19-04-2024

Spacciavano droga alla villa, arrestati tre tunisini a Comiso

Tre giovani tunisini, tra i 22 ed i 25 anni, sono stati sorpresi mentre cedevano due dosi di marijuana ad un sedicenne comisano, alla villa comunale. In casa dei tre tunisni sono stati trovati altri dodici grammi della stessa sostanza, 120 euro ed un block notes nel quale, probabilmente, annotavano il commercio di stupefacente. Per i tre è scattato l’arresto.

Estradato in Italia George Mustafà arrestato per violenza sessuale ai danni di dieci donne di Ragusa

Estradato in tempo record in Italia dalla Romania, 25 anni, arrestato per violenza sessuale ai danni di dieci donne ragusane. L’uomo è arrivato venerdì all’aeroporto di Roma-Fiumicino e sabato mattina è stato interrogato per rogatoria dal Gip della Capitale all’interno della casa circondariale di Rebibbia a Roma. Mustafà era stato arrestato dalla Polizia lo scorso 29 aprile in Romania per violenza sessuale ai danni di dieci giovani donne ragusane. Le indagini sono state svolte dalla Sezione specializzata della Squadra Mobile ed hanno consentito di individuare il rumeno quale autore di una serie di violenze sessuali che il maniaco ciclicamente portava a termine bloccando le donne nelle stradine del centro storico e palpeggiandole nelle parti intime. I riscontri ottenuti dalla Squadra Mobile sono stati posti a fondamento della misura cautelare concessa dal Gip del Tribunale Claudio Maggioni su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Monica Monego. Stante lo stato di latitanza del rumeno, era stato predisposto il mandato di arresto europeo e, a seguito della localizzazione effettuata grazie all’attività tecnica svolta dalla Squadra Mobile di Ragusa, la Polizia rumena, con il coordinamento dell’Interpol, lo ha catturato presso la sua abitazione di Calarasi vicino Bucarest. Secondo l’accusa che gli viene mossa dagli uomini del vice questore Francesco Marino, il rumeno, oltre a sfogare i propri istinti sulle ragazzine, aveva preso di mira anche due donne sui 40 anni, ragusane, per un totale di dieci vittime tra gennaio e novembre dello scorso anno. Le complesse indagini sono partite dopo la prima denuncia per violenza sessuale da parte di una delle vittime. Poi sono seguite le altre perchè, nonostante il fiato sul collo dei poliziotti, il romeno aveva continuato ad abusare sessualmente delle sue vittime designate, scegliendo come territorio di caccia il centro storico cittadino. Decisive, ai fini delle indagini, le preziose indicazioni fornite dalle vittime, assieme alla descrizione del violentatore. Quest’ultimo sorprendeva sempre le ragazzine alle spalle, impedendo loro di urlare e toccandole in luoghi appartati, al riparo da occhi e orecchie indiscreti.

RAGUSA, TERMINAL DEI BUS SENZA SERVIZI

Manca una sala d’attesa, una pensilina ampia e confortevole e servizi igienici che siano efficienti nella stazione dei bus di via Zama a Ragusa. Per i tanti viaggiatori in attesa una vera e propria odissea. “I servizi igienici sono rinasti aperti solo pochi giorni – racconta Viviana Carnemolla, una giovane studentessa -, poi improvvisamente li abbiamo trovati chiusi. La cosa più strana è che in un terminal dove transitano ogni giorno centinaia di persona – continua la studentessa -, non esiste una sala d’attesa ampia che possa accogliere un buon numero di viaggiatori”. Per i tassisti ragusani che espletano il loro servizio il terminal è un pessimo biglietto da visita per la città di Ragusa. “Non essere riusciti a realizzare un terminal dei bus con tutti i servizi necessari sembra davvero strano – afferma Giuseppe Cassarino, uno dei tassisti in sosta al terminal -. Dopo tante ore di viaggio i cittadini hanno l’esigenza di andare in bagno. E’ davvero un peccato che il terminal sia ridotto in pessimo stato senza una sala d’attesa – continua Cassarino – e con una biglietteria che apre solo pochi minuti prima della partenza del bus”. Il consigliere comunale di Idv, Peppe Tumino, parla di una vicenda paradossale. “Nel mese di novembre ho presentato un’interrogazione su questa assurda storia – afferma l’esponente di Italia dei Valori -. Con nostra sorpresa l’amministrazione ha riaperto i bagni dopo vari rimpalli di responsabilità tra i vari uffici competenti. Dopo poche settimane i bagni sono nuovamente chiusi. Sono stato contattato da un consigliete provinciale di Brindisi, in vacanza con la famiglia a Ragusa, che ha elogato la città ma è rimasto basito di fronte al terminal del bus dove mancano i servizi minimi essenziali”. Angelo Corallo è il titolare di una delle attività commerciali che si trovano ubicate accanto al terminal. “Siamo disponibili a siglare una convenzione con il Comune e a riaprire i servizi igienici – dice Corallo -. Putroppo dobbiamo registrare la totale indifferenza di fronte ad una vicenda assurda e vergognosa per una città patrimonio dell’Unesco. I viaggiatori, e sono migliaia ogni giorno, devono usufruire dei servizi igienici dei locali commerciali”.

