28-03-2024
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Archivio della categoria: Società

Ibla e il degrado, la sporcizia scende a valle

C’è un’insospettabile Ibla nascosta fra le vallate, sommersa dai rifiuti, rifugio dei senzatetto, e perfino luogo di roghi abusivi notturni, nei quali si incendia materiale di dubbia provenienza. Nelle strade che scendono giù a valle, e che costeggiano la vallata Santa Domenica, il degrado è ormai radicato, come una malattia incurabile. In via Ugolino, ad esempio, qualche residente, uno dei pochi, che vince la paura di essere minacciato per aver parlato, racconta sotto voce che ogni tanto, di notte, avvengono strani roghi. “L’altra notte c’era un’altissima colonna di fumo – dice un residente della zona – e poi abbiamo scoperto, dai resti ritrovati all’indomani, che qualcuno aveva incendiato una matassa di fili di rame, che venivano chissà da dove, per poter estrarre il prezioso materiale”. Le storie sui roghi del rame, in questa parte di Ibla, situata vicino al monumento San Rocco, monumento acquistato dal Comune e riqualificato, si raccontano come leggende urbane. “Ma quella colonna di fumo era reale, perbacco se non era vera – commenta il residente – e fra l’altro l’aria che emanava, era irrespirabile”. Via Ugolino, per intenderci, è la strada degli alloggi comunali assegnati alcuni anni fa agli indigenti, che inizialmente invece dovevano essere destinati ai docenti universitari. Queste case, oggi, vengono disdegnate perfino dai poveri, perché a distanza di pochi anni dalla loro costruzione, tali abitazioni hanno rivelato tutta la loro fragilità. Il loro nucleo originario era attaccato alla roccia, così l’umidità e le infiltrazioni le stanno distruggendo. Le case di via Ugolino, lo dice chi ci abita, sono come celle frigorifere, con muffa incorporata 365 giorni l’anno, anche d’estate. Di fronte a questi alloggi ci sono dei ruderi, che sono diventati ricettacolo di immondizia.

Sporcizia al castello di Donnafugata, la denuncia di un missionario

“El Padre Bandido”, il nomignolo affettuoso con cui i discendenti dei Maya hanno chiamato per anni il missionario salesiano Tiziano Sofia, un prete che ha fatto tantissimo per la popolazione locale del Guatemala, da mercoledì, da quando ha visitato uno dei monumenti più importanti della provincia di Ragusa, ha deciso di cambiarsi il nomignolo. “Adesso voglio essere chiamato “indignado” – racconta padre Sofia – perché da quando ho fatto visita al Castello di Donnafugata sono davvero indignato per quanta spazzatura ho visto e raccolto”. Padre Sofia da mercoledì è a Marina di Ragusa, per partecipare all’ottantesimo compleanno della sorella, che vive qui in Sicilia. “Così mercoledì ho accompagnato due amiche, professoresse, entrambe del Nord Italia, al vostro Castello ma appena sono arrivato a Donnafugata, mi sono vergognato davanti alle mie ospiti, per voi, mi sono vergognato della Sicilia e perfino di essere un italiano. C’era immondizia dappertutto, mai visto tanto degrado in questa terra”. La vita missionaria di padre Sofia è stata raccontata anche nel libro di Gianna Sallusti, pubblicazione dal titolo appunto “El padre Bandido” (nella sua attività missionaria, il prete è stato perseguitato dai potenti e una volta, messo in carcere, con accuse inventate e poi liberato). Questo prete ha operato oltre che in Guatemala, in altre zone calde del globo, in Brasile, in Nicaragua, in Libano. Non ha mai avuto paura di scontrarsi con i poteri e di rimboccarsi le maniche. Così ha fatto anche ieri. “Ho preso tre sacchi e ho iniziato a raccogliere la spazzatura che si trovava fra l’altro sul vialetto di ingresso al castello, bottiglie semi piene, bottiglie vuote, carte e cartuzze, c’era di tutto – dice padre Sofia – e poi dopo aver chiuso i tre sacchi, li ho portati vicini ai cassonetti”.

