29-03-2024
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Archivio della categoria: Cultura e Spettacolo

Una mostra per il 25 aprile

Sarà allestita, nell’atrio del Comune di Scicli, dal 23 al 27 aprile, una mostra documentaria sui partigiani. L’appuntamento rientra nell’ambito delle celebrazioni del 25 aprile ed è stato reso possibile grazie al lavoro di ricerca di Cosetta Portelli e Cettina Militello, dipendenti comunali. La mostra offrirà ai visitatori la possibilità di vedere gli elenchi dei partigiani sciclitani fornito dall’Anpi di Ragusa.

XIV SETTIMANA DELLA CULTURA AL MUSEO DI KAMARINA

Mercoledì 18 e giovedì 19 aprile presso l’auditorium del Museo di Kamarina, alle 17, si terranno due incontri sul tema della preistoria siciliana e dell’Egeo. Nell’ambito delle conversazioni sull’archeologia, il 18 aprile, il prof. Massimo Cultraro, ricercatore del Cnr, interverrà su “La preistoria siciliana al di fuori dell’isola: collezioni italiane ed europee negli anni post Unitari”. Il 19 sarà la volta del prof. Pietro Militello dell’Università di Catania, docente di Archeologia Egea, che parlerà di “Palazzi dell’Egeo e commercio mediterraneo nell’età del bronzo”.

CHIARAMONTE ONORA ANTONINO DI VITA

Manifestazioni di affetto e riconoscenza tributate dalla città di Chiaramonte Gulfi alla memoria di Antonino Di Vita archeologo e studioso. Il paese montano si prepara allo evento di sabato prossimo. Alle ore 10,30 a Palazzo di Città: corteo delle autorità, studenti, cittadini, amici verso la casa natale; Piazza Giovanni XXIII: cerimonia di scopertura della lapide commemorativa ed intitolazione della via (già Roma). Alle 16.30 presso la sala Leonardo Sciascia incontro sul tema “Antonino Di Vita l’uomo e l’opera” moderatore onorevole Giorgio Chessari, presidente del Centro Studi “Feliciano Rossitto” di Ragusa. Introdurrà i lavori l’avvocato Giuseppe Nicastro, Sindaco di Chiaramonte, interverranno Vincenzo La Rosa, Giovanni Di Stefano, Nicola Bonacasa, Maria Antonietta Riz

LA CITTA’ DI RAGUSA SI CANDIDA AL TITOLO DI CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA PER IL 2019

Il Sindaco Nello Dipasquale intende presentare la candidatura della Città di Ragusa al titolo di “Capitale europea della cultura” per l’anno 2019. Per quell’anno infatti è stato stabilito che la scelta deve ricadere su un territorio italiano. Per l’individuazione della città è prevista una lunga preparazione che inizia con una fase di preselezione nel corso del 2013 a cura di una commissione che redigerà un elenco ristretto delle città che hanno posto la propria candidatura. Le città preselezionate avranno a disposizione alcuni mesi per sviluppare ed approfondire il loro programma di manifestazioni che saranno programmate per il 2019. Sarà richiesto un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società.

TRIS DI DONNE

Venerdì 13 aprile, alle 21, al Cine Teatro Lumière di Ragusa, per la Rassegna Palchi Diversi della Compagnia G.o.D.o.T., il Teatro E. Piscator di Catania (Associazione Nuovo Mondo) presenta “Tris di Donne”, attraversando Stefano Benni con: Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi; special guest: Gabriele Arena, regia di Simona Scuderi. Ingresso 10 euro. Informazioni 339.3234452 – 338.4920769.

