24-04-2024
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Archivio della categoria: Politica

Calabrese: “Maggioranza implosa, il sindaco si presenti in aula per dire cosa succede”

“Oggi il centrodestra si è spaccato sull’elezione del presidente della sesta commissione. Con buona pace di Udc e Pdl che avevano risposto alle nostre valutazioni di qualche giorno fa assicurando che la maggioranza era coesa e compatta. Circostanza, come testimonia anche la mancata elezione di questa mattina, non vera”. E’ il segretario del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, a sottolinearlo dopo che la coalizione che sostiene il sindaco ha proposto per la carica di presidente Emanuele Distefano, consigliere comunale fedelissimo di Dipasquale. Esito della votazione: cinque voti per Distefano e cinque voti per il consigliere Giorgio Massari, proposto dal centrosinistra. In più una scheda bianca. Conclusione? Distefano impallinato e seduta rinviata. “Per la seconda volta in tre giorni – chiarisce Calabrese – facciamo notare come la maggioranza del sindaco sia implosa e come Udc e Pdl abbiano mentito nel rispondere alle nostre riflessioni che evidenziavano un certo malcontento. Siamo davanti ad un’amministrazione che non delibera, non ci sono atti da portare in aula. Da oltre tre settimane il sindaco non c’è, la città è paralizzata, mentre, ancora una volta, le tasse aumentano. Il Pd esprime preoccupazione per le sorti della città. In un momento difficile come questo occorre avere una amministrazione attiva, unita e fattiva. E’ per questo motivo che chiediamo al primo cittadino – scrive Calabrese – di presentarsi in aula allo scopo di riferire che cosa sta accadendo”.

LA PROTESTA DEI FORCONI, RILESSIONE DEI GIOVANI PD

Lo scorso sabato, alla riunione settimanale dei Giovani Democratici di Ragusa, si è discusso sulla protesta dei “Forconi”. Queste le conclusioni dell’assemblea: “Queste manifestazioni che stanno “smuovendo” la Sicilia hanno creato nell’opinione pubblica voci discordanti su chi è favorevole e chi no, animando parecchia confusione soprattutto tra i giovani. Sentiamo l’esigenza di criticare i metodi utilizzati in queste manifestazioni, perché è inaccettabile far valere dei diritti calpestandone altri. A parte personaggi e personalità poco chiare che ruotano attorno a queste manifestazioni, noi vogliamo pensare a coloro i quali non vanno a lavorare da una settimana, agricoltori, trasportatori e pescatori, a cui si sono aggregati anche tutti coloro i quali stanno attraversando, per colpa di questa crisi, – scrivono i giovani del Pd – periodi tutt’altro che floridi. Questa protesta non può far passare il messaggio che la causa di tutto è dell’appena insediato governo Monti, perché in realtà questa crisi è il frutto, oltre che della crisi internazionale, di un decennio di governi Berlusconi-Bossi, e non dobbiamo e non possiamo nemmeno dimenticare che la Sicilia è la terra in cui il centrodestra e il berlusconismo hanno avuto maggiori consensi. Governi che per decenni – scrivono i giovani del Pd – hanno utilizzato i contributi per fare clientelismo e creare contributi “a pioggia” per moltissime delle categorie che adesso scioperano. Per cui noi siciliani non dobbiamo dimenticare di certo che questa è una fase figlia delle scelte scellerate di una classe dirigente che noi siciliani abbiamo contribuito ad eleggere. Ovviamente da questi movimenti/presidi, che hanno bloccato la nostra Regione, non possiamo che trarre una grande lezione: la gente è stanca – scrivono i giovani del Pd – di false promesse, la gente è stanca del fatto che siano sempre i soliti a dover pagare. In noi giovani si deve risvegliare quel senso civico che è mancato, per riuscire dal nostro piccolo a creare il futuro. Ben venga la protesta se fatta in modo civile, ma ai siciliani indignati – concludono i giovani del Pd – lasciamo le parole di Paolo Borsellino: “La Rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa dentro la cabina elettorale con la matita in mano”.

