25-04-2024
Ti trovi qui: Home » Cronaca (pagina 275)

Archivio della categoria: Cronaca

Pozzallo, scoperta maxi evasione da un milione di euro

La Guardia di Finanza ha scoperto una frode fiscale da oltre un milione di euro attuata da una società di Pozzallo che opera nel settore delle autofficine meccaniche. Nel corso dell’operazione di servizio, eseguita dalle Fiamme Gialle di Pozzallo, è stato rilevato che il meccanismo fraudolento si basava sull’utilizzo di fatture false, mediante le quali la società riusciva a contabilizzare costi fittizi, ossia mai sostenuti, con il solo fine di abbattere il reddito imponibile, su cui calcolare le imposte, e creare un credito di Iva utilizzato poi per compensare illecitamente gli altri tributi da versare. La sola Iva sottratta all’erario ammonta a quasi 200 mila euro. La gestione fraudolenta dell’attività consentiva alla società di fornire la prestazione di servizi a prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli medi di mercato, arrecando gravi danni alle ditte concorrenti. Le indagini svolte dai Finanzieri sono state rese particolarmente difficoltose anche dal fatto che la società, gestita da due coniugi, era priva di un impianto contabile attendibile; pertanto soltanto un minuzioso e certosino esame di tutta la documentazione ha consentito di ricostruirne i costi ed i ricavi. Entrambi, moglie e marito, rispettivamente rappresentante legale ed amministratore di fatto della società, sono stati denunciati per violazione alla normativa tributaria.

Derby Ragusa-Vittoria Divieto di assistere alle gare per otto tifosi biancorossi

In occasione del derby di Eccellenza tra Ragusa e Vittoria del 13 novembre scorso, sono state effettuate delle indagini da parte delle forze dell’ordine che hanno portato all’emissione di otto Daspo per tre anni, i divieti di ingresso negli stadi, nei confronti di altrettanti tifosi che hanno tenuto un comportamento fuori dalle regole prima o durante il match. Gli otto, tutti della tifoseria del Vittoria calcio, sono ritenuti responsabili di possesso ed accensione di artifizi pirotecnici, strumenti per l’emissione di fumo o gas e di materiale imbrattante. Il materiale, insieme ad uno striscione offensivo della tifoseria del Ragusa, era nascosto in scatoloni dove era contenuto altro materiale per la coreografia. Da parte del questore un appello alle società: “Emarginate questi tifosi violenti, non copriteli”.


CONTINUANO LE RICERCHE DI PAOLO SANTINI

Il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico alla ricerca di Paolo Santini, l’uomo di 77 anni scomparso lo scorso 19 novembre dalla sua casa di Giarratana. Nel pomeriggio di mercoledì, la Prefettura di Ragusa ha richiesto formalmente l’intervento degli specialisti del Cnsas Sicilia, che hanno iniziato le ricerche sul campo alle prime luci dell’alba di giovedì con squadre di tecnici provenienti da diverse località della Sicilia. Gli uomini del soccorso alpino stanno passando al setaccio, in particolare, alcune zone impervie fuori dal centro abitato. Santini, sofferente d’Alzheimer, è un anziano di 1 metro e 75 d’altezza, magro, capelli bianchi. Al momento della scomparsa, il sabato pomeriggio 19 novembre, indossava un giubbotto a tre quarti color bianco panna, pantaloni vellutati beige e un paio di scarpe nere.