PASQUA A RAGUSA

La fede e il dolore nelle giornate della Passione del Signore; giornate dedicate al silenzio e alla devozione, in attesa della festa della Resurrezione. Questi elementi hanno contrassegnato venerdì sera il lento incedere, all’uscita del Duomo di San Giorgio, sino a raggiungere la piazza antistante, della solenne processione del Venerdì santo animata da centinaia di fedeli. Uno dei riti religiosi più antichi della città di Ragusa. Accompagnati da due ali di devoti con in mano i ceri votivi e dal suono mesto della banda musicale “San Giorgio”, i simulacri del Cristo morto e dell’Addolorata, l’uno dinanzi all’altra, sono stati portati in processione lungo via Arezzo sino a raggiungere, attraversando via XI febbraio, piazza della Repubblica e quindi la chiesa delle Anime sante del Purgatorio. Poi la processione, passando per via del Mercato e via Orfanotrofio, ha raggiunto piazza Odierna, facendo ritorno, attraverso corso XXV aprile e piazza Pola, in piazza Duomo. Il rito religioso del Venerdì Santo a Ibla viene celebrato da secoli insieme alle altre processioni tenutesi in occasione delle “Quarantore di adorazione”, animate dalle confraternite del quartiere barocco. I riti sono proseguiti anche nella giornata del Sabato santo con la celebrazione dell’Ora della madre, alle 18, presso la chiesa madre di San Giorgio. Alle 22, al Duomo di San Giorgio e alla chiesa di San Tommaso, la veglia pasquale e, a seguire, la Santa Messa. Domenica, giorno di Pasqua, le Messe saranno celebrate al Duomo, alle 11 e alle 12, e a San Tommaso, alle 12 e alle 18. La Santa Messa solenne, infine, è prevista al Duomo di San Giorgio alle 19. A Ragusa superiore Via Crucis, venerdì sera, lungo le strade del centro storico. La processione con i simulacri della Passione di Cristo è partita dalla Cattedrale di San Giovanni Battista, dove ha fatto ritorno accompagnata dai fedeli che hanno partecipato con la preghiera. Sabato Santo, alle 23, veglia pasquale in Cattedrale e Santa Messa. Domenica di Pasqua, sempre in Cattedrale, la Santa Messa sarà celebrata alle ore 8.00, 10.00, 11.30 (presieduta dal vescovo mons. Paolo Urso) e 19.30.

RIFLESSOLOGIA

Incontro mercoledì 11 aprile alle 11 presso il Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa, nell’ex via Ducezio 13, con la dr.ssa Grace Civello, esperta di riflessologia.

SE IO FOSSI UN ANGELO

Domenica 15 aprile alle 18 e alle 20,30 presso il Teatro il Masd di via Demostene 52 a Ragusa, Peppe Arezzo, Nuccio Boscarino e Fabio Iacono propongono un tributo a Lucio Dalla dal titolo “Se io fossi un angelo”. Informazioni e prenotazioni presso la sede del Masd in via Demostene 52 o ai numeri 0932.686644 o 335.7857079.

No alla John Lennon Valley

La giunta municipale di Ragusa, dietro proposta dell’associazione Laocoonte (facente capo a Filippo e Maria Giudice, da anni abitanti a New York), ha cambiato il nome da Cava Gonfalone a John Lennon Valley. La scelta non piace affatto al Movimento Città che scrive: “Il nostro giornale, il Voltapagina, si era subito occupato del caso e lo stesso avevano fatto le telecamere della nostra trasmissione Sottozero, recandosi in loco e constatando lo stato dei luoghi. Per favore non propinateci anche la John Lennon Valley! La toponomastica è l’insieme dei nomi attribuiti alle entità geografiche ed il loro studio storico-linguistico. Non è l’individuazione capricciosa e causale di nomi di fantasia scaturiti dal nulla. E’ per questo che noi non vogliamo – scrivono gli aderenti al Movimento Città – che la Cava Gonfalone si chiami John Lennon Valley. Qual è lo studio storico e linguistico che ha promosso tale mutamento? Qual è la ragione di una scelta così scellerata? Quale è l’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere? Ma ci pensate se il sindaco Renzi di Firenze un giorno decidesse di mutare il nome dell’Arno chiamandolo Freddy Mercury River? Oppure ad Agrigento la Valle dei Templi mutasse il proprio nome in Claudio Villa Valley? Per piacere risparmiateci quest’ennesima fandonia. Lasciate – scrive il Movimento Città – Cava Gonfalone così com’è. Non toccatela e non massacratela con iniziative scellerate e senza senso. Nel corso di decenni nelle cave S.Domenica e Gonfalone sono stati spesi – ricorda il Movimento Città – decine di milioni di euro per interventi non inglobati in un serio ed unitario progetto di fruizione delle vallate. Sono stati sperperati ingenti denari per la realizzazione di sentieri, illuminazioni, panchine e consolidamenti che oggi appaiono non fruibili e persino distrutti dall’incuria. Nella Cava Gonfalone c’è anche un teatro già realizzato e mai utilizzato né reso fruibile. Le poche risorse che abbiamo spendiamole per rendere fruibili le due vallate anche con semplici sentieri puliti e un pò meno spazzatura. O davvero dobbiamo credere che frotte di turisti si precipiteranno a Ragusa – scrive il Movimento Città – appena sapranno che la vecchia Cava Gonfalone ha mutato nome in Lennon Valley?”.

