebbero carenti diversi aspetti autorizzativi”. Il presidente ha comunicato a una delegazione di cittadini e ai deputati nazionali e regionali del territorio presenti all’incontro, di aver dato mandato ai due assessorati competenti, Ambiente ed Energia, di verificare l’iter istruttorio e amministrativo. “E’ illogico e orrendo – conclude Crocetta – realizzare una discarica di rifiuti pericolosi a Scicli, una città che è un piccolo gioiello e costituisce un patrimonio architettonico di inestimabile valore”.

SCICLI, AL SUONO DI “BELLA CIAO” IL COMMISSARIO PREFETTIZIO LASCIA LA MANIFESTAZIONE

downloadFesta di Liberazione, però a Scicli il ricordo della lotta partigiana per cacciare i nazifascisti non è gradito da un commissario prefettizio- il Comune è stato sciolto per mafia – che abbandona la piazza. Una vergogna, un sintomo della fragilità morale e culturale del sistema burocratico che forse può riuscire a governare quattro scartoffie ma non può sostituire nè interpretare sentimenti e ruoli democratici. La commissaria non doveva lasciare la manifestazione se non gradiva un inno partigiano ormai in tutta europa canzone simbolo dell’antifascismo, semmai doveva chiamare il Ministero degli Interni e rinunciare all’incarico per inadeguatezza o attacco insensato di codardia. Questa la nota della Cgil: “Il 25 aprile a Varallo, dopo l’inno di Mameli, i presenti hanno cantato “Bella Ciao” e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ascoltato in religioso silenzio. A Scicli, il commissario prefettizio Antonietta D’Aquino, dopo l’inno di Mameli, non ha gradito l’intonazione di “Bella Ciao” ed ha abbandonato la cerimonia, considerando tale canzone non consona ai canoni istituzionali. Una mortificazione per gli organizzatori della cerimonia, tradizionalmente legati alla canzone dei partigiani assieme all’inno nazionale. Un gesto forte che tende a lacerare anziché unire una città che si sente defraudata del fatto che ha perso la sua legittima rappresentanza. Se persino i simboli devono dividere, sarà difficile il processo di rilegittimazione della classe dirigente della città”. Un’altra commissaria prefettizia di Scicli, Tina Giallongo,  giorni addietro appariva eccitata in una trasmissione televisiva, “Petrolio”, in cui si dichiarava emozionata e felice di condividere con il commissario Montalbano la stanza più famosa della fiction italiana. Visto l’entusiasmo televisivo dell’una e la assai carente dimestichezza con la memoria del sentimento democratico dell’altra, le Signore commissarie dovrebbero optare per altra poltrona; forse qualcosina dalla Maria De Filippi si potrebbe trovare per non suscitare loro conflitti e comportamenti che niente hanno a che spartire con l’Italia nata dal 25 aprile. Sì, un trono sui Canale 5  è il posto giusto per non sentirsi in imbarazzo ed evitare crisi da prudenziale qualunquismo.

