23-04-2024
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Archivio della categoria: Politica

PIANI DI RECUPERO Italia dei Valori di Ragusa: “Il sindaco vanta meriti non suoi”

L’assessore regionale al Territorio ha firmato il decreto di approvazione dei piani di recupero. Un provvedimento che rappresenta una buona opportunità per movimentare il settore dell’edilizia e dare una boccata di ossigeno all’economia cittadina. “Il sindaco Dipasquale si è immediatamente intestato il merito, sostenendo di avere svolto un ottimo lavoro. Ma l’ottimo lavoro a cui lei fa riferimento – sostiene Italia dei Valori rivolgendosi al sindaco di Ragusa – sarebbe stato tale solo se, sei anni fa, fra i primi atti della sua amministrazione, lei si fosse interessato dei piani di recupero, consentendo ai cittadini proprietari di lotti interclusi di poter costruire la propria casa a tempo debito e a costi sensibilmente molto più contenuti di quelli odierni. Lei invece con la sua ormai nota e consueta “attenzione” verso gli interessi, di imprese private (ricordiamo tutti il volgare sventolio di assegni in Consiglio comunale) ha lavorato con sospetto grande fervore ed interesse, affinchè rapidamente venisse approvata l’edificazione delle aree Peep, di cui Ragusa poteva tranquillamente fare a meno. Lei durante il suo primo mandato, – scrive Italia dei Valori – non ha adottato nè privilegiato alcuna politica di incentivazione per il recupero e il restauro delle unità abitative, tesa alla riqualificazione e alla rivitalizzazione del Centro storico di Ragusa superiore – aggiunge il coordinatore di Italia dei Valori di Ragusa Venerando Cintolo -. Lei, disinteressandosi del Centro storico, ha provocato notevoli danni economici ai cittadini ragusani proprietari di case che oggi vedono il valore dei propri immobili più che dimezzato rispetto a sei anni fa, visto il degrado cui i quartieri sono stati condannati; basta fare un giro nelle stradine di quello che fino a poco tempo fa era il cuore pulsante della città per rendersene conto! Lei, favorendo con sospetta testardaggine l’edificazione delle aree Peep – conclude il coordinatore di Idv, Cintolo – ha svuotato colpevolmente il centro storico di Ragusa superiore della sua Ragusanità. A motivo di ciò, anche i tanti negozi e botteghe artigianali che insistevano nel Centro storico sono stati costretti a chiudere e dismettere la loro attività”.

Partito Repubblicano, nominato il nuovo coordinatore di Ragusa

Fabio Capuano è il nuovo coordinatore cittadino della sezione di Ragusa del Partito Repubblicano Italiano. E’ stato nominato dal segretario regionale Gino Calvo che ha affidato a Capuano il compito di rilanciare il partito e di sviluppare le future azioni programmatiche. Capuano, 38 anni, è architetto e per 5 anni ha fatto parte della commissione risanamento centro storico.

Taglio delle province, il Pd chiede la proroga per Ragusa

Anche il Pd s’inserisce nel dibattito sul taglio delle province. Per il Partito democratico non sarebbe giusta la scelta di commissariare l’ente in attesa della nascita dei consorzi dei Comuni. Il Pd, quindi, chiede che venga data una proroga alla Provincia regionale di Ragusa.

Comune di Scicli, Margherita Rizza è il commissario straordinario

La  alto funzionario della Regione siciliana, sarà il commissario straordinario che reggerà le sorti della città di Scicli fino al voto di primavera. La Rizza ha già chiesto di convocare una conferenza dei caposettore per lunedì 19 dicembre alle 13 in Municipio. Uno dei primi temi che saranno affrontati sarà la gestione dei rifiuti.

