19-04-2024
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Archivio della categoria: Politica

Pd Ragusa: “Intese possibili con tutti, ma non con Territorio”

“Sostegno pieno alla linea del segretario provinciale Salvatore Zago. In perfetta sintonia con le risultanze emerse durante i lavori della direzione dell’11 novembre scorso”. Il segretario cittadino del Pd di Ragusa, Giuseppe Calabrese, dopo la riunione di segreteria chiarisce che, dall’organismo comunale, è arrivata la conferma all’unanimità circa le posizioni manifestate da Zago. “Così come è stato deciso in direzione provinciale – aggiunge Calabrese – anche il Pd di Ragusa si dice disponibile, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, ad aperture e a valutare eventuali alleanze con chiunque, da Fed all’Udc, senza trascurare, naturalmente, le rappresentanze della società civile eccezion fatta per l’associazione Territorio, non foss’altro perché i massimi esponenti di questa associazione sono i leader locali di Pdl e Pid”.

Ragusa e il dissesto idro-geologico. I consiglieri di Italia dei Valori chiedono monitoraggio dei siti a rischio

Il fatto che la città di Ragusa non sia attraversata da torrenti o corsi d’acqua non la solleva da eventuali problemi causati da dissesti idrogeologici. Infatti, vi sono altre possibili cause di dissesto, non collegate alla presenza di fiumi, che nel capoluogo in questi ultimi anni hanno evidenziato la presenza di aree di criticità. Per questa ragione, i consiglieri comunali di Italia dei Valori, Peppe Tumino e Salvo Martorana hanno presentato una interrogazione, che senza usare toni allarmistici, pone soprattutto il problema del monitoraggio delle zone a richio. I cedimenti dei costoni rocciosi, vedi corso Mazzini, l’esplosione di tombini, come il fognolo di viale del Fante e nel tratto di via Archimede davanti l’ex Ambassador, e i problemi di precarietà statica, come nel caso del costone sopra la panoramica di Ibla, sono gli esempi più concreti di quello che può essere il rischio idro-geologico nel capoluogo. I due consiglieri sollecitano monitoraggi in tutti i siti potenzialmente soggetti a dissesto idrogeologico, in particolare nel costone sottostante il tratto di via Mariannina Schininà, denominato “U scaricu”, perché nato da un intervento di riempimento, e chiedono la definizione dei progetti di messa in sicurezza dei luoghi più a rischio.

Discariche abusive amianto. Siglato accordo tra Provincia e Comune di Scicli

Protocollo d’intesa tra la Provincia e il Comune di Scicli per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto abbandonati in discariche abusive lungo il territorio sciclitano. L’accordo prevede che la Provincia provveda nella misura del 25% e del 75% il Comune, a impegnare le somme necessarie alla rimozione dei rifiuti in Eternit.

