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13/02/2012 -

Cronaca/Società/

IBLA, CROLLO MURETTO DI CONTENIMENTO. LA TESTIMONIANZA DI UNA RESIDENTE

Un tuono spezza il silenzio del primo pomeriggio di sabato scorso. E la proprietaria di un immobile su due piani, situato in via Aquila Sveva, la cui veranda si affaccia sulla panoramica di Ibla, dal fragore capisce che proprio un pezzo della sua veranda, è caduto giù, su via Ottaviano. E’ accaduto ad Ibla, alle 15.15 circa di sabato. Uno dei muri di contenimento dei terrazzamenti esistenti nel costone sud, che delimita la panoramica, ha ceduto. Potrebbero essere state le piogge copiose a provocare il crollo del muretto a secco, che di conseguenza ha fatto cadere giù parte della veranda della casa, che era nell’area soprastante il muro. Ma sulle cause del cedimento, né la Protezione civile comunale, né i Vigili del Fuoco, allo stato attuale si pronunciano. “E’ necessario eseguire un nuovo sopralluogo per stabilire la causa del crollo”, spiega il comandante della Polizia municipale di Ragusa, Rosario Spata, che insieme al responsabile della Protezione civile comunale, l’ingegnere Raniolo, e ai Vigili del fuoco, sabato ha eseguito un primo sopralluogo. Questa accurata verifica tecnica avverrà lunedì mattina, probabilmente alla presenza dei tecnici del Genio civile. Quando è avvenuto il crollo, fortunatamente, lungo via Ottaviano, non c’erano né passanti né automobili. “Una vera casualità – racconta la signora Schininà, residente in via Aquila Sveva – di solito lungo quel tratto, passano sempre turisti, ci sono auto posteggiate. Grazie a Dio, è andato tutto bene”. Ma adesso in via Aquila Sveva nessuno si sente al sicuro. Perché se ha ceduto quel muretto a secco, nessuno può escludere che accada di nuovo, magari pochi metri più in là. “La situazione sarà monitorata attentamente”, rassicura il vice sindaco Giovanni Cosentini. Ma già domenica i residenti del quartiere avevano timore perfino a posteggiare le auto lungo il margine di via Sveva. Questa strada infatti, poggia sul costone, e sotto di essa, vi sono altri orti, quindi terrapieni, e altri muretti a secco. “La mia casa è solidissima – spiega la proprietaria dell’immobile, la cui veranda in parte è crollata insieme al muretto – e fra l’altro il terreno che è caduto giù sulla via Ottaviano, era abbastanza asciutto”. In questa area di Ibla, le criticità sono tante. E’ risaputo infatti, che da anni esistono dei fondi per il consolidamento del costone Sud, che ricade nell’area del Pai, cioè il piano di assetto idrogeologico. Questi soldi non sono stati mai utilizzati. Pochi mesi fa, un altro muretto che insiste su questo costone, non molto distante dalla zona del crollo di sabato, ha ceduto. Anche in quella occasione le pietre sono cadute giù su via Ottaviano e per fortuna, pure allora, non c’erano né passanti né automobili in sosta. Che il versante Sud di Ibla abbia avuto sempre un problema di scarichi di acque, lo sanno pure le pietre. Quando venne riqualificata la Panoramica e fatti i lavori di regimentazione delle acque, i progettisti misero in evidenza la situazione di degrado. “La rete fognaria di drenaggio delle acque di pioggia è frammentata e, a volte, drena anche le perdite di acque nere della rete fognaria, che oltre ad essere fatiscente, è ormai insufficiente a consentire un adeguato smaltimento di acque reflue”, scrissero all’epoca i progettisti. Nemmeno un mese fa, i tecnici del Comune hanno avviato delle ispezioni nelle condotte idriche e fognarie di questa zona.

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