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16/02/2012 -

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Il mistero della “Timpa ro nannu”

Una macchia nera o uno sgretolamento della roccia viva. Da giorni diverse persone segnalano la presenza di un presunto piccolo cedimento della roccia della “Timpa ro nannu”, che è la particolarissima conformazione rocciosa che sovrasta la vallata di San Leonardo, e che fa parte del patrimonio artistico di Ragusa da quando, tre anni fa, il maestro Franco Cilia valorizzò il sito con una sua personale installazione. E’ un’opera di arte naturale, che da lontano sembra una sfinge. Essa è visibile dalla Rotonda di via Roma, dalla via Diaz e dalla strada che conduce al cimitero di Ragusa centro. Per capire esattamente la natura di quanto è effettivamente successo nella roccia, considerata la lontananza della stessa, va fatto un sopralluogo. Cosa impossibile allo stato attuale visto che il luogo è impervio, e perfino gli operatori del settore manutenzione elettrica del Comune di Ragusa, al momento, hanno dovuto rinunciare. Da 15 giorni, infatti, l’installazione artistica creata appositamente per essere illuminata e visibile da vari angoli della città, è completamente al buio. Dal settore Manutenzione degli impianti elettrici del Comune fanno sapere che l’opera non è illuminata da almeno due settimane. “A causa delle proibitive condizioni meteorologiche – spiegano dal settore – non abbiamo potuto fare il sopralluogo per verificare i motivi del guasto dell’impianto elettrico: non appena il clima ce lo consentirà faremo un riscontro e porremo rimedio al guasto”. “Quel luogo da sempre è circondato da un’aurea di mistero – dice il maestro Cilia – a me pare solo una macchia nera, e sono propenso a pensare che non c’è stato alcun cedimento”. Sulla “timpa ro nannu” si racconta la leggenda che la roccia custodisce nella sua cavità tesori, che verranno conquistati da chi, cavalcando un asino bianco, danzerà sulla testa della sfinge.

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