Cabina di regia per abbattere le barriere architettoniche

La Provincia di Ragusa attiva una cabina di regia, per promuovere l’accessibilità e la fruibilità del territorio da parte delle persone disabili. Il gruppo di lavoro è stato insediato ufficialmente dall’assessore provinciale ai Servizi Sociali, Piero Mandarà, che ha potuto relazionare ai presenti sulle iniziative da intraprendere, coinvolgendo tutte le realtà sociali del territorio, per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ostacoli che limitano la qualità della vita delle persone diversamente abili. I componenti della cabina di regia sono: Giuseppe Trieste, Gaetano Pernice ed Emanuele Tumino, indicati dal Fiaba (Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche) e promotore dell’iniziativa, Giovanni Brafa e Salvatore Borrelli, nominati in rappresentanza della Provincia.

Santa Croce, caos nel centro storico

Una vera e propria corsa ad ostacoli tra impalcature e segnali stradali. Un labirinto, nel centro storico di Santa Croce, con troppi lavori in corso. La sezione cittadina dell’associazione commercianti non usa mezzi termini. “Ancora una volta l’inefficenza amministrativa a Santa Croce Camerina si fa sentire – tuona il presidente dell’Ascom, Tony Mandarà -. Ancora una volta commercianti e cittadini sono chiamati a pagarne le spese con ben tre cantieri edili aperti nello stesso incrocio con imponenti impalcature nelle vie Matteotti e Carmine, incluso il palazzo comunale. La stessa amministrazione – dice ancora Mandarà – che ad agosto ha fatto togliere una pedana di un bar nella centralissima piazza Vittorio Emanuele perché non conforme alla normativa comunale. Il Comune con l’ausilio della Poliizia municipale ha multato tutte le pedane – dice Mandarà – e adesso, quasi per ironia della sorte, hanno autorizzato tre cantieri senza rispettare nessuna norma sulla sicurezza: viabilità, parcheggi, transenne che invadono strisce pedonali, accessi per i disabili chiusi. Ci chiediamo come può succedere tutto questo, come possono l’Ufficio Tecnico e il comando di Polizia municipale rilasciare autorizzazioni concentrate nello stesso spazio di tempo. Quanto ancora dovranno soffrire i commercianti e i cittadini a causa dell’inettitudine amministraiva e dei suoi uffici?”, conclude Mandarà. Il sindaco Lucio Schembari assicura che nessun intralcio alla viabilità esiste. “I vigili urbani stazionano in prossimità dell’incrocio – spiega il primo cittadino -, garantendo il flusso regolare del traffico. L’amministrazione è dalla parte delle imprese e delle maestranze che lavorano in un momento così difficile per l’economia del nostro paese”.

A due anni dallo sgombero dell’ex hotel San Giovanni, Ragusa sempre più abbandonata

