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24/01/2012 -

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FERROVIE, CHE FARE?

Si tiene questo martedì, alla Provincia, il primo della serie di incontri programmati sabato, in occasione della giornata di mobilitazione a difesa delle ferrovie. I rappresentanti del sindacato di base Fltu Trasporti, nel confronto odierno con il presidente Antoci, definiranno le prossime tappe della vertenza, fra cui quella fondamentale di organizzare un vertice con la presenza dell’assessore regionale ai Trasporti Russo. A questo proposito, il segretario provinciale del Pd, Salvo Zago, in una nota dichiara l’impegno del suo partito a fare in modo che si realizzi la venuta dell’assessore Russo a Ragusa, visto che il rappresentante della Ars è attualmente il referente principale di questa vertenza. Zago annuncia anche delle iniziative, attraverso i gruppi parlamentari alla Regione, alla Camera e al Senato, “per sollecitare le istituzioni a ridare dignità a un settore ancora strategico per lo sviluppo della nostra terra, e rilanciare complessivamente il problema delle iniziative per fare superare alla provincia di Ragusa, la sua marginalità geografica”. Di ben altro avviso è il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà, Enzo Pelligra, che ritiene che ogni lotta a tutela della ferrovia sia una partita persa in partenza. “Iniziativa lodevole, ma purtroppo di retroguardia”, è il commento di Pelligra, in merito al sit-in avvenuto tre giorni fa alla stazione ferroviaria di Ragusa. “Dobbiamo prendere atto di come questa realtà infrastrutturale nella nostra provincia sia morta e sepolta – scrive Pelligra – e quindi che senso ha lottare per una guerra che si sa essere già persa in partenza?”. Pelligra rilancia la sua idea di creare, al posto della stazione ferroviaria del capoluogo, il parco urbano. La proposta e i commenti di Pelligra destano la forte reazione del portavoce della Fltu Cub trasporti, Pippo Gurrieri. “Altro che guerra persa in partenza. La vertenza a difesa della nostra tratta ferroviaria può avere un grande avvenire, e presto o tardi tutti dovranno capire che ciò che non ha futuro è il gommato”. Gurrieri ritiene offensivo definire l’infrastruttura ferroviaria “morta e sepolta”. “Negli ultimi dieci anni vi sono stati investiti per le manutenzioni e per rendere la tratta più efficiente, complessivamente 50 milioni di euro, – afferma Gurrieri – vogliamo sputarci sopra? Il problema non è l’infrastruttura, il problema è riportare i treni sopra questa tratta e ciò può avvenire solo avviando una mobilitazione concreta e unitaria, con l’apporto di tutti”. Gurrieri infine boccia la proposta del parco urbano. “Ci sono parecchie aree in via di cementificazione a Ragusa, che potrebbero bene accogliere il parco urbano – afferma il ferroviere – e non certo un sito ferroviario, il cui scalo merci nel 2008 fu chiuso nonostante la produttività positiva”.

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