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01/12/2011 -

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Presentato il calendario dei Carabinieri

Presentato il calendario dell’Arma dei carabinieri che nel 2014 festeggerà il secondo centenario di fondazione. Il Calendario Storico, a partire dalla scorsa edizione, ne rievocherà il cammino attraverso quattro tappe fondamentali della sua storia, da sempre intrecciata con la storia d’Italia: dalla Restaurazione all’Unità; dai primi passi del Regno alla Prima Guerra Mondiale; dai fermenti sociali al Secondo Conflitto Mondiale; dalla nascita della Repubblica all’integrazione europea. Quest’anno il calendario è alla seconda tappa del Bicentenario dell’Arma dei Carabinieri: dallo Stato unitario alla formazione della coscienza nazionale, nel segno dei grandi ideali, Patria, Libertà, Legalità. E’ questo il secondo dei “Calendari della memoria”, un ciclo che, inaugurato lo scorso anno, ci accompagnerà allo straordinario appuntamento del Bicentenario dell’Arma, nel 2014. Per quanto riguarda l’agenda, nella precedente edizione è stata iniziata la storia delle armi e delle buffetterie che hanno contraddistinto il Corpo dei Carabinieri Reali dal 1814, anno della sua nascita, alla vigilia dell’Unità d’Italia. Con questa seconda monografia viene affrontato il periodo più denso di avvenimenti della nostra storia nazionale, quello in cui gli slanci patriottici dello spirito risorgimentale dovettero tramutarsi in concrete attitudini a gestire la nuova e complessa realtà, di cui il giovane Stato era chiamato a garantire la graduale ed efficiente attuazione. Anche per i Carabinieri, emblematicamente ed operativamente espressione tra le più rappresentative di tale nuova realtà, si pose l’incombente necessità di difenderla adeguando la propria struttura alle accresciute attribuzioni istituzionali. In tale quadro l’Arma si accinse a dotare i suoi uomini delle necessarie armi per difendere la raggiunta Unità e per combattere i pericoli che la minacciavano, dal brigantaggio politico nell’Italia meridionale all’insorgente anarchismo apuano, dall’accresciuto fenomeno del banditismo sardo e siciliano alla delinquenza organizzata in cosche di varia matrice, senza dimenticare il ruolo primario di forza militare combattente per la difesa del suolo patrio.

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