20-04-2024
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Archivio della categoria: Società

Corso per diversamente abili

L’assessorato provinciale alla Formazione Professionale retto da Ivana Castello ha promosso un corso di formazione per diversamente abili che, una volta terminati gli studi, hanno l’esigenza di restare impegnati. L’obiettivo è quello di potenziare l’autonomia sociale e l’integrazione col territorio. Il corso di formazione in decoupage, pittura, scultura prenderà il via il 7 novembre presso l’Ente Liceo Convitto di Modica.

Confsal, Iabichella segreatrio provinciale

Sabato mattina nei locali della Camera di Commercio di Ragusa, Giorgio Iabichella ha ricevuto l’investitura di segretario provinciale di ben tre federazioni aderenti alla quarta Confederazione sindacale italiana, la Confsal (Confederazione sindacati autonomi lavoratori). Il segretario nazionale aggiunto della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità), Sandro Idonea, il segretario regionale della Fesica (Federazione sindacati industria commercio e artigianato) Antonio Santonocito, il rappresentante della segreteria regionale della Fismic (metalmeccanici) Gianfranco Savatta, ed il neo-segretario regionale dei Pensionati, Franco Castagnetta, hanno presentato la nomina di Giorgio Iabichella a capo delle tre federazioni per la provincia di Ragusa. Ha salutato l’ingresso di Iabichella in Confsal, anche Gianpiero Magrograssi, attuale responsabile provinciale della Sanità. Erano presenti anche molti dei responsabili di settore che hanno seguito Iabichella. Stefania Cordeschi sarà la responsabile per le cooperative a livello provinciale, Giovanni Solarino per il commercio a Modica, Salvatore Cataldi e Giuseppe Di Cataldo per la Sanità a Ragusa, Consuelo Pilli a Santa Croce Camerina e Samantha Nicosia sarà a capo dell’ufficio legale provinciale.

UIL, nel nome del rinnovamento

“Dobbiamo dare spazio a una nuova leva di dirigenti, la Uil a Ragusa deve rinnovarsi. Il mio nome, la mia presenza – fa notare Giorgio Bandiera – non può continuare ad essere una costante nel panorama della Uil provinciale. E’ giunto il momento di cambiare, affidiamo ai giovani il futuro della nostra organizzazione. Il rinnovo della classe dirigente servirà a mettere una seria ipoteca sul futuro del sindacato Uil in provincia di Ragusa. Nuove forze per un nuovo domani”. Questo, in sintesi, il messaggio che il segretario generale della Uil, Bandiera, ha lanciato al direttivo a due anni dalla scadenza naturale del suo mandato. Bandiera ha parlato in occasione della relazione introduttiva presentata al direttivo provinciale. La parola passerà adesso alle federazioni, invitate alle consultazioni di categoria per le nuove risorse da inserire.