Sepolto il senzatetto polacco che viveva nel quartiere di viale Sicilia

Il senzatetto polacco che ha vissuto per tutta l’estate nel quartiere di viale Sicilia è stato sepolto nel cimitero di Ragusa. I volontari della Caritas ragusana, la responsabile del centro di accoglienza Ss. Nunziata della Fondazione San Giovanni Battista, Silvana Dinatale, e una signora polacca, Margherita, hanno aiutato quest’uomo durante il percorso di cure ospedaliere che si è concluso, purtroppo, con la sua morte. “E’ stata la signora polacca ad accompagnare in macchina al centro Ascolto della Caritas questo signore, il cui nome era Slawomir Grzegorz Janiec – spiega il direttore Caritas, Domenico Leggio -. Aveva un fagottino nero e i vestiti e le ciabatte risalenti al momento delle dimissioni dall’ospedale. Poi è stato condotto al centro di pronta accoglienza della Fondazione e vi è rimasto per 5 giorni, dopo di che, allertata la Questura, si è risaliti alla sua identità”. Era padre di una bambina, ed ex caporeparto di una acciaieria in Polonia. Emigrato nel 2007, da quel momento, per lui, è iniziata una difficile storia di emarginazione a cui si sono aggiunti problemi familiari. “A quei problemi non è riuscito a far fronte – racconta il direttore della Caritas – e ha iniziato a stordire la propria sofferenza nell’alcool”. Durante il suo soggiorno nel centro di accoglienza, primo che il suo stato di salute si aggravasse ed entrasse nuovamente in ospedale, Slawomir ha incontrato un sacerdote polacco, padre Robert Dynerowicz e da quel momento si era aperto per lui uno spiraglio: l’attivazione della rete delle Comunità incontro, per una successiva accoglienza finalizzata al recupero dell’alcolismo. Ma era tardi.

IBLA, funambolico incidente stradale

Incidente stradale mercoledì mattina alle 10,45 circa lungo la vecchia Ragusa-Modica, all’altezza dell’incrocio con la bretella di collegamento per l’ospedale Maria Paternò Arezzo e il cimitero di Ibla. L’incrocio è regolato da un sistema semaforico per renderlo maggiormente sicuro. Una Mercedes 190 D stava scendendo dalla strada laterale per immettersi lungo la RagusaModica, quando per cause da accertare da parte dei Vigili Urbani di Ragusa, sul posto per i rilievi del caso, ha tamponato una Fiat Panda ferma al semaforo rosso e ha divelto la ringhiera di protezione, saltando sulla carreggiata della strada statale e riuscendone, comunque, a seguire la curva, evitando così di terminare la corsa contro il guard rail e il muretto di contenimento. Illeso il conducente della Mercedes, F.I. di 73 anni, mentre la donna che era al volante della Fiat Panda, G.F. ragusana di 35 anni, ha dovuto ricorrere alle cure dei medici del Pronto Soccorso del Civile. Pare che la causa dell’incidente sia stato un malfunzionamento dei freni della Mercedes. Il traffico ha subito un lieve rallentamento.

Furto all’edicola di via Archimede vicino alla Guardia di Finanza

Dopo lo scippo e la rapina in centro la microcriminalità mette a segno anche un furto con scasso ai danni di un’edicola cartoleria nella centralissima via Archimede, a pochi passi della caserma della Guardia di Finanza, particolare che potrebbe costare caro ai ladri visto che la struttura militare dispone di impianto di videosorveglianza anche esterno. I soliti ignoti hanno agito in piena notte. Alle 4.30 quando sono stati consegnati i primi quotidiani la porta d’ingresso a vetro dei locali era già frantumata. I ladri sono entrati all’interno del locale commerciale dopo avere aperto la saracinesca esterna elettronica ed averla richiusa per non dare sospetto. Con un piede di porco hanno quindi forzato la porta e sono entrati dentro dirigendosi alla cassa dove hanno trovato circa 100 euro in contanti. Il denaro contanti era il loro obiettivo. I ladri, infatti, non hanno toccato nulla all’interno dell’edicola, dai libri ai dvd, al materiale scolastico. Nulla li ha interessati anche perchè la merce avrebbe dato nell’occhio. La scoperta del furto è stata fatta alle 6.30 di martedì. All’arrivo di una dipendente della edicola la saracinesca esterna era chiusa mentre la porta interna aveva la vetrata gravemente danneggiata. La giovane ha chiesto l’aiuto di un passante per il sopralluogo temendo che i ladri fossero all’interno.

