26-04-2024
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GESTIONE BENI ARCHEOLOGICI LE PROPOSTE DI ERGASTERION

La fruizione e la valorizzazione dei beni culturali nell’area iblea. Che cosa si è fatto in passato? E, soprattutto, quali passi avanti si intende compiere per il futuro? Questo il tema centrale del quinto incontro di “Ergasterion-Fucina di archeologia”, il ciclo di appuntamenti promosso dalla sezione di Ragusa dell’associazione “SiciliAntica”. Ad avviare il confronto è stato il funzionario archeologo del Parco archeologico di Cava Ispica Annamaria Sammito, la quale ha precisato che “per dare vita ad un processo di valorizzazione, ma soprattutto di gestione, dei beni culturali è imprescindibile il lavoro sulla conoscenza del patrimonio che ci appartiene. Quello caratteristico dell’area iblea – ha aggiunto la Sammito – è aperto ad un percorso di valorizzazione che si può definire esclusivo. Il patrimonio rupestre va sicuramente esaltato ancora di più perché ha in sè una ricchezza culturale ad ampio raggio cronologico. E’ presente in grande quantità e ciò ci fornisce l’idea della notevole potenzialità di scoperta del nostro territorio”. Un’altra questione di fondamentale importanza, posta dalla Sammito, riguarda la creazione di percorsi praticabili per la fruizione dei siti. “Perché spesso questi stessi siti – ha chiarito l’archeologa – sono ormai lontani da quella vita e da quei sentieri che in passato li rendevano accessibili. Due le nostre proposte per avviare un percorso di valorizzazione: o portare nei musei il nostro territorio con mostre, o far sì che il territorio venga musealizzato”, ha specificato la dottoressa Sammito. Poi un interessante suggerimento: “la catacomba delle Trabacche di Ragusa è stata oggetto di recenti lavori di restauro. Però è chiusa perché si presenta il problema della gestione. Magari, dare la gestione in mano alle proprietà attigue, b&b e masserie, risolverebbe la questione. Lo fanno già in Inghilterra, al Vallum di Adriano ad esempio”, ha detto l’archeologa. Della Basilica di San Foca, unica nel suo genere, ha invece parlato Monia Intrivici, laurea in Architettura presso l’Università di Palermo. Spazio, poi, ai tre fondatori dell’associazione “Hyblean Landscape” che hanno messo assieme delle professionalità diverse: Daniele Pavone, Antonio Chessari e Gaetano Piccione.

SCIOPERO DEI TRASPORTI, LA SICILIA RISCHIA IL BLOCCO

Scatta alla mezzanotte di domenica 15 gennaio lo sciopero di cinque giorni, che si concluderà alla mezzanotte tra venerdì 20 e sabato 21 e che prevede il blocco totale del trasporto siciliano. La protesta è organizzata da “Forza d’urto”, movimento nato dall’unione degli Autotrasportatori Aias, Movimento dei Forconi, pescatori, imprenditori agricoli e da altre sigle. Forza d’urto ha invitato ed invita tutti i siciliani ad aderire alla protesta recandosi nei vari presidi che saranno istituiti su tutto il territorio dell’isola. “Si tratta infatti di una manifestazione popolare – precisano gli organizzatori in una nota inviata alla stampa -, non saranno accettati bandiere e simboli di partiti politici o di sindacati”.

RAGUSA, L’ACQUA POTABILE SI PERDE IN STRADA

Una copiosa perdita in via Monti a Ragusa, una strada laterale di via Madagascar, nel quartiere ovest. Da venti giorni i residenti hanno inoltrato la segnalazione agli uffici del Comune ma gli interventi, come sempre, tardano ad arrivare. “Le tasse aumentano, inclusa la bolletta dell’acqua – dice Pippo Distefano, uno dei residenti – ma per tappare una buca da dove fuoriesce acqua ci vogliono mesi. Le segnalazioni sono state a decine – continua Distefano -, anche al comando della Polizia Municipale, ma la perdita non è stata riparata”. Un quartiere che necessita di maggiore cura in tema di pulizia e decoro. Il muro di contenimento di via Madagascar è un ricettacolo di rifiuti e un’area incolta, adiacente alla cabina dell’Enel, è diventata una vera e propria discarica. “Abbiamo chiesto agli uffici del Comune un palo della pubblica illuminazione in via Monti – aggiunge Salvatore Licitra – anche in questo caso le nostre segnalazioni sono cadute nel vuoto. Siamo stati costretti, nostro malgrado, a raccogliere i soldi per asflaltare questo breve tratto di strada che ci consente un facile accesso alle auto”.