Asili nido comunali, liste d’attesa lunghissime

I dati sono del 2009, ma il quadro che ne esce non è di certo incoraggiante. A dipingerlo è l’associazione CittadinanzAttiva in un report sugli asili nido comunali di tutta Italia. Oggi le strutture nido contribuiscono a conciliare in modo rilevante la vita familiare e quella lavorativa di moltissime donne. I nido non sono più una soluzione per la custodia e la cura del bambino, ma sono un contributo allo sviluppo e all’integrazione socio economica del piccolo e della sua famiglia. L’importanza di queste strutture di formazione è stata riconosciuta a livello europeo, tant’è che il Consiglio d’Europa ha stabilito con l’Agenda di Lisbona di rimuovere i disincentivi alla partecipazione femminile al mercato del lavoro e lo sforzo di fornire servizi per l’infanzia in misura tale da coprire entro il 2010 il 33% dei bambini sotto i tre anni. Il concetto è stato ribadito dal Consiglio anche nelle linee guida per l’occupazione (2008-2010). Ma in Italia si è ancora lontani dall’obiettivo. I livelli di occupazione sono distanti da quelli stabiliti dal Consiglio di Lisbona del 2000 (che prevedevano per il 2010 un’occupazione totale del 70% e per le donne del 60%). Dal rapporto Doing Better for Family, pubblicato dall’Ocse nel mese di aprile del 2011, l’Italia è caratterizzata da un basso tasso di occupazione femminile, da un basso tasso di natalità e da un alto rischio di povertà infantile. Gli asili nido rientrano nei servizi a domanda individuale resi dal Comune a seguito di specifica richiesta da parte dell’utente. CittadinanzAttiva ha preso come esempio per il proprio dossier una famiglia di tre persone (genitori e figlio con meno di tre anni) con un reddito lordo annuo di 44.200 euro e un Isee di 19.900 euro. Dai dati emerge che in media una famiglia-tipo spende 302 euro al mese per mandare il figlio all’asilo nido comunale, ovvero il 12% della spesa media mensile. A Ragusa nel 2009 il servizio, secondo quanto reso noto dall’associazione, costava 156 euro, ma il capoluogo ibleo rientra fra i 17 capoluoghi di provincia italiani dove il servizio è garantito in modalità ridotta, ovvero per 6 ore in media al giorno. Nel resto d’Italia, sebbene si paghi qualcosa in più, il servizio è garantito per una media di 9 ore al giorno. Cosa significa questo? Vuol dire che, per la restante parte del giorno, o uno dei genitori accudisce il bambino, o lo si affida ai nonni, oppure si deve ricorrere a baby sitter o asili nido privati con ulteriore spesa per le famiglie. Continuando a sfogliare le pagine del dossier, si nota che il 60% dei nidi comunali è concentrato nelle regioni del Nord Italia, il 27% in quelle del Centro e appena il 13% al Sud. In media in Italia la copertura del servizio, che come abbiamo spiegato è essenziale per le famiglie e per le donne, è del 6,2%. Se poi si analizza il dato relativo ai soli capoluoghi di provincia, la percentuale di nidi presenti al Meridione cala al 12%. La forbice fra Nord e Sud anche in questo caso è ampia e testimonia come le due parti del Paese procedano ad una velocità diversa. E Ragusa? Come detto è una delle più economiche città in Italia per quanto riguarda le rette (sebbene il servizio sia limitato a 6 ore in media). Per quanto riguarda la copertura rispetto alla potenziale utenza, i dati non sono incoraggianti: appena il 5,8% dell’utenza era coperta nel 2009, secondo quanto sostiene il dossier di CittadinanzAttiva, con 5 asili nido aperti e 151 posti disponibili. Le liste di attesa nel 2009 erano pari al 64% di coloro che avevano fatto domanda. E il dato della copertura dell’utenza si abbassa al 2,8%, se si considera il dato provinciale con le strutture che calano di 4 unità fra il 2008 e il 2009 (da 13 asili nido si passa a 9). Calo che corrisponde a quello dei posti disponibili (dai 492 del 2008 si passa ai 349 del 2009) e all’aumento della percentuale delle liste d’attesa (si passa dal 51% del 2008 al 55% del 2009). A livello nazionale la città di Ragusa è quarta in Italia per liste di attesa, preceduta solo da Siracusa, Palermo e Treviso. Per uscire dalla crisi c’è bisogno anche di servizi a sostegno delle famiglie. Gli asili nido garantiscono in particolare alle donne di poter lavorare e coniugare facilmente il tempo da dedicare alla famiglia con quello per la propria professione o attività lavorativa. Ciò significa un maggiore introito economico per la coppia che non si vedrebbe costretta a rimandare la decisione di avere figli. Oggi una donna su quattro, fra le nate nel ’65, non ha figli, mentre in Francia per le pari età il rapporto si abbassa ad una su dieci. Bisogna svegliarsi dal letargo e bisogna farlo garantendo maggiori servizi per la famiglia con un’azione amministrativa decisa che valorizzi il welfare e le politiche per la famiglia, che preveda fondi e agevolazioni per le giovani coppie, anche, se non soprattutto, in un momento di tagli ai trasferimenti dallo Stato agli Enti locali. CittadinanzAttiva chiede maggiore attenzione per lo sviluppo delle famiglie, per la formazione dei cittadini di domani, per le donne che lavorano.