Scarcerato tunisino accusato di contrabbando di “bionde”

Il Tribunale della Libertà ha scarcerato , 28 anni, tunisino, arrestato il 14 novembre scorso per detenzione di 15 chilogrammi di sigarette di contrabbando. Il Tdl (presidente Vagliasindi a latere Russo e Corda) ha imposto al tunisino solo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in attesa del processo. Il nordafricano è stato arrestato insieme ad altri due connazionali.

GIRO DI MATRIMONI COMBINATI NEL MODICANO

Scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Modica un numero consistente di matrimoni combinati tra cittadini italiani e magrebini residenti in Italia. L’organizzazione, gestita da cittadini magrebini da tempo residenti in Italia, era operante a Modica e nel circondario. Si occupava di trovare un coniuge italiano, nella maggior parte dei casi una persona in stato di indigenza, a cittadini magrebini, in scadenza di permesso di soggiorno, da far convolare a nozze, in maniera tale da far ottenere loro il rinnovo automatico del titolo di soggiorno e bypassare le ordinarie procedure ministeriali che riservano esigue quote di ingresso in Italia ai cittadini originari del Marocco. Dopo qualche anno sarebbe poi partita la richiesta di cittadinanza italiana. In molti casi il matrimonio è stato celebrato tra il cittadino italiano e lo straniero entrato clandestinamente in Italia al fine di evitarne l’espulsione. In altri il matrimonio è stato addirittura celebrato in Marocco, con tanto di falsa conversione all’islam da parte del coniuge italiano il quale, una volta tornato in Italia, ha avviato l’iter per il ricongiungimento familiare col coniuge all’estero. Le indagini, condotte per oltre un anno dai Carabinieri di Modica sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno portato nel mese di gennaio alla denuncia di 25 persone accusate, a vario titolo, per favoreggiamento illegale dell’immigrazione clandestina e falsità ideologica. Nella mattinata di martedì i Carabinieri hanno dato esecuzione ad una misura cautelare a carico di una indagata di nazionalità marocchina. La donna, 34 anni, è stata sottoposta all’obbligo di presentazione giornaliera alla Caserma dei Carabinieri. Per lei l’accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tra gli stranieri favoriti dalla sua condotta delittuosa vi è stata anche sua sorella, sposatasi con un cittadino italiano in Marocco: durante le indagini il marito, originario di Giarratana, in evidente imbarazzo, aveva dichiarato di aver conosciuto la moglie casualmente su un noto social network, di averla sposata all’improvviso durante un viaggio in Marocco, ma di non ricordare né la data del matrimonio, né le generalità della moglie, né il suo numero di telefono. Le indagini avevano permesso, addirittura, di accertare come i coniugi, dopo essersi incontrati in Marocco per contrarre il matrimonio combinato, non hanno mai convissuto un giorno sotto lo stesso tetto coniugale. Un finto matrimonio costava da 5.000 a 10.000 euro. Ne sono stati accertati almeno dodici.

Faceva l’elemosina in viale Sicilia. E’ morto il barbone polacco

Per i residenti di viale Sicilia, a Ragusa, era diventato un problema. La sua presenza scomoda, il suo modo di vivere privo di condizionamenti sociali, al punto da fare i propri bisogni per strada, non piaceva agli abitanti del quartiere. Qualcuno aveva segnalato il caso ai Servizi sociali, ma nessuno si era fatto avanti. Nel frattempo qualche abitante del quartiere si è anche impietosito della sua situazione e si era preoccupato di farlo ricoverare in ospedale. Pochi giorni fa Antonio, il barbone polacco di 34 anni, che per mesi ha vissuto su una banchina di viale Sicilia, davanti la vetrina di una struttura commerciale dismessa, è morto. Aveva diversi problemi di salute correlati all’alcolismo e al diabete di cui soffriva. Non si curava, perchè quest’uomo viveva allo stato brado, sotto tutti i punti di vista. Se qualche persona pietosa non l’avesse convinto ad andare in ospedale sarebbe morto sul marciapiede. In una mattina, come tutte le altre della sua vita, qualcuno lo avrebbe trovato immobile, con la testa appoggiata sul cuscino e il corpo adagiato sulla banchina, sotto una coperta. Chissà per quanto tempo sarebbe rimasto disteso sul marciapiede, prima che qualcuno si fosse accorto che il suo corpo era senza vita. Adesso è nella cella frigorifera dell’obitorio in attesa di decidere che fine fare di questa salma. Pare che la madre si sia fatta avanti, ma la donna è senza soldi. A questo punto dovrà essere il consolato polacco a pagare le spese del trasporto sino alla terra natale, un costo molto oneroso. Si spera che la salma di Antonio non resti nella cella frigorifera per un anno, come è accaduto tempo fa, ad un marocchino, un altro uomo finito ai margini della società, che da morto, non è stato reclamato da nessuno, nè un parente, nè un amico.