GOVERNO PICCITTO, NASCE LA GIUNTA DELLE STELLE CADENTI

DSCF0531Peccato che il nostro giovane sindaco -nonostante qual lampo verde dei suoi occhi che sa di genio e di avventura – non si sia lanciato in una battaglia di passione e di talento per ricordare ai ragusani una  diversità folle e feconda a cui eravamo disposti a credere pur di continuare a sentirci protagonisti e anticipatori del rinnovamento votato due anni e mezzo fa. Sei mesi di crisi, la delusione di Iacono che  sbatte la porta comunicando un certo disgusto, ed alla fine ecco spuntare la banalità, il Cencelli, la mossa di ripiego tutta interna al Palazzo: il gruppo consiliare che prima si contorce in lancinanti sofferenze e infine  sceglie, pur di mantenere la specie governativa grillina, di sdoppiarsi e di gemmare i nuovi assessori: Nella Disca e Giancluca Leggio che vivranno una doppia vita mantenendo il ruolo in aula e la poltrona nell’esecutivo. L’obbrobrio non è solo questa possibilità offerta dalla legge  (è l’intero sistema di elezione diretta il vero cancro della democrazia territoriale che porta i sindaci a farsi sceriffi e dittatorelli), ma il crollo verticale dall’altrapolitica, che speravamo, alla peggio politica che, invece, torna. Federico Piccitto ha vinto: Stefano Martorana rimarrà al suo fianco e i consiglieri ribelli sono annientati e zittiti. Li ha presi per logoramento, il sindaco; quando ormai la situazione era divenuta insostenibile e paradossale si è presentato con piglio decisionista chiedendo alla svelta due nomi fra di loro. E’ vero che il primo cittadino avrebbe preferito – escludendo la donna che risponde alla logica “any woman” tradotto “cu e’ gghiè” insomma una tale Disca va benissimo – un fedelissimo come Filippo Spadola che comunque non ha riscosso le simpatie del gruppo riportando solo due voti, ed è vero che si è dovuto sorbire il consigliere più coraggioso ed aspro nella battaglia condotta per riportare il governo nei canoni pentastellati, tuttavia la giunta nella sua immagine esterna e nella sua qualità intima ne esce a pezzi. Aveva ragione Federico Piccitto nel ritenere i dissidenti  – “robetta” – epperò quel che non ha capito è quanto potesse risultare contagioso il suo sentimento rivoluzionario declinante. La passione si era spenta – per concretezza, per ambizione, per incultura- da entrambe le parti. E’ riduttivo dire che i consiglieri sono cascati nella trappola che il primo cittadino gli aveva teso, no, non è così. Il gruppo era sfinito perché non trovava una dimensione politica, non riusciva a coinvolgere l’elettorato in questa oscura protesta, non era capace di descrivere ai dirigenti nazionali del movimento la fine dello slancio vitale del governo ragusano, ed allora si è piegato illudendosi che da dentro la squadra assessoriale si controlla e si cambia rotta. Una fesseria. L’assessorato è da sempre un posto ad alto contenuto anestetico: tutto scorre liscio mentre stai lì orizzontalmente posizionato sotto il sindaco. Gianluca Leggio sarà sepolto dagli affanni burocratici, il gruppo tirerà a campare, si spera solo che la Disca non sia chiamata a sfoggiare le sue virtù da infermiera di rianimazione auscultando il polso della squadra che purtroppo non coglie i segni di alcuna patologia, mentre grandi problemi della città sono irrisolti: dal destino dell’urbanistica ai rapporti con il clan dei catanesi – porto turistico e parcheggi. Bastava, ai cinquestelle, conoscere il passato e ricordare il mercato di un tempo, quello fra Nello Dipasquale e i consiglieri, quando l’ascesa assessoriale era una volgare regalia in cambio di silenzio ed ossequio, per rifiutare l’ingresso. Cosa rimane del furore cinquestelle nella nostra città oltre una ventina di appassionati di facebook che con faccine e “mi piace” credono di poter cambiare il mondo? Dov’è questo movimento? che dia un segnale. Ora è solo assoluta identificazione con il sindaco non più portavoce – non c’è voce cinquestelle – e dunque ci troviamo nuovamente con l’uomo solo alla guida della città. Federico Piccitto, il ragazzo con il lampo verde negli occhi vivaci, cosa sente nel cuore? Vorremmo incrociarlo e come si fa con i figli che sfuggono fermarlo, interrogarlo senza spaventarlo, misurare la sua saggezza per sentirci rassicurati, constatare che non abbia perso la testa, che sia quel bravo ragazzo di una volta che ardiva portarsi una intera città sulle spalle… Ma non riusciamo a trattenerlo, dobbiamo accontentarci di sguardi veloci, di apparizioni…  E’ molto carino ed accattivante nelle decine di fotografie sfornate ogni giorno dagli operatori della comunicazione. Il book è vincente, la passerella è assicurata. Che la scena non si chiuda mai, luci sempre accese e dirette: il sindaco incanta e sorride.

IL SINDACO PICCITTO NOMINA I DUE NUOVI ASSESSORI

DSC_0003Nominati venerdì dal sindaco Federico Piccitto con apposito atto deliberativo i due nuovi assessori in sostituzione dei dimissionari Stefania Campo e Salvatore Martorana. I designati sono la sig.ra Sebastiana Disca ed il prof. Gianluca Leggio. Le rispettive deleghe saranno assegnate con successivo provvedimento la prossima settimana. L’atto sarà comunicato al consiglio comunale e all’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali.

A rischio i finanziamenti per sei milioni di euro per la valorizzazione del parco archeologico di Camarina e del parco Forza a Ispica

camarinaIl rischio, se non si accelerano le procedure, è di perdere sei milioni di euro per la valorizzazione dei beni culturali presenti in provincia di Ragusa. In particolare, quattro milioni per il parco archeologico di Camarina e due per il parco Forza di Ispica. I due progetti sono stati finanziati dal ministero dei Beni culturali. Ma perché le somme possano essere effettivamente utilizzate è necessario che dal momento della notifica del decreto sino all’aggiudicazione provvisoria della gara trascorrano appena novanta giorni. Ed è per questo motivo che l’on. Orazio Ragusa e il soprintendente di Ragusa, Calogero Rizzuto, hanno incontrato, a Palermo, l’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pistorio, e il dirigente generale, Vincenzo Palizzolo. A questi ultimi, il parlamentare all’Ars e il soprintendente hanno chiesto, ottenendole, delle rassicurazioni sul fatto che saranno nominate in tempi record le commissioni per la procedura di espletamento della gara d’appalto in seno all’Urega. E’ indispensabile, infatti, che l’aggiudicazione delle opere possa essere effettuata nei tempi richiesti da Roma.