Nello Dipasquale e l’ultimo bacio ad Angelino

Verrebbe voglia di colpirlo come Michelangelo con il suo Mosè per chiedergli: Perchè non parli? Contento, smarrito, rassegnato, arrabbiato, preoccupato, cosa prova il nostro sindaco per la dipartita di Berlusconi? Un commento sarebbe un atto di chiarezza, ed anzi se esprimesse un sentimento di ritrovata liberazione si potrebbe persino credere che Nello Dipasquale il Pdl se lo è lasciato davvero alle spalle. Capiamo il silenzio imbarazzato di Leontini e di Minardo che attendono la fine della tempesta per spuntar fuori come i vavaluci e rimettersi in lento movimento, ma Nello Dipasquale, che è intervenuto persino per le sofferenze degli abitanti di Gaza annunciando l’invio di pacchi umanitari, mai partiti né arrivati, perché non parla? Sarebbe una dichiarazione intrisa di logica: ero talmente consapevole delle rovine che si avvicinavano che mi sono dissociato dal partito inventandomi una associazione per riposizionarmi. No, non parla, una specie di paralisi degli apparati cognitivi; alla fine, però, è prevalso il comportamento primitivo che salva l’uomo nei momenti disperati: è partito per Catania per andare ad ossequiare Angelino Alfano. Beccato venerdì pomeriggio all’aeroporto Fontanarossa in assetto da comitato di accoglienza insieme alla Prefetto Cannizzo per ricevere il segretario del Pdl, l’uomo che da lì a qualche ora avrebbe tentato nell’ultimo pranzo di regime di convincere Monti a salvare le aziende del Cavaliere. Rimarrà alla storia: Nello Dipasquale c’era nei giorni più difficili del monarca per testimoniare al gran lacchè di corte che la periferica Ragusa era rimasta fedele. Ragusa come Sirte: l’ultima roccaforte. Gli ha dato due baci, asciutti ma pieni, forse gli ha sussurato frasi di conforto e vicinanza, e, come un impagabile domestico, si è assottigliato al suo fianco; poi cinque o sei auto blu che sfrecciavano in direzione delle Ciminiere – qui Alfano ha presentato il suo libro sulla mafia – e così il nostro sindaco è sparito nel corteo quasi funebre ripiegando verso gli iblei. Mentre a Catania si consumava il saluto cerimonioso e prudente, qui a Ragusa imperversava la sagra della frittella, il più solido appuntamento folcloristico e culturale nato dallo sforzo intellettuale e programmatico della stagione berlusconiana. Che penserà l’avvocato Michele Sbezzi, pensatore della fucina trasversale di Territorio, di tale gesto riverente? Nulla. La forza di Nello Dipasquale è stata l’operosa spoliticizzazione delle coscienze scioltesi in una adorazione del vitello d’oro. A Ragusa comunque la nave va. Per il contenimento delle spese della casta, il sindaco ha aumentato di 900 euro lo stipendio del suo assistente Michele Colombo che ne prendeva solo 1800; per il cambiamento sostanziale della politica, il vicesindaco Cosentini – del Pid di Saverio Romano – che non disdegnerebbe la designazione come candidato alla presidenza della Provincia, nel frattempo, è transitato in Territorio; infine, per la salvaguardia del territorio e la battaglia per un buon piano paesaggistico a tutela dell’agricoltura imprenditoriale, riferiamo notizia riservatissima: i livelli di salmonella proveniente dal percolato dei letamai e recinti delle aziende zootecniche stanno massacrando la sorgente Scribano Oro e, di conseguenza, anche la Misericordia tanto che il Comune ha deciso di scaricare tutto nel fiume Irminio. Si è talmente contratta la democrazia di questa città, da non riuscire a cogliere le bugie, le grossolanità, le ridicolaggini del potere. Ben ci sta anche un patetico Nello Dipasquale che corre a Catania per l’ultimo bacio ad Angelino.

Salvi i Pronto Soccorso degli ospedali di Comiso e Scicli

E’ quanto assicurato dalla commissione regionale Sanità che martedì mattina ha incontrato a Palermo la delegazione iblea composta dai sindaci Giuseppe Alfano e Giovanni Venticinque, dal presidente del consiglio comunale di Scicli Rivillito, e dai deputati regionali Ammatuna, Digiacomo, Leontini, Minardo e Ragusa. La commissione ha condiviso e fatte proprie le rivendicazioni interpretate dai rappresentati del territorio ibleo. A tal fine, è stato dato mandato al manager dell’Asp, Ettore Gilotta, anch’egli presente insieme ai direttori sanitario e amministrativo Granata e Sigona, di assicurare: il mantenimento dei presìdi di Pronto Soccorso di Comiso e Scicli; la medicalizzazione delle ambulanze di Comiso e Scicli (impegno assunto dal dott. Alagna, responsabile generale del servizio di emergenza presso l’assessorato regionale alla sanità); il potenziamento del servizio di radiologia e laboratorio analisi presso i due ospedali; la revoca della circolare del 118 che illegittimamente ha disposto il divieto di ricovero nei pronto soccorso di Comiso e Scicli. Ora dovrà essere monitorato costantemente lo stato degli interventi e di ogni altro impegno assunto dalla direzione dell’Asp Ragusa.