BILANCIO DI UN ANNO DELLA POLIZIA PROVINCIALE

Il potenziamento dell’organico della Polizia Provinciale, effettuato all’inizio del 2011, ha reso possibile il raggiungimento di risultati positivi nei settori di competenza. Oltre a controlli presso imprese artigiane, industriali ed edili per garantire la correttezza nel trattamento dei rifiuti, di particolare rilievo è stata l’attività, condotta sul territorio ibleo dal Nucleo di Polizia Venatoria, per garantire l’osservanza delle norme di sicurezza nelle pratiche di caccia. “Non meno importante – afferma il comandante della Polizia Provinciale Raffaele Falconieri – l’attività di controllo e vigilanza, operata dal personale del Nucleo di Polizia Stradale, lungo le strade di competenza provinciale. Purtroppo è stato registrato un notevole incremento dei sinistri stradali sulle arterie provinciali. In numerosi casi sono stati accertati, quali concause dei sinistri, la velocità inadatta alle condizioni della strada o del traffico, l’uso di cellulari, sostanze alcoliche o stupefacenti. I dati – continua Falconieri – devono sicuramente far riflettere l’utenza sulla necessità del rispetto delle norme stradali”. A fronte degli 85 incidenti rilevati nel 2010, di cui 2 con esito mortale, nel 2011 gli agenti della Polizia provinciale hanno rilevato 109 sinistri stradali, nei quali hanno trovato la morte 5 persone.

PASSAGGIO DI TESTIMONE ALL’UNIONE IBLEIDE

A due anni dalla sua istituzione, l’Unione dei Comuni di Chiaramonte, Monterosso Almo, Giarratana, cambia guida nella realizzazione delle iniziative in programma. A succedere al sindaco di Chiaramonte, Giuseppe Nicastro, il neopresidente Giuseppe Lia, sindaco di Giarratana. Tra i servizi attivati quelli sportivi, sociali e ambientali e il bando “Creatività Giovanile”.

Cerimonia per l’85esimo anniversario della Provincia

Sobria e istituzionale la celebrazione degli 85 anni della Provincia di Ragusa. Nella sede del palazzo del Governo alla presenza dei sindaci iblei, dei rappresentanti delle province gemellate e delle massime autorità civili e militari ha avuto luogo la cerimonia protocollare aperta dal saluto del prefetto Giovanna Cagliostro. Nel suo intervento il prefetto ha posto l’accento sul ruolo e le funzioni delle Province. “Il livello di governo provinciale è connaturato con l’identità socioculturale e con la sua storia ed è certamente in grado di assicurare il necessario supporto ai Comuni, in particolare a quelli di minori dimensioni, – ha detto il prefetto – nello svolgimento delle funzioni di competenza. Va pertanto evidenziato il ruolo, finora proficuamente svolto, della Provincia come presidio democratico del territorio e della comunità. Il processo di riforme istituzionali già intrapreso ponga l’attenzione su misure organizzative che, oltre a razionalizzare i conti pubblici, – ha concluso il prefetto – consentano di tenere conto della esigenza di assicurare una gestione unitaria dei territori”. Anche il presidente della Provincia Franco Antoci, ha rimarcato il ruolo essenziale delle Province ed ha ribadito il motivo per cui aveva deciso di celebrare gli 85 anni della Provincia di Ragusa. “Vogliamo associare nel ricordo e nella gratitudine i nostri concittadini che con l’onesta fatica si sono sacrificati per le proprie famiglie, arrivando per questo anche ad emigrare, lontano dalla terra iblea. Su questo loro sacrificio, sull’impegno di tanti amministratori ed operatori politici che ci hanno preceduto – ha detto Antoci – è stato simbolicamente costruito, in questi 85 anni, l’edificio provinciale che oggi, paradossalmente, si vorrebbe demolire”.