Pratiche clientelari nella sanità, la denuncia di Sel

“Sembra che il Presidente della Regione Lombardo continui a piazzare suoi uomini fidati dappertutto, all’ombra del governo tecnico appoggiato dal Pd addirittura facendo infuriare qualche deputato dello stesso Pd che lamenta tra le altre cose la nomina lottizzata di due primari all’ospedale di Avola”. La denuncia arriva da Sel – sinistra ecologia e libertà – che così continua: “La nostra provincia è stata ed è esente da tale pratica, visto che ha fatto i conti con gli ex padrini della sanità del Pdl e dell’Uudc e per la verità anche degli ex Ds e ora deve fare i conti con un deputato Mpa tornato in sella dopo la parentesi degli arresti domiciliari. Mi chiedo – scrive il vicesindaco di Vittoria Garofalo – se i deputati del Pd della nostra provincia riescano a essere vigili e solerti al fine di evitare possibili soprusi. La cosa migliore da fare sarebbe mettere via le mani della politica dalla sanità. Perché la buona politica è quella che dà gli indirizzi per la tutela della salute e organizza al meglio i servizi sanitari, quella “cattiva” decide i primari, con criteri arbitrari fondati sul potere, la convenienza di qualcuno, la spartizione. Occorrerebbe cambiare la legge che consente questi atti di sopraffazione e consentire le nomine dei primari – scrive Sel – per concorso pubblico e non in modo discrezionale. Per non dimenticare mai che la sanità che funziona non è solo quella libera dagli affari di qualcuno e dalla lottizzazione politica. E’ quella che sta vicina ai cittadini, – conclude Sel – fornisce servizi accessibili, contribuisce alla cultura della salute e non al consumismo sanitario, anche in provincia di Ragusa”.

COMISO, SITUAZIONE ECONOMICA ALFANO VOLA A ROMA

Il sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, è andato a Roma, presso il Viminale, per discutere in merito alla situazione economica del Comune. Il primo cittadino, grazie all’intervento del Prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, ha interloquito coi tecnici del Ministero degli Interni, chiarendo quali sono le criticità dell’Ente casmeneo e le ragioni che hanno condotto al grave stato di indebitamento dell’Ente stesso. Il sindaco ha chiesto lumi sulle possibilità di evitare la dichiarazione di dissesto finanziario. E’ apparso chiaramente che la situazione è complessa e che le possibilità di evitare la dichiarazione di dissesto dipendono dall’eventualità di ottenere dalla Regione siciliana importanti risorse finanziarie anche al fine di tentare, in tempi brevissimi, la chiusura di transazioni con i creditori dell’Ente.


SANTA CROCE, CONSUMI CIVICI DELL’ACQUA RICHIESTA DI RISARCIMENTO AL SINDACO SCHEMBARI

Poco meno di 720 mila euro, per il mancato pagamento delle così dette utenze civiche relative alla fornitura dell’acqua negli ultimi tre anni. Una citazione in giudizio al primo cittadino di Santa Croce, Lucio Schembari, da parte della ditta Mediale, che gestisce il servizio idrico e fognario, per il mancato pagamento della fornitura dell’acqua (240 mila euro all’anno negli ultimi tre anni) nelle palestre, nella caserma dei Carabinieri, nella parrocchia San Giovanni e il relativo consumo nelle docce installate durante la stagione estiva lungo la fascia costiera. Il sindaco, durante il suo intervento nella seduta del consiglio comunale di giovedì sera, ha parlato di un atto intimidatorio. “Un atto anomalo – dice il consigliere comunale di Progetto Santa Croce, Giorgio La Rosa – che va a minare i rapporti tra il concessionario e l’amministrazione intesa nel suo complesso cioè giunta e consiglio. Proprio nel momento in cui si stava cercando un dialogo, seppur nel rispetto delle posizioni reciproche, si va a colpire a livello personale per cercare di ottenere qualcosa di diverso”. Il direttore della Mediale, Antonino Guidotto, spiega che non c’è nessun atto intimidatorio ma il sindaco è stato chiamato in causa da terzi. “Abbiamo sollecitato l’amministrazione ad installare i contatori per misurare l’effettivo consumo dell’acqua delle cosiddette utenze civiche – spiega il direttore della Mediale -. La ditta, al silenzio ripetuto dell’amministrazione e degli uffici, ha emesso regolare fattura per il consumo effettuato dal 2008 ad oggi. Gli avvocati del Comune ci hanno risposto che in atto non c’è alcun contratto sottoscritto tra il Comune e la ditta. A questo punto, secondo quanto recita il testo unico degli enti locali – continua il direttore della Mediale -, è il primo cittadino a risponderne in prima persona”.

Occhipinti: “evitare il commissariamento della Provincia”

In attesa del consiglio provinciale di lunedì 19, il presidente del massimo consesso ibleo, Giovanni Occhipinti, ha convocato per sabato 17 alle 16, una riunione con la deputazione regionale iblea e i consiglieri provinciali per discutere del possibile commissariamento della Provincia.