Emergenza amianto nelle campagne modicane

“Il pericolo amianto non risparmia, purtroppo, neppure le campagne delle nostre città. E le segnalazioni che, proprio in questi ultimi giorni, ho ricevuto dalla zona di Modica mi spingono a sollevare, ancora una volta, l’attenzione sulla delicata questione”. E’ la consigliera provinciale del Partito democratico, Venera Padua, a raccogliere l’ennesima indicazione di carattere ambientale e a sollecitare la necessità di un intervento per evitare guai maggiori. “Premesso che conferire amianto in giro, come se nulla fosse, è un reato – aggiunge Padua – perché si tratta di un rifiuto speciale per smaltire il quale c’è bisogno dell’adozione di uno specifico protocollo, esprimo la mia preoccupazione per il proliferare delle discariche abusive. Già in commissione Ambiente, alla Provincia, ci siamo occupati di monitorare un fenomeno in crescita. E’ necessaria un’azione congiunta tra tutti gli enti territorialmente competenti. Ecco perché chiedo all’assessore provinciale al Territorio e ambiente, Salvo Mallia, – scrive la consigliera Padua – di stabilire un piano d’azione in accordo con l’assessorato competente del Comune di Modica per potere, finalmente, non solo arrivare ad una mappatura dei siti a rischio ma, soprattutto, stabilire le modalità operative di rimozione di questo rifiuto pericoloso”.

Aperture domenicali (PD) sodisfatto, ringrazia (UDC)

“Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto con riferimento alla liberalizzazione, almeno sino al 31 marzo, delle aperture domenicali”. Si esprime così il segretario del Partito democratico di Ragusa, Peppe Calabrese, che in una nota non manca di criticare l’amministrazione comunale. “Era stato proprio il Pd, mesi addietro – ha scritto Calabrese – a presentare un ordine del giorno avente le medesime finalità. E però cambiano gli uomini ma non i metodi. Lo assessore allo Sviluppo economico, Sonia Migliore, sembra aver appreso da subito il metodo del sindaco. Prima ha fatto bocciare l’odg del Pd in Consiglio. Poi lo ha fatto proprio e quindi lo ha deliberato. Ha rubato la nostra idea”. Calabrese chiede anche una determina sindacale prima della fine dell’anno per attestare la libertà per gli esercizi commerciali del territorio di poter aprire in qualsiasi momento dell’anno. Poi il Pd rivolge un ringraziamento ai consiglieri comunali dell’Udc. “In particolare a Salvatore Fidone che ha saputo imporre il proprio pensiero senza farsi condizionare dall’assessore”, ha concluso Peppe Calabrese nella nota inviata alla stampa, rimarcando la propositività dell’azione in consiglio comunale del partito di Bersani.

Punta Braccetto, l’acqua divide il consiglio comunale

L’acqua a Punta Braccetto divide il consiglio comunale di Santa Croce. Il protocollo d’intesa siglato con il Comune di Ragusa per l’allaccio alla rete idrica di Santa Croce, secondo i consiglieri di minoranza, doveva essere discusso in consiglio comunale. “Alcuni argomenti di interesse generale, e nel caso specifico la modifica del regolamento idrico, vanno discussi in consiglio comunale – spiega il consigliere comunale, Carmelo Mandarà -. Queste scelte adottate dal sindaco Schembari, all’insaputa dei consiglieri, vanno assolutamente censurate. Vogliamo capire in quali termini è stato sancito l’accordo e quali sono i benefici di carattere economico per i cittadini di Santa Croce che pagano l’acqua a peso d’oro”. Le tariffe idriche, tra l’altro, vengono discusse in consiglio. “Siamo favorevoli a tutte le iniziative che vanno nell’interesse dei cittadini di Punta Braccetto – aggiunge il consigliere comunale Rosario Pluchino – non solo dei residenti ma anche degli operatori turustici di una zona di grande pregio, che è stata dimenticata per anni dalle due amministrazioni. Siamo favorevoli, ma il protocollo d’intesa andava discusso in consiglio”. Secondo l’accordo il Comune di Ragusa attingerà alla rete idrica di Santa Croce a giorni alterni nel periodo compreso dal 16 settembre al 14 giugno e tutti i giorni, tre ore al giorno, dal 15 giugno al 15 settembre. Il compenso economico è di 2 euro al metro cubo più la bonifica della sorgente Passolato.