MARCELLO VENEZIANI DOMENICA A IBLA

Marcello VenezianiL’associazione “Ragusa in Movimento” e l’associazione culturale “Area iblea – Peppe Marino” presentano, per domenica 24 aprile, un grande evento. Alle 18,30, infatti, all’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ibla, ingresso libero fino ad esaurimento posti, si terrà la “Serata Italiana – Comizio d’Amore” con la presenza di Marcello Veneziani. Il giornalista-scrittore metterà in scena il format teatrale che sta girando per cento città italiane, un racconto con innesti musicali, passi recitati, immagini e riprese cine-televisive, incentrato sul risveglio d’Italia dal torpore depresso dei nostri giorni. Un evento voluto dalla Fondazione An, del cui comitato scientifico e culturale Marcello Veneziani è presidente.

CINEMA LUMIERE

le-confessioni02-660x350In esclusiva provinciale al Lumière dal 22 al 27  sarà proiettato il film “Le confessioni” diretto da Roberto Andò con Toni Servillo e Pierfrancesco Favino  che racconta la storia del monaco Salus che si trova in un albergo di lusso in Germania dove sta per riunirsi un G8 dei ministri dell’economia pronto ad adottare una manovra segreta che avrà conseguenze molto pesanti per alcuni paesi. Con gli uomini di governo, ci sono anche il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Daniel Roché, e tre ospiti: una celebre scrittrice di libri per bambini, una rock star, e un monaco italiano, Roberto Salus appunto. Accade però un fatto tragico e inatteso e la riunione deve essere sospesa. In un clima di dubbio e di paura, i ministri e il monaco ingaggiano una sfida sempre più serrata intorno al segreto. Orario proiezioni: 18:15, alle 20:15 e alle 22:15. Lunedì 25  si terranno solo due spettacoli alle 20:15 e alle 22:15. 

PROSEGUONO SPEDITAMENTE I LAVORI ALL’INTERNO DEI GIARDINI IBLEI

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Il sindaco, Federico Piccitto, il vice sindaco con delega ai centri storici, Massimo Iannucci ed il rappresentante della Soprintendenza ai beni culturali, architetto Giorgio Battaglia, hanno effettuato un sopralluogo presso i Giardini Iblei nell’area di cantiere in cui sono in corso i lavori di ripavimentazione, orlature e restauro degli elementi di arredo, avviati nel mese di dicembre dello scorso anno. Alla presenza anche dei tecnici comunali, architetto Rosario Scillone e geom. Lorenzo Cascone, progettisti e direttori dei lavori dell’intervento è stato fatto il punto sulle opere progettuali ancora da eseguire. In particolare è stata scelto il colore bianco pietra naturale per la pavimentazione dei viali utilizzando un materiale composito. Inoltre, per quanto riguarda la scalinata della “Montagnola” è stato deciso di prevedere un’illuminazione con luci led segnapassi e la realizzazione di un ringhiera di protezione che verrà anche installata nella zona dell’anfiteatro del “Palco della Musica”. In progetto anche il restauro della balaustra in pietra e degli elementi lapidei del monumento ai caduti in cui verrà installato anche un nuovo impianto di illuminazione.

Commissione d’indagine sui fondi della legge su ibla, nota di Paolo Ucchino

download (1)Un concittadino che ha dedicato tutto il suo impegno politico e la sua passione intellettuale e civica per il quartiere barocco, Paolo Ucchino, già consigliere comunale, interviene sulla specifica commissione comunale che dovrà indagare sulle distrazioni di fondi della legge 61, ideata e proposta dall’onorevole Giorgio Chessari. Questa la nota di Ucchino: “Finalmente i cittadini ragusani, anche se con notevole ritardo, potranno conoscere la verità sui fondi della legge su Ibla che sarebbero stati utilizzati per altre finalità rispetto a quelle previste dalla legge n. 61/81. Da più di un anno ho sollecitato l’amministrazione comunale a fare chiarezza su questa triste notizia che aleggiava da tempo nel palazzo comunale, senza che, ad oggi, sia stata comunicata alla cittadinanza la realtà dei fatti. Non riesco a capire come le verifiche attuate ad oggi dall’Amministrazione Comunale, se sono state realmente effettuate, non hanno ottenuto alcun risultato, tant’è che si è resa necessaria la istituzione di una commissione di indagine.Il Consiglio Comunale, infatti, ha previsto la istituzione di una commissione di indagine relativa all’accertamento del corretto vincolo di destinazione dei trasferimenti regionali che il Comune di Ragusa ha ottenuto grazie alla legge su Ibla che, purtroppo, non è stata rifinanziata per l’anno in corso, avvenimento che dovrebbe fare riflettere tutti i cittadini ragusani più di quanto non sia stato fatto. Desidero esternare la mia perplessità sul fatto che, nessuna amministrazione comunale abbia operato, omettendo di conseguenza atti d’ufficio di estrema importanza, per prevedere nei bilanci, che si sono susseguiti negli anni, il ripristino di queste somme che, per legge, devono essere destinate alla copertura finanziaria degli interventi previsti dai piani di spesa della legge su Ibla. Potrebbe essere semplice immaginare a cosa sono serviti questi fondi, anche perché gli uffici che si sono occupati della gestione dei pagamenti delle opere e degli interventi previsti dalla legge su Ibla, sono stati sempre molto precisi, a meno che non ci sia stata qualche sollecitazione ad anticipare il pagamento di spese indifferibili ed urgenti, debiti fuori bilancio, sentenze della magistratura che ha condannato il Comune di Ragusa ad effettuare i relativi pagamenti, per esempio, con i finanziamenti della legge su Ibla. Queste specifiche fattispecie potevano essere facilmente individuabili e non capisco perché ad oggi, ancora, non sia stata fornita alcuna spiegazione e non sia stata rispettata la normativa in materia di contabilità. Mi auguro che il Consiglio Comunale possa accertare subito la grave problematica ed individuare al più presto una soluzione per potere ripristinare la legittimità contabile dell’ente Comune”.