Ospedale Comiso, chiusa urologia: il sindaco protesta

Giuseppe Alfano chiede l’immediata revoca dell’ordine di servizio che trasferisce a Ragusa il personale medico operante presso il reparto di Urologia del Regina Margherita di Comiso. “Il provvedimento adottato quest’oggi da parte del prof. Serrao, responsabile del dipartimento chirurgico dell’Asp Ragusa, è di una gravità inaudita – dichiara il sindaco -. Una decisione schizofrenica che va contro gli interessi della tutela del diritto alla salute dei cittadini di un ampio bacino d’utenza, quale quello ipparino, e in controtendenza con gli ottimi risultati conseguiti da quando il dottor Cannata è stato assegnato al reparto di Urologia del Regina Margherita. Così facendo, l’Asp Ragusa non rispetta gli impegni assunti solennemente e finalizzati al rilancio e al potenziamento del Regina Margherita stesso. Per accordi intercorsi, – dice il sindaco Alfano – l’Asp Ragusa aveva assicurato che il dottor Cannata sarebbe rimasto ad operare a Comiso. A ciò si aggiunga il grido di dolore lanciato più volte dal primario di Chirurgia Generale che da tre mesi chiede l’assegnazione di un ulteriore medico. Se l’ordine di servizio non sarà revocato – conclude il sindaco di Comiso – l’assemblea cittadina di sabato 28 che dovrà discutere sui temi della sanità potrà decidere forti forme di protesta”.

Antoci nomina Moltisanti e Scucces assessori

Il presidente della Provincia Franco Antoci ha nominato i due nuovi assessori provinciali, in sostituzione dei dimissionari Salvo Mallia e Piero Mandarà che hanno lasciato l’incarico all’inizio del mese, in ossequio alla vigente legge regionale in materia di incompatibilità per la presenza in consiglio provinciale di parenti di primo grado. Il presidente Antoci, sentiti i coordinatori provinciali del Pdl, ha firmato la determina di nomina di assessore provinciale per Salvatore Moltisanti che in virtù della nuove norme resterà anche consigliere provinciale, e di Giovanni Scucces, attualmente presidente facente funzioni dell’Asi. In una prossima riunione di Giunta, i due nuovi assessori presteranno giuramento ed entreranno nel pieno delle loro funzioni.

La polemica sugli impianti sportivi di Giarratana. La replica del sindaco

Il Comune montano ha investito sugli impianti sportivi. Il sindaco Pino Lia replica così alle accuse del capogruppo del Pd, Lino Giaquinta. “Qualcuno dimentica l’adeguamento degli spogliatoi del campo di calcio alle norme di sicurezza, lo spostamento delle caldaie, la messa in sicurezza dell’impianto, il rifacimento degli intonaci, e l’eliminazione di infiltrazioni di umidità. Per non parlare dei vari interventi ope- rati sulla copertura della palestra comunale per l’eliminazione delle infiltrazioni di acqua. Purtroppo la vetustà dell’impianto – sostiene Lia – comporta sempre interventi straordinari che in base alle risorse vengono via via affrontati. Qualcuno non ha verificato e quindi non comunicato l’investimento, già previsto, in tempi non sospetti, dal Comune, per lo spostamento degli spogliatoi e la manutenzione sulla palestra della SS 194. Sono poche le risorse ma è grande l’attenzione dell’amministrazione per le attività svolte dalla polisportiva – aggiunge il sindaco Lia – che ha incamerato più del 60% dell’intero importo sui contributi concessi a tutte le società sportive. Scelta operata in ossequio ai maggiori investimenti decisi dalla stessa società ai cui vertici va il plauso e l’apprezzamento per il lavoro svolto”.

CONSIGLIO PROVINCIALE

La seduta ordinaria e pubblica del Consiglio provinciale di Ragusa, è convocata per lunedì 30 gennaio, alle 16.00, nell’aula consiliare del palazzo della Provincia. All’ordine del giorno 10 interrogazioni.