Depotenziato il reparto di Urologia dell’Ospedale di Comiso. Il sindaco Alfano attacca il dirigente Asp Serrao

Il dirigente dell’area chirurgica dell’Asp Ragusa, dottor Serrao, ha disposto il divieto di effettuare interventi chirurgici di urologia presso il reparto dell’ospedale di Comiso qualora comportino ricovero anche per una sola notte. “Sono esterrefatto dell’atteggiamento persecutorio e ottuso col quale si continua a porre in essere il piano ormai smaccatamente chiaro tendente ad annullare ogni funzionalità dell’Ospedale Regina Margherita – dichiara il sindaco Giuseppe Alfano – Ho appreso oggi la decisione del dottor Serrao. Il mio stupore è motivato da due ragioni. La prima, perché la disposizione del dottor Serrao contraddice le decisioni assunte in precedenza da altri e più alti dirigenti dell’Asp, che invece avevano previsto tale tipologia di interventi. La seconda è grave ancor più perché tali interventi hanno luogo a Ragusa con ricovero ordinario e costringono i pazienti a più pernottamenti in ospedale per pretese ragioni organizzative, sottoponendo, pertanto, a maggiori spese l’azienda sanitaria e ciò contraddice il principio di economicità tante volte invocato, mentre a Comiso tale tipologia di interventi sono avvenuti o in regime di day surgery o, al massimo, con un solo pernottamento in ospedale”.

Fognolo di viale del Fante. Si allungano i tempi: il Comune deve rifare il progetto formale

Che fine ha fatto il progetto di sistemazione del fognolo di viale del Fante a Ragusa, il secondo intervento, quello di imperiosa urgenza, che il Comune di Ragusa avrebbe dovuto realizzare in tempi stretti, a seguito del secondo crollo che ha interessato la zona? Siamo ancora alla fase progettuale. Proprio in questa settimana, i tecnici del Comune capoluogo hanno incontrato i rappresentanti della Protezione civile per esaminare, in maniera congiunta, il progetto proposto dall’amministrazione. Mesi fa la Protezione civile aveva sollecitato delle modifiche alla prima bozza che aveva ricevuto da palazzo dell’Aquila. Dopo le richieste di revisione, il Comune aveva finalmente inserito i cambiamenti sollecitati, e quella bozza, rivista, è stata appunto oggetto di questa ultima riunione. Adesso il Comune deve fare il progetto formale. I tempi, insomma, si allungano ulteriormente. Tutto lascia pensare che nemmeno per gennaio 2012 si possa avere speranza di riaprire la metà della carreggiata di viale del Fante, soggetta al crollo, dopo l’ultimo cedimento del costone. Nella prima ipotesi presentata dal Comune al dipartimento regionale della Protezione civile di Ragusa si chiedeva un finanziamento di 300 mila euro, per realizzare il semplice ripristino del fognolo. L’idea non è piaciuta al responsabile della Protezione civile iblea, l’ingegnere Chiarina Corallo, che ha invece chiesto una modifica essenziale: apportare la previsione di una tubatura aggiuntiva. Secondo la Protezione civile, infatti, non era possibile chiedere un altro finanziamento a Palermo (dato che si tratta della seconda istanza, visto che il primo finanziamento ottenuto e utilizzato, concretizzatosi in un intervento tampone, non è stato sufficiente ad arginare il problema). Eseguire un altro intervento tampone, senza avere certezza di riuscire a far fronte a una nuova emergenza era impensabile per la Protezione civile. Adesso si attende il nuovo progetto in versione definitiva. L’ingegnere Corallo, comunque, fa presente che allo stato attuale, non ha certezza sul finanziamento che poi si dovrà richiedere e ottenere a Palermo, alla sede regionale della Protezione civile.

Piano paesistico, Fabio Granata: “Adesso applichiamolo per preservare il patrimonio degli iblei”

“Esprimo grande soddisfazione per la decisione del Cga sul piano paesaggistico ragusano. Ora subito la sua immediata e intelligente applicazione per preservare il patrimonio più grande degli Iblei: il paesaggio ambientale e culturale”. Lo ha detto il vice coordinatore nazionale di Futuro e Libertà Fabio Granata, commentando la decisione del Consiglio di Giustizia Amministrativa. “Il paesaggio è un elemento indispensabile di sviluppo e identità culturale e la Sicilia e gli Iblei non possono fare passi indietro”- ha commentato Granata-. “Cultura, viticoltura, zootecnia, innovazione, agricoltura avanzata, turismo culturale troveranno sempre più negli Iblei un luogo privilegiato a condizione che sia preservato il paesaggio e l’anima dei luoghi”.