Iniziative culturali per commemorare l’anarchico Franco Leggio

Per ricordare uno dei più importanti fondatori del movimento anarchico di Ragusa, sabato 17 dicembre si terranno alcune iniziative nel capoluogo, organizzate dal Gruppo Anarchico di Ragusa e dalla Federazione Anarchica siciliana. Alle 17.30, nei locali della Società dei libertari, in via G.B. Odierna, 212, si terrà la proiezione del film “Franco Leggio, un anarchico di Ragusa” di Pino Bertelli. Successivamente si svolgerà una conferenza che avrà come relatori Natale Musarra che interverrà sul tema “Paolo Schicchi e Franco Leggio, l’anarchismo eroico siciliano” e Pippo Gurrieri che si soffermerà sulla tematica “L’eredità politica e umana di Franco Leggio”. Al termine della conferenza un brindisi in onore dell’anarchico che morì cinque anni fa.


Scicli, il Consiglio chiede l’invio del Commissario

Un documento unanime, con cui il consiglio comunale di Scicli chiede l’invio da parte della Regione del commissario straordinario che dovrà reggere le sorti del Comune fino a nuove elezioni. E’ quello votato da tutti i consiglieri comunali di Scicli venerdì, all’indomani della protesta degli operai della ditta Busso, che non percepiscono lo stipendio da tre mesi. Ad intrecciarsi in queste ore tre diverse vicende: la vacatio istituzionale, il mancato pagamento degli stipendi agli operai impegnati nella raccolta dei rifiuti solidi urbani, e la decisione dell’Oikos di chiudere i cancelli della discarica di Motta Sant’Anastasia ai camion carichi di rifiuti provenienti da Scicli. In consiglio è stato reso noto lo stato dell’arte della vicenda economica legata al costo dei rifiuti. La Oikos attende il saldo, da Scicli, di 295 mila euro. L’Ato Ambiente Ragusa è in credito verso Scicli di un milione di euro. La ditta Busso di 1 milione 77 mila euro. Il presidente Rivillito ha reso noto che a fronte di un ricavo, derivante dalla Tarsu, di 3 milioni 574 mila euro, i costi del servizio sono di 4 milioni e 98 mila euro, il che vuol dire che la tassa copre solo l’87% del servizio, quando dovrebbe coprirlo invece per la totalità. Molti cittadini, individuati (non evasori perciò) non pagano deliberatamente la Tarsu. L’ammanco è di un milione di euro.

MUOS NISCEMI, CONFERENZA A VITTORIA

Si terrà a Vittoria, in via Principe Umberto 56, un incontro su Muos di Niscemi e Aeroporto di Comiso, organizzato dal circolo di Sinistra Ecologia e Libertà. Saranno presenti Antonio Mazzeo, giornalista, Valeria Indovina e Vincenzo Cummaudo, movimento No Muos di Niscemi, Filippo Dicara, Sel Comiso, Salvatore Garofalo, Sel Vittoria, Legambiente Vittoria.

Vittoria, comizio di Incardona

Domenica 18 alle 11,30 in piazza del Popolo a Vittoria, l’on. Carmelo Incardona, coordinatore provinciale di Grande Sud, terrà un comizio sugli argomenti di politica locale e sull’attività dell’amministrazione comunale di Vittoria.

DISTRETTO DEL SUD EST, IL PD CHIEDE LA SEDE A RAGUSA

E’ stato approvato in Consiglio comunale lo statuto del Distretto del Sud Est. Il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, ha presentato, in qualità di consigliere comunale, un atto di indirizzo che impegna l’amministrazione comunale a chiedere la modifica dell’articolo 2 affinché si possa individuare la sede legale della società consortile a Ragusa e non a Siracusa, come invece previsto. L’atto di indirizzo è stato votato all’unanimità dal civico consesso. “Non ho poi condiviso il fatto – spiega Calabrese – che all’elezione del sindaco di Palazzolo a presidente, in sostituzione del dimissionario sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, il Comune di Ragusa non abbia presenziato. Ho chiesto motivazioni all’assessore Sonia Migliore, che avrebbe dovuto essere presente, sulla sua assenza, ma è risultata impreparata a rispondere sulla questione”, ha dichiarato il consigliere Peppe Calabrese.