DIECI BUONI MOTIVI PER ANDARE A TEATRO, UNA RASSEGNA PER RICONQUISTARE I RAGUSANI

L’ultimo dei “buoni motivi”, la rappresentazione teatrale “Arsenico e vecchi merletti”, commedia brillante, piena di colpi di scena, e di ironia noir, ha concluso la rassegna teatrale “10 buoni motivi per andare a teatro”, la variegata ed interessante programmazione organizzata al teatro Don Bosco durante la stagione invernale da Simonetta Cuzzocrea, Vania Orecchio, Sebastiano D’Angelo e Giovanni Dimartino. Dopo Ragusa, la commedia poi farà tappa il prossimo 29 aprile al teatro Garibaldi di Modica. Gli organizzatori tracciano un bilancio in agrodolce. “Sicuramente questo è un anno non facile per l’intrattenimento – spiega Vania Orecchio – Sono tempi duri e la gente preferisce direzionare in altri beni le proprie spese rispetto al cinema, al teatro e alle altre forme di spettacolo. Nonostante ciò possiamo reputarci fortunati, abbiamo lanciato la rassegna in via sperimentale, affiancando per il primo anno generi e opere molto diverse tra loro. Non c’è stata sempre una grande affluenza, ma molte persone che da anni ormai non andavano a teatro hanno pian piano riscoperto il piacere di assistere ad uno spettacolo. Sono state messe le basi per poter riabituare i ragusani al teatro”. Per Giovanni Dimartino “la città sconta l’assenza di un grande organizzatore di teatro quale è stato Nino Criscione con il suo teatro La Mongolfiera. Dalla sua scomparsa, dieci anni fa, il teatro è andato un po’ a scemare. La Mongolfiera era un punto di riferimento di tutti i sabato e domenica. Noi vogliamo ricostruire quella abitudin

Mostra documentaria su Giacomo Albo

Fino al 7 aprile gli spazi espositivi di Palazzo Grimaldi a Modica ospitano la mostra fotografico – documentaria “Semi di vita. Giacomo Albo a 140 anni dalla nascita”. La mostra, curata da Benedetto Gugliotta, Fernanda Grana, Teresa Scivoletto e Rosa Adamo, ripercorre attraverso documenti, libri, immagini fotografiche la vicenda umana, politica, professionale e scientifica dell’intellettuale e botanico nato a Grimaldi, in provincia di Cosenza, che fece di Modica la sua patria d’elezione. In mostra libri, saggi e articoli scientifici (oltre una trentina quelli dedicati alla flora del territorio siciliano e calabrese e alle varietà migliori di grano), ma anche foto d’epoca, carteggi, la scheda biografica del Casellario politico, anche alcune riproduzioni di lettere dell’Albo a Stefano Sommier provenienti dallo Archivio del botanico toscano, conservato nella Biblioteca del Dipartimento di Biologia vegetale dell’università di Firenze. Tra gli oggetti esposti anche semi, piante rare e curiosità botaniche che furono al centro della ricerca scientifica di Albo. Tutti i giorni da lunedì a sabato dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 20; la domenica dalle ore 16 alle 20.

Iniziativa in onore di Bruno Ficili UNA SERATA PER LA PACE

Sono stati alcuni giovani studenti, simbolo delle future generazioni di un mondo che ci si augura senza conflitti, ad aprire sabato sera la “conference-show” dedicata al prof. Bruno Ficili, pluricandidato al Nobel per la pace. Nel foyer del teatro Italia di Scicli, dove si è svolta la manifestazione, gli studenti della III C del secondo circolo didattico Cataudella assieme ai bambini della scuola di danza Olimpo Latino, hanno creato un’installazione artistica con l’icona dello evento, “Oltre l’albero”, il dipinto donato da Giovanni Firrincieli. Poco dopo, spazio allo spettacolo e alla musica con l’esibizione della Stickers Band e del Piccolo Coro dell’Accademia della Musica di Scicli.