RAGUSA, UN BUS URBANO ABBATTE IL PARCOMETRO DI PIAZZA LIBERTA’

Solo per un caso fortuito il mezzo dell’Ast non ha provocato danni alle auto in sosta e ai tanti pedoni e transitano in piazza Libertà a Ragusa. Una manovra errata, probabilmente, è la causa del sinistro che si è verificato martedì mattina, intorno alle 7, in piazza Libertà. L’autobus dell’Azienda Siciliana Trasporti che proveniva da via Roma, imboccando piazza Libertà, in direzione piazza Cappuccini, ha urtato i pieno la macchinetta dei parcheggi a pagamento posizionata all’inizio delle strisce blu. Il mezzo ha divelto la colonnina finendo la sua folle corsa nel bel mezzo dei parcheggi che, in quel momento, fortunatamente, erano vuoti. Ingenti i danni alle strutture dell’Apcoa. Sul posto per i rilievi la Polizia municipale che dovrà ricostruire l’esatta dinamica del sinistro.

Schianto sulla Scicli – Sampieri , perde la vita una giovane

Altro sangue sull’asfalto. Una giovane di 22 anni, Marica Abdhurahman, ha perso la vita in un incidente stradale autonomo, lunedì sera sulla Scicli – Sampieri. Il sinistro è avvenuto in contrada Bruffalori, al passaggio a livello. La giovane era alla guida di una Fiat 500 che, per via del dislivello della strada dove passa la linea ferrata, ha planato andando a schiantarsi contro un muro di cinta della strada. Per la ragazza non c’è stato nulla da fare, è morta sul colpo. Sul posto la Polizia stradale per i rilievi. Dovrà cercare di appurare se la ragazza procedesse a velocità sostenuta: il dislivello avrebbe fatto schizzare poi l’auto facendo un volo di circa dieci metri. La ragazza era nata a Modica, ma da tempo viveva a Pozzallo con la famiglia. Il padre è titolare di una pizzeria. La famiglia Abdhuraman è molto conosciuta in città.

I suoi cani aggrediscono una ragazza, denunciato vittoriese

Era andata dal suo padrone di casa e, uscendo, è stata aggredita da cinque cani che l’uomo teneva liberi. Cinque cani, di media taglia e cuccioli, che l’hanno aggredita procurandole ferite guaribili in una decina di giorni. La malcapitata è una ragazza tunisina. Il proprietario di casa un 65enne, residente a Scoglitti, denunciato per lesioni personali colpose e omessa custodia e malgoverno di animali. I cani, così come previsto dalla legge, verranno ora inseriti, dopo sterilizzazione, nell’apposito registro di cani pericolosi.

Acate, denunciati due rumeni

Sono stati trovati in possesso di attrezzi agricoli e antiparassitari per un valore di 8.000 euro risultati rubati: per loro è scattata la denuncia per ricettazione. Si tratta di due rumeni di 22 e 28 anni residenti ad Acate. A denunciarli sono stati i carabinieri nel corso dei servizi del fine settimana. Quattro giovani sono, invece, stati segnalati alla Prefettura come assuntori di droga.