A TUTTO VOLUME

Tutto pronto per la terza edizione di “A tutto volume. Libri in festa a Ragusa”. Dal 24 al 27 maggio la città ospiterà la rassegna dedicata ai libri, ideata e realizzata da Alessandro Di Salvo per conto della Fondazione degli Archi con la direzione scientifica dello scrittore e giornalista economico Roberto Ippolito. All’insegna del pluralismo di voci, tendenze, editori, argomenti che si esprimono nei tanti approcci della saggistica e nel fermento della narrativa, il festival offre spunti di riflessione variegati. Il sottotitolo “Libri in festa a Ragusa” descrive lo spirito della manifestazione. Il programma è quest’anno ancora più ricco: venticinque autori si alternano nei quattro giorni di incontri. Alcuni propongono in anteprima i loro lavori. L’inaugurazione è affidata a Gian Antonio Stella, la chiusura a Stefano Rodotà. Per maggiori informazioni visitare il sito www.atuttovolume.org.

CNA, INCONTRI PER PARRUCCHIERI

I tre incontri del progetto formativo promosso da Cna Ragusa con l’azienda Schwarzkopf e rivolto ai parrucchieri e alle estetiste dell’Unione Benessere e Sanità hanno riscosso un tale successo in termini di adesione da convincere gli organizzatori a promuovere un ulteriore appuntamento tecnico. La riunione si terrà lunedì 7 maggio a partire dalle 15 nella sede Cna di via Psaumida nel capoluogo ibleo. Stavolta l’attenzione sarà rivolta alle tendenze, soprattutto per quanto riguarda le acconciature, ed interverranno Michele Scardina e Sofia Ruta per illustrare da vicino i contenuti delle nuove linee legate al fashion italiano ed internazionale. Lunedì scorso, l’appuntamento tenuto da Michele Capizzi e Davide Pantano, di Yellow parrucchieri, esperti nella formazione e organizzazione del salone, ha fatto riscontrare un notevole consenso sul fronte della partecipazione. I due esperti, presentati dal presidente dell’Unione, Maria Carmela Modica Belviglio, e dalla responsabile organizzativa, Antonella Caldarera, si sono confrontati con gli operatori sulla consulenza emozionale, sulla gestione del rapporto titolare di impresa e cliente nonché sulle motivazioni degenerative che portano alla perdita di clienti. “Abbiamo deciso – afferma la presidente Modica Belviglio – di prolungare l’iter del progetto formativo dopo aver appurato che lo stesso è stato accolto con grande entusiasmo da tutti i partecipanti”. Per Caldarera è indispensabile continuare su questa stessa strada anche per il futuro “soprattutto per un settore – aggiunge – che merita la massima attenzione alla luce dei notevoli problemi che lo stesso, anche a causa di questioni cruciali come il lavoro abusivo, si trova a fronteggiare”.