Il vicesindaco di Vittoria: no alle trivellazioni petrolifere nel Mediterraneo

Il vicesindaco, Enzo Cilia, prende posizione sulla paventata ipotesi di nuove trivellazioni alla ricerca di petrolio nel nostro mare. “Apprendiamo da fonti giornalistiche – afferma Cilia – che industrie petrolifere come Shell e Transunion Petroleum continuano a pensare di avere le autorizzazioni per perforare alla ricerca di petrolio il mare antistante le nostre coste, e che il governo nazionale, pur di fare cassa, sarebbe disponibile a concedere le autorizzazioni. Niente hanno insegnato le vicende relative ai disastri possibili come la rottura dell’oleodotto Ragusa-Priolo del 18 gennaio 2010, in territorio di Noto, o disastri effettivi come la grande marea nera del Golfo del Messico, che ha distrutto un’intera regione dell’Oceano. Il rischio ambientale ed economico dei territori in cui si perfora – scrive il vicesindaco di Vittoria – è troppo grande per poterlo lasciare in mano a compagnie che non avrebbero, come è accaduto con la British Petroleum e la Transocean negli Usa, i soldi e la volontà per risanare i territori danneggiati da sversamenti e perdite di idrocarburi. I danni lì sono stati incalcolabili e per decenni se ne piangeranno le conseguenze. Non consentiremo – scrive il vicesindaco di Vittoria Enzo Cilia – il fiorire di nuovi pozzi per idrocarburi nel Mediterraneo. Adesso basta! Non siamo in vendita! Il modello di sviluppo economico per la rinascita della Sicilia non passa dagli idrocarburi, e chiediamo alle istituzioni scelte forti e coraggiose per invertire la tendenza degli anni trascorsi. La vocazione della Sicilia e della provincia di Ragusa – scrive il vicesindaco di Vittoria passa attraverso le sue ricchezze ambientali, monumentali, agricole, e non vogliamo rischiare di perderle. La Sicilia è dei Siciliani e non può essere ceduta in cambio di royalties. Non ci sono royalties che bastino per comprare e cambiare il futuro della nostra regione. Occorre bloccare con tutti i mezzi, leciti e non violenti, i permessi e le concessioni; l’ex ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, si era pronunciato per una moratoria a tempo indeterminato, ed il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, non deve dimenticare – conclude il vicesindaco di Vittoria Enzo Cilia – di applicare il Piano Paesaggistico Regionale”.

Ragusa, Calabrese: “Il sindaco ha perso la maggioranza? Faccia una verifica”.

Giovedì in Consiglio comunale, Pd, Idv, movimento Città e Mpa, pur astenendosi, con la loro presenza hanno permesso alla città di votare un atto che darà la possibilità di costruire una strada di collegamento tra la via Piccinini e via Colleoni, fornendo una via di fuga in più alla scuola Mariele Ventre”. A dichiararlo il segretario cittadino del Pd, Giuseppe Calabrese, che non può fare a meno di rilevare il dato politico di quanto accaduto l’altra sera in aula. “Dipasquale – dice in maniera chiara il segretario Calabrese – è senza maggioranza. Pdl e Udc, infatti, al momento del voto hanno lasciato l’aula facendo mancare i numeri per esitare l’atto, e soltanto la responsabilità della minoranza ha fatto sì che il punto passasse. Il cartello del sindaco, quindi, almeno con riferimento a quanto accaduto giovedì scorso, è rimasto solo con i suoi consiglieri fedelissimi (quelli delle liste civiche per intenderci) e i consiglieri del Pid. Il sindaco ne prenda atto e dia il via ad una verifica interna perché noi – scrive il Pd – non intendiamo affatto sostenere questa maggioranza”. Calabrese continua affermando che “da anni il Pd si batte per risolvere il problema e, diverse volte, aveva presentato emendamenti al Piano triennale delle opere pubbliche, sempre puntualmente bocciati dalle destre di Dipasquale. Ecco perché il partito ha sentito la responsabilità, assieme al resto della minoranza, di rimanere in aula, condividendo il fine dell’atto (cioè la realizzazione della strada) ma opponendosi al metodo per nulla chiaro e in dubbio di legittimità. Stiamo parlando, infatti, di una variante al Prg che deroga alla legge che norma le distanze a poter costruire dal ciglio della strada. Nei fatti, – spiega il Pd – anziché espropriare e costruire la strada come previsto nel Prg, l’Amministrazione ha chiesto di permettere al proprietario del terreno in questione di costruire sul ciglio della strada, accollandosi gli oneri di costruzione dell’arteria. L’Amministrazione comunale ha dunque chiesto al Consiglio di autorizzare il privato a costruire un palazzo laddove – conclude il Pd – non sarebbe stato possibile senza la deroga alla norma. Per questo parliamo di dubbi di legittimità”.