Due anni. Tanto tempo è passato da quando la Polizia ha sgomberato il vecchio hotel San Giovanni, dove il collettivo la Fabbrica aveva realizzato, in spazi abbandonati da oltre un decennio, un luogo di aggregazione della città. L’Inpdap, proprietario dell’immobile, aveva fretta perché doveva realizzarci qualcosa. In realtà, in due anni, non è stato fatto nulla. Ed oggi il collettivo la Fabbrica e gli Anarchici rilanciano la questione della mancanza di spazi aperti per i cittadini. “Ragusa – spiegano – vive ancora l’eterna dimensione di città fantasma: ancora più povera di spazi fruibili dai cittadini (il Centro Servizi Culturali trasformato in un ufficio con orari e modalità di assegnazione assurde), aumento delle cauzioni per gli spazi comunali nuovi e vecchi, inagibilità strutturali diffuse in tutti gli spazi pubblici conseguentemente non assegnabili, gestione di spazi comunali ad opera di commercianti con ovvie conseguenze sulla pluralità di luoghi comuni”. Di contro, “la città – prosegue il documento – affronta un sempre crescente degrado culturale ed aggregativo (sagre e scacce a parte), soprattutto in centro storico, dove l’abbandono comprende anche i servizi essenziali ed include operazioni come minimo provocatorie, come la tentata assegnazione della Rotonda Maria Occhipinti al Movimento Azzurro, stroncata sul nascere da una mobilitazione popolare, o l’abitudine oramai consolidata ad affidare immobili pubblici ai soliti (e noti) amici dell’amministrazione. Nei piani degli amministratori della città, la riqualifica delle zone degradate passa attraverso il cemento – prosegue la nota -, il decentramento delle attività artigianali e commerciali in favore delle periferie, la pedonalizzazione forzata di via Roma e viale Tenente Lena (senza un minimo di progettualità su viabilità e vivibilità circostante) o l’invito a realtà commerciali per Vip (Bulgari, Gucci) ad aprire attività commerciali a Ragusa Ibla (geniale idea riferita dal sindaco Dipasquale durante l’incontro “Riqualificazione del Centro Storico” dello scorso anno tenutosi nella sala dell’hotel Mediterraneo), e non attraverso i servizi sociali, i movimenti giovanili di aggregazione e gli spazi comuni”, si legge nella nota. Duro il commento sull’amministrazione comunale di Ragusa che “ha dimostrato il suo disinteresse in questo senso, col totale disinteresse per le vicende successive allo sgombero della Fabbrica: da due anni, l’ex hotel è letteralmente blindato, esattamente come l’indomani dello sgombero; che fine hanno fatto i famigerati progetti sociali dell’ente che gestisce questo bene, l’Inpdap?”. “Nel frattempo – ricordano Anarchici e la Fabbrica – gli occupanti dell’hotel si preparano ad affrontare un processo ridicolo, di cui sono appena state chiuse le indagini preliminari, in cui sono accusati di diversi reati (tutti a titolo individuale, evidentemente a Ragusa si sconosce la storia giudiziaria degli spazi occupati dagli anni ’80 ad oggi), tra cui alcuni palesemente falsi, ascrittigli solo per dare lo esempio alla cittadinanza tutta, di cosa si rischia – continua la nota – a gestire direttamente l’abbandono degli spazi comuni”. Venerdì, alle 19, nei locali della Società dei Libertari, in via G.B. Odierna 212, è previsto un incontro aperto a tutte le realtà cittadine e provinciali “per coordinare insieme un nuovo momento di lotta per gli spazi ed i beni comuni”. Un’occasione anche di appoggio e solidarietà a quanti, del collettivo, adesso sono sotto processo per l’occupazione dell’ex hotel.

Ragusa, torna la sagra della frittella

La straordinaria bontà di un dolce tipico, legato alla nostre tradizioni, il dolce di San Martino, ma anche l’allegria e le attrazioni di una bellissima festa, fatta di musica, cabaret, mercatini. Torna a Ragusa la “Sagra della Frittella – Festestate di San Martino”, la gustosa manifestazione organizzata dall’Associazione “Mariannina Coffa” e giunta alla sua XIII edizione. Dal 9 al 13 novembre tante le iniziative in programma, dagli spettacoli in piazza San Giovanni, alla galleria enogastronomica oltre agli espositori di artigianato tra via Coffa e il Ponte Vecchio. Tra le prelibate novità di quest’anno i gusti delle frittelle proposte, che saranno oltre 22: alla nocciola, all’ananas, all’arancia e Martini, e le buonissime frittelle salate. Torna anche la gara delle frittelle. “Siamo giunti alla tredicesima edizione – rileva Daniele Leggio, presidente dell’Associazione “Mariannina Coffa” – e anche quest’anno riproponiamo la nostra formula di successo che prevede non solo frittelle, mercatini e spettacoli, ma anche le numerose attività sportive, gli spazi dedicati ai bambini, le passeggiate sugli asini ragusani, la mungitura del latte. Insomma una serie di micro appuntamenti che continueranno a fare grande e piena di numeri questa manifestazione”.