Santa Croce, i cristiani riformisti con Mandarà

I Cristiano Riformisti sostengono la candidatura di Piero Mandarà alle prossime elezioni comunali di Santa Croce. Da un incontro tenutosi nei giorni scorsi fra l’Assessore provinciale alle Politiche Sociali, Piero Mandarà, ed alcuni esponenti dei Cristiano Riformisti è emerso uno scambio di vedute convergenti, da cui la scelta di lavorare nella medesima direzione. Geraldo Bertolone, coordinatore regionale dei Cristiano Riformisti, ha espresso l’idea di voler sostenere in pieno la candidatura a sindaco di Santa Croce di Piero Mandarà. “Noi appoggiamo Piero Mandarà perché è una persona diversa dall’incarnazione dell’uomo politico comune – ha detto Bertolone -. Secondo il nostro modo di concepire l’attività politica, lo riteniamo l’uomo che può risollevare Santa Croce.

Scicli invasa dai rifiuti. L’appello di Italia dei Valori

Il paese invaso dai rifiuti. Una situazione che con il passare delle ore è destinata drammaticamente sempre più a peggiorare. Italia dei Valori di Scicli chiama all’appello tutte le forze politiche e sociali e, rivolgendosi direttamente a tutti i Consiglieri comunali ed al Presidente del Consiglio comunale, chiede che venga immediatamente convocato un Consiglio comunale permanente che preveda la presenza del Prefetto. “Come si è arrivati a questo punto? La verità è molto semplice: sono finiti i soldi per pagare lo smaltimento fuori provincia e la discarica di Motta Sant’Anastasia ha chiuso i battenti ai camion che portano i rifiuti da Scicli – scrive Italia dei Valori – e il Comune si trova in una situazione di dissesto finanziario come mai in precedenza: la Giunta Venticinque priva di programmazione economica e amministrativa ha portato il Comune di Scicli sull’orlo del fallimento. La mancanza di liquidità impedisce la normale vita amministrativa e pone a rischio qualsiasi impegno economico. Adesso viviamo l’ultimo gravissimo allarme: spazzatura da tutte le parti con serio rischio per la salute pubblica – conclude Italia dei Valori – cioè ci hanno buttati nel baratro e sono scappati. E’arrivato il momento dell’impegno: non restiamo muti testimoni ma partecipiamo responsabilmente”.

Consiglio Provinciale

Lunedì 19 dicembre, alle 18.00, si tiene il Consiglio provinciale di Ragusa. All’ordine del giorno la discussione sull’articolo 23 del decreto sulla riduzione dei costi di funzionamento delle autorità di governo, del Cnel, delle autorità indipendenti e delle province.

Aiuti alle aziende. 14 imprese ragusane finanziate dalla legge regionale 9

L’assessorato regionale delle Attività produttive pubblicherà a giorni la graduatoria provvisoria delle istanze presentate a valere sul bando di selezione (approvato con decreto 3453 del 2009), per la concessione di aiuti alle imprese. A darne notizia è l’on. Ammatuna, che ne ha seguito l’iter a partire dalla approvazione della legge regionale 9 del 2009 su “Norme in materia di aiuti alle imprese”, che prevede l’attuazione del programma operativo Fesr 2007/2013. Ad essere state ammesse e finanziate sono state 14 imprese della provincia di Ragusa – di cui due con sede a Ragusa, sei a Modica, una a Chiaramonte Gulfi, tre a Scicli, una a Pozzallo ed una ad Ispica – mentre altre quattro imprese sono state ritenute ammissibili ma non hanno raggiunto il punteggio necessario per ottenere il finanziamento.