Hockey giovanile, la scuola Pascoli accede alla fase nazionale

Splendida notizia per gli alunni della scuola secondaria di primo grado della sede centrale dell’istituto Pascoli di Ragusa: dopo aver superato la fase regionale dei giochi studenteschi di Hockey (svoltasi a Catania il 4 maggio), i ragazzi hanno avuto accesso alla fase nazionale che si giocherà a Roma alla fine di maggio. Gli alunni della Pascoli, allenati da Vincenzo Tumino e guidati dalla prof.ssa Teresa Mari, si sono cimentati per la prima volta nell’hockey proprio ad inizio anno scolastico e hanno già conseguito un importantissimo risultato. Agli alunni sono giunti i ringraziamenti da parte del dirigente scolastico, prof. Rosario Pitrolo, che ha ringraziato pure il sig. Montes (impegnato nella divulgazione dell’hockey), il dirigente dell’ufficio Sport dell’Usp Ragusa, prof.ssa Franca Almanza, i docenti e le famiglie degli alunni della scuola.

Educazione stradale, la Polizia Provinciale incontra gli alunni dell’Istituto Sacro Cuore di Vittoria

Un percorso di educazione stradale per gli alunni della Scuola Primaria Paritaria dell’Istituto Sacro Cuore “Divina Provvidenza” di Vittoria è stato elaborato e proposto dalla Polizia Provinciale di Ragusa. Gli alunni delle classi quarte e quinte, a conclusione di un ciclo di incontri tenuti dagli agenti della Polizia Provinciale di Ragusa, coordinati dal comandante Raffaele Falconieri, con modalità interattive e con l’ausilio di strumenti multimediali, nell’ambito del progetto di educazione stradale “Strada Amica Mia – Percorsi sicuri per crescere bene”, hanno sostenuto la “prova pratica” di guida delle biciclette lungo un percorso creato nel cortile della scuola. Dopo la prova di idoneità, gli agenti provinciali hanno consegnato ai ragazzi la “patente” simbolica di “pedone” e “ciclista”. Il progetto, coordinato dalle insegnanti Anna Vario e Salvatrice Cilia, con la supervisione della dirigente Suor Raffaela, ha riguardato anche tematiche ambientali. “Si è trattato di una iniziativa molto significativa – ha detto l’assessore alla Polizia Provinciale Salvatore Minardi – che ha visto la Polizia Provinciale a fianco dei alunni per fornire nozioni elementari su come comportarsi sulla strada al fine di evitare incidenti. La finalità del progetto è quindi la cultura della prevenzione”, ha concluso Minardi. “L’importanza di questo progetto – aggiunge il comandante Falconieri – è finalizzata anche ad avvicinare i ragazzi alle forze dell’Ordine”.

Il futuro dell’abitare punta sui tetti verdi

Architettura naturale o bioecologica; sostenibilità ambientale e risparmio energetico. A questi temi saranno associati sempre di più le tecnologie dei tetti verdi o delle coperture a verde pensile o, più semplicemente, dei giardini pensili. Questo l’oggetto dell’interessante incontro tecnico tenutosi nella sede dell’Ordine degli Architetti di Ragusa che ha accolto con estremo interesse la proposta dell’associazione Abitare-bio di Messina i cui rappresentanti hanno illustrato nel dettaglio le novità su “Coperture verdi e verde pensile per la città sostenibile”. Ad introdurre i lavori il presidente dell’Ordine, Giuseppe Cucuzzella, che ha chiarito come le tecniche per migliorare l’involucro edilizio sono da seguire con sempre maggiore interesse. “Queste tecnologie – ha detto Cucuzzella – sono poco conosciute e, purtroppo, si pensa erroneamente che questi sistemi abbiano solo un impatto ambientale indoor e outdoor di tipo puramente estetico”. “Tutto ciò – ha affermato l’architetto Alfredo Misitano, presidente di Abitare-bio – è totalmente sbagliato. Contrariamente a quanto si possa credere, i vantaggi delle coperture a verde sono innumerevoli: buon isolamento termico e conseguente risparmio energetico estivo ed invernale; miglioramento delle prestazioni fonoassorbenti; maggiore durata dell’impermeabilizzazione della copertura della costruzione; minore deflusso in rete fognaria delle acque piovane (regimazione delle acque meteoriche)”. Carmela Canzonieri, vice presidente della Fondazione Arch, ha parlato, invece, delle coperture a verde come sistema urbano. Posta particolare attenzione anche sull’aumento del valore della costruzione, sulla maggiore prestazione di eventuali pannelli fotovoltaici presenti in copertura, oltre che sulla schermatura dei campi elettromagnetici dell’alta frequenza. “Queste tecnologie verdi – ha precisato Fabio Brunaccini, vice presidente di Abitare-bio – sono le uniche in assoluto, rispetto a tutte le altre tenute in debita considerazione nelle problematiche ambientali, che garantiscono molteplici vantaggi e senza neppure inquinare all’origine o alla dismissione”.

