29-03-2024
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Archivio della categoria: Cultura e Spettacolo

Concerto di Capodanno al Teatro Tenda

In occasione delle feste di fine anno, anche quest’anno la provincia di Ragusa organizza per il primo gennaio il “Gran Concerto di Capodanno”, che vedrà esibirsi l’Orchestra Sinfonica iblea diretta dal Maestro Lucia Bonfiglio con la partecipazione del soprano Manuela Cucuccio e il tenore Salvatore Guastella. L’appuntamento è al Teatro tenda, alle 18. L’ingresso è gratuito.

GRAN CONCERTO DI NATALE

Nell’ambito della Festa degli Auguri si apre la 17° Stagione Concertistica “Melodica” con la direzione artistica della pianista . Il Gran Concerto di Natale si terrà Domenica 25 Dicembre alle 19 presso il Teatro Tenda di Ragusa e vedrà protagonista l’Orchestra Filarmonica di Varna diretta dal Maestro Leonardo Quadrini. Ingresso gratuito.

IL VINO ED IL MARE AL MUSEO DI RAGUSA

Si è svolto lunedì sera al Museo Archeologico Ibleo di via Natalelli a Ragusa il simposio “Il vino ed il mare”, iniziativa che ha visto la partecipazione anche di alcune aziende vitivinicole ragusane che hanno organizzato la degustazione dei propri vini. Il legame fra archeologia e culto del vino e, quindi, di Dioniso, è stato rimarcato anche dall’allestimento in un settore del museo di uno spazio con protagonisti tre crateri, attualmente custoditi dalla struttura di via Natalelli e caratterizzati da un’iconografia vascolare tipica del culto Dioniso e del vino. Si tratta di due crateri attici a figure rosse di pieno V secolo a.C. ed uno laconico a corpo interamente ricoperto da vernice nera che hanno conquistato la platea (il cratere laconico e uno dei due crateri attici provengono dalla necropoli di Passo Marinaro della colonia greca di Kamarina, mentre un cratere attico a figure rosse è oggi custodito dal museo archeologico dopo il sequestro degli anni ’70 operato dalla Guardia di Finanza). A relazionare è stato il professore Filippo Giudice, docente di Archeologia e Storia dell’Arte Greca all’Università di Catania, il cui intervento è stato intervallato dalla lettura di alcuni brani tratti dai lirici e dagli storici greci, da parte dell’archeologo Saverio Scerra della Soprintendenza dei Beni Culturali di Ragusa. A introdurre la serata è stata la direttrice del museo, Giovanna Susan. “Il vino e il mare” è un continuum della mostra sugli elmi; allora il tema era stato la guerra, oggi il culto di Dioniso. Durante la serata è stato anche presentato un volume a cura dei professori Filippo Giudice e Innocenza Rizzo Giudice, docente di Letteratura Greca all’Università di Catania.

IL PRESEPE ALLA MADDALENA

Nel cuore di Ibla c’è un presepe, realizzato dalle abili mani dei giovani di Ibla, in particolare della parrocchia San Giorgio, che vuole lanciare un messaggio speciale di pace e unione in Cristo. Da qualche giorno è visitabile all’interno della chiesa della Maddalena sul corso XXV Aprile, al civico 43. E’ il frutto di due mesi di lavoro, prestato dai ragazzi del quartiere barocco, che con la disponibilità del parroco del Duomo, Pietro Floridia, hanno potuto dedicarsi all’opera, ispirandosi alla passione presepistica, storicamente coltivata ad Ibla e rispettando, quindi, i canoni della tradizione. La scena della Natività è stata ricavata allo interno di quella che sembra una grotta naturale. Il contesto agreste riproduce squarci di paesaggi rurali tipici del territorio ibleo. In questi primi giorni di apertura il presepe ha già ottenuto la visita di circa tremila persone e sono parecchi i commenti positivi appuntati sul registro delle presenze. Numerosi anche i turisti che apprezzano l’ispirazione alla tradizione. Il presepe resterà aperto tutti i giorni dalle 16.30 sino alle 23.00. Inoltre è prevista l’apertura sino a tarda notte nelle serate più importanti della ricorrenza natalizia, alla vigilia e nella notte di Santo Stefan

LUNEDI’ 26 DICEMBRE IN SCENA IL PRESEPE DI MONTEROSSO

Il cuore di Monterosso Almo è in costante e in continuo fermento. Sono giorni frenetici prima della “prima”. Lunedì 26 dicembre, a partire dalle 17,30, con raduno del corteo dei visitatori in piazza San Giovanni, andrà in scena il primo appuntamento con la ventisettesima edizione del presepe vivente organizzato dall’associazione Amici del presepe. La matrice, lo storico quartiere di Monterosso, non mancherà di suscitare l’attenzione di visitatori che, come per incanto, si troveranno immersi all’improvviso in un’altra epoca, in una rievocazione, a tutti gli effetti, degli anni Cinquanta. Oltre al 26 dicembre, il presepe vivente sarà replicato l’1, il 6 e l’8 gennaio, sempre con partenza da piazza San Giovanni. Per informazioni 339.8739007.