Sospensione del servizio di svuotamento delle fosse biologiche. I residenti si mobilitano contro il Comune di Ragusa

Troppi arretrati da smaltire negli uffici del Comune di Ragusa. E’ questa la motivazione con cui il settore competente per i servizi di svuotamento delle fosse biologiche ha annunciato da settimane la sospensione di tale servizio, comunicando che riprenderà il primo gennaio del prossimo anno ricalcolando le tariffe finora applicate. I residenti, del quartiere ovest della città, non coperto dalla rete fognaria, sono pronti alla mobilitazione. “Si tratta di un servizio di fondamentale importanza per centinaia di famiglie che non hanno l’allaccio alla rete fognaria – spiega Nunzio Tribastone, portavoce dei residenti -. Le tariffe comunali per lo svuotamento delle fosse sono di 17 e 10 euro incluso il bollettino di pagamento a fronte di un servizio, espletato dai privati, di oltre 150 euro. Costo che lievita, durante i festivi, fino a 200 euro. Abbiamo chiesto conto e ragione ai dirigenti e all’assessore al ramo – conclude il portavoce dei residenti del quartiere Ovest – ma non abbiamo ricevuto alcuna spiegazione”. Il Comune, tra l’altro, ha avviato gli interventi per l’allaccio alla rete fognaria nella condotta dell’area di sviluppo industriale: lavori per un importo pari a 550 mila euro.

Quaterna secca a Ragusa.Vinti più di 112 mila euro con una giocata da un euro

I primi quattro numeri estratti nella ruota di Palermo hanno fatto felice un giocatore del Lotto. 11, 9, 21 e 7 hanno portato nelle tasche di un fortunato e anonimo giocatore più di 112.000 euro. La giocata è stata di un solo euro per una quaterna secca. La ricevitoria baciata dalla dea bendata è quella di via Vincenzo Lorefice, che non è nuova a vincite straordinarie. Una telefonata è giunta stamane al titolare della ricevitoria: una persona, che non ha detto il proprio nome, si è informata sulle modalità di riscossione della vincita. “Speriamo che il vincitore sia una persona che ha bisogno ha detto il signor Salvatore Tumino, titolare della ricevitoria -. La giocata è stata di un euro ed è valsa più di 112mila euro”. Al fortunato vincitore i nostri migliori auguri.

CASO FONTANA NUOVA La posizione del Pd

“La Soprintendenza di Ragusa, sulla vicenda Fontana Nuova, ha svolto al meglio il proprio compito. E lo ha fatto con grande equilibrio e competenza. Chi sostiene il contrario, lo fa per motivi che non sono ancora ben chiari”. Il segretario cittadino del Partito Democratico, Giuseppe Calabrese, sostiene l’operato del soprintendente Alessandro Ferrara. “Conoscendo le doti di notevole attenzione riferite al territorio che tutti riconosciamo a Ferrara – continua Calabrese – appare davvero assurdo che quest’ultimo sia finito nel mirino dell’associazione ambientalista Terre D’Oriente. Ferrara non è di certo andato oltre il rispetto dei vincoli. E se lo diciamo noi, che notoriamente non siamo a favore delle colate di cemento nelle periferie cittadine e lungo la direttrice che da Ragusa conduce a Marina, c’è da ritenere che questa affermazione abbia un senso compiuto. Anzi, il soprintendente, in attesa che si sblocchi la vicenda del Piano paesaggistico, allo stato sub judice da parte del Tar, sta operando per apporre dei vincoli in quelle zone che meritano piena tutela. Ma non è il caso di Fontana Nuova – conclude Calabrese – dove le doti di equilibrio di Ferrara meritano, ancora una volta, di essere rispettate e tutelate. Anche a discapito di chi sta conducendo delle battaglie personali che, non gli fanno onore”.