La Regione approva i piani di recupero per Ragusa Calabrese: “Il Pd incassa un grande risultato per la città”

L’assessore regionale al Territorio, Sebastiano Di Betta, ha emanato il decreto, firmato dal direttore generale dell’assessorato, Sergio Gelardi, con cui si approvano i Piani di recupero nella città di Ragusa. A darne comunicazione il segretario cittadino del Partito Democratico, Giuseppe Calabrese, che da anni segue l’evolversi dell’intricata questione. “Oggi finalmente – dice Calabrese – siamo arrivati al dunque. E non possiamo non esprimere la nostra soddisfazione per la positiva risoluzione di una vicenda che interessa da vicino 26 aree ricadenti nelle contrade della città e che oggi fanno parte integrante del capoluogo ibleo”. Ci saranno immediati effetti dopo l’emanazione del decreto da parte della Regione. “Significa – aggiunge Calabrese – che i proprietari dei lotti interclusi potranno avviare le procedure per la realizzazione di costruzioni edili mentre l’Amministrazione comunale sarà chiamata ad adoperarsi per dotare le aree in questione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria”. Il segretario Calabrese ringrazia il deputato regionale del Pd, Giuseppe Digiacomo, che si è interessato per far sì che il decreto potesse arrivare alla firma”. Il decreto – sostiene Calabrese – fornisce una possibile alternativa al monopolio di mercato edilizio imposto dai costruttori su aree Peep che, fino ad oggi, erano gli unici ad avere spazi cui poter contare per edificare. Ma oggi non è il giorno della polemica. Oggi, piuttosto, – scrive Calabrese – è il giorno della soddisfazione perché finalmente Ragusa incassa un risultato che potrà avere ricadute interessanti sul piano della crescita economica del settore edilizio alle prese con i morsi della crisi”.

Per una politica libera e senza inciuci

Riceviamo e pubblichiamo una lettera diffusa alla stampa da quattro giovani del Pd. “Siamo un gruppo di giovanissimi dirigenti del Partito Democratico, poco più che ventenni, ma che possiamo vantare diversi anni di militanza politica e diverse esperienze sia amministrative sia politiche; non siamo soliti utilizzare la stampa per la polemica politica e con questo comunicato non vogliamo fare polemica fine a se stessa, ma sollevare una questione di principio, una questione politica che riteniamo assolutamente inaccettabile per un partito che si rispetti come il nostro. Venerdì 9 dicembre all’interno della direzione provinciale del Partito Democratico abbiamo ascoltato il sen. Gianni Battaglia che ha ammesso – dopo essersi autodefinito il dirigente della sinistra iblea che storicamente ha avuto i più prestigiosi incarichi – il suo disimpegno, e quello di altri compagni a lui vicino, nella campagna elettorale per motivazioni che un giorno forse spiegherà; ma era chiaro il riferimento alla contrapposizione interna con il segretario Calabrese. Parole gravissime! Parole passate assolutamente in secondo piano in quella direzione dove si parlava di università e in cui moltissimi non vedevano l’ora che quella discussione finisse subito. Solleviamo questo problema innanzitutto perché le campagne elettorali le facciamo a prescindere! Dalla mattina a sera a fare volantinaggio davanti alle aziende, a scrivere i programmi, a contattare i cittadini nei mercati rionali e nel porta a porta, a incontrare migliaia di elettori, ad affiggere i manifesti; sacrifichiamo famiglia, fidanzate, amici, lavoro, studio, e tutto questo rimettendoci soldi, perché nessuno ci ha mai pagato né rimborsato un euro. Lo facciamo perché ci crediamo perché crediamo che le nostre città meritano amministrazioni migliori di quelle che propone il centro destra. Venerdì abbiamo appreso che il dirigente “più prestigioso per incarichi nella storia della sinistra” invece si può permettere di disimpegnarsi. Forse per lui il bene della città non vale? Nella scelta tra Sergio Guastella e Nello Dipasquale ci potevano essere motivazioni talmente alte che potevano portare a disimpegnarsi? Nella stessa direzione abbiamo poi anche appreso – sempre dalle parole del sen. Battaglia – che la nomina fatta dallo stesso Nello Dipasquale, in un posto che, come tutti sappiamo, è di sottogoverno, prima a componente del Consiglio d’amministrazione del consorzio universitario e, a pochi giorni dal voto amministrativo, a vice presidente non ha influito nella scelta del disimpegno. Questa nomina – dice il senatore Battaglia – è di natura tecnica e non politica, per cui il Partito Democratico non c’entra nulla in questo CdA e nella sua gestione: il senatore Battaglia c’è in veste personale, per le sue competenze tecniche. Come si può accettare un discorso del genere? Se passa questo principio qualsiasi dirigente del Partito Democratico può farsi indicare in qualsiasi posto di sottogoverno da qualsiasi amministratore di centro destra, proprio con la “scusa” della nomina tecnica. La politica che intendiamo noi è una cosa diametralmente opposta! Noi con gli amministratori di centro destra e berlusconiani non ci vogliamo avere niente a che fare, e l’opposizione la facciamo veramente senza avere mai il problema di parlare! Perché noi siamo liberi, e la politica dell'”inciucio”, quella accomodante, quella delle mezze parole o addirittura delle parole mai dette non la sopportiamo, anzi la nostra opposizione che è sempre finalizzata al governo della città, è fatta di proposte, di lavoro, di alternativa a questa destra iniqua, clientelare e che fa passare i diritti per concessioni. Qualcuno ci ha detto che prima di parlare dobbiamo avere 40 anni di militanza, e che è un peccato che non abbiamo appreso gli insegnamenti che ci sono stati dati. Probabilmente è vero, ma anche senza aver capito tutto, capiamo che tutto questo non può essere ammesso dal nostro Partito e dai suoi dirigenti, né che un dirigente di primo piano possa permettersi il “lusso” di “saltare un giro” né di farsi nominare come “tecnico” dal sindaco del centro destra in un consorzio universitario il cui lavoro viene definito positivo sol perchè ci sono più di 1000 iscritti a fronte degli 80 iniziali di agraria del ’95. Già ad Aprile scorso il segretario on. Zago e l’on. Digiacomo avevano preso posizione riguardo alla gestione unilaterale del centro destra di questo consiglio d’amministrazione, con la presenza a “titolo personale” di Battaglia. Adesso però ci aspettiamo, dopo questa direzione provinciale e dopo le parole che sono state aggiunte, che il Partito Democratico provinciale e i suoi vertici, non solo prendano una posizione netta sul fallimento della politica universitaria in provincia che hanno messo in piedi i soci di maggioranza e il CdA di loro espressione, ma chiediamo anche che prendano una posizione chiara e netta sul metodo e sul modo di fare politica affinchè il Pd sia da esempio ai giovani del Partito e agli elettori. Vogliamo dire chiaramente che siamo diversi dal centro-destra e che rappresentiamo un’alternativa per questo paese e per le future generazioni. Hanno allora ragione quelli che sostengono che alla fin fine siamo tutti uguali? Noi non ci arrendiamo, andiamo avanti per la nostra strada e speriamo che i cittadini capiscano che il cambiamento è possibile, è credibile e che c’è qualcuno che può rappresentarlo veramente! La lettera porta le firme di Nanny Frasca, assemblea regionale Riccardo Schininà, direzione provinciale Alessandra Vicari, assemblea regionale Marco Moltisanti, direzione provinciale