Percorsi creativi giunge al capolinea

 

E’ ripresa l’attività dei laboratori di cortometraggio, fotografia e fumetto del progetto “Percorsi Creativi” che si concluderà nel mese di dicembre. Un percorso ludico-formativo, ideato e promosso dalla cooperativa sociale Educere di Ragusa. I corsi si tengono nei locali dell’ex parrocchia di San Giuseppe Artigiano. “Con grande entusiasmo – ha dichiarato la coordinatrice della coop Educere, Maria Grazia Antoci è ripresa l’attività dei tre laboratori tematici con i nostri oltre quaranta ragazzi iscritti. Adesso ci si avvia verso la chiusura di questo percorso ed anche in questo caso ci sarà certamente un momento aperto alla città e alla conoscenza dell’attività svolta all’interno dei tre laboratori”.

 

Calendario Polizia di Stato 2012

Anche quest’anno il ricavato della vendita dei calendari della Polizia di Stato sarà destinato a diversi progetti di solidarietà e, in particolare, all’Unicef per sostenere il progetto contro la malnutrizione infantile del Camerun. Realizzato in collaborazione con gli studenti del Centro sperimentale di Cinematografia di Roma, il calendario 2012 ha avuto come testimonial alcune eccellenze del mondo dello spettacolo, cultura e sport. E’ possibile prenotare il calendario, a partire da lunedì 31 ottobre sino a venerdì 18 novembre, presso l’Ufficio relazioni con il pubblico della Questura di Ragusa, a cui andrà esibita la ricevuta di versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a “Unicef Comitato italiano”. La causale da indicare è “calendario della Polizia di stato 2012 per il progetto Unicef nel Camerun”. Il costo è di 8 euro per il calendario da parete e di 6 euro per quello da tavolo.

Associazione pensionati ispicesi, inaugurata nuova sede

Inaugurata sabato sera la nuova sede della Associazione pensionati ispicesi. La cerimonia è riuscita sia in termini di partecipazione che per quanto riguarda i contenuti espressi. Il segretario provinciale della Cna Giovanni Brancati ha presentato il progetto pilota che la Cna ha voluto realizzare partendo proprio da Ispica, sulla spinta di una proposta che viene dalla base dei pensionati ispicesi. La Cna si farà sicuramente portavoce nei confronti dell’Amministrazione comunale delle istanze che provengono dalla nuova Associazione pensionati ispicesi. Il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio concreto di idee, di valori che dal mondo degli artigiani possano essere trasmessi ai più giovani. Infatti all’Associazione pensionati ispicesi costituita il 26 ottobre possono iscriversi tutte le persone che abbiano compiuto 30 anni.


FABBRICHE APERTE Polimeri Europa aderisce all’iniziativa

Si è svolta a Ragusa l’iniziativa “Fabbriche Aperte”, cui Polimeri Europa, su invito di Federchimica ha ritenuto importante aderire, cogliendo l’opportunità di un confronto, attraverso il coinvolgimento della scuola, per far capire il ruolo determinante della chimica nella vita quotidiana di ogni cittadino, e testimoniando l’impegno delle imprese aderenti a Confindustria per la salute, lo sviluppo e la tutela dell’ambiente. La giornata ha avuto inizio con uno spettacolo a cura dell’organizzazione “Segni d’Infanzia!, intitolato “Magie plastiche” in cui, con un linguaggio semplice e giocoso, sono stati associati i concetti di trasformazione chimica alle ricette di cucina di una nonna cuocascienziata. Nella seconda fase, gli ingegneri della Polimeri Europa, hanno illustrato i cicli produttivi dello stabilimento e i prodotti, dal petrolio ai prodotti di uso quotidiano.

33° CORSO BASE AVO

Il primo appuntamento del 33esimo Corso di formazione base Avo per nuovi volontari e aggiornamento, si tiene giovedì 3 novembre alle 18.00, nella sala riunioni dell’Asp di Ragusa, 1° piano in via Di Vittorio, 51. Il tema è “Organizzazione ospedaliera e Avo” a cura della d.ssa Angela Militello. Interverrà la presidente regionale Avo Lucia Dimartino, la presidente provinciale Rina Tardino e il manager Asp Ettore Gilotta.