SARA’ RAFFAELE PAGANINI L’AMERICANO A PARIGI

In scena giovedì 22 dicembre con la sua compagnia nazionale e con la compagnia Almatanz, l’etoile Raffaele Paganini sarà “Un americano a Parigi” per il primo atteso appuntamento della stagione teatrale del cineteatro Duemila di Ragusa organizzata dalla Mabo Eventi. L’omonima opera musicale di George Gershwin e la sua felicissima versione cinematografica curata da Vincente Minnelli, diventano elaborazione drammaturgica per balletto curata da Riccardo Reim, con la coreografia di Luigi Martelletta e l’interpretazione di Raffaele Paganini. Scrittura e movimento coreografici seguono il doppio binario dell’opera originale alla quale però si aggiunge un terzo elemento, ovvero il dato biografico riguardante George Gershwin, lui stesso, neppure trentenne, giovane “americano a Parigi”, dove effettivamente soggiornò abbagliato dalla cultura europea, amante della tradizione classica, pazzamente invaghito della musica di Maurice Ravel. Nel musical si ritroveranno le atmosfere irripetibili della Parigi degli ultimi anni venti, una città in pieno fermento e ancora memore della grande stagione impressionista nonché capitale culturale d’Europa, filtrate dallo sguardo innocente ed entusiasta del giovane musicista-protagonista. La “Ville Lumiere” rivivrà anche scenograficamente, attraverso le numerose citazioni pittoriche proposte. Sarà un vero e proprio diario di viaggio che permetterà anche di indagare la personalità e il processo creativo del musicista americano utilizzando le melodie gershwiniane come “Rhapsody in Blue”, “The Man I Love”, “Summertime”. Prevendita anche on line. Primo settore euro 39,60, secondo 33, terzo 24,20, tribuna 19,80. I biglietti saranno disponibili anche al botteghino la sera dello spettacolo a partire dalle 20.

Palchi Diversi. Successo per “La magica cubosfera”

Non mancano le fate, gli gnomi, i maghi e le streghe, un assistente mago, i guardiani di castelli, la principessa e un fungo parlante, tutti personaggi caratteristici del mondo delle fiabe. Ma l’universo de “La Magica cubosfera” è fatto anche di personaggi, atipici per il mondo fatato, che sono però, talvolta, attualissimi, nel mondo reale. Come quello dell’istitutrice stressata e nevrotica, o della psicanalista ossessiva e ossessionata dal suo lavoro, e poi una bimba, che nessuno mai ascolta. Per questo doppio carattere dei personaggi de “La Magica Cubosfera”, lo spettacolo degli allievi del primo e secondo anno del laboratorio della compagnia Godot, piace sia ai piccoli che agli adulti. I primi sono affascinati dal funghetto parlante, da Maga Magona, dalla romantica principessa e dall’immancabile fata. I secondi si ritrovano nelle nevrosi degli altri personaggi, che però scatenano anche l’ilarità dei piccini. “Abbiamo visto il successo della prima messa in scena – spiega la curatrice dei testi, l’attrice Federica Bisegna – e quindi abbiamo deciso di inserirlo nel cartellone della stagione Palchi DiVersi”. Anche per questo secondo appuntamento della rassegna, il Lumiere di Ragusa si è riempito. “La nostra intenzione è quella di fare amare il teatro anche ai più piccoli”, spiega il regista Vittorio Bonaccorso.

A MONTEROSSO ALMO RIVIVE IL FASCINO DEL PRESEPE

Il dedalo di viuzze del quartiere antico torna ad animarsi. La magia del presepe vivente ambientato a Monterosso Almo, con le atmosfere che rievocano gli anni Cinquanta, è pronto a brulicare di vita e di luce, per far riassaporare ai visitatori le sensazioni di un tempo. Il quartiere Matrice, cornice ideale per la rappresentazione della Natività, farà da sfondo alla rinascita degli antichi mestieri, attività ormai scomparse. L’associazione “Amici del presepe” di Monterosso Almo è all’opera già da parecchi giorni per predisporre un percorso ricco di fascino, da cui si rimane colpiti perché coinvolti nell’immediato dall’atmosfera natalizia. Il 26 dicembre, l’1, il 6 e l’8 gennaio, a partire dalle 17,30, con partenza da piazza San Giovanni, i visitatori potranno ammirare la laboriosità del “curdaru”, del “firraru”, della “lavannara” e, ancora, dello “scarparu”, nonché di tutte le altre figure che, per il Natale, ritorneranno protagoniste riproponendosi alle nuove generazioni, portando in dotazione una ricchezza di storia e di tradizione che, spesso e volentieri, finisce nel dimenticatoio.