Provincia, dai capigruppo un no al commissariamento dell’Ente

La conferenza dei capigruppo consiliari, riunita sotto la presidenza di Giovanni Occhipinti, ha esaminato l’emendamento governativo alla manovra finanziaria decisa dal governo Monti che prevede la decadenza dei consigli provinciali entro il 31 marzo 2013 e la decisione di commissariare le sei province che sarebbero dovute andare al voto nella prossima primavera, ivi compresa la provincia di Ragusa. Ha esaminato anche la dichiarazione resa all’Ansa dal presidente della Regione Siciliana sull’opportunità di commissariare sia le province di Ragusa e Caltanissetta. Alla luce delle dichiarazioni del governatore siciliano, la conferenza dei capigruppo consiliari ritiene impraticabile la strada del commissariamento rispetto ad organi democraticamente eletti e che questa ipotesi cozza col disegno di legge approvato dalla Giunta Regionale che prevedeva la proroga di un anno degli organi della provincia di Ragusa. “Si respinge pertanto – si legge in un comunicato – l’ipotesi del commissariamento a priori nel momento i cui il parlamento siciliano deve affrontare ancora la discussione sul ddl riguardante l’abolizione delle Province e la costituzione dei libero consorzi dei comuni”. A tal proposito la conferenza dei capigruppo ha determinato la convocazione di una seduta straordinaria ed urgente ed aperta del consiglio provinciale di Ragusa per lunedì 19 dicembre alle ore 17 per determinare il no al commissariamento degli organi provinciali e approvare un documento di indirizzo da inviare al presidente della Regione Siciliana e al presidente dell’Ars.

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