Volontari del sorriso, un corso a Ragusa

A Ragusa l’associazione “Ci Ridiamo Su”, fiduciaria della “Federazione Ridere per Vivere” per le regioni Sicilia e Sardegna, inizierà, da novembre per concludere alla fine di marzo 2012, il percorso formativo “Volontari del sorriso”. Nel corso base le materie di studio (sempre pratiche ed esperienziali) sono la gelotologia (antropologia e psicofisiologia del comico); la psicologia della relazione d’aiuto, dell’età evolutiva, quella sistemico-relazionale e poi sociologia dell’ospedale, ed interculturalità. Sul versante artistico gli allievi saranno impegnati nelle varie fasi dell’arte del clown, nell’improvvisazione teatrale, nella magia comica, nell’arte dell’affabulazione. Questo livello di base consente all’allievo di iniziare un periodo di stage in luoghi di particolare disagio sociale. Le persone che avranno frequentato con profitto (cioè per il monte ore previsto) potranno essere ammesse al secondo step della Seaf “Norman Cousins” presso la Terra del Sorriso – Comunità Ospitale ad Orvieto. Il presidente della Federazione, Leonardo Spina, è stato presente venerdì alle 11 a Ragusa presso l’istituto “F. Besta” per un incontro aperto agli studenti, docenti, operatori sociali e curiosi sul tema: “Usare il grimaldello del ridere e delle emozioni positive”. Info su www.ciridiamosu. blogspot.com.

La fine delle ferrovie in Sicilia

“La provincia di Ragusa ha fatto da apripista”. E’ una premessa amara quella di Pippo Gurrieri della Cub Fltu Trasporti, a commento dell’ennesimo taglio alla rete ferroviaria deciso da Trenitalia. E’ il regalino di natale che arriverà a partire dal 12 dicembre, data in cui saranno cancellati i treni nazionali a lunga percorrenza (Torino, Milano, Venezia), lasciando solo quattro treni per Roma, e costringendo i viaggiatori a cambiare convoglio nella capitale e a servirsi della costosa Alta Velocità per raggiungere le località del centro-nord. “Viene da pensare alle nostre battaglie per salvare il Ragusa-Roma, e a tutte le successive per evitare e rallentare lo smantellamento del tessuto ferroviario ibleo. Quando dicevamo che questa era una strategia complessiva – scrive Gurrieri – che mirava a depotenziare tutta la ferrovia siciliana, non eravamo creduti e siamo stati lasciati soli a combattere una battaglia impari”. Poi, pian piano, tutte le altre province hanno assistito agli stessi tagli, alle stesse misure. “Ma quei sindacati che allora difendevano l’operato delle direzioni regionali, prima Fs, poi Rfi e Trenitalia, difendendo in realtà i loro orticelli clientelari e le solite aree metropolitane, ora gridano allo smantellamento. Ci fa piacere che se ne stiano accorgendo solo adesso – sostiene con amarezza il rappresentante della Federazione lavoratori trasporti uniti Cub – mentre prima concertavano i tagli alla Siracusa-Ragusa-Gela per recuperare risorse per i nodi di Palermo, Messina, Catania e Agrigento. La Sicilia è destinata a scomparire dalla carta ferroviaria d’Italia. L’obiettivo immediato è quello di eliminare la flotta dei traghetti di Messina, ormai ridotta al minimo, dopodichè rimarrà una rete isolana locale e malridotta: – aggiunge Gurrieri – altro che alta velocità tra Palermo e Catania!”. Nonostante queste evidenze, non si proclamano scioperi dei ferrovieri, né si mobilita l’opinione pubblica. La Cub Trasporti auspica che un gesto di dignità (quella dignità che non abbiamo incontrato nella classe politica locale e regionale, con pochissime eccezioni), da parte dei lavoratori e dei cittadini, del mondo dell’associazionismo e di quello produttivo, riponga al centro dell’attenzione – conclude il portavoce della Fltu Cub – la questione ferroviaria. Sarebbe ora”.