Indagato un medico del Guzzardi per la morte del serricoltore vittoriese al Civile di Ragusa

C’è un solo indagato, un medico dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria, almeno al momento, per la morte di Emanuele Cilia, 35 anni, serricoltore di Vittoria, morto nel tardo pomeriggio del primo maggio all’ospedale Civile di Ragusa. L’uomo, che lascia la moglie e tre figli, è morto per arresto cardiaco mentre dalla Divisione di Malattie Infettive stava per essere trasferito nella Divisione di Rianimazione a causa del peggioramento delle condizioni. Sabato pomeriggio sul corpo dell’uomo è stata eseguita l’autopsia. Ad eseguirla, il medico legale Francesco Coco nominato dalla Procura. Al termine il Pm titolare del fascicolo, Marco Rota, ha concesso il nulla osta per i funerali dell’uomo ai familiari che erano in attesa all’esterno dell’obitorio dell’ospedale Paternò Arezzo di Ragusa Ibla. L’indagato è stato avvisato così come previsto per gli accertamenti tecnici irripetibili ex articolo 360 del Codice di procedura penale. In questo contesto rientra anche l’autopsia, che rappresenta un accertamento urgente e sicuramente irripetibile, da disporsi nell’immediatezza di un fatto – reato che abbia determinato la morte di una persona. La famiglia del serricoltore era presente con l’avvocato Clara Strada. L’uomo quando è morto si trovava in Malattie Infettive a Ragusa dove era stato ricoverato nel pomeriggio di sabato scorso su suggerimento del medico curante. Cilia da due giorni aveva febbre alta. Nella mattinata del 28 aprile l’uomo si era recato al Pronto Soccorso del Guzzardi, ma dopo gli accertamenti era stato dimesso. E’ probabile che l’uomo sia morto per una puntura di zecca, ma dovrà essere l’esame autoptico a stabilire le cause del decesso.

Acate, due genitori deferiti per inosservanza dell’obbligo dell’istruzione scolastica

I Carabinieri della Stazione di Acate hanno deferito in stato di libertà per inosservanza dell’obbligo dell’istruzione scolastica una coppia di coniugi esercenti patria potestà nei confronti di una ragazza minorenne che, iscritta presso un istituto scolastico di Acate, sarebbe risultata assente dalle lezioni dall’inizio dell’anno scolastico.

LA GUARDIA DI FINANZA NELLE SCUOLE PER EVIDENZIARE I PERICOLI DELLA DROGA

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa, nell’ambito del programma “Incontri sul tema delle droghe presso le scuole”, ha effettuato quattro incontri in istituti scolastici del capoluogo ibleo, che hanno coinvolto circa 700 ragazzi fra i 9 ed i 13 anni. Quest’anno, gli istituti interessati dal programma sono stati: la Scuola Media “Vann’Antò”, la Scuola Media “Gian Battista Odierna”, la Scuola Media “Salvatore Quasimodo” e l’Istituto Comprensivo Statale “Giovanni Pascoli”, (qui hanno partecipato anche due classi della scuola primaria). Ogni singolo incontro è consistito in una breve descrizione dei vari tipi di droga esistenti nonché degli effetti a breve, medio e lungo termine causati dal loro uso, ed è proseguito, poi, con la spiegazione delle modalità di addestramento delle Unità cinofile del Corpo (che devono frequentare un corso della durata di 6 mesi a Castiglione del Lago in provincia di Perugia). Ampio spazio è stato riservato alle numerose domande degli alunni e ad una vera e propria dimostrazione cinofila, con la ricerca di droga precedentemente occultata dai finanzieri. Quando il pastore tedesco Nico ha centrato tutte le volte l’obiettivo, ha ricevuto in premio il suo “manicotto” (che consiste in un telo arrotolato bianco che viene ricercato dal cane, in quanto associato all’odore dello stupefacente; appena il cane segnala la presenza di droga, il suo conduttore gli fa addentare, come premio, il manicotto), gli applausi dei ragazzi e tante affettuose carezze. Le Unità cinofile intervenute nelle scuole sono state: il cane A.D. Nico, condotto dall’App. sc. Rametta Gaetano e il cane A.D. Zavi, condotto dall’App. Ingarao Giuseppe, entrambi della Compagnia della GdF di Siracusa.