Solidarieta’ per Mariella Russo

Continua la campagna di solidarietà per raccogliere fondi in favore della giovane ragusana affetta da una grave patologia. Le sue cure sono costosissime, e lo Stato italiano non le rimborsa. E’ costretta a recarsi a Londra, in un centro specializzato, dove occorrono, per ogni terapia, ventimila euro. E così è stata avviata una raccolta con diverse iniziative. E’ stata la Basaki, che festeggia domenica i tre anni di attività nella nuova sede, a promuovere una nuova iniziativa: domenica alle 21 al Teatro dei Salesiani uno spettacolo con Sasà Salvaggio. L’ingresso sarà gratuito, ma ognuno potrà fare liberamente una donazione per la ragazza ragusana Mariella Russo.

BASAKI IN FESTA 2012

Basaki festeggia il 3′ anniversario nella nuova struttura sportiva di 5000mq di Via Nino Martoglio 3 a Ragusa e lo fa organizzando un grande giornata di fitness con una full immersion di lezioni ininterrotte dalla mattina alla sera di step, aerobica, pilates, fit e boxe, groupcycling, striding, power yoga, danza del ventre, danza afro. Si svolgerà domenica e vedrà la partecipazione dei più famosi istruttori di queste discipline. Questa edizione di Basaki in Festa si caratterizzerà anche per un altro e prestigioso aspetto, la presenza come testimonial del comico palermitano Sasà Salvaggio con un grande spettacolo di beneficenza alle ore 21.00 al Teatro dei Salesiani (ingresso gratuito con ritiro biglietto di invito al Basaki)

Siamo tutti sulla stessa barca?

La  in merito alla manifestazione di sabato 14, cui hanno aderito varie organizzazioni, associazioni, ordini, sindacati, portatori di interessi diversi e spesso contrapposti, pur ritenendo che il drammatico momento, meriti una risposta, visti i noti provvedimenti adottati dal governo, è convinta che questo genere di iniziative siano inadeguate ad affrontare e risolvere i problemi posti. A dimostrazione di ciò la Cub scrive. “Ci saranno, infatti, coloro che vogliono continuare a cementificare a qualsiasi costo le città e le campagne assieme a quelli che dicono di difendere l’ambiente. Ci saranno coloro che cercano di cancellare l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, per poter ulteriormente e facilmente licenziare, assieme a quelli che dovrebbero essere i futuri licenziati e licenziabili. Ci sarà la chiesa che non paga l’Ici sui suoi immobili commerciali e che gode di immensi privilegi in materia fiscale, assieme a quelli che pagano fino all’ultimo centesimo, anche a costo di finire sul lastrico. Ci saranno le corporazioni degli Ordini di ogni genere assieme a coloro i quali ne sono tagliati fuori. Ci saranno i piccoli esercenti e i piccoli coltivatori, assieme alla grande distribuzione che li sta sbranando. Credere – scrive il sindacato Cub – che i costruttori iblei e Confindustria siano alleati dei lavoratori è una vera e propria utopia sadomasochistica (per i lavoratori). Quella di sabato sarà una grande ammucchiata che vedrà presenti sia i lupi che gli agnelli. La Cub ritiene che i lavoratori, i precari, i disoccupati, i pensionati debbano riprendersi il diritto di decidere e imporre con la lotta un modello di sviluppo eco-sostenibile fondato sui beni comuni, la ridistribuzione del reddito, il diritto al lavoro, alla salute, allo studio e alla casa. Per questi obiettivi tutti i lavoratori non devono farsi più strumentalizzare da chi è corresponsabile (e nella manifestazione di oggi ce ne sono molti) dell’attuale situazione e utilizza la rabbia diffusa per legittimare le proprie posizioni di rendita. Invitiamo i lavoratori – scrive la Cub – a sostenere queste rivendicazioni immediate per evitare di pagare i costi della loro crisi: Introduzione di una patrimoniale sulle grandi ricchezze, moratoria sugli interessi del debito; vendita del tesoro della Banca d’Italia (100 miliardi di euro), lotta all’evasione fiscale, alla corruzione, al lavoro nero, agli infortuni sul lavoro. Occorre – scrive la Cub- cancellare l’acquisto dei caccia bombardieri F 135 (16 miliardi) ed eliminare le spese militari. Bisogna far pagare l’Ici e le altre tasse alla Chiesa cattolica, potenziare la sanità, la scuola pubblica, i trasporti pubblici, usando le risorse di quelle private e abolire l’infame riforma delle pensioni, abbassando l’età pensionabile appena imposta, per far spazio ai giovani nel mondo del lavoro. E poi – conclude la cinfederazione unitaria di base – servono più diritti per i migranti, diritto d’asilo ai rifugiati, cittadinanza per i nati in Italia, permesso di soggiorno per chi perde il lavoro, o ha un lavoro, o denuncia il lavoro nero”.