Il presepe vivente a Giarratana

Nel momento più magico dell’anno, Giarratana si trasforma in una città incantata. Tutto, a Natale, funziona in sinergia per creare l’atmosfera della “mangiatoia vivente”. Una sfida che torna a riproporsi anche quest’anno, con la 22esima edizione del “Presepe vivente Giarratana” organizzato dall’Amministrazione comunale. Il 26 e 27 dicembre e il 5 e 6 gennaio, a partire dalle 18, si rinnova l’appuntamento con uno degli scenari più suggestivi degli Iblei. L’antico quartiere del “Cuozzu” si rianima, riprende vita per fare da cornice alla scena della Natività. Uomini, donne e bambini portano costumi di un tempo, lavorano con strumenti ed attrezzi delle antiche arti scomparse, richiamando il passato di questa piccola grande cittadina.

Il monumento di Franco Cilia L’associazione Ipazia: “Va rimosso”

Domenica prossima verrà inaugurato un monumento alle vittime del lavoro, ubicato in viale del Fante, di fronte la Provincia Regionale, realizzato dal pittore Franco Cilia. “L’opera è stata donata – si dice – gratuitamente alla “comunità”, che l’ha sistemata a proprie spese – scrive in una nota l’associazione Ipazia, Atei, agnostici, liberi pensatori, anticlericali. Senza entrare, in questa sede, nel merito di queste “donazioni”, diventate un metodo per farsi pubblicità con le proprie opere a spese della collettività; e senza voler parlare di chi decide e con quali criteri l’arredo urbano e quant’altro dovrebbe abbellire una città sempre più degradata, imbruttita e ridotta a dormitorio – scrive l’associazione Ipazia – vorremmo fare delle considerazioni su quest’ultimo esempio di bello che si impone alla città. L’altare-monumento si compone di alcune sagome e di una grande croce, simbolo del cristianesimo, imposto a gente che è morta sul lavoro, facendo sì che la memoria di questi lavoratori rimanga, se non seppellita sotto ad essa, legata ad una croce. Noi contestiamo questa scelta – sottolineano i rappresentanti di Ipazia – che riteniamo non rispettosa della gente che lavora, la quale – a maggior ragione oggi, nella nostra società sempre più multietnica – non appartiene ad una sola fede religiosa, senza considerare i non credenti – atei, agnostici che sono una fetta importante della popolazione. Imporre il simbolo cristiano come simbolo onnicomprensivo di tutte le vittime del lavoro è non solo scelta infelice, – scrive Ipazia – ma presuntuosa e arrogante, e se di essa ne è responsabile l’autore, ne sono corresponsabili, a maggior ragione, coloro che hanno concessa l’autorizzazione all’esposizione in pubblico. Le vittime del lavoro vanno ricordate perché sono incappate in inosservanze di leggi e di regole sulla sicurezza; vanno ricordate perché rappresentano una vergogna che ci deve far riflettere per superare la costante di un mondo del lavoro afflitto da rischi, infortuni, invalidità e decessi. Ricordarli con una croce – aggiunge l’associazione Ipazia vuole invece spostare il problema sul campo della commiserazione cristiana e pretendere che tutti debbano vederlo in questo modo. Per questi motivi noi, come associazione di atei, agnostici, liberi pensatori e anticlericali, riteniamo che il monumento di Franco Cilia vada rimosso e che le scelte sempre più frequenti di simboli “religiosi” come arredo urbano siano rispettosi delle diversità religiose e culturali di tutte le componenti della nostra città.

2011 – La Profezia Il film di Franco Nobile

Sarà trasmesso su Tele Nova sabato 17 alle 21 e domenica 18 alle 15 il film di Franco Nobile “2011 – La profezia”. Il film, girato nel ragusano, vede fra gli attori Pippo Spata, Emanuele Campo, Gianni Mazza, Roberta Minardi, Aurelia Atrax, Biagio Barone, Vania Orecchio, Adriano Gurrieri e Piero Gurrieri, Teresa Zocco, Tony e Giovanna Monteforte, Noemi Antoci, Bartola Guccione.