MUORE PER PUNTURA DI ZECCA? L’autopsia chiarirà le cause del decesso del serricoltore vittoriese

L’autopsia sul corpo di Emanuele Cilia accerterà l’esatta causa della morte del 35enne, deceduto per arresto cardiaco il pomeriggio del primo maggio, all’ospedale Civile di Ragusa. Dal 26 aprile il serricoltore accusava malori e febbre alta e per questa ragione sabato scorso si era recato nel pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria dove dopo gli accertamenti era stato dimesso. Nel pomeriggio del 28 aprile, su suggerimento del proprio medico curante, Cilia si era recato anche nell’ospedale del capoluogo. Il serricoltore è stato ricoverato nel reparto di Malattie infettive, ma il primo maggio, quando le sue condizioni di salute sono peggiorate il primario dell’Unità, il dottore Nunzio Storaci, aveva stabilito il suo trasferimento nella Terapia intensiva. Ma la morte è sopraggiunta prima. I familiari hanno così deciso di presentare denuncia alla Polizia, facendo scattare l’inchiesta e l’avvio dell’iter per l’autopsia (lo stesso Storaci, comunque, aveva già sollecitato l’esame autoptico). Il sostituto procuratore presso il Tribunale di Ragusa, Marco Rota, ha conferito l’incarico al medico legale Francesco Coco. La decisione di affidare l’autopsia farà scattare automaticamente gli avvisi nei confronti degli indagati e anche la famiglia nominerà un proprio perito di parte

RAGUSA IN SERIE D I COMPLIMENTI DEL PRESIDENTE ANTOCI

La promozione del Ragusa in serie D è salutata positivamente dal presidente della Provincia Franco Antoci. “Il successo nel torneo di Eccellenza – dice Antoci – al termine di una stagione esaltante rilancia il calcio ibleo in un campionato interregionale e sicuramente più consono rispetto al blasone e alla tradizione della società azzurra. Nel complimentarmi con la società, il tecnico e i giocatori per il lusinghiero risultato ottenuto, conto di ricevere quanto prima nel Palazzo della Provincia – ha detto ancora Antoci – la squadra al completo per esprimere il plauso della comunità iblea per il brillante risultato agonistico conseguito”.

RIEMERGE DALLA SABBIA IL RELITTO DELLE TRE ANCORE

E’ riemerso dalla sabbia dopo circa 19 anni ad una profondità di 3 metri. Si tratta del relitto navale antico delle “tre ancore” di fronte all’Isola dei Porri, nel mare di Santa Maria del Focallo vicino Ispica. A fare la riscoperta Maurizio Buggea che nel 1993 segnalò la presenza alla Soprintendenza di Siracusa. Nel 1994 l’associazione Blu Diving effettuò una prima campagna topografica sul relitto stesso. Da allora una duna di sabbia ha tenuto protetto il sito, che è rimasto costantemente sotto osservazione. Le mareggiate di questo inverno hanno riprodotto le condizioni di movimento della duna sommersa, liberando lo scafo e le tre ancore. Il relitto è stato riposizionato con il Gps, tecnologia ora in uso che ne permette la sua collocazione anche su carte nautiche. La segnalazione è stata nuovamente inoltrata alla Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia. Il prof. Sebastiano Tusa, soprintendente del mare, il responsabile dell’area Nicolò Bruno (che da giovane laureato in archeologia partecipò alla campagna del 1994) ed il suo staff faranno una prima missione in questa zona dove insistono altri resti navali di diverse epoche storiche. Le Secche di Circe, a poche centinaia di metri, sono state sicuramente la causa dell’affondamento del relitto, ma ad oggi si sa ancora poco sulla storia di questi reperti.