UN ALTRO SUCCESSO PER MELODICA

Dalla musica impressionista di Claude Debussy al rigore romantico di Frédéric Chopin. Sabato sera ennesimo successo per la stagione concertistica internazionale Melodica che all’auditorium della Camera di Commercio di Ragusa ha ospitato l’atteso concerto di Laura Nocchiero, pianista ragusana che tra l’altro cura la direzione artistica della stessa stagione. E accogliendo le pressanti richieste arrivate dal pubblico, la Nocchiero ha accettato di esibirsi all’interno della manifestazione che offre gratuitamente bellissimi sabato sera musicali. Sabato sera la Nocchiero ha suonato all’interno del concerto dal titolo “Paesaggi incantati in musica” dedicato a due grandi autori della musica classica. Il concerto ha infatti offerto l’integrale ascolto del “secondo libro” dei preludi di Debussy e alcune pagine significative di Chopin. La Nocchiero è da poco rientrata da una tournée in Germania riscuotendo notevole successo di pubblico e di critica. La pianista ha tenuto numerosi concerti in tutta Europa, in Nord e Sud America, in Giappone, Singapore, Indonesia. Il prossimo appuntamento di Melodica è fissato per il 21 aprile con il concerto “Parigi – New York andata e ritorno” con Claudio Mansutti al clarinetto e Federica Repini al pianoforte.

DOMENICA DELLE PALME A RAGUSA

Chiese affollate per la cerimonia della benedizione degli ulivi nel giorno della domenica delle Palme. E’ stato il vescovo, Paolo Urso, a presiedere il rito in Cattedrale, mentre a Ibla la celebrazione è iniziata con la benedizione ai Giardini iblei e la processione fino al Duomo di San Giorgio. Cortile dei Salesiani affollato di famiglie e bambini, così come tutte le chiese della città. Domenica pomeriggio, a Ibla, le processioni con alcuni simulacri della passione, a cura delle Confraternite. Lunedì santo altre due processioni. La prima dalle 18,30 dalla chiesa di San Giacomo apostolo, all’interno dei Giardini iblei, con il gruppo statuario di “Gesù nell’orto degli ulivi”. Alle 19,45, dalla chiesa di Santa Lucia, la processione con la “Pietà” animata dalla confraternita “Buona morte”.

RAGUSA IBLA, LA SETTIMANA SANTA

Il simulacro del Cristo morto avvolto nel sudario che transita tra i fedeli. La richiesta di supplica rivolta alla Madre Addolorata. Sono due degli atti più suggestivi che caratterizzano un rito la cui tradizione risale alla notte dei tempi e che da qualche anno la confraternita di San Giacomo apostolo, a Ragusa Ibla, ha inteso riproporre. Uno speciale atto di devozione nei confronti dell’Addolorata in onore della quale, venerdì pomeriggio, è stato celebrato il correlato Venerdì che, nel quartiere barocco, anticipa l’avvio delle cerimonie vere e proprie legate alla Settimana santa. Numerosi i fedeli che si sono commossi e che hanno manifestato il proprio dolore al passaggio del simulacro del corpo martoriato di Gesù. In precedenza, il simulacro dell’Addolorata è stato sistemato ai piedi dell’altare. Qui, prima dell’avvio della funzione religiosa, in un cesto di vimini, sono state deposte, contenute ciascuna in un foglietto di carta, le suppliche e le preghiere perché si interceda per il bene dei propri cari. Inoltre, l’arciconfraternita ha messo a disposizione un fiore per ognuno. La “Settina dell’Addolorata” è un evento di totale devozione da parte dei componenti della comunità. Padre Joseph Muamba Bulobo, sacerdote congolese, ha presieduto la Santa Messa. I riti della Settimana santa, a Ragusa Ibla, prendono il via domenica. Il primo appuntamento è fissato alle 10,30 con la benedizione delle palme ai Giardini iblei e la processione verso la chiesa Madre di San Giorgio, dove si terrà la Santa Messa. Sempre domenica, nel pomeriggio, si terranno tre processioni da parte di altrettante confraternite. Alle 17, dalla chiesa dell’Itria, prenderà il via la processione della confraternita “Santa Maria Addolorata dell’Itria”. Alle 19, dalla chiesa della Maddalena, la processione della confraternita “Santa Maria Maddalena”. Alle 19,45, dalla chiesa dell’Immacolata, la processione con “Gesù alla colonna” della confraternita “Santissimo Rosario – Sciabica”. Ogni processione si recherà al duomo di San Giorgio per il fervorino eucaristico.