Frigintini, protesta per la chiusura della stazione dei Carabinieri

Giovedì mattina, alla presenza del sindaco di Modica e dei responsabili provinciali delle Forze dell’ordine, è stata ricevuta a Palazzo del Governo a Ragusa una delegazione del Comitato popolare di crisi per il mantenimento della Caserma dei Carabinieri a Frigintini. Nella circostanza è stata data piena assicurazione che non si verificheranno riflessi sui livelli di sicurezza della località di Frigintini, grazie ad una rimodulazione delle attività operative. In particolare, sarà disposta una presenza assidua e costante nella località di pattuglie della Compagnia dei Carabinieri di Modica, integrate anche da quelle provenienti dalle Stazioni dei Comuni vicini, con una copertura territoriale mediante dispositivi che consentono sia presìdi mobili, sia servizi di vigilanza e controlli più capillari ed incisivi rispetto a quelli svolti dai militari della Stazione di Frigintini, finora impegnati in compiti fissi di istituto. Ma si dicono delusi i cittadini modicani, che risiedono nella frazione di Frigintini, per l’annunciata chiusura della stazione dei Carabinieri. “Noi Cittadini Liberi – ha detto Giorgio Iabichella del coordinamento dell’associazione di residenti a Frigintini -, intendiamo mettere in risalto il malumore dimostrato dai modicani, residenti nella frazione di Frigintini”. Iabichella e il comitato hanno annunciato una “Chocoprotesta” venerdì, durante la quale sarà chiesta anche l’apertura di una Stazione dei Carabinieri presso la frazione rurale e si chiederà di evitare la soppressione di quella di Mari- na di Modica.

Servizi sociali a rischio, tagli agli enti locali. L’allarme della CISL iblea

“E’ arrivato il momento di assumere decisioni non più differibili. E gli enti locali della nostra provincia non possono correre il rischio di ridurre i servizi essenziali. Soprattutto quelli a sostegno delle fasce deboli”. La richiesta arriva dal segretario della Ust Cisl di Ragusa, Enzo Romeo, allarmato per le notizie degli ultimi giorni. “Da un lato – chiarisce Romeo – facciamo i conti con tagli incisivi da parte di Stato e Regione nei confronti degli enti locali, dall’altro, con quella che è ormai risultata una situazione complessiva insostenibile, derivante, nella maggior parte dei casi, da debiti pregressi. Tutte circostanze che stanno mostrando il vero volto delle difficoltà relative ai servizi sociali presenti in provincia di Ragusa. Le ultime dichiarazioni rese dai rappresentanti delle locali Amministrazioni ci consegnano questo emblematico quadro. A Modica una situazione di disagio esplosa da tempo e che si sta nuovamente riacutizzando. A Ragusa, una serie di problemi posti sotto osservazione per i quali si attendono sviluppi. Ma il futuro non è per nulla roseo. Anche a Vittoria sembra esserci una polveriera pronta ad esplodere da un momento all’altro. Per non parlare di Comiso – conclude Romeo – dove, invece, le difficoltà sono già emerse da tempo”.

Festa dell’Unità nazionale

Il prossimo 4 novembre, Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, in concomitanza con la cerimonia nazionale presieduta a Roma dal Presidente della Repubblica, avrà luogo in piazza San Giovanni a Ragusa, con inizio alle 10.30, la tradizionale celebrazione ufficiale. A seguire – nei saloni di rappresentanza del Palazzo del Governo – si terrà la cerimonia di consegna di alcune onorificenze conferite a cittadini della provincia e sarà inaugurata una Mostra di Cimeli storico-militari realizzata in collaborazione con il Museo Civico di Ragusa “Italia in Africa”, con il Museo Storico Militare del Comune di Chiaramonte Gulfi, con il Museo Italo-Ungherese del Comune di Vittoria, con le associazioni combattestiche e d’Arma della provincia iblea, con il comitato provinciale della Croce Rossa Italiana e la rappresentanza locale dell’associazione “Lamba Doria” di Siracusa.

Corso di formazione micologica

Si è concluso il primo corso dell’associazione micologica Bresadola di Ragusa che ha riavviato la propria attività da qualche mese. Il corso di formazione micologica, diretto da Gioacchino Gurrieri, ha potuto contare su un programma articolato svolto dal micologo Andrea Buda, presidente Amb di Siracusa, dall’esperto micologo Emanuele Brugaletta e dallo stesso Gurrieri. Sede formativa la Confcommercio di via Sofocle.