I malcapitati cittadini tra le inadempienze Anas e le odiose multe dei Comuni

catania-ragusa1-800x500_cSuccede quotidianamente che l’Anas non effettua ciò che dovrebbe giustificare la sua esosa ragione di esistenza: “realizzare e gestire la rete stradale ed autostradale nazionale”. Da questa semplice considerazione parte la riflessione-denuncia della lista Partecipiamo del consigliere comunale di Ragusa Giovanni iacono che scrive:”La strada Ragusa Catania ha un manto stradale schifoso, vergognoso e pieno di buche e quando quest’ultime diventano veri e propri squarci l’Anas invece di ripararli si affretta ad apporre cartelli di velocità a 50 km/h come è avvenuto a partire dal km 23 e per un lungo tratto di competenza del Comune di Licodia e poi di Vizzini. Una sorta di accordo non scritto con i Comuni che a quel punto, colgono la ghiotta occasione, installano l’autovelox e cominciano a fare ‘cassa’ con i poveri cittadini che se dovessero mantenere il limite di 50 km/h metterebbero a serio rischio se stessi, gli altri e la circolazione. Non si può transitare su una superstrada alla stessa velocità dei percorsi urbani! Ci vuole un limite di velocità previsto dal codice della strada per questo tipo di arteria stradale e non certo il limite di velocità previsto per i percorsi urbani come 50 km orari. Stanno fioccando multe a iosa con autovelox in quel tratto e per qualche decina di Km con i cittadini che si sono visti recapitare la multa per una velocità di 61 km orari di 183 euro e 3 punti di patente. Il comportamento dell’Anas è vergognoso e doloso perché le strade e il manto stradale si riparano ed altrettanto vergognoso è il comportamento dei Comuni che invece di contestare le inadempienze all’Anas diventano complici di atti omissivi e dolosi pur di fare cassa. Non è legalità questa ma illegalità istituzionalizzata e ci riserviamo di valutare tutti gli atti politici ispettivi e di protesta che pongano fine a questa ingiustizia dove a pagare sono sempre e solo i soliti noti”.

Omicidio colposo ed omissione di soccorso, arrestato Vincenzo Franza

DSC04378Nel maggio 2015 aveva investito due ragazze a Santa Maria del Focallo, una di esse morì dopo alcuni giorni di coma. Giovedì mattina, i Carabinieri della Stazione Carabinieri di Ispica hanno tratto in arresto Vincenzo Franza, 38 anni, ispicese, in esecuzione dell’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, a seguito della sentenza di condanna ad anni 3 e mesi 9 per i reati di omicidio colposo, guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche ed omissione di soccorso. Franza  era stato arrestato dai Carabinieri di Ispica il 31 maggio 2015, quando, alle 4.00 del mattino, alla guida della sua Peugeot 205, percorrendo la s.p. 46, giunto in prossimità del locale “Soda”, verosimilmente a causa del suo stato di ebbrezza alcolica, perdeva il controllo del veicolo, travolgendo due ragazze pozzallesi, dandosi successivamente alla fuga. Poco dopo veniva rintracciato ed arrestato. Le giovani ragazze, immediatamente soccorse dal 118, venivano trasportate presso l’ospedale di Modica, una con prognosi di 30 giorni, l’altra, Valeria Cannata, da subito apparsa più grave, veniva ricoverata in prognosi riservata e, dopo 6 giorni di agonia, decedeva. Franza è stato tradotto presso il carcere di Ragusa ove dovrà scontare la pena.

