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09/03/2012 -

Cronaca/

Resta in cella il romeno accusato di fabbricazione e detenzione di armi

Resta in cella in contrada Pendente il rumeno arrestato dai Carabinieri con l’accusa di fabbricazione e detenzione di armi. Secondo l’accusa avrebbe messo su un vero e proprio laboratorio artigianale di armi clandestine, dove assemblava pezzi di pistole giocattolo e parti di fucili perfettamente offensivi. Si tratta di Ionel Dobrin, romeno di 41 anni, bracciante agricolo, incensurato. Il provvedimento è stato adottato dal Gip del Tribunale Giovanni Giampiccolo dopo la convalida dell’arresto. L’indagato è stato difeso in carcere dall’avvocato Serena Pierini, sostituto processuale dell’avvocato Enrico Platania. A scoprire l’arsenale sono stati i carabinieri in contrada Pozzo Ribaudo dove lo straniero vive con la moglie. I militari dell’Arma hanno trovato due pistole a salve ex calibro 89 modificate con l’innesto di una canna in acciaio filettata, che serviva per inserirvi un silenziatore; una pistola a salve marca Valtro resa offensiva; una carabina ad aria compressa marca Norconia; un’altra carabina la cui canna e il cui calcio erano stati ridotti per renderla più facilmente occultabile e più potente.

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