COMISO: IL CONSIGLIO APPROVA LA DICHIARAZIONE DI DISSESTO FINANZIARIO

L’on. Pippo Digiacomo interviene a seguito della dichiarazione di dissesto approvata dal Consiglio Comunale: “Come avevamo previsto nel novembre del 2008 all’interno del libro bianco tuttora pubblicato, il comune di Comiso era destinato a fallire: smantellando l’ufficio tributi e tasse, bloccando per interessi privati il Piano Regolatore, procedendo a una stabilizzazione alla cieca senza le coperture finanziarie adeguate, spendendo come pazzi per feste, festini, staffisti, contributi e prebende, il danno si profilava irreversibile. Davanti a un tale disastro Alfano – scrive Digiacomo – non trova di meglio da dire che la colpa è di chi lo ha preceduto. Il solito vecchio disco rotto, pieno di disinvolte imposture e analogo a quello più nuovo che ci ha propinato a proposito dei voli e delle gare clandestine con Porsche e Ferrari, della presenza di pregiudicati per associazione mafiosa dentro l’aeroporto, del sacco di Cava Porcaro, dell’incendio del Palaroma, della distruzione del verde pubblico, della spazzatura in mezzo alle strade, della paralisi dei servizi, della paralisi degli uffici e così via dicendo. Ma che razza di uomo politico è questo sindaco Alfano, – scrive Digiacomo – che gioca con un comune importante e prestigioso come il ragazzino col trenino elettrico che smette di tormentare solo quando lo ha completamente sfasciato? Quello che noi abbiamo fatto per la nostra amata Comiso in dieci anni è sotto gli occhi di tutti e nel cuore dei comisani: cento opere pubbliche, aeroporto, e una rete di servizi alla città tra le più capillari del Mezzogiorno. Ma il sindaco Alfano, quello del fallimento, che cosa ha realizzato in 4 anni d’amministrazione? Quali opere pubbliche – si domanda Digiacomo – escluso un paio di “tortini” malriusciti in un paio d’incroci cittadini? Al contrario, non solo non ha costruito opere pubbliche e servizi pubblici, ma quelli che c’erano si è impegnato a distruggerli sistematicamente. In verità sarebbe arrivato il momento – scrive Digiacomo – che le forze politiche responsabili, a prescindere dal colore politico, staccassero la spina a questo vero flagello per Comiso e tentassero un difficile ma possibile lavoro di ricostruzione”.