Saldi e vendite promozionali Il calendario 2011-2012

Il direttore provinciale di Confcommercio Ragusa, Emanuele Brugaletta, informa che l’assessorato regionale alle Attività produttive ha emanato il decreto sulle vendite promozionali e su quelle di fine stagione per il biennio 2012-2013. In particolare, è stato deciso che a livello regionale, e quindi anche in provincia di Ragusa, le vendite promozionali potranno essere effettuate dal primo giorno del mese di febbraio al 15 maggio e dal primo giorno del mese di agosto al 15 novembre. Le vendite di fine stagione o saldi per il periodo invernale potranno essere effettuate dal 2 gennaio al 15 marzo. Quelle per il periodo estivo dal primo sabato del mese di luglio al 15 settembre.

L’assessore dalle lacrime di coccodrillo

L’assessore al Bilancio del Comune di Ragusa Maria Teresa Tumino ha annunciato per il futuro la diminuzione dei servizi e l’aumento delle tasse. “Forse l’assessore sta annunciando adesso ma, tutto questo è già in parte avvenuto: aumento della Tarsu del 10%, i tagli alla scuola (1 preside ogni 2 plessi scolastici), – scrive in una nota la componente del Pd donne, Alassandra Sgarlata università che chiudono, personale Ata e dipendenti Asp senza lavoro in protesta e in sciopero della fame e adesso l’ultima trovata dei licenziamenti facili mascherati da aiuto allo sviluppo, facendo pagare i lavoratori contemporaneamente salvaguardando gli evasori. Vorremmo proprio sapere cosa ancora voglia tagliare il nostro assessore – sostiene la componente del Pd – forse adesso finalmente incomincerà ad evitare tutte quelle spese inutili e superflue che ancora vengono fatte dal nostro Comune? Il nostro partito ha già parlato di assunzioni con compensi esagerati possiamo continuare con le somme destinate ai concerti, alle sagre e all’addobbo del centro storico che però lo lasciano comunque vuoto e deserto come la coscienza dei ragusani. L’assessore finalmente vuole ridurre gli stipendi che genera il Consiglio comunale partendo dal sindaco e a cascata su tutti i suoi componenti – chiede la Sgarlata – che potrebbero essere pagati con premi di produttività o in base agli emendamenti presentati e non per la presenza, la maggior parte anonima, in consiglio. Caro assessore Tumino se i tagli ai Comuni imposti dal governo nazionale non le piacciono la invitiamo alla manifestazione del Pd che si terrà a Roma il 5 novembre. Se ancora del salvabile c’è lei è tenuta a fare di tutto – conclude la Sgarlata – non molli i suoi concittadini anche se non l’hanno votata per essere assessore dell’attuale amministrazione comunale”.

Gli stranieri e la provincia iblea: la più multietnica in Sicilia

Ragusa è la provincia siciliana con il maggiore aumento nel numero degli stranieri residenti. Un più 13,4 per cento che porta la popolazione a 20.956. Il territorio ibleo, per numero assoluto, è il terzo, dopo Palermo 28.496) e Catania (25.908). I dati sono stati presentati giovedì mattina a Palermo da Caritas italiana nell’annuale rapporto stilato in collaborazione con la Fondazione Migrantes. Presente anche Vincenzo La Monica di Caritas Ragusa. A livello locale il dossier verrà presentato in maniera dettagliata l’11 novembre alla Camera di Commercio alle 10.30. In quella sede verranno divulgati dati più approfonditi sulla provincia e sui dettagli comunali, sui settori lavorativi, sulla scuola, sulle rimesse e sull’impatto che la crisi sta avendo nel confronto col mondo dell’immigrazione. Un dato importante, intanto, emerge proprio sui nuovi nati stranieri nel 2010. In vetta ai comuni isolani c’è Santa Croce, (28,7%), seguita da Scicli (24,3%) e poi Vittoria (13%). In provincia di Ragusa, in termini percentuali, c’è il più alto numero di alunni stranieri, sono il 5.3 per cento della popolazione scolastica con una media isolana che non arriva al 3 per cento. Un incidenza che riflette quella più generale del numero degli stranieri regolarmente residenti: nel Ragusano il 6.6 per cento della popolazione è di origine straniera, a Ct solo il 2.4 per cento, a Messina il 3.6. Per quanto riguarda poi la distribuzione territoriale a Ragusa la comunità più presente rimane quella tunisina, con 6.962 presenze. Seguono i rumeni, che sono 5.169. Poi ci sono gli albanesi, presenti in 2.959. La presenza polacca è sotto le mille unità, esattamente 785, in maggioranza badanti di persone anziane o con disabilità. In provincia gli stranieri occupati sono più di sedicimila.