Controlli della Polizia a Vittoria

Nel corso dell’ultimo fine settimana, da parte del Commissariato di Vittoria sono stati intensificati i servizi di prevenzione tesi ad evitare rapine nei locali pubblici. Venerdì e sabato, in campo personale in divisa e in borghese per monitorare, con discrezione, supermercati, tabaccherie ed oreficerie. L’attività ha permesso di identificare circa 90 persone, molte note agli uomini del Commissariato, di elevare 7 sanzioni ai sensi del codice della strada e di denunciare due vittoriesi, entrambi pregiudicati, per guida di autovettura senza patente per non averla mai conseguita. Inoltre due vittoriesi sono stati segnalati all’autorità giudiziaria perché ritenuti responsabili di lesioni pesonali in quanto querelati, in circostanze diverse, dalle vittime che, dopo le liti scaturite da futili motivi e dopo essere state giudicate guaribili in pochi giorni, hanno ritenuto di procedere penalmente.

Incidente stradale a Scoglitti

Quaranta giorni di prognosi per un centauro che sabato sera è rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto a Scoglitti. La moto Yamaha, condotta da G.P. vittoriese di 48 anni, si è scontrata per cause ancora da accertare con una Renault Megane, guidata da G.L. vittoriese di 19 anni. Sul posto i Vigili Urbani e il 118.

GIARRATANA, CONTINUANO LE RICERCHE DI PAOLO SANTINI

Proseguono le ricerche di Paolo Santini di anni 77 di Giarratana, ma al momento dell’uomo non vi sono ancora notizie. Le ricerche sono coordinate dalla Prefettura di Ragusa; nella zona di Giarratana sono operative diverse unità dei Vigili del Fuoco, appositamente intervenuti anche da altri comandi dell’isola. E’ presente a Giarratana un’unità di Topografia applicata al soccorso, composta da due sottounità provenienti da Catania ed Enna; il personale Tas, formato per definire mappe e metodi di ricerca da applicare sul campo, individua ed assegna le zone da battere al personale che sul territorio effettua le ricerche. Sono in campo, con cani addestrati alla ricerca di persone disperse, le unità cinofile dei Vigili del Fuoco, intervenute da Catania, Enna e Trapani. Quotidianamente una squadra del Comando di Ragusa, personale del Corpo Forestale Regionale, personale dei Carabinieri, formano squadre insieme ai volontari della Protezione civile di tutta la provincia, per battere, sulla base delle indicazioni dei familiari e delle elaborazioni del Tas, le campagne di Giarratana.

SCOGLITTI, ATTI DI VANDALISMO

Atti di vandalismo a Scoglitti. A denunciarli è il consigliere comunale Salvatore Avola che segnala la presenza di alcuni gradini frantumati nella scalinata che da via Messina porta alla parte bassa della piazza Sorelle Arduino. “La distruzione dei gradini – sostiene Avola – è da ricondurre, presumibilmente, al passaggio di alcuni motociclisti che praticano l’enduro, abusivamente, sia per il centro di Scoglitti che per la riserva naturale del Pino di Aleppo di c.da Salina e le campagne vicine. Fatti che sconcertano e che riportano alla mancanza di educazione civica, non solo in chi pratica certe nefandezze urbane ma anche in chi vede e non denuncia. Mi rivolgo direttamente alle forze dell’ordine conclude il consigliere Avola -, affinché vengano inaspriti i controlli sul territorio di Scoglitti e nelle campagne vicine”.