Vertice sull’impianto di trattamento rifiuti di contrada Cuturi a Scicli

2784KI deputati regionali Orazio Ragusa, Giorgio Assenza e Vanessa Ferreri parteciperanno all’incontro convocato per martedì 26 aprile dal governatore Rosario Crocetta a Palazzo d’Orleans, a partire dalle 15, sulla vicenda riguardante l’ampliamento dell’impianto di trattamento rifiuti pericolosi e non sito in contrada Cuturi a Scicli. Il governatore incontrerà una delegazione delle associazioni che si sono mobilitate sulla delicata questione. Saranno presenti i parlamentari regionali del territorio ibleo proprio per verificare in che termini intervenire rispetto a un caso che ha creato parecchio allarme tra la collettività.

RAGUSA: CONTROSOFFITTI PERICOLANTI ALL’ASILO EX ONMI, MA LA GARA PER I LAVORI PER TUTTI GLI ASILI NIDO SI CELEBRERA’ FRA 7 GIORNI

 
asilo_nido“L’amministrazione Piccitto ha costretto le mamme dei bambini che frequentano l’Asilo nido ex Onmi di via Carducci a una grave forma di protesta: la sospensione del pagamento delle rette, già da aprile, perché i loro figli rischiano quotidianamente a causa dei controsoffitti danneggiati, scoperti dopo il terremoto dello scorso 8 febbraio e non ancora riparati”. Lo denunciano Sonia Migliore e Manuela Nicita, che hanno incontrato i genitori ascoltandone le lamentele. “Dopo il terremoto le maestre hanno notato alcune crepe nei controsoffitti e in prossimità di alcune aperture all’esterno della struttura. Giustamente allarmate hanno segnalato la cosa alla Protezione Civile che, in un sopralluogo, ha constatato la presenza di danni all’edificio, probabilmente antecedenti all’evento sismico e per cause diverse da questa, che comunque metterebbero a repentaglio l’incolumità dei bambini. Dieci giorni dopo i genitori hanno incontrato il sindaco che ha disposto ulteriori controlli in seguito ai quali annunciava che i si sarebbero eseguiti dei lavori di ripristino urgenti, anticipando anche l’idea di trasferire temporaneamente l’asilo in una sede più sicura. Era il 19 febbraio. Per farla breve, dopo altre verifiche e incontri, anche con l’ex assessore Salvatore Martorana non è cambiato assolutamente nulla”. Immediata la replica dell’amministrazione comunale che per la verità sulle scuole sta operando benissimo con ristrutturazioni, ampliamenti, nuova edilizia, nuova tecnologia. Ed infatti dal Comune precisano che dopo avere individuato con i soggetti interessati gli interventi di manutenzione necessari da eseguire negli asili  nido comunali, sono state appostate le risorse necessarie per l’affidamento dei lavori
tramite cottimo fiduciario. La scadenza per la presentazione  delle offerte relative ai lavori di “ristrutturazione ed adeguamento degli asili nido del Comune di Ragusa”, è fissata per le ore 10 del 26 aprile, mentre il giorno successivo,
27 aprile, sarà celebrata la gara per l’affidamento dei lavori. L’importo a base d’asta è  di 86.614,12 euro.

SUL SITO DEL COMUNE ATTIVO IL LINK PER ACCEDERE ALLA DIRETTA STREAMING DELLE COMMISSIONI CONSILIARI

 

1457118743-0-ragusa-antonio-tringali-presidente-del-consiglioE’ attivo sull’home page del sito istituzionale dell’Ente – www.comune.ragusa.gov.it – il link “Streaming commissioni” che consente di accedere al servizio di trasmissione in diretta streaming delle sedute delle commissioni consiliari. Per seguire i lavori delle diverse commissioni sarà sufficiente quindi cliccare sull’apposito link per visualizzare la pagina “Live Stream commissioni consiliari” e sulla freccia della seduta di Commissione, se in corso, o visualizzare l’archivio dei filmati delle commissioni consiliari. “Il servizio di diretta streaming dei lavori delle commissioni consiliari che questa amministrazione ha voluto attivare – dichiarano il sindaco Federico Piccitto ed il presidente del consiglio comuanle Antonio Tringali – è un nuovo modo per far avvicinare il cittadino al “Palazzo” e renderlo partecipe delle materie oggetto di discussione da parte della commissioni consiliari e sulle scelte politiche operate sugli argomenti in discussione”.