Costone sud di Ragusa Ibla. Dopo 14 anni nessun consolidamento

C’è un costone ad Ibla, quello del versante sud, nell’area compresa fra la circonvallazione-via Ottaviano e via Torrenuova, secondo una direttrice orizzontale che va dalla chiesa di S. Barbara di via Sveva fino a via Petronilla, che ha condizioni di “precarietà statica”. Lo hanno scritto i progettisti, estensori del progetto di consolidamento dei fronti rocciosi di questo versante, nel lontano 2002. Eppure, ad oggi, il costone non è stato consolidato nonostante questo versante sia oggetto di Pai, cioè piano di assetto idrogeologico e, soprattutto, nonostante da un decennio sia pronto il progetto, siano stati stanziati i soldi e da anni siano state acquisite tutte le autorizzazioni. C’è un comunicato stampa dell’agosto del 2010 del Comune di Ragusa, a firma dell’allora assessore Giaquinta, che diceva che in tempi brevi sarebbero state avviate le procedure per la gara di appalto. E siccome, a seguito di quel comunicato non è accaduto nulla, l’allora consigliere di quartiere Gianni Giannone aveva proposto alla circoscrizione di Ibla di presentare un esposto in Procura. Dopo la “minaccia”, un mese dopo, il Comune si era premurato di scrivere una determina dirigenziale per l’approvazione di una somma suppletiva di oltre 200 mila euro, necessari per pagare le spese ulteriori di progettazione. “Dalla data della determina, il buio – afferma Giannone -, perché siamo arrivati alla fine di ottobre dell’anno successivo e per il costone non sono ancora iniziati i lavori di consolidamento. Da voci di corridoio si dice, infatti, che adesso la famosa disponibilità di fondi per questo progetto non esiste più e allora mi chiedo: perché si è perso così tanto tempo e chi è responsabile di questa perdita di tempo?”. L’opera è stata prevista nel piano triennale delle opere pubbliche ’97-’99.

Un centro giovanile nei locali dell’ex tribunale

Che fine faranno i locali ristrutturati ed accoglienti di via Giacomo Matteotti, sede fino a qualche giorno fa del corso di laurea di Giurisprudenza a Ragusa? Le lezioni sono state chiuse, le aule sono deserte, i giovani sono scomparsi non solo dall’ex tribunale, ma anche dal quartiere, dalle tante case del centro storico prese in affitto, dagli esercizi commerciali, dalle cartolerie, dagli autobus urbani, dai ristoranti. C’è meno vita nel centro storico di Ragusa senza gli studenti universitari. E c’è il vuoto nei locali di via Matteotti che prima ospitavano le speranze nel futuro, le ansie preesame, le chiacchere fra colleghi. Eppure la struttura è accogliente, funzionale, pronta e predisposta ad accogliere persone. Perché non creare un centro di aggregazione giovanile, un punto di riferimento socioculturale, un mezzo per attirare gente al centro storico? Da tempo i giovani chiedono uno spazio di aggregazione, da poter gestire in autonomia, per avere modo di esprimere la propria creatività (vedi l’occupazione dell’ex hotel San Giovanni). In tanti seguirebbero corsi di musica, arte, pittura, cinematografia, fotografia, clowneria; si potrebbero tenere incontri culturali, proiezioni di filmati, cineforum, socialforum e una miriade di altre iniziative che coinvolgerebbero centinaia di persone ridando suoni, colore, musica ad un quartiere che rischia sempre più di trasformarsi in un deserto di viuzze e palazzi, popolato di notte da auto in sosta. Sarebbe anche un luogo di integrazione interculturale, vista l’alta densità abitativa di cittadini extracomunitari e comunitari nel quartiere. Non mancherebbero i servizi a supporto del centro giovanile e si garantirebbe una notevole boccata d’ossigeno all’economia dei piccoli negozi. Un sogno o la possibile riconversione di una struttura a sostegno dei giovani, dei commercianti e dei cittadini che vivono e operano al centro?

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