Presepe alla comunità alloggio della “Casa Famiglia Rosetta”

Lunedì 19 dicembre alle 17.00, sarà inaugurato il presepe realizzato dalla Comunità alloggio per minori Gulino dell’associazione Casa Famiglia Rosetta, in via Mario Leggio 88, a Ragusa. La cerimonia sarà aperta dal Coro “Armonia” della scuola primaria Paolo Vetri di Ragusa che collabora all’iniziativa.

“Finalmente la felicità” al Lumiere

Da venerdì 16 dicembre a mercoledì 4 gennaio, al Cinema Lumiere di Ragusa, in via Archimede, “Finalmente la felicità” di e con Leonardo Pieraccioni. Orari 18.15, 20.15 e 22.15. Tutti i giorni esclusi il 19, il 24, il 28, 29 e 31 dicembre e il 2 gennaio.

Il Vino e il Mare, connubio culturale per il Museo di Ragusa

“Il vino e il mare” è l’evento che si terrà al museo archeologico ibleo di Ragusa, lunedì 19 alle 18. Un simposio inteso come momento di incontro intellettuale legato a Dioniso, la divinità dell’ebrezza, venerata nell’antica Grecia. I crateri rinvenuti a Kamarina, e custoditi presso il museo, erano vasi usati dai greci durante i simposi; al loro interno il vino era mescolato all’acqua dai simposiarchi e poi veniva distribuito ai commensali. Il mare è l’altro protagonista dell’evento perché era la via commerciale per eccellenza dell’antichità; le navi dei mercanti portavano il prezioso carico di anfore e con esso la cultura del simposio e il culto di Dioniso. “I popoli del territorio ibleo erano soprattutto coltivatori ed allevatori ha dichiarato Giovanna Susan, direttrice del museo – e raffiguravano il simposio nei vasi da mensa. Tutt’oggi il legame del territorio con la produzione vitivinicola è forte”. Infatti, durante la manifestazione, è prevista una degustazione di vini prodotti da alcune aziende locali. Sarà ricostruito un simposio in cui verranno esposti tre crateri. “Il percorso che stiamo affrontando con questo evento – ha spiegato l’archeologo Saverio Scerra della Soprintendenza ai Beni Culturali di Ragusa – è in continuità con quello che già avevamo proposto con la mostra degli Elmi. Durante quella mostra erano stati esposti alcuni vasi attici del museo di Ragusa che avevano come tema iconografico la guerra. Oggi si affronta il tema del simposio. I vasi del museo di Ragusa, soprattutto un cratere, rimandano a questo momento fondamentale della società greca”. Interverranno alla manifestazione il professore Filippo Giudice, docente di Archeologia e storia dell’arte greca dell’Università di Catania, lo stesso Scerra, Sebastiano Missineo, assessore regionale ai Beni Culturali, Gesualdo Campo, dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali, e la direttrice del museo Giovanna Susan.

Dario Argento chiude il Costaiblea Film Festival

Alla presenza di Dario Argento si è concluso il Costaiblea Film Festival 2011. Un’edizione ricca di importanti ospiti e di film molto apprezzati che ha collezionato il “tutto esaurito” dalla prima all’ultima giornata. “Una vera soddisfazione vedere ad ogni proiezione il Lumière stracolmo – dichiara Vito Zagarrio, direttore artistico del festival – segno che abbiamo centrato in pieno l’obiettivo. La missione dell’Associazione Costaiblea infatti è la diffusione della cultura cinematografica e la promozione del cinema girato nel nostro splendido territorio. La grande affluenza di pubblico ci spinge ad andare avanti, nonostante i gravi tagli ai contributi, e fare sempre meglio. Abbiamo già molte idee per la prossima edizione che spero possa essere apprezzata come questa: una delle più riuscite”.

La compositrice Giuseppina Torre in concerto a Ragusa per l’Uic

Torna l’arte e la classe di Giuseppina Torre. Un altro concerto che si annuncia un evento per la compositrice iblea che si esibirà, giovedì 15 dicembre, alle 18, nei locali della sezione provinciale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, in via Fucà, a Ragusa. A promuoverla Amedeo Fusco, con il sostegno del Comune di Ragusa, assessorato allo Spettacolo.

Rassegna Palchi DiVersi 2011. La magica cubosfera

Una favola che fa sognare grandi e piccini. “La Magica Cubosfera” è lo spettacolo che la compagnia G.o.D.o.T. di Ragusa porterà in scena con i suoi piccoli allievi mercoledì 14 alle 21 al teatro Lumière di Ragusa nell’ambito della rassegna teatrale Palchi DiVersi. Ingresso 5 euro. Info ai numeri 339. 3234452, 338.4920769 e 0932.682699. Lo spettacolo sarà in replica per alcune scuole.