RAGUSA, APPALTO PER IL SERVIZIO DI FUNZIONAMENTO DEL CANILE SANITARIO COMUNALE

 

canile-sanitario-23-cuccioli-cercano-casaimagelargeSul sito del Comune, nell’apposta finestra dedicata ai bandi gara, è pubblicato il bando, con il sistema della procedura aperta, relativo ai servizi complementari per il funzionamento del canile sanitario comunale. L’importo a base di gara del servizio che verrà affidato per dodici mesi, è fissato in Euro  50.731,38 oltre IVA. L’appalto ha per oggetto l’espletamento, con conto del Comune, della somministrazione di alimenti, pulizia e custodia dei cani e gatti ricoverati presso la struttura comunale, il servizio di cattura, l’assistenza alle attività del presidio veterinario a cura dell’ASP di Ragusa, le attività di accompagnamento dei visitatori nella struttura, la promozione dell’affido dei cani ospitati presso il canile, l’aggiornamento , tramite invio di foto dei cani da adottare al sito internet dedicato alle adozioni. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per le ore 12 del 9 maggio 2016.

M5S: “Montante verso la rielezione alla presidenza di Unioncamere? Follia. Crocetta si metta di traverso”

downloadAlla vigilia della rielezione del presidente dell’associazione che raggruppa le Camere di commercio dell’isola, il M5S all’Ars lancia l’allarme per cercare di stoppare il pericolo della riconferma di “un personaggio chiacchieratissimo” (il suo nome compare nelle carte dell’inchiesta di Potenza) e indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno. Siamo al paradosso – afferma il deputato Giancarlo Cancelleri –, proprio mentre sarebbe quasi doveroso che Montante lasciasse la presidenza di Confindustria Sicilia e quella della Camera di commercio di Caltanissetta, si parla addirittura di una sua riconferma ai vertici di Unioncamere. Crocetta e l’assessore Lo Bello intervengano. In virtù dei poteri di controllo della Regione sulle Camere di Commercio, blocchino una eventuale riconferma che sicuramente non porterebbe nulla di buono alla Sicilia, anche se, per la verità, finora il presidente e l’assessorato alle Attività produttive hanno sonnecchiato”. Il riferimento di Cancelleri è alla nomina in quota-Irsap di Gemelli, Il fidanzato dell’ex ministro Guidi, nel cda dell’Ias, l’Industria Acque Siracusana. Speriamo che sia casuale – afferma Cancelleri – ma le carte di Potenza – stando a quanto rivelato dalla stampa – autorizzerebbero quantomeno a dubitare. Vedremo. Di certo, da quello. che leggiamo, traspare una gestione spartitoria del sistema di potere intollerabile ed inaccettabile. Una gestione che avrebbe addirittura portato Gemelli a chiedere alla ministra-fidanzata di subordinare la firma del decreto di unificazione delle Camere di commercio di Enna, Caltanissetta e Trapani ad un colloquio con Montante”.

CANONE IDRICO CHE RADDOPPIA, LE CRITICHE DI SONIA MIGLIORE

3679img1Non è rimasta convinta la consigliera Sonia Migliore degli annunci del governo Piccitto riguardo i rincari della tassa sull’acqua. Scrive la Migliore: “Nell’ultima conferenza stampa il Sindaco ha comunicato alla città l’ennesima vessazione del governo centrale che impone di addebitare all’utenza il costo totale del servizio idrico, nuova normativa che, per la nostra Ragusa, equivale ad un raddoppio dei costi finora sostenuti da ogni singola utenza. La copertura dei costi del servizio idrico integrato attraverso la tariffa a carico dei cittadini è uno di quei pasticci provocati dal federalismo fiscale. L’assessore Martorana ha indugiato, facendo sfoggio degli adempimenti previsti dalla nuova normativa e messi in atto dagli uffici, sotto sotto quasi sadicamente contento della ulteriore vessazione a carico del contribuente ragusano, anticipando facilitazioni di pochissimo conto per le fasce meno abbienti. Hanno tentato di mostrare uno scatto di orgoglio con una trovata che possiamo ascrivere al limite del paradossale: verrà bloccata l’erogazione dell’acqua negli uffici statali e regionali non strategici, cominciando da Riscossione Sicilia e dall’Agenzia delle Entrate. Non si comprende che colpa possano avere gli impiegati, ancora di meno si comprende cosa significhi assicurare il servizio con autobotti, si è certi che autorità superiori intervengano subito nel caso questa forma di protesta venga messa in atto. Non si può  affrontare una lotta con lo stato centrale e con quello regionale solo ricorrendo ad azioni teatrali che, fra l’altro, assunte isolatamente e senza avere prima costituito un fronte unico con altri comuni, nasce perdente in partenza, non può impressionare nessuno. Come mai non si ascolta nessuna altra voce da altri comuni ? La nuova normativa colpisce solo noi? Invece di pensare a mosse dall’esito incerto, si organizzi una protesta unitaria, senza guardare alle bandiere e, soprattutto, alla concorrenza per future competizioni elettorali. Si minacci anche uno sciopero fiscale, si restituiscano i certificati elettorali, ci si muova di concerto con gli altri comuni in un’ottica che non sia solo quella della coltivazione del proprio orticello ma si faccia avanti con una visione aperta al territorio considerato in funzione extra comunale, sud orientale e regionale, per cominciare”.

