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26/01/2012 -

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COOPERATIVE SOCIALI AL COLLASSO. I COMUNI RITARDANO I PAGAMENTI

Enormi debiti pregressi e una situazione di totale incertezza per il 2012. Rischia di saltare il sistema delle comunità alloggio per disabili psichici e non solo per via dei mancati pagamenti delle rette da parte dei Comuni. E’ sull’orlo del collasso l’intero sistema delle cooperative che lavorano in ambito sociale. Già in dicembre la prima manifestazione pubblica delle cooperative che non percepiscono le rette da parte di diversi Comuni anche da un anno e mezzo. Centinaia di dipendenti senza soldi ormai da troppo tempo, debiti con le banche quasi impossibili da gestire. E il futuro? Alcuni Comuni, come Vittoria e Comiso, hanno fatto sapere ufficialmente che per il 2012 non potranno coprire le spese, almeno non tutte. E allora che fare? In prefettura, lunedì pomeriggio, vertice con le centrali cooperative (c’erano Confcooperative, Legacoop) ed i Comuni. Quelli che hanno i debiti maggiori, però, non c’erano, come Vittoria, Comiso e Scicli. Per fare solo qualche esempio. Il Comune di Vittoria deve ancora alla cooperativa Beautiful Days, che gestisce una comunità alloggio per disabili nel comune ipparino, ben 346.860 euro. Nella stessa struttura ci sono ricoverati anche da altri Comuni morosi: Acate (50.575,80 euro), Comiso (113.759, 57 euro), Pozzallo (201.489,60 euro). Più di settecentomila euro di crediti sono insostenibili per la cooperativa. Vittoria deve anche 63.346 euro alla Nuovi Orizzonti che ha due comunità alloggio per disabili psichici, a Scoglitti e a Ragusa. Maxi debito del Comune di Modica, che comunque sta facendo degli sforzi per migliorare la propria situazione debitoria, nei confronti della cooperativa “Arca” che ha una comunità alloggio per minori. La città della Contea deve ancora 274.844,84 euro. Attualmente i Comuni danno circa 70 euro al giorno per paziente. Se le comunità alloggio chiudessero i battenti, si dovrebbe ricorrere al ricovero in ospedale, dove il costo giornaliero è di 400 euro. Un’emergenza sociale che riguarda tutti: dai lavoratori ai pazienti e alle loro famiglie che si vedrebbero costrette a gestire una situazione delicatissima.

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