VITTORIA, OPERAIO CADE DA TETTO: E’ GRAVE

Un operaio immigrato di 50 anni, F.D., al suo primo giorno di lavoro, alle dipendenze di una ditta vittoriese, è caduto da un’altezza di 4 metri mentre stava effettuando lavori di saldatura al tetto di una casa. L’operaio è stato subito soccorso dai compagni di lavoro e ricoverato all’ospedale Guzzardì di Vittoria dove i medici gli hanno riscontrato diversi traumi e ferite varie e si sono riservati la prognosi. Sono in corso le indagini da parte degli organi inquirenti per accertare eventuali responsabilità.

COMUNE DI RAGUSA: ACQUA, CIMITERI, IMMONDIZIA, STA PER SALTARE TUTTO

Era la cittadina meridionale più onesta, più efficiente, più pulita. Non sembrava sino a qualche anno fa di vivere di fronte all’Africa. Non è solo la crisi a deteriorare i servizi, ma soprattutto la condotta politica amministrativa di Nello Dipasquale che ha trovato un sistema sano ora andato a pezzi per colpa di una gestione clientelare ed ottusa. Le denunce ci sono state eccome, tutti sapevano che contenitore fossero le ditte che curano l’acqua, i cimiteri, la raccolta dell’immondizia. Ci sono state denunce degli ambientalisti e della stampa, riguardo le ditte Pegaso (acqua e cimiteri), e Busso (rifiuti) ma tutto è rimasto sepolto perchè il potere del sindaco riusciva a far sembrare normale un sistema malato, annientando sia il giudizio dei cittadini, sia la capacità logica di dimostrare pratiche poco ortodosse che oltre Ragusa sono oggetto di scandalo. Tutto ha un tempo, anche la cattiva politica. Basta niente: il caso, un po’ di ostinazione, i nervi a fior di pelle di chi sa di correre sul filo del rasoio. In sole 24 ore il tappo è saltato. Un operaio della ditta Busso, lo stesso che qualche giorno addietro con filmati e documenti raccontava della finta raccolta differenziata, è stato licenziato per motivi disciplinari. Si legge nel licenziamento: “violazione di ogni più elementare dovere di fedeltà e riservatezza… ha danneggiato la società esponendola a rischi di sanzioni e azioni di risoluzione contrattuale”. Insomma, non doveva parlare, non doveva raccontare, nè filmare, come viene mischiata l’immondizia dopo gli sforzi dei ragusani a differenziare. La cosa ancor più grave è che dentro la Busso tutti i “quadri” dirigenziali e intermedi formatisi dai tempi della Saspi, gente che ne capiva di rifiuti e che sapeva tenere la città pulita, sono stati messi da parte; decide tutto il padrone e qualche fedelissimo operaio sindacalizzato che offende la storia e l’onorabilità della Cgil divenuto sindacato a uso, consumo e servizio del titolare della ditta e del disinteresse colpevole e complice del Comune. Colpe e complicità che emergono con nettezza anche tra Comune e ditta Pegaso. Tre ditte – Leonardo, Monti Iblei, Aurora – dopo una serie infinita di reclami e impugnative – rimasti senza risposta – inoltrati dalla Lega delle cooperative e da varie ditte che si ritenevano danneggiate dall’andazzo delle aggiudicazioni, hanno inviato al Comune di Ragusa un invito ad adottare “comportamenti legittimi e trasparenti” riguardo le nuove gare indette per i servizi idrici segnalando gravissime violazioni nei rapporti con la Pegaso. Sono i fatti che abbiamo tentato di ricostruire in questi anni: assunzioni dei parenti dei politici, 170 mila euro trattenuti illegittimamente dalla cooperativa e mai tornati indietro, aggiudicazioni avvenute con ribassi doppi dalle aggiudicazioni precedenti, palesi inadempimenti nei servizi e ciononostante partecipazione ai nuovi appalti, una determina dirigenziale – redatta il 15 giugno 2011 – e poi sparita, in cui si disponeva la rescissione del contratto, proroghe in cui si beneficia di prezzi più remunerativi rispetto al primo appalto. Roba da far rizzare i capelli per aria, roba da prima pagina, roba che da noi non suscita nè allarme, nè preoccupazione, nè inchieste. Sembra, però, che i tempi sonnacchiosi dove i gendarmi si trastullano nella quiete della piccola grande Ragusa siano destinati a finire. Riguardo la gara sul sollevamento e la distribuzione dell’acqua, la “diffida” annuncia che sarà tutto riferito all’autorità giudiziaria. Sono i grandi appalti quelli che stanno per saltare, si tratta della tenuta primaria di questa città abbandonata da un sindaco che crede di giocarsi la sua più grande partita a fianco di Zamparini, e che tiene comizi a Santa Croce perchè questo territorio non gli basta più.