LA NAVE DELLA SOLIDARIETÀ “SEA WATCH” HA FATTO TAPPA AL PORTO DI MARINA DI RAGUSA

 

36a8af31-7557-44a4-89d7-356d4f86e396La nave della solidarietà ha fatto tappa per qualche ora al Porto di Marina di Ragusa domenica mattina. Si chiama Sea Watch, è di base a Malta ma si muove tra l’Italia e la Libia. Si occupa di pattugliamento e di primo soccorso. Si è fermata al Porto ibleo per rifornirsi di tutto il necessario per la sua attività, per poi ripartire. A bordo tutti giovani volontari tra medici ed equipaggio. La loro missione è quella di prestare il primo soccorso ai migranti. La nave, grazie ad un sofisticato apparecchio di comunicazione satellitare, assicura un continuo monitoraggio delle situazioni di emergenza. Ogni imbarcazione che si trova in difficoltà, anche di grossa stazza, potrà essere individuata dalla barca tedesca, in grado di rilanciare i messaggi di emergenza alle più attrezzate navi di soccorso che operano nel Mediterraneo. Infatti una volta avvistata l’imbarcazione con a bordo i migranti si avvicina e poi li raggiunge con un tender. Per prima cosa, fornisce giubbotti di salvataggio, fondamentali perché quasi tutti i migranti non sanno nuotare e poi acqua e cure mediche. Ci sono anche delle zattere di salvataggio, nel caso sia necessario trasferire le persone a bordo di un gommone che si sta sgonfiando. Tutto questo avviene in attesa delle imbarcazioni per il trasbordo e lo sbarco, della Guardia Costiera. La nave infatti non caricherà a bordo nessun profugo per evitare di incorrere nel reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Piuttosto il compito dei volontari attivisti sarà di rilanciare l’allarme ai soccorritori ufficiali. Una sorta di Sos galleggiante. Al Porto di Marina giovani volontari hanno portato ai membri dell’equipaggio medicinali, viveri e tutto ciò che è di fondamentale supporto per il primo soccorso. Sea Watch nasce dall’idea di quattro famiglie tedesche di una piccola cittadina del Brandeburgo. Il loro progetto che oggi è operativo era quello di comperare un peschereccio, finanziare la spedizione e affidarla ad un capitano esperto. E così è stato grazie al capitano Tilmann Holsten che ha recuperato un vecchio peschereccio, un battello di 21 metri a prezzi di saldo nella vicina Olanda e con molto lavoro lo ha rimesso in navigazione.

RAGUSA, OTTIMO AVVIO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO A CHIAMATA MVMANT

 

hqdefaultHa preso il via il servizio sperimentale di trasporto condiviso a chiamata MVMANT che per tre settimane è offerto gratuitamente ai cittadini per i loro spostamenti in città da Edisonweb, la startup siciliana ideatrice del progetto, finanziato con fondi europei, e che ha già suscitato interesse e curiosità a livello nazionale ed internazionale. Registrandosi al servizio (ragusa.mvmant.com) e scaricando l’applicazione dedicata, chiunque voglia spostarsi dalla periferia in centro e viceversa può prenotare il posto nel minivan, indicando da dove vuole partire e dove intende arrivare. In tempo reale saprà quando il veicolo arriverà. “Siamo molto soddisfatti di questo avvio – sottolinea Riccardo D’Angelo, del team di Edisonweb – abbiamo avuto riscontri interessanti ed indicazioni utili che metteremo a frutto. Registriamo continuamente nuove iscrizioni al servizio e questo dimostra come l’approccio dei ragusani alla digitalizzazione sia significativo. Solo oggi abbiamo effettuato circa 100 corse”. I cittadini hanno risposto alla sperimentazione del progetto MVMANT con oltre 600 registrazioni, destinate ancora a crescere. “E’ un dato molto incoraggiante per l’amministrazione comunale che ha accolto con grande interesse la sperimentazione di questo progetto – afferma l’assessore all’Ambiente Antonio Zanotto – L’input positivo ci impegnerà a sviluppare forme di mobilità alternative agli spostamenti con auto private con il doppio obiettivo di risparmiare risorse economiche e di ridurre il tasso di emissioni inquinanti”.