Un milione di euro per la diocesi iblea

Sono 998.110,34 euro i contributi derivanti dall’8 per mille dell’Irpef che sono stati impiegati dalla diocesi. Il vescovo, Paolo Urso, ha approvato il prospetto completo delle erogazioni delle somme dell’esercizio 2010. Il rendiconto è diviso in due macro aree: “esigenze di culto e pastorale”, cui sono andati 615.041,57 euro, e “interventi caritativi”, con 383.068,77 euro. La prima area di spesa riguarda i nuovi complessi parrocchiali: 41.631,57 euro alla Chiesa della Resurrezione di Vittoria, 25.250 a San PioX di Ragusa, 20.000 a San Massimiliano Kolbe di Vittoria e 13.118,43 euro a Maria Regina, nel capoluogo. Poi c’è la voce riguardante la conservazione ed il restauro. La somma più consistente, ventimila euro, alla Chiesa di Marina di Ragusa. Poi altri contributi tra i mille e seimila euro alla San Paolo, Maria Ausiliatrice, San Giuseppe Artigiano, Angelo Custode, Sant’Isidoro Agricola di Ragusa. Ed ancora alla chiesa di San Francesco d’Assisi e a quella di San Giuseppe a Comiso e alla parrocchia di Giarratana. Per il funzionamento degli uffici della Curia diocesana (spese generali, personale, uffici pastorali) sono stati spesi 188.904,57 euro. Poco più di novantamila euro sono andati per la manutenzione straordinaria di alcune chiese (tra queste 21.000 euro alla Madonna delle Lacrime di Vittoria e 19.000 alla Chiesa di San Giacomo Bellocozzo). Quattordici mila euro sono stati dati complessivamente ai due consultori familiari di Ragusa e Vittoria, 50.000 euro sono serviti per il seminario diocesano, 14.000 euro per pagare i sacerdoti ragusani che studiano a Roma. Ci sono poi le somme per gli Oratori, per il vescovado e l’Istituto teologico. Numerosi gli interventi che riguardano l’area degli interventi caritativi, per la quale sono stati spesi 383.068,77 euro. Una grossa fetta è andata alla distribuzione di somme tramite la diocesi (i centri d’ascolto di Ragusa, Comiso e Vittoria hanno dato quasi 36.000 euro) e le singole parrocchie. Tra le opere caritative diocesane anche i progetti “In.Form.Azione” e “Oltre lo Sport” (15.000 euro), Centro di pronta accoglienza (20.000 euro), Sprar, per rifugiati (15.000 euro). Trentacinquemila euro sono stati dati a don Beniamino Sacco per il centro di accoglienza annesso alla parrocchia Spirito Santo di Vittoria. Oltre 45.000 euro le somme destinate a progetti segnalati da missionari di origini iblee che operano in diverse parti del mondo. Non sono mancati aiuti ad associazioni locali come “Piccolo principe” ed associazione nazionale sordomuti, e dei paesi in via di Sviluppo: 1.000 euro alla diocesi di Trujillo in Perù e 4.300 euro per il progetto “Aiutiamoli a crescere” in favore dei bambini del Camerun.