RAGUSA, RAPINA A TABACCHERIA DEL CENTRO STORICO

Ha destato parecchia preoccupazione tra i residenti la rapina a mano armata commessa in pieno centro cittadino a Ragusa. Ad agire è stato un rapinatore solitario che ha preso di mira la rivendita di tabacchi che si trova all’angolo tra via Mario Leggio e via Ecce Homo. Il rapinatore aveva il volto travisato, indossava un giubbotto col bavero rialzato ed aveva in mano una pistola. All’interno del negozio in quel momento si trovava la figlia del titolare, R.T., 26 anni, ed un cliente. Il malvivente ha puntato la pistola alla tempia della ragazza ed ha intimato di consegnare subito i soldi. La titolare della tabaccheria ha consegnato 650 euro che si trovavano in cassa. Incassato il bottino, il rapinatore si è allontanato in tutta fretta dal posto ed ha fatto perdere le sue tracce. La scena è stata monitorata dalla telecamera a circuito chiuso installata all’interno del negozio, ma è servito a poco alla Polizia perché l’uomo, come detto, era ben coperto ed è sfuggito all’angolo di ripresa. Probabilmente il rapinatore conosceva il posto e le abitudini del tabaccaio. Questo episodio insieme a quello dello scippo alla vecchietta al quartiere Carmine hanno suscitato preoccupazione in città dove si nota un incremento di episodi criminali. La tabaccheria di via Mario Leggio è una delle più vecchie del capoluogo e non è stata mai oggetto di eventi delittuosi. Le indagini delle forze di polizia sono state avviate a 360 gradi. Il rapinatore potrebbe essere arrivato da fuori città. La ragazza presa di mira ed il cliente hanno riferito di una inflessione dialettale palermitana nella voce.

Vittoria, molestatore tunisino rimesso in libertà

E’ stato rimesso in libertà col solo obbligo di firma il tunisino arrestato martedì sera dalla Polizia. Secondo l’accusa, avrebbe inseguito per la strada una giovane rumena palpeggiandole le parti intime e, quando la donna si rifugiava in un’abitazione di via Como, tentava di infrangere il portone e la finestra con un coltellaccio. Si tratta di , 24 anni, che subito dopo i fatti, è stato arrestato dagli uomini del Commissariato. Davanti al giudice unico del Tribunale, Rosanna Scollo, al tunisino sono stati contestati i reati di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, mentre è caduta l’accusa di violenza sessuale. Il processo per direttissima, dopo la richiesta del termini a difesa, è slittato al 9 dicembre. Erano le 22 di martedì scorso quando al centralino della polizia è arrivata la chiamata della rumena che, terrorizzata, chiedeva aiuto.

Servizi di controllo del territorio: due arresti e tre denunce

Intensificati dai Carabinieri di Ragusa i servizi di controllo del territorio, con l’aumento delle pattuglie impiegate, e con l’ausilio dei Reparti Speciali dell’Arma. Controllati 132 automezzi, identificate 203 persone, elevate 38 contravvenzioni al codice della strada, decurtati 220 punti patente per infrazioni varie, ritirate due patenti di guida, sottoposte a sequestro tre autovetture e due ciclomotori. A Santa Croce Camerina è stato arrestato Gianni Garaffa, 38enne del luogo, separato, bracciante agricolo, su ordine di esecuzione per la carcerazione, dovendo espiare la pena di 1 anno, 7 mesi e 10 giorni di reclusione per i reati di violazione degli obblighi dell’assistenza familiare e minacce continuate, commessi tra gli anni 2008 e 2010. I Carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla, assieme a quelli dell’Aliquota Radiomobile, nella zona di via Ugolino, hanno tratto in arresto in flagranza dei reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e uso di atto falso Davide Di Martino, siracusano di 34 anni residente a Ragusa, celibe, disoccupato, pregiudicato. L’uomo, fermato alla guida del proprio ciclomotore Piaggio con targa risultante contraffatta, nel corso del controllo si scagliava contro i militari, che riportavano lievi ferite, e che riuscivano comunque a bloccarlo e a condurlo in caserma, dove veniva dichiarato in stato di arresto e, dopo le formalità di rito, associato presso il carcere di Ragusa. Infine a Ragusa, in un cantiere edile per la costruzione di alloggi per civile abitazione, venivano denunciati per violazioni del Tu sulla sicurezza: G.C., modicano di 40 anni, (installazione impianto elettrico non a norma), P.C., modicano di 43 anni, per assenza di parapetti sulle scale in muratura, S.F., modicano di 39 anni, per avere installato una passerella per transito operai non a norma.

Scroll To Top
Descargar musica