Ferrovie al capolinea, da lì è iniziato il declino

Anche se la giornata della mobilitazione a difesa delle ferrovie iblee, nonostante l’ennesimo accorato appello lanciato dai ferrovieri, non ha ottenuto una grande partecipazione di cittadini, la manifestazione di sabato, il sit-in alla stazione di Ragusa, ha raggiunto comunque un primo risultato. I presenti, ferrovieri, pendolari, rappresentanti sindacali ed esponenti politici e qualche cittadino, hanno deciso di costituire un comitato permanente che organizzerà tra il 24 e il 26 febbraio un’assemblea pubblica provinciale per elaborare la piattaforma delle richieste del territorio per il rilancio delle ferrovie locali. A questa assemblea verrà invitato l’assessore regionale ai Trasporti Russo. Il presidente della Provincia Franco Antoci ha sottolineato che sino ad oggi le richieste di incontro avanzate dalle province di Ragusa e Siracusa non hanno avuto alcuna risposta. A seguito dell’ultima eliminazione di treni pendolari disposta dal nuovo orario ferroviario, i presidenti delle due province hanno cercato invano di interloquire con l’assessore Russo. Da cinque anni infatti la Rfi (rete ferroviaria italiana) continua a ribadire che il problema dello smantellamento dei treni risiede nella mancata firma del contratto di servizio, fra Regione Sicilia e società ferroviaria. Una situazione di stallo, nella quale il territorio ha perso anche la capacità di interloquire. “Non vogliamo pensare che quella di oggi sia l’ultima manifestazione a difesa delle ferrovie iblee – ha detto Pippo Gurrieri della Fltu Cub trasporti, il sindacato di base che ha organizzato la manifestazione -. Non vogliamo credere che il raduno odierno sia come la raccolta al capezzale di chi sta morendo. Dobbiamo lottare e chiedere alla società ferroviaria che restituisca al territorio quello che è stato tolto via via, negli anni”. Dopo l’intervento di Gurrieri, parecchi esponenti politici hanno preso la parola (presenti fra gli altri gli onorevoli Digiacomo, Ammatuna, Gurrieri, Chessari, i consiglieri comunali di Ragusa, Calabrese e La Rosa, il vice sindaco del capoluogo Cosentini, il consigliere provinciale Giovanni Iacono). “In fondo per rilanciare la ferrovia basta poco – ha detto il pendolare Piero Paolino – è sufficiente che i Comuni si attivino per mettere degli autobus nelle stazioni e creare un raccordo”. Una realtà inesistente alla stazione di Ragusa, forse unica città capoluogo d’Italia ad avere il capolinea dei bus a grande distanza dalla stazione ferroviaria. “Per noi giovani, per gli studenti, il trasporto ferroviario è un’alternativa importante – ha detto Gianmarco Di Cara -. Lo abbiamo sperimentato in questi giorni quando è stato impossibile raggiungere Catania con il gommato”.

FERROVIE, IL PD ADERISCE ALLA PROTESTA


Anche il Pd di Ragusa raccoglie l’appello alla mobilitazione lanciato dalla Cub Trasporti di Ragusa per chiedere che la ferrovia iblea non cessi l’attività. Il segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa, Giuseppe Calabrese, spiega: “Parteciperemo all’assemblea in programma alla stazione di Ragusa a partire dalle 10, raccogliendo l’invito della Cub. Sul rilancio della ferrovia è fondamentale la massima attenzione. Riteniamo – ha detto ancora il segretario cittadino del Pd, Peppe Calabrese – non si possa più tergiversare oltre. Forniremo, se possibile, il nostro contributo per venire a capo della difficile e mai risolta problematica”.