Associazione Pensionati aderente Cna, sabato a Ispica l’inaugurazione

La Cna Pensionati Ragusa annuncia che sabato 29 ottobre, alle 19.00, ad Ispica, in via Belice 2, angolo via Campania, sarà inaugurata la sede della nuova associazione pensionati ispicesi aderente alla Cna Pensionati. Si tratta di un progetto pilota che vedrà la nascita di circoli per pensionati nei comuni iblei allo scopo di poter fornire uno spazio di ritrovo quotidiano per gli anziani.


La cassa integrazione in deroga salva le piccole imprese del ragusano dal default

I dati di settembre 2011 sulla cassa integrazione registrano per la provincia di Ragusa un aumento delle ore autorizzate che coinvolge solo la gestione in deroga. 42.000 ore richieste per lo strumento speciale in deroga, su un totale di 63.000 ore autorizzate per le declinazioni di cassa ordinarie e straordinarie. I numeri del 33° rapporto Uil segnalano un incremento del 118% globale in più di richieste degli ammortizzatori sociali integrati, rispetto allo stesso mese dell’anno 2010; un indicatore, dunque, di maggior crisi nel terzo quadrimestre dell’anno in corso per l’economia del nostro territorio. “Questi dati – dichiarano Giorgio Bandiera e Giuseppe Scarpata della Uil – mettono in evidenza che la quantità di cassa integrazione in deroga (+ 67% rispetto ad agosto 2011) richiesta e necessaria per il microsistema produttivo territoriale, è decisamente troppo elevata e preoccupante, poiché registrata alla fine del 3 quadrimestre dell’anno in corso, con un saldo economico consequenziale ancora tutto da scrivere per le piccole e piccolissime imprese della nostra provincia”. Proseguono i due segretari della Uil: “Commercio, artigianato, piccola industria ed edilizia le aree più colpite dalla fase economica attuale, sempre più incerta e poco stabile, che spinge le micro-imprese ad utilizzare lo strumento speciale della cassa integrazione in deroga, come strutturale e funzionale alla sopravvivenza”. La Cig in deroga nasce come intervento salariale per sostenere imprese e lavoratori non destinatari della normativa dedicata alla Cassa integrazione guadagni ordinaria. Si tratta dell’estensione ai prestatori d’opera di piccole imprese, di aziende artigiane e del terziario, indirizzata anche al popolo sempre più numeroso nella nostra provincia dei lavoratori atipici.

Servizio civile Caritas

Sono 143 i giovani che hanno presentato, entro il termine previsto per il 22 ottobre, la domanda per prestare servizio Civile nei progetti approvati alla Caritas. In tutto sono 31 i posti a disposizione. Un rapporto, quindi, di quasi cinque richiedenti per ogni posto disponibile. Un dato in linea con quello dello scorso anno quando, su 62 posti a disposizione, si presentarono 315 giovani. Numeri che fanno pensare a come i giovani vedano il servizio civile anche come una occasione per guadagnare qualche soldo, in considerazione della grave crisi economica e lavorativa. Ai volontari, infatti, vanno 413 euro al mese, per un anno. Non certo uno stipendio, ma un aiuto soprattutto per chi studia. E sono diversi i ragazzi che, iscritti all’Università, provano questa esperienza, che poi anche ai fini lavorativi, per alcune professioni, ha un suo valore. L’età media dei richiedenti è di circa 24 anni; quest’anno potevano presentare domanda i giovani dai 18 ai 28 anni. Adesso gli operatori della Caritas, guidati dal direttore, Domenico Leggio, avvieranno la fase della selezione. I nuovi trentuno volontari inizieranno il loro “lavoro” il prossimo dieci gennaio, mentre il giorno prima cesseranno l’anno di attività i volontari dello “scaglione” precedente. Questo nuovo progetto prevede una presenza più massiccia di volontari nelle iniziative diocesane su Vittoria. Quattro i giovani impegnati a Ragusa, quattro a Monterosso, quattro a Pedalino e altrettanti a Santa Croce. Le graduatorie con gli ammessi saranno rese note, con tutta probabilità, entro il 20 novembre.