Torna in vigore il piano paesaggistico; accolto dal Cga il ricorso della Regione

La prima sezione del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo ha accolto la richiesta di sospensiva sulla sentenza del Tar di Catania che “bocciava” il Piano paesistico della Provincia di Ragusa. Era stata la Regione siciliana, con l’assessorato Beni culturali, a rivolgersi ai giudici di secondo grado per chiedere la sospensiva. Questo vuol dire che il Piano torna nuovamente ad essere in vigore, con tutte le norme di salvaguardia. Contro la richiesta della Regione, avevano presentato appello dinanzi al Consiglio di giustizia amministrativa il Comune di Ragusa e la Provincia. A darne comunicazione è stata Legambiente Sicilia: “Il piano paesistico di Ragusa torna pienamente in vigore con tutti i suoi effetti di tutela e conservazione del patrimonio dei beni culturali e naturalistici. A questo punto l’iter di approvazione di tutti gli altri piani, a partire da quelli di Siracusa e delle Egadi, che si erano arenati a causa della sentenza del Tar, deve riprendere celermente”. Anche Legambiente si era costituita in giudizio contro la sentenza del Tar, ma la sua richiesta non è stata accolta. Poco cambia, dal momento che comunque l’obiettivo degli ambientalisti e della Regione per tutelare il territorio ibleo è stato raggiunto. Grande soddisfazione viene espressa anche dal soprintendente di Ragusa, Alessandro Ferrara, il quale fa sapere che le osservazioni al Piano sono state tutte esitate e si va verso l’approvazione definitiva dello strumento di tutela che “non nega l’agire antropico”, ma appunto regolamenta gli interventi. “Speravo si potesse discutere in materia diversa” – risponde il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale che aveva condotto la battaglia contro questo piano. Per Dipasquale, che per primo si era rivolto ai giudici amministrativi per stoppare il piano, con il ricorso al Cga, “si è percorsa la strada peggiore”.

Santa Croce, Città futura si prepara alle elezioni

Il movimento civico e di opinione aperto al contributo anche di semplici cittadini ha organizzato una serie di appuntamenti in vista delle amministrative di primavera. Domenica mattina in piazza Vittorio Emanuele confronto con i cittadini e mercoledì pomeriggio, nella sede della biblioteca, conferenza stampa di presentazione. Hanno già aderito al progetto Sel e Italia dei Valori.

Ragusa, ordine del giorno contro i costi della politica

Il segretario cittadino del Partito Democratico di Ragusa, Giuseppe Calabrese, ha presentato in aula, in qualità di consigliere comunale, un ordine del giorno teso ad impegnare l’amministrazione a ridurre i costi della politica. Il documento, che vede Calabrese come primo firmatario, ha già ottenuto la sottoscrizione dei consiglieri del movimento Città, di Idv e Mpa. Nell’odg si dà mandato al sindaco ed alla sua giunta di ridurre del 30% gli importi dei gettoni di presenza percepiti dai consiglieri comunali ad ogni presenza in Consiglio e in commissione e di ridurre altresì del 30% gli importi delle indennità percepite dal sindaco, dagli assessori e dal presidente del Consiglio per l’espletamento del loro mandato. Nel caso del Comune di Ragusa, i costi della politica sono determinati anche, ma non solo, dai gettoni di presenza dei consiglieri comunali per la partecipazione alle sedute dei Consigli e delle commissioni. “E’ necessario a tal proposito – dice Calabrese – sottolineare l’importanza delle commissioni consiliari che servono ad approfondire argomenti di notevole importanza per l’ente locale ed è per tale ragione che riteniamo improponibile ridurre l’attività delle commissioni e del Consiglio per raggiungere l’obiettivo del risparmio. I costi della politica sono, altresì, determinati dalle indennità erogate al sindaco, agli assessori e al presidente del Consiglio comunale che, a differenza dei consiglieri – precisano Calabrese e la segreteria cittadina del Pd -, percepiscono delle somme mensili precostituite per lo svolgimento del loro lavoro. Anche per l’attività amministrativa è indispensabile produrre proposte di delibere e atti utili all’attività dell’ente che chiaramente implicano tempo e sacrifici da parte di sindaco e assessori”.