OBBLIGO DI CATENE SOLO IN CASO DI NEVE

Esito positivo per il vertice che si è svolto in Prefettura a Ragusa mercoledì pomeriggio fra i rappresentanti dell’Anas, il Prefetto di Ragusa, i comandanti delle Forze dell’Ordine della Provincia di Ragusa e gli amministratori della Provincia e di alcuni Comuni iblei. L’obbligo di catene o pneumatici da neve anziché permanere dal 15 dicembre al 15 marzo sarà limitato soltanto in caso di presenza del fenomeno atmosferico, ovvero le catene o i pneumatici si dovranno avere a bordo solo quando nevica. Come detto, alla riunione, convocata dal Prefetto Giovanna Cagliostro, hanno preso parte il dirigente regionale dell’Anas ing. Dibennardo e il dirigente del Compartimento Anas di Catania ing. Savoia. Nel corso del confronto sono state altresì rappresentate dalle autorità locali le problematiche della rete stradale iblea che non rendono agevole l’installazione di catene o pneumatici a causa della limitata presenza di adeguate piazzole di sosta lungo le arterie stradali. Su richiesta dei rappresentanti della provincia iblea i funzionari dell’Anas hanno manifestato la piena disponibilità all’immediata valutazione della proposta di integrazione all’ordinanza con l’impegno di fornire sollecito riscontro nell’interesse dell’intera collettività provinciale. In pratica l’Anas si è impegnata a rivedere i cartelli dell’obbligo di catene in tempi brevi. “Presto i cartelli stradali saranno modificati limitando l’obbligo delle catene da neve solo in caso di condizioni meteo che ne determinano la necessità – ha subito commentato l’on. Nino Minardo del Pdl, che ha ringraziato il Prefetto e i vertici della Anas per il risultato raggiunto -, vale a dire solo in caso di neve. Era il risultato che ci aspettavamo e che garantisce la giusta sicurezza stradale evitando inopinati balzelli”.

VIGILI DEL FUOCO AL FREDDO, MANCA LA CALDAIA

Sono i nostri eroi e come tali, oltre ad essere lavoratori, meriterebbero di stare al caldo e di potersi lavare con l’acqua calda quando rientrano in sede dopo averci liberato dalle più impensabili e difficili situazioni. Ed invece dal 27 dicembre le sedi dei pompieri sono al freddo e quindi il personale operativo che presta servizio per 12 ore può lavarsi solo con l’acqua fredda. Scrivono i sindacati: “L’installazione di una caldaia a metano presso la sede centrale di Ragusa, progetto redatto già qualche anno fa, che doveva essere messo in cantiere dalla Provincia Regionale, essendo l’immobile di proprietà della Provincia, non ha ancora visto la luce. Il rischio è che, con la crisi ed i tagli, possa mancare anche il carburante per gli automezzi. E’ bene che i cittadini siano informati – scrivono i vigili del fuoco – sullo stato dei disagi che stiamo vivendo. In assenza di risposte in tempi brevi, mercoledì abbiamo incontrato i rappresentanti della provincia regionale di Ragusa e nei prossimi giorni chiederemo un incontro al Prefetto, saremo costretti a dichiarare lo stato di agitazione, riservandoci – concludono i sindacati del vigili del fuoco – eventuali altre forme civili di lotta, anche al fine di rendere noti i disagi alla collettività locale ed ai vertici della nostra amministrazione”.

L’ultima chiamata per il treno Sabato 21 gennaio mobilitazione dei ferrovieri alla stazione di Ragusa