Scicli, convento di Sant’Antonino. Il Comune vuole comprarlo

Una richiesta di finanziamento all’assessorato regionale ai Beni Culturali è stata avanzata dal Comune di Scicli per acquistare l’ex convento di Sant’Antonino. Si tratta di un immobile abbandonato, situato di fronte l’ospedale Busacca. Il complesso è una delle poche testimonianze architettoniche del Val di Noto in cui insistono elementi di cultura pre-barocca.

Diocesi di Ragusa, ordinazione di don Flavio Maganuco

Un nuovo sacerdote per la Chiesa ragusana. Lunedì, alle 19.30, nella Cattedrale San Giovanni Battista di Ragusa, il vescovo, Paolo Urso, ordinerà presbitero Flavio Maganuco (nella foto), giovane originario di Acate. Don Flavio ha 28 anni ed ha studiato al seminario ibleo, presso l’Istituto teologico. Ha anche vissuto un’esperienza di un anno in un’altra realtà, nel seminario di Pavia. Un’occasione di crescita e di formazione ulteriore, per conoscere altre realtà. Attualmente un altro giovane si trova proprio a Pavia per un analogo momento di formazione. E lunedì, da Pavia, verrà una delegazione composta da quindici persone. Un segno dell’affetto e della vicinanza a don Flavio in uno dei giorni più importanti della sua vita. “Prepariamoci – scrive il vescovo Urso nell’annuncio dell’ordinazione – ad accogliere un nuovo dono che il Signore ha deciso di offrire alla nostra Chiesa ragusana. Invito tutta la comunità diocesana a benedire Dio, a non dimenticare tutti i suoi benefici, e a pregare perché Flavio sia apostolo con Cristo e come Cristo, compagno di viaggio e servitore degli uomini”. Due veglie di preghiera si terranno domani, alle 19, nella Chiesa madre di Acate e, alle 10, all’Annunziata di Comiso, parrocchia dove don Flavio presta il proprio servizio di diacono attualmente.

Come Eravamo ricorda il Professore Antonino Di Vita

Mercoledì 26 ottobre 2011 alle ore 14.30, 18, 21, 24, 1.30 e giovedì 27 alle 8, per la 593ma puntata di Come Eravamo, Tele Nova trasmetterà due interviste al professore Di Vita del 2000 realizzate a Ragusa nel mese di gennaio, in occasione della presentazione del suo libro “Da Siracusa a Mothia” e nella sua Chiaramonte Gulfi, nel mese di giugno. La puntata contiene inoltre interviste realizzate il 18 settembre 1992 a cittadini ragusani sulla manovra economica del governo Amato.

Spettacolo teatrale musicale di poesia contemporanea

Venerdì 28 ottobre alle 19.00, presso la libreria Saltatempo di Ragusa, la performance di Paolo Gulfi, poeta e musicista ibleo, segnalato al premio Giovani scrittori di Catania. Videomaking a cura di Stefano Melia.

Lotteria Sel, estratti i tre biglietti vincenti

A conclusione del 1° congresso del circolo Sel di Ragusa si è proceduto alla estrazione dei numeri della lotteria locale di autofinanziamento per il partito e sono i seguenti: 1° premio N° 01752, 2° premio N° 01885, 3° premio N° 00784. Chi è in possesso del biglietto corrispondente deve rivolgersi presso la sede di Sel, corso Vittorio Veneto 125, a Ragusa o al 327.7324667 entro il 29 ottobre.