Comiso si mobilita per salvare il Pronto Soccorso

Si è svolta presso l’aula consiliare del Municipio a Comiso, una riunione del Comitato cittadino a difesa dell’ospedale. All’incontro, che fa seguito a quanto deliberato nel corso della seduta aperta del Consiglio comunale dell’8 novembre scorso, sono intervenuti il sindaco Giuseppe Alfano, il presidente del consiglio comunale Raffaele Elia, il coordinatore di Cittadinanzattiva – Tribunale dei diritti del malato Raffaele Insacco, i rappresentanti del comitato spontaneo cittadino Giancarlo Giuffrida, Nunzio Bertino e Biagio Sallemi, Raffaele Garrone di Rifondazione Comunista, il capogruppo consiliare del Pd Salvatore Zago, il consigliere comunale Alessandro Guastella, semplici cittadini. “All’unanimità si è deciso di programmare per lunedì 21 una prima manifestazione di protesta per ribadire le ragioni del mantenimento del Pronto soccorso e dei servizi connessi e, più in generale, del presidio ospedaliero di Comiso ha dichiarato il sindaco Alfano -. I cittadini si raduneranno alle 9 presso il piazzale dell’Ospedale Regina Margherita e insieme raggiungeremo in corteo automobilistico piazza Igea a Ragusa, sede della direzione generale dell’Asp Ragusa dove, una delegazione, chiederà di incontrare il direttore generale Ettore Gilotta”. “Intanto, lunedì 14 – conclude il sindaco Alfano -, avrà luogo a Ragusa la conferenza dei sindaci con all’ordine del giorno la situazione e il futuro della sanità iblea. Inoltre, martedì prossimo, insieme al presidente del consiglio comunale Raffaele Elia, mi recherò a Palermo dove parteciperemo ai lavori della Commissione Sanità all’Ars, investita del caso su richiesta della deputazione iblea”.

Agricoltura e pesca, arriva la nuova legge

L’on. Pippo Digiacomo esprime soddisfazione per la nuova legge sull’agricoltura e la pesca approvata mercoledì sera dall’Ars. “Finalmente una legge – afferma il parlamentare del Pd – che rivoluziona uno dei settori strategici della nostra economia. Una legge che viene incontro ai problemi che stanno patendo le imprese agricole a partire dalla ristrutturazione delle passività agrarie e al fondo di garanzia; quindi possibilità per le aziende di ripianare i propri debiti, avere la possibilità di poter contare su una disponibilità in grado di poter permettere di fare investimenti nel settore e su un salvagente in caso di difficoltà. Tra le altre novità la possibilità di vendita diretta da parte dei produttori al fine di calmierare i prezzi – dice ancora Digiacomo – in un momento di difficile crisi economica. Insomma – conclude l’on. Digiacomo – una boccata d’ossigeno per tutto il comparto agricolo, ma anche per quello ittico per il quale sono previsti numerosi interventi e agevolazioni. La parola passa adesso al governo che dovrà rendere esecutive le norme e i provvedimenti”.

Approvato il disegno di legge per lo sviluppo di Agricoltura e Pesca

E’ stato finalmente licenziato il disegno di legge 732, nel quale sono stati previsti degli interventi a favore dell’Agricoltura e della Pesca. Grande Sud ha votato a favore pur avendo sottolineato, in diversi interventi, la scarsa capacità di incidere da parte dei provvedimenti in esso contenuti rispetto al sostegno alle imprese agricole e della Pesca. “Per quest’ultima addirittura si sottolinea e si ribadisce – scrive il parlamentare Incardona – l’assoluta inadeguatezza verso le reali esigenze del settore. Tuttavia Grande Sud ha ritenuto di dover comunque privilegiare quel poco che c’era e quindi, nonostante la scarsa presenza dei componenti la maggioranza che sostiene il governo Lombardo, ha responsabilmente contribuito al mantenimento del numero legale in aula per far sì che questo stesso poco potesse arrivare alle imprese siciliane”.