I ferrovieri della provincia di Ragusa lanciano un allarme che potrebbe essere anche l’ultimo, sul futuro ormai incertissimo, della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, la cui esistenza è messa in discussione dai continui provvedimenti di ridimensionamento e di bus selvaggio. “O si realizza immediatamente una risposta corale e forte da parte di tutti coloro che, ognuno nel proprio ruolo e con le proprie responsabilità, vogliono mobilitarsi, o la linea rischia praticamente di sparire dalla carta geografica nell’arco di pochi mesi. Non è anacronistico sostenere il rilancio della linea ferrata: i costi della benzina sono così elevati da rendere insostenibile un tipo di trasporto privato basato sull’utilizzo dell’automobile – sostiene il portavoce della Cub trasporti, Pippo Gurrieri -. Il patrimonio ferroviario del nostro territorio è ancora intatto, grazie alla strenua difesa fatta in tanti anni dai lavoratori; esso può quindi rappresentare una base per impostare un sistema di mobilità veramente alternativo per tutti i comuni della provincia, le cui amministrazioni dovrebbero puntare sul treno quale sistema ecologico, sicuro e meno costoso di trasporto di un numero crescente di persone. Il paradosso – sottolineano i ferrovieri – è che qui si parla di cose che hanno dell’utopico, quando altrove rappresentano la normale gestione di un servizio tipico di paesi e regioni civili. Vuol dire che la Sicilia, e la provincia di Ragusa, non sono un paese civile? Può darsi. Noi esigiamo che il territorio ibleo venga incluso tra quelli che usufruiscono di finanziamenti per le ferrovie; e se questi finanziamenti sono pochi, che siano pochi ma per tutti. Esigiamo la realizzazione di un sistema di mobilità ferroviaria di tipo metropolitano provinciale – scrive la Cub – che colleghi tutti i comuni della tratta, da Ispica ad Acate, e funga anche da metroferrovia urbana nel tratto interessante il capoluogo. Esigiamo la riapertura degli scali merci chiusi in provincia di Ragusa. Attorno a questi obiettivi minimi chiediamo una mobilitazione sincera e costante, ma anche indignata e forte. Nessuno si permetta di calpestare la nostra dignità – sottolineano i ferrovieri – e nessuno si permetta di fingere solidarietà e impegni senza crederci, perché rafforzerebbe, com’è sempre accaduto, la politica di chi sta per azzerare la ferrovia iblea”. I ferrovieri lanciano un appello alla mobilitazione per la manifestazione prevista sabato 21 gennaio, alle 10.00, con raduno alla stazione centrale di Ragusa. “Sarà una manifestazione all’insegna di due sole parole d’ordine – conclude la Cub trasporti – rilancio o chiusura definitiva della rete ferroviaria iblea”.

AUTOSTRADA SIRACUSA-GELA, LA CGIL CHIEDE CERTEZZE

“Sottostare ai diktat europei in materia di finanziamenti ad infrastrutture strategiche, come l’autostrada Siracusa Gela, rischiando di far venir meno la compartecipazione al finanziamento di questa importante arteria del sud-est della Sicilia, (il cui progetto era stato preventivamente approvato dalla Commissione Europea stessa), rischia di creare una situazione talmente ingarbugliata da compromettere la realizzazione stessa dell’opera”. A lanciare l’allarme sono il segretario provinciale della Fillea Cgil di Ragusa, Paolo Aquila, ed il Segretario Regionale della Fillea Cgil Sicilia, Franco Tarantino. “Sono in ballo 627 milioni di euro che assicurerebbero lavoro ad almeno duemila lavoratori edili per i prossimi cinque anni, ridando fiato ad un settore che negli ultimi tre anni ha perso più del 30% degli addetti nelle tre province interessate alla realizzazione dell’opera medesima, ossia Siracusa, Ragusa e Caltanissetta. L’Assessore Regionale alle infrastrutture – affermano i due dirigenti sindacali – ha dichiarato che sosterrà le ragioni per fare in modo che l’Europa riveda la sua impostazione e dia la liberatoria a quella parte dei finanziamenti che consentirebbe l’avvio dei lavori poiché già la fase istruttoria è stata esaurita e si è in condizione di porre la prima pietra. Per parte nostra sollecitiamo l’intera classe politica siciliana ed i sindaci dei comuni, interessati alla realizzazione dell’opera, a mettere in atto tutte le necessarie pressioni perché questa parte della Sicilia non venga mortificata”, concludono i due sindacalisti che non escludono di protestare anche a Bruxelles.

AUTOSTRADA RAGUSA-CATANIA ALTRO PASSO AVANTI

L’Anas ha provveduto all’invio delle lettere di invito ai due concorrenti prequalificati per l’affidamento in projet financing della concessione per la progettazione, realizzazione e gestione dell’autostrada Ragusa-Catania.”Questo ulteriore passo in avanti – dichiara l’on. Riccardo Minardo dell’Mpa – ci rende fiduciosi sul prosieguo dell’iter per la realizzazione di questa infrastruttura”.