FEDERICO PICCITTO E LA FIERA DELL’INDIVIDUALISMO

federico-piccitto (1)Sembra un romanzo d’appendice questa crisi al Comune di Ragusa. Il titolo adatto è  “Le parole che non ti ho detto”. E così sono rimasti soli i cinque stelle, soli, come piace loro. Ora, dopo che Giovanni Iacono se n’è andato denunciando all’opinione pubblica l’infantilismo del Movimento, dovranno in gran fretta correre ai ripari e magari far finta che tutto è risolvibile e lineare e persino  camuffare pene e delusioni se vorranno rimanere al governo. Cosa non ha funzionato? Cosa si è rotto? Chi ha sbagliato? Sì, sono state le parole l’elemento di rottura, le parole che Iacono attendeva dai cinquestelle, le parole che i cinquestelle speravano fossero pronunciate da Piccitto, le parole sospese in aria che tutti potevano acciuffare e riposizionare in una catena di confronto, e che invece si sono solidificate e arrugginite e che poi  sono cadute in testa al primo cittadino e ai consiglieri che adesso per rimettersi in piedi dovranno scrollarsele di dosso con fare impacciato davanti ad un pubblico incredulo di tanta goffaggine e imperizia. Era stupida la crisi: un assessore donna da sostituire, una lista civica da recuperare, un assessore da ridimensionare perché inviso al gruppo. Normali inquietudini della politica quotidiana che hanno fatto stramazzare al suolo il governo della città. Era naturale che Giovanni Iacono chiedesse un minimo di riconoscimento politico, una verifica programmatica, un’assemblea pubblica per annunciare una fase di rilancio… ma Federico Piccitto non ha voluto mettere a punto l’allestimento spaventandosi che aprendo una maglia, seppur oleografica, di confronto, sarebbe stato travolto dalle ambasce e dalla ossessiva richiesta dei consiglieri di mandar via dalla giunta Stefano Martorana. Ha sbagliato Piccitto nel valutare Iacono; credeva che l’ansia di entrare in giunta prevalesse rispetto ai riti della politica ed ha puntato l’accordo su una intesa a due spiccia spiccia, per evitare lungaggini, per confermare a se stesso che alla fine conta solo il sindaco. Lo abbiamo raccontato più volte il disprezzo profondo che nutre Federico Piccitto per il gruppo consiliare;  una disistima che avrebbe costretto i consiglieri alla resa per isolamento. Sembrava una tattica vincente e forse sarebbe risultata tale se Iacono avesse ceduto all’invito senza chiedere alcunchè e senza pretendere che i rituali della politica fossero da consumare e celebrare. E’ inutile dire che la verifica in queste condizioni non rientrerebbe alla voce liturgia, ma a quella necessità impellente ed improrogabile per uscire dalla fase di custodia museale della città – sebbene la giunta si mostri appagata della propria alacrità operaista che purifica gli assessori e compensa il vuoto ideale. Non ce l’ha fatta Piccitto a cavarsela da solo in modo indolore e così in queste ore lo vediamo costretto a trovare una via d’uscita riposizionandosi ob torto collo in posizione colloquiale con “gli imbecilli” – è questo l’epiteto che il primo cittadino riserva ai consiglieri che da mesi tentano un primitivo approccio politico alle infinite questioni  che torturano la pubblica amministrazione. Cosa farà il sindaco? Innanzitutto tenterà ancora di intimorirli attribuendo al gruppo la colpa della fuoriuscita di Partecipiamo, rimarcando il danno causato dall’elezione di Tringali a presidente del consiglio, e poi spingerà a chiudere la questione – insomma trovare due assessori – per evitare ulteriori brutte figure e la crescente preoccupazione della cittadinanza che perplessa osserva. I cinquestelle sono giunti al bivio: governare ammettendo a se stessi e alla popolazione la complessità delle difficoltà abbandonando il settarismo fanatico e l’individualismo – da qui una discussione seria, libera dagli slogan, sul programma e sulle visioni del mondo e persino una richiesta a Partecipiamo, a Città, a Sinistra italiana, a movimenti e sigle organizzate, di studiare qualcosa che superi  la manutenzione ordinaria di Ragusa – oppure accontentarsi di essere della partita e fare voto di obbedienza ai vertici senza disturbare il sindaco e senza mostrarsi ipercritici e musoni mantenendo il piacere intimo di nutrire segrete speranze di prendere il volo, visto il vento in poppa, verso ruoli parlamentari. Insomma o scatta la politica, o si muore di individualismo pentastellato. E se è vero che Federico Piccitto ha una marcia in più ed è il migliore della compagnia è giusto – soprattutto per chi lo ha votato –  che sia lui a compiere una scelta un po’ più alta di quella esclusivamente tesa a tutelare l’amichetto di parrocchia, divenendo interprete della città progressista ed uscendo dai pantani grillini. Non è una contraddizione attivare un dialogo e recepire le critiche di un movimento per superare i limiti dello stesso movimento. Ci troviamo infatti di fronte ad un doppio individualismo: quello del sindaco e quello dei consiglieri, entrambi  frutto della mancanza di struttura partitica che viene sostituita volta per volta dall’arroganza, dalla presunzione, dalla semplificazione estrema. In un momento di rabbia Iacono ha esclamato “Non posso essere io a cambiare loro il pannolino”. Ebbene sì, che imparino a riconoscere le cose sporche e a ripulirsi! Piccitto deve uscire  dalla fragilità della scaltrezza e farsi uomo politico.

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