Ragusa: La truffa della raccolta differenziata Legambiente chiede le dimissioni di sindaco e assessore

“La denuncia di un operaio di un sindacato autonomo alla commissione trasparenza del comune di Ragusa corredato da foto e filmati (watch?vFcLOlb8p RN0) conferma quanto sostenuto da Legambiente in questi ultimi anni”. Lo dice, a ragione, Legambiente che così continua: “La raccolta differenziata a Ragusa non solo è mal gestita, ma, come testimonia il video, è una truffa a danno di quei cittadini che con alto senso civico tutti i giorni dividono diligentemente i rifiuti convinti di fare un atto a difesa dell’ambiente. Invece la ditta, evidentemente per risparmiare, rimette insieme umido, carta, vetro, plastica separati dai cittadini, per smaltirli in discarica aumentando l’inquinamento e costi. Nonostante i fatti – dice Legambiente – siano da tempo di dominio pubblico, tutto ciò avviene senza che l’Amministrazione Comunale, muova un dito, anzi invece di multare la ditta e farsi ridare da questa i due milioni di euro che deve al comune, aumenta la tassa ai cittadini e ha minacciato di querela Legambiente perché denuncia i fatti. Ciò che è avvenuto, e che presumibilmente avviene ancora oggi, spiega anche perché la raccolta differenziata a Ragusa – scrive Legambiente – non ha mai superato il 14% (dati Ato del 2011) ed è sempre stata sotto il risultato del 2007 ultimo anno di gestione di Ibleambiente. Di fronte a questa situazione l’unica cosa dignitosa che dovrebbero fare l’Assessore all’Ambiente ed il Sindaco di Ragusa – conclude Legambiente – è quella di dimettersi immediatamente”.

GIORNATA DELL’ECONOMIA LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO

In merito alla presentazione dei primi dati della Giornata dell’Economia su base provinciale, in programma venerdì mattina alle 10 alla Camera di Commercio presso la Sala “Pippo Tumino”, per il presidente della Camera di Commercio di Ragusa, Sandro Gambuzza, “la fotografia economica della provincia si presenta particolarmente preoccupante”. “Ragusa paga lo scotto – sottolinea il presidente Gambuzza -, sempre di più anche per il 2011, come avevamo preannunciato in precedenza, delle performances positive che fino ad alcuni anni fa l’avevano posta al centro dell’attenzione nazionale come un modello di sviluppo. Adesso nelle proiezioni curate da Unioncamere e Prometeia in questo anno 2012, mentre il valore aggiunto del Paese scenderà dell’1,5%, per la nostra provincia il ridimensionamento sarà di circa l’1,8% e nel prossimo biennio 2013-2014 la ripresa preannunciata segnerà una crescita molto più debole e lenta rispetto alla media nazionale ed anche rispetto al Mezzogiorno nel suo complesso. Analogamente – ha detto ancora Gambuzza – sul fronte dell’occupazione, con un biennio, il prossimo, che mentre segnerà una ripresa sia pure lenta con dati positivi nel resto del Paese, per la nostra provincia registrerà ancora una media dal segno negativo. Né il saldo positivo nella nati-mortalità imprenditoriale, che ci vede con un aumento complessivo delle imprese, deve essere salutato con soddisfazione – ha detto Gambuzza -: molte le imprese individuali, il cui numero si era negli ultimi anni ridimensionato, a testimonianza di una imprenditorialità per così dire di ripiego rispetto ad un mercato del lavoro che emargina. In controtendenza, come segno di una specifica vivacità, dati molto significativi nella crescita della imprenditorialità al femminile e nella presenza degli stranieri nel mondo delle imprese con numeri che mettono la provincia di Ragusa al primo posto nel Mezzogiorno. Sul fronte del lavoro – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Ragusa – per la prima volta nel 2011 il tasso di disoccupazione lascia il valore ad una cifra e passa al 12,5% e il tasso di occupazione, che era il solo tra le province siciliane fino al 2010 a restare oltre il 50%, scende anche a Ragusa al di sotto di questa soglia. Le terapie? In linea con le indicazioni del rapporto nazionale di Unioncamere – ha detto ancora Gambuzza -, ed ancora più necessari in un tessuto fatto di piccole imprese quasi esclusivamente, l’attenzione al credito, all’internazionalizzazione ed un nuovo sforzo per dare vita alle reti di impresa, elemento di rafforzamento nel quale la provincia non ha ancora dato risposte”.