Manifestazione per lo sviluppo ibleo

Il raduno dei manifestanti è previsto alle 9.30 di sabato 14 gennaio, in via Zama, a Ragusa. Il corteo si snoderà da via Carducci, sino a piazza San Giovanni, dove interverranno rappresentanti delle forze produttive, economiche, datoriali e sindacali e disoccupati, giovani e precari.

ERGASTERION TORNA VENERDI’ A RAGUSA

Fucina di archeologia, ciclo di incontri promosso da SiciliAntica Ragusa, tornerà venerdì 13 nell’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ibla alle 17.30 per parlare di “Valorizzazione e gestione dei Beni culturali”. Il primo intervento sarà a cura di Annamaria Sammito, funzionario archeologo del Parco archeologico di Cava Ispica, su “La valorizzazione e la fruizione del patrimonio archeologico ibleo” (come, ad esempio, la necropoli di Kamarina). Sarà poi Monia Intrivici, laurea in Architettura presso l’Università di Palermo, ricercatore storico-architettonico presso l’Arcidiocesi di Siracusa, a parlare di “Sanctus Phochas: l’architettura cristiana, la luce, le geometrie”. Infine il trio composto da Daniele Pavone (laurea in Scienze dei Beni culturali, indirizzo archeologico presso la Università di Catania), Antonio Chessari (laurea in Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale presso l’Università di Reggio Calabria) e Gaetano Piccione (laurea in Geologia applicata alla gestione del territorio e delle sue risorse presso la Università di Catania) si soffermerà su “La valorizzazione dei Beni culturali in provincia di Ragusa. Nuove tecnologie per l’archeologia e lo studio del territorio”.

ESCURSIONE CAI

La sezione di Ragusa del Club Alpino Italiano riprende l’attività. Domenica 15 escursione di bassa difficoltà all’interno della cava della Misericordia, su strada sterrata e su sentiero, per una lunghezza di percorso di circa sei chilometri e con un dislivello di cento metri in discesa e altrettanti in salita. La partenza è prevista alle 9 dalla barra dell’area del Demanio Forestale di contrada Prato. Info su www.cairagusa.org.

Sito internet Ast inutilizzabile e call center inservibile Protesta l’on. Nino Minardo

Il parlamentare del Pdl accusa l’Azienda Siciliana Trasporti di non tenere aggiornata la tabella degli orari di collegamento dei bus tra la provincia di Ragusa e l’aeroporto. Nino Minardo fa presente inoltre che chi consulta il sito aziendasicilianatrasporti.it, trova solo la versione in italiano. Lo sconcerto del parlamentare ibleo aumenta in quanto al numero di telefono che risulta nel sito per avere informazioni su come raggiungere la provincia di Ragusa, risponde una persona che non conosce una sola parola d’inglese. “Penso che – continua l’on. Nino Minardo – oltre la marginalità geografica, di collegamenti viari precari e di mancanza di alternative al bus, siamo anche di fronte alla mancanza di minimi requisiti di informazione, generando un circolo vizioso e negativo per il nostro turismo”.

Bilancio attività 2001 della Polizia municipale di Modica

Un totale di quasi settecento pratiche espletate dal Nucleo informazioni e notificazioni e 2500 accertamenti su cittadini e su aziende. Questo il bilancio dell’attività compiuta nel 2011 dalla Polizia municipale di Modica. In particolare sono state effettuate 230 notifiche di atti giudiziari e 14 verbali di identificazione, 87 accertamenti per inizio attività artigianali, 14 pratiche di polizia giudiziaria, 18 pratiche Inps, due per aziende agricole, 9 per panifici. Sono state 129 le relazioni per informazioni mentre 24 sono state le persone individuate quali proprietari immobiliari. Accertamenti anche riguardo le richieste per l’ottenimento delle agevolazioni previste dalla legge 104 del ’92. Il Nucleo ha notificato 89 verbali a domicilio, dieci sentenze del Giudice di Pace e sette provvedimenti.

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