MUOS NISCEMI, VITTORIA E’ CONTRARIA

Il vice sindaco e assessore all’Ambiente della città di Vittoria, Enzo Cilia, ha risposto all’interrogazione presentata dal capogruppo di Movimento Democratico al consiglio comunale ipparino, Lombardo, sulla vicenda relativa all’impianto Muos, un sistema satellitare, che dovrebbe essere realizzato a Niscemi. “L’amministrazione comunale di Vittoria – ha dichiarato Cilia – ha partecipato alle iniziative politiche ed istituzionali messe in atto dal Comune di Niscemi e dal Comitato No al Muos. Fra le tante iniziative – ha dichiarato ancora Cilia – si vuole ricordare quella del 23 settembre 2011, allorché è stata notificata ai militari americani, ai cancelli della base radar, dai sindaci di Niscemi, Vittoria, Gela, Caltagirone e di altri Comuni, l’ordinanza di sospensione dei lavori di costruzione delle antenne, lavori che si stanno eseguendo senza alcun provvedimento autorizzativo di natura urbanistica ed amministrativa ha scritto ancora il vicesindaco di Vittoria Cilia -. Già ad una riunione del tavolo di lavoro inter-istituzionale tenuto presso la Prefettura di Ragusa, tavolo che dovrà fissare l’ennesima data di apertura dello scalo ragusano, è stato rappresentato dall’amministrazione di Vittoria lo studio dei rischi associati alla realizzazione del Muos a firma dei professori Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu del Politecnico di Torino che prefigura – continua il vicesindaco Cilia – interferenze elettromagnetiche incompatibili con il regolare traffico aereo in buona parte della Sicilia orientale. L’amministrazione comunale di Vittoria continuerà nel suo impegno al fianco dell’amministrazione comunale di Niscemi e del Comitato no Muos”.

Futuro e Libertà sostiene Forza D’Urto

“Il continuo aumento del costo dei carburanti non è più sostenibile, né per le famiglie né per le imprese”. Il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, Enzo Pelligra, sostiene la protesta degli autotrasportatori che, anche nell’area iblea, hanno dato vita a blocchi e a presidi per esprimere tutta la propria indignazione rispetto a quanto sta accadendo. “Le proteste degli autotrasportatori siciliani – prosegue Pelligra – . Solo 78 i Comuni in Sicilia e 4 in Provincia di Ragusa che usufruiranno di un investimento di 23 milioni di euro che ha come obiettivo quello di favorire lo sviluppo delle aree rurali attraverso l’accesso alle nuove tecnologie di comunicazione volte a ridurre l’isolamento fisico e geografico delle zone più marginali del territorio siciliano. A fine febbraio scade il bando di selezione delle ditte che dovranno eseguire i lavori di attraversamento della fibra ottica, mentre a fine marzo-inizio maggio partiranno 32 cantieri e sarà l’Infratel a seguire il cablaggio.

RAGUSA, STRADE URBANE COME TRAZZERE. IDV INTERROGA IL SINDACO


Interrogazione presentata dai consiglieri comunali di Ragusa dell’Italia dei Valori, Salvatore Martorana e Peppe Tumino, in merito allo stato del manto stradale di parecchie vie urbane del capoluogo. “Le nostre vie cittadine – sostengono i due esponenti di IdV Ragusa – risultano del tutto inadeguate e carenti di manutenzione, piene di pericolosi avvallamenti, di buche e con larghi tratti di asfalto decisamente deteriorati. Nel corso della precedente amministrazione Dipasquale erano stati contratti mutui per ben 3.300.000 euro da destinare – sostengono Martorana e Tumino dell’IdV – alla manutenzione straordinaria delle strade, delle piazze ed alla sistemazione di arterie interessate da lavori relativi a condutture interrate. A fronte di ciò, tuttavia, constatiamo il pessimo stato in cui versano le strade della nostra città”. I consiglieri comunali dell’Italia dei Valori chiedono al sindaco di conoscere con quale periodicità viene effettuato dall’Ufficio Tecnico il monitoraggio delle condizioni delle strade e delle piazze urbane, quale iter burocratico viene seguito nel caso di segnalazioni pervenute dai cittadini e quante e di quale entità sono state le cause di risarcimento danni che hanno visto il Comune soccombere negli ultimi 5 anni.