IL LICENZIAMENTO DELL’OPERAIO DELLA DITTA BUSSO, UNO SCANDALO PER ITALIA DEI VALORI

Il coordinatore provinciale di Italia dei Valori, Giovanni Iacono, sulla mancata raccolta differenziata a Ragusa così si esprime: “I filmati che in questi mesi si sono susseguiti su web e nei quali si vede che la raccolta parte differenziata e si conclude indifferenziata e per ultimo quello presentato in Commissione trasparenza al Comune di Ragusa sono solo la conferma di tutto ciò che in questi anni e un anno fa, in apposita conferenza stampa, abbiamo denunciato. Uno scandalo! Nessuno degli obiettivi imposti tra l’altro dalla normativa sulla raccolta differenziata – scrive Giovanni Iacono – sono stati raggiunti dal Comune di Ragusa e tantomeno i “fantastici” obiettivi promessi in campagna elettorale. Aspetto di vedere da quale parte sta il Sindaco di Ragusa e nell’attesa preannuncio – dice Giovanni Iacono di Italia dei valori – una nuova nostra conferenza stampa per la settimana prossima.”

Proposta di legge di Nino Minardo sulla riqualificazione dei centri storici

Tutto il mondo invidia la bellezza dei nostri centri storici: i borghi italiani con i suoi centri storici sono luoghi pittoreschi, ricchi di cultura, di monumenti e di opere d’arte. E’la premessa che fa Nino Minardo, deputato nazionale del Pdl, per comunicare la presentazione di una proposta di legge per salvare dal degrado i centri storici. Scrive Minardo: “La riqualificazione, a causa della scarsità delle risorse pubbliche e private, ha interessato esclusivamente porzioni di tessuto urbano particolarmente pregevoli con popolazione pari o inferiore a 5 mila abitanti e alle unioni di comuni fino a 5 mila abitanti. La proposta di legge che ho appena presentato – spiega Nino Minardo – si pone l’obiettivo di interventi per il recupero urbanistico ed architettonico, la tutela e la riqualificazione dei centri storici per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti; includendo, quindi, quei centri che fino adesso sono stati esclusi anche dai finanziamenti europei che per molte città, soprattutto del Mezzogiorno, hanno rappresentato una valida risorsa di recupero edilizio. Tale proposta, inoltre, – continua Nino Minardo – in un momento di profonda crisi economica come quello attuale, permetterebbe la ripresa economica dell’artigianato locale e delle piccole imprese, incentivando l’utilizzo di materiali tipici locali e consentirebbe di valorizzare le tradizioni artigianali proprie della cultura storica di ciascun luogo. Nello specifico, ai comuni spetterebbe predisporre, mediante un apposito bando, un elenco delle aziende ed esercizi commerciali in grado di effettuare gli interventi, individuare le zone di particolare pregio all’interno delle quali effettuare gli interventi di risanamento e conservazione del patrimonio edilizio da parte di soggetti privati, la manutenzione straordinaria, da parte dell’ente locale, di beni pubblici già esistenti, e il consolidamento statico ed antisismico degli edifici storici. Il progetto di legge – conclude Nino Minardo – prevede oltre l’applicazione ai privati delle detrazioni fiscali, un’ulteriore detrazione pari al 15% sull’utilizzo dei materiali tipici locali ed il rilascio agli aventi diritto degli atti che certifichino la conformità alla normativa”.

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