Nello Dipasquale e le congratulazioni a Carmelo Iacono

Carmelo Iacono è il primario di Oncologia sotto processo con l’accusa di peculato e concussione, reati che avrebbe commesso inducendo 34 pazienti ad operarsi in una clinica privata di Catania. Una storia che insieme allo scandalo su un altro primario, Civello, turba l’opinione pubblica e impone un’attesa rispettosa e fiduciosa nel lavoro della magistratura, e una riflessione sulla società ragusana ritenuta sino a qualche tempo addietro esempio di virtù. Il dottore Iacono è stato presidente dell’associazione italiana di oncologia medica e come tutti presidenti di tale associazione, una volta terminato l’incarico, è passato a dirigere la Fondazione Aiom. Il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale si è subito precipitato a diramare un comunicato stampa: “Desidero esprimere le più sincere felicitazioni per la elezione al vertice della prestigiosa fondazione che premia il lavoro del dottore Iacono”. Le congratulazioni non hanno trovato eco sulla stampa – tranne che per una notizia breve, a margine di pagina – tanto sono sembrate inopportune e forzate persino al mondo dei giornalisti, di norma estremamente incline a offrire spazi di luminosa propaganda al sindaco. Nello Dipasquale con la sua nota di felicitazioni ha marcato la distanza tra il suo regno e la vita e la sensibilità della comunità. Dovevano essere congratulazioni private ed invece il sindaco di Ragusa ha scelto di coinvolgere l’intera collettività per certificare la banalità o la irragionevolezza delle accuse. Nel regno di Nello Dipasquale non c’è prudenza, silenzio, contenimento, non ci sono atteggiamenti seri e composti; conta solo l’appartenenza, l’adesione al clan: basta essere amici del sindaco e scatta l’assoluzione preventiva. Carmelo Iacono, insieme al cognato, consigliere Sasà Cintolo, è tra gli entusiasti dell’associazione Territorio ed è questa lodevole comunanza ciò che suscita le felicitazioni del sindaco immediatamente trasmesse al popolo, e che convince il primo cittadino a cancellare l’esistenza di un processo che dovrebbe imporgli uno stile più riguardoso verso la collettività amareggiata e spaventata per gli scandali della sanità. Nello Dipasquale sogna di essere il garante della felicità della città; ogni sua goduria e conquista devono contagiare di beatitudine i ragusani. Potrà inventarsi qualsiasi associazione, il nostro sindaco, ma rimane comunque intriso e zuppo dei vaneggiamenti di Berlusconi, anche se adesso vuol scrollarseli di dosso. Ricordiamoci della frase più significativa che dall’Europa è giunta per descrivere il dramma che stiamo attraversando: “Sottometteremo l’Italia ad un test di realtà”. Vale anche per Ragusa.

 

Siti Unesco, 1 miliardo di euro persi. Venticinque: il 16 novembre incontriamo Fitto

Mercoledì 16 novembre i sindaci dei siti Unesco siciliani incontreranno il Ministro per gli Affari Regionali Raffele Fitto per tentare il recupero del miliardo di euro a rischio destinato dall’Unione Europea ai beni culturali in quattro regioni del Meridione. Ad annunciarlo il presidente del Distretto culturale del Sudest Giovanni Venticinque, al termine della riunione di martedì tenutasi a Siracusa tra i soci del Distretto. La Sicilia vanta cinque siti Unesco (il Val di Noto, le Eolie, i templi di Agrigento, Siracusa e Pantalica, e Piazza Armerina) e, insieme alle regioni Campania, Calabria, e Puglia, ha perso il miliardo dei fondi destinati ai beni culturali. L’allarme è stato lanciato dal sindaco di Scicli Giovanni Venticinque, nella veste di presidente pro tempore del Sudest, all’indomani di un incontro palermitano con l’assessore regionale ai beni culturali Sebastiano Missineo, in cui è emerso che il Ministro Fitto aveva avocato a sè i fondi, che andrebbero in perenzione il prossimo 31 dicembre. I soci del distretto hanno inoltre deciso di invitare l’assessore Missineo a Siracusa per discutere del finanziamento di un milione di euro relativo al progetto di turismo scolastico, di cui sono beneficiari i cinque siti Unesco siciliani.

 

Consiglio provinciale di Ragusa

Torna a riunirsi il 17 novembre, alle 17, il consiglio provinciale di Ragusa. All’ordine del giorno le variazioni al bilancio di previsione 2011, diversi ordini del giorno e mozioni ed il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio. La seduta sarà trasmessa su Tele Nova.

 

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