AUTOTRASPORTI, SEGNALI DAL GOVERNO NAZIONALE

“Le rassicurazioni fornite dal sottosegretario ai Trasporti, Guido Improta, che giovedì in aula alla Camera, rispondendo ad un’interpellanza, ha assicurato che il Governo è pronto ad inserire nei primi provvedimenti utili nuove norme a favore dell’autotrasporto, costituiscono un segnale importante e sono la conferma che il confronto che abbiamo avviato da alcune settimane con Roma sortisce i primi, positivi effetti”. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Pier Carmelo Russo. “Mi auguro – aggiunge l’assessore Russo – che le parole dell’esponente dell’esecutivo nazionale, unitamente alla richiesta di un incontro urgente avanzata giovedì al premier Monti dal presidente Raffaele Lombardo, possano contribuire a rasserenare il clima e a far rientrare la protesta degli autotrasportatori”.

AUTOTRASPORTO, DALLA REGIONE ARRIVANO 15 MILIONI

In attuazione all’art. 68 della legge regionale n. 6/2009, che prevede aiuti agli autotrasportatori, grazie a un fondo economico con una dotazione iniziale di 15 milioni di euro, destinato a finanziare crediti di esercizio ed aiuti per gli investimenti, la Crias, l’ente controllato dalla Regione siciliana, con delibere del presidente Rosario Alescio, ha autorizzato l’approvazione delle prime 76 richieste di finanziamento per complessivi 2,46 milioni di euro. Le operazioni di pagamento sarebbero già in corso di esecuzione. Si procederà nei prossimi giorni allo scorrimento della graduatoria per l’impegno definitivo della complessiva dotazione finanziaria. Lo comunica la presidenza della Regione siciliana, a margine della riunione con autotrasportatori ed agricoltori, che si è svolta a Palazzo d’Orleans a Palermo.

ASSEMBLEA UDC COMISO

“Un patto politico per la città”, è questo il tema dell’assemblea dell’Udc di Comiso e Pedalino che si terrà domenica 22 con inizio alle 9,30, presso la sede del partito a Comiso in viale della Resistenza, nei pressi della chiesa di San Biagio. L’incontro sarà anche l’occasione per gli udicini per discutere del dissesto finanziario del Comune di Comiso, di sanità, di infrastrutture, dell’aumento delle tasse, del lavoro, del welfare.

RAGUSA, PASS ZONE BLU AUMENTATO DEL 20%

Nel turbinio di aumenti della tassazione, come da noi segnalato nei giorni scorsi, anche il contributo per il rilascio del pass residenti per le strisce blu a Ragusa è aumentato del 20%, passando da 10 euro a 12 euro. “I gesti d’amore per il centro storico superiore da parte del sindaco Dipasquale e di tutta la sua amministrazione – ha dichiarato Alessandra Sgarlata, delegata per il centro storico del Partito Democratico di Ragusa – non finiscono con il Natale, ma continuano anche in questi ultimi giorni”. La rappresentante del Pd è ironica nel sottolineare l’aumento di 2 euro per il rilascio del pass ai residenti. “Il sindaco, prima – ha detto ancora la Sgarlata – ci annuncia l’aumento del costo dei ticket della sosta a pagamento sulle strisce blu, adesso ci annuncia l’aumento del contributo per le spese di rilascio pass zone blu, quota che i residenti del centro storico superiore devono versare al Comune. La tariffa – specifica la rappresentante del Pd – ha subito un aumento del 20% passando dai 10 euro del 2011 ai 12 euro per l’anno in corso”.

Unione gay: no a dimissioni vescovo

“Trovo assurdo che il prof. Giannino, a nome dell’associazione culturale docenti cattolici, chieda le dimissioni del nostro vescovo Urso solo perché ha avuto il coraggio di ricordare la laicità dello Stato. Se tocca alla Chiesa il giudizio morale delle unioni gay, allo Stato tocca il riconoscimento di situazioni che esistono e dei relativi diritti in quanto persone”. Sono le parole di Filippo Angelica capogruppo Udc al Consiglio comunale di Ragusa. “Al vescovo Urso – continua Angelica – va la mia piena solidarietà ringraziandolo per il prezioso impegno sociale che da sempre profonde in favore della nostra comunità. A lui chiediamo di continuare nella sua azione pastorale. Il vescovo Urso è un pastore esemplare”.

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