IL CULTO DELLE NINFE

Un chiaro ed evidente legame tra la Sicilia e l’antica Grecia. Individuato in un culto particolare, quello delle ninfe. Un tema di grande fascino è stato al centro, venerdì sera, dell’ultimo appuntamento di “Ergasterion-Fucina di archeologia”, il ciclo di incontri promosso dalla sezione di Ragusa dell’associazione SiciliAntica. Nei suoi studi, Giancarlo Germanà, docente di Storia dell’arte greca e romana presso l’Accademia di belle arti di Siracusa e ricercatore presso l’American institute for the roman culture di Roma, ha evidenziato come si tratti di un culto così antico da essere precedente al culto di Apollo, famoso come culto oracolare. Partendo dall’analisi delle fonti, in particolare elleniche, Germanà ha individuato tutta una serie di culti che in Sicilia presentano caratteristiche analoghe. Marco Camera, dottorando in Scienze archeologiche e storiche presso l’Università degli studi di Messina, ha invece illustrato l’importanza per l’archeologo di “utilizzare una delle più rilevanti documentazioni materiali, ovvero la ceramica, con lo scopo di farne uno strumento di indagine storica che possa fungere da supporto nei complessi rapporti tra il mondo indigeno e le colonie greche della Sicilia arcaica”. Durante il VI e la prima metà del V secolo a.C., la ceramica rinvenuta nei centri indigeni, soprattutto nelle necropoli, mostra un quadro molto composito, con vasellame locale misto a prodotti coloniali e importati dalla Grecia spesso riuniti negli stessi contesti, che caratterizza la “facies” di Licodia Eubea, espressione della civiltà indigena della Sicilia centro-orientale durante l’età arcaica. Infine, Ambra Pace, specializzata in Archeologia classica presso l’Università di Catania e dottoranda in Scienze archeologiche e storiche presso l’Università degli studi di Messina, nell’ambito della difficile ricomposizione della cultura figurativa dei Greci d’Occidente, si è soffermata ad analizzare le protomi femminili arcaiche della stipe di piazza San Francesco a Catania. Al termine dell’incontro Clorinda Arezzo, presidente dell’associazione SiciliAntica, ha voluto rimarcare il fatto che questo ciclo di incontri, avviato dal 28 ottobre dello scorso anno e caratterizzato da undici appuntamenti, è servito a creare uno spazio importante di dialogo e confronto.

Dieci buoni motivi per andare a teatro ARSENICO E VECCHI MERLETTI

Quanta follia può nascondersi dietro la maschera della normalità? E’ questo il tema portante di “Arsenico e vecchi merletti”, la commedia che l’Associazione culturale “Inveceteatro” porterà in scena sabato 31 marzo alle 21 e domenica 1 aprile alle 18.30 al teatro Don Bosco di Ragusa per la rassegna teatrale Dieci buoni motivi per andare a teatro”. L’ambientazione è quella di una normale famiglia nella quale due anziane vecchiette, dall’apparenza placida, avvelenano gli ospiti della loro camera in affitto. Il testo è stato leggermente adattato ad esigenze sceniche da Simonetta Cuzzocrea e Vania Orecchio; scenografie di Giorgio Battaglia; costumi di Anna Ottaviano; regia di Carlo Ferreri. Ingresso 10 euro. Prenotazioni ai numeri 334/7900315 e 334/ 7900242.

Cinema Lumiere

Da venerdì 30 marzo a mercoledì 4 aprile al cinema di Via Archimede a Ragusa, il film vincitore dell’Oscar 2012 “The artist”. Orario proiezioni 18, 20, 22.

PALCHI DIVERSI IL MACBETH NARRATO DALLA BISEGNA

Un’interpretazione straordinaria e intensa di uno dei più sanguinosi ed efferati drammi shakespeariani. Federica Bisegna ha raccontato il Macbeth nei due appuntamenti in programma nella rassegna Palchi DiVersi, organizzata dalla compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa. Il “dramma scozzese” è stato portato in scena per la regia di Vittorio Bonaccorso e ha visto sul palco una straordinaria Federica Bisegna che ha raccontato i personaggi ideati da Shakespeare attraverso l’antica tecnica del teatro di narrazione. Una tecnica che coniuga la capacità interpretativa con quella dell’improvvisazione, nel rispetto della trama e del pensiero dell’autore. Particolarissima la messa in scena che ha visto abbinare la parola di Shakespeare con le bellissime musiche di Giuseppe Verdi.

STAGIONE MELODICA LA NOCCHIERO IN CONCERTO

Appena tornata da una tournèe in Germania che ha riscosso grande successo di pubblico e critica, la pianista Laura Nocchiero si esibirà sabato 31 marzo alle 20.30 presso la Camera di Commercio di Ragusa. Il concerto “Paesaggi incantati in musica” è inserito nell’ambito della 17° Stagione Concertistica “Melodica” patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Ragusa. Ingresso gratuito.

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