In libreria l’ultimo libro di Pisana sull’Italia del berlusconismo

E’ già nelle librerie e nelle edicole il nuovo libro di Domenico Pisana dal titolo “Indignazione e doppia morale nell’Italia del berlusconismo”. Nella copertina è raffigurata l’Italia che piange e vi si trovano termini in dicativi di alcune problematiche che il testo affronta: crisi, contraddizioni, ipocrisie e turbamenti. Pisana analizza, in circa 200 pagine, l’ultimo triennio berlusconiano.

COSTAIBLEA FILMFESTIVAL A DARIO ARGENTO IL CARRUBO D’ORO

Il maestro del cinema horror a Ragusa, ospite della quindicesima edizione del Costaiblea Filmfestival. “E’ la prima volta che visito questa splendida città – dichiara Argento nel corso di un incontro con i giornalisti – sebbene io possa vantare origini siciliane”. Si racconta con generosità, parlando del suo cinema, del rapporto con gli attori, dell’importanza della camera da presa (appresa lavorando per Sergio Leone, in compagnia del giovane Bertolucci), del suo ultimo film, Dracula 3D, con il quale si è messo alla prova per la prima volta con la nuove tecnologie cinematografiche. “Il 3D per me è una rivoluzione – afferma il regista Dario Argento – paragonabile all’avvento del colore. Ma più che gli effetti tipici delle animazioni, in cui un oggetto sembra uscire dallo schermo, ciò che della nuova tecnologia mi ha conquistato – dice ancora Argento – è una capacità rivoluzionaria di rappresentazione della profondità. Per realizzare il primo provino in 3D ho studiato un anno intero, ma alla fine mi sento molto soddisfatto”. Una folla di fans e cinefili ha atteso Argento al cinema Lumière di Ragusa per la cerimonia di premiazione. Il Maestro si è concesso generosamente per autografi e foto prima di ricevere, dalle mani dell’attrice Chiara Caselli, che lui stesso ha diretto in “Non ho sonno”, il Carrubo d’oro alla carriera. Dario Argento è stato presente anche alla cerimonia di chiusura del Costaiblea Filmfestival dando vita ad un simbolico passaggio di consegne al giovane regista Ivan Cotroneo, al quale è andato il Premio Rosebud per la migliore opera prima: “La kryptonite nella borsa”.

Ragusa, museo archeologico da via Natalelli ad Ibla Parla Paola Pelagatti: “Sarebbe un grave errore”

“Sarebbe un grave errore trasferire il museo archeologico Ibleo di Ragusa ad Ibla, al Convento di Santa Maria del Gesù”. L’archeologa Paola Pelagatti difende la “sua” creatura, il museo archeologico regionale di via Natalelli, allestito tra il 1955 e il 1960 in seguito ai ritrovamenti storici riportati alla luce nella necropoli greca di Rito e nell’abitato di Scornavacche, dal professore Antonino Di Vita. Fu proprio la Pelagatti, alla fine degli anni Sessanta, a coadiuvare la sistemazione museografica, secondo l’assetto attuale, sulla base del progetto dell’architetto Vincenzo Cabianca. “Anzi, il museo di Ragusa, va valorizzato, e quindi deve restare nel capoluogo, perché è il museo provinciale – sostiene con forza la Pelagatti – mentre il museo che va creato nel Convento di Jesu, può assumere una veste specifica, per esempio legata al patrimonio barocco di cui Ibla né è scrigno per eccellenza”. La Pelagatti, interviene sul dibattito che da qualche tempo si è aperto e che è correlato al progetto di destinazione futura del complesso di Jesu a museo. Attualmente sono in corso dei lavori di sistemazione e messa in sicurezza del monumento di Ibla, che è uno dei 18 beni Unesco della provincia di Ragusa. La realizzazione di un Museo al convento di Jesu verrebbe eseguita con altre fonti di finanziamento, in particolare i Fesr. Nei prossimi mesi si attende l’elaborazione di un progetto preliminare per il trasferimento del Museo da via Natalelli ad Ibla. La direttrice del Museo di Ragusa, Giovanna Susan, sostiene, al contrario della Pelagatti, l’ipotesi del trasferimento del museo nel centro barocco. “La sede del Convento di Jesu sarebbe più idonea – spiega la Susan – e si tratta di attingere a fondi europei, per un importo di 6 milioni e 900 mila euro, che garantirebbero una sistemazione più adeguata, con spazi più ampi e idonei, consentendo di presentare i reperti secondo nuova concezione”.

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