Fontana Nuova, le associazioni di categoria in difesa del soprintendente

Difesa a spada tratta quella portata avanti da alcune associazioni di categoria della provincia di Ragusa a favore dell’architetto Ferrara, soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa. Tema degli interventi difensivi la conferenza stampa di Legambiente sul sito archeologico di Riparo Sotto Roccia in contrada Fontana Nuova, a monte di Marina di Ragusa. Confindustria prende le distanze dagli attacchi di Legambiente contro il soprintendente. “L’accusa lanciata da alcune associazioni ambientaliste in merito ad autorizzazioni rilasciate dalla Soprintendenza di Ragusa in contrada Fontana Nuova – ha dichiarato il presidente di Confindustria, Enzo Taverniti -, accusa che stravolge la sensibilità ambientale della nostra comunità e l’impegno di tutela del territorio riducendola a una battaglia ideologica dai fini incomprensibili, non può da noi essere condivisa, ma deve diventare occasione per interrogarsi circa la necessità e urgenza di riprendere il dialogo fra le istituzioni locali, le parti sociali e le associazioni ambientaliste in merito alla questione generale che riguarda la pianificazione del rapporto fra difesa dell’ambiente e urgenza di un rilancio qualificato della economia locale”, dice il presidente di Confindustria. Taverniti esorta i soggetti interessati a ritrovarsi per definire un reale progetto di ecosostenibilità. Sulla vicenda interviene anche la Cna. “Conveniamo sulla necessità di ripristinare l’insediamento archeologico di contrada Fontana Nuova – è scritto in una nota a firma del segretario provinciale Giovanni Brancati -. Invece, per quanto concerne la vicenda relativa alla realizzazione di alcune costruzioni che si trovano fuori dall’area vincolata, siamo dell’opinione che non possono essere ostacolate le legittime aspettative di chi è proprietario di quei terreni e delle imprese chiamate a realizzare i lavori”, ha dichiarato Brancati. In difesa del soprintendente interviene pure Confagricoltura che esprime apprezzamento per quanto finora svolto dall’architetto Ferrara. “Grazie all’impegno assunto in varie sedi di concertazione – si legge in una nota dell’associazione di categoria – ha efficacemente operato per il buon esito di tutte le pratiche legate ai finanziamenti del Piano di sviluppo rurale, in un primo momento bloccate dall’adozione del Piano paesistico. Auspichiamo – dice ancora Confagricoltura che la Regione provveda a dotare gli uffici della Soprintendenza di Ragusa delle necessarie risorse umane al fine di evitare lunghe attese da parte delle aziende”.

Escursione a Cava Carosello, domenica 30 ottobre con i Kalura

Domenica 30 ottobre escursione a Cava Carosello, percorso ad anello, di circa 7 km, nel cuore di Noto antica, tra antiche concerie medievali e mulini ad acqua. L’equipaggiamento consigliato dai Kalura è scarpe da trekking, zaino, mantella per la pioggia, pranzo al sacco, acqua. L’appuntamento è alle 8.30 in piazza Libertà a Ragusa. Prenotazioni: 327-0069217

Maria Giovanna Aprile, a tredici anni dalla scomparsa

“Se potessi almeno portarle un fiore, andare a piangere al cimitero, guardarla in una foto, posta sopra una tomba, mi rassegnerei, vivrei il lutto per la perdita, ma troverei, se non altro, oltre al dolore, finalmente, anche la pace”. Fra pochi giorni si celebra la festa dei defunti. Giuseppina Aprile vorrebbe commemorare la memoria della figlia Maria Giovanna, scomparsa da Scicli 13 anni fa. In realtà solo la Legge ha riconosciuto, qualche anno fa, la morte legale della donna. Per tutti gli altri, Maria Giovanna si è allontanata di sua volontà e dovrebbe, e potrebbe, essere ancora viva. Ancora oggi, Pina cerca di conoscere la verità. Vorrebbe aver certezza della sua morte e poter placare quell’ansia di giustizia che, nel corso degli anni, è cresciuta, sino a renderle insopportabile la quotidianità. Vorrebbe sapere chi e perché ha ucciso Maria Giovanna e dove è stato nascosto il suo corpo. L’unico sollievo, a questa ricerca che non avrà mai fine e risposte, è la fede, e la speranza riposta nei suoi nipoti. I due gemelli, che oggi sono due bravi ragazzi e rappresentano l’unica eredità che Maria Giovanna ha lasciato alla madre. A mamma Pina dal 25 ottobre del 1998, ogni anno, non resta che commemorare solo la scomparsa di Maria Giovanna. Che è un niente. Come dire che una persona non esiste più.

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