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20/04/2012 -

Politica/

CRESCE LA TENSIONE TRA PDL E NELLO DIPASQUALE

No, non è un caso che il capogruppo del Pdl al consiglio comunale di Ragusa, Giorgio Mirabella, nel giro di tre giorni esterni perplessità e dubbi sulla condotta politica e amministrativa del sindaco. L’altro ieri lamentava l’assenza di confronto fra l’esecutivo ed i consiglieri; oggi si spinge oltre ritirando fuori – una volta approvata la finanziaria regionale – la storia del grazie a Innocenzo Leontini che il primo cittadino aveva dichiarato voler profferire solo a risultato ottenuto. Vi ricordate le dichiarazioni di Leontini sulla ingratitudine di Nello Dipasquale? Ecco, Giorgio Mirabella – uomo dell’assessore Ciccio Barone – rimette la questione in agenda. Scrive il capogruppo Pdl: “Assordante e per certi versi ingiustificato il silenzio calato sulla legge su Ibla. Lo avvenuto rifinanziamento della legge 61/81, tra l’altro non proprio scontato anche se da tutte le parti sperato, sembra sia passato sotto traccia. Mi chiedo quali sarebbero state, invece, – scrive Giorgio Mirabella – le reazioni se le somme da stanziare fossero state messe in stand by o fossero state considerevolmente ridimensionate, come peraltro avvenuto in altri capitoli dello strumento finanziario regionale appena approvato. Mi preme dare atto alla deputazione iblea, che peraltro aveva assunto un preciso impegno in sede di conferenza dei capigruppo non più tardi di un mese fa, di aver lavorato per il territorio ragusano e di aver portato a casa un risultato importante. Mi chiedo, allora, – scrive Giorgio Mirabella – perchè non sia stata registrata, ad oggi, alcuna posizione? Mi domando cosa si stia attendendo per chiarire meglio quanto avvenuto all’Ars e soprattutto perchè non si dia il giusto merito a chi ha scongiurato l’eventuale cancellazione della legge, come stava accadendo lo scorso anno. Il rifinanziamento – continua Giorgio Mirabella – non era un atto dovuto, chiariamolo bene, così come ritengo che non sia stata una elargizione magnanima da parte del Governatore Lombardo che non sempre è stato benevolo nei confronti del territorio ibleo”. E’chiaro che il comunicato è fatto sotto dettatura di Leontini, insomma ispirato e studiato a tavolino con questa corrente, nella speranza di stanare il nemico affinchè questi si riveli finalmente tale. Una operazione inutile e macchinosa; non servono prove cervellotiche di tradimento per mandare via dal Pdl il sindaco di Ragusa. Già è fuori dall’indomani della sua rielezione, anzi da quando ha svuotato il Pdl inventandosi le due liste civiche dove ha poi fatto traslocare i leontiniani divenuti la sua corte. E’ farraginoso, straziante, penoso, ritenere di recuperare faccia e consenso avendo in mano la certificazione dell’abbandono per colpa, è una pretesa infantile che rende ancora più ottusa l’ostinazione di Innocenzo Leontini a non voler capire la strategia del suo protetto. Non sono tempi da complicanze: gli addii, i riposizionamenti e gli affanni dei politici sono chiari e i cittadini arrivano a giudizi conclusivi netti senza bisogno di machiavellismi. L’unica manovra politica seria sarebbe quella, per il Pdl, di uscire dalla giunta lasciando il sindaco solo nella sua infinita potenza. Ciò non accade perchè il Pdl di Ragusa ha la stessa natura di una qualsiasi Grande di Nuovo, o di Territorio, e quindi prevale la pulsione individualista a non mollare poltrone e certezze. La mossa decisiva la farà il sindaco. Al momento lui è assente, è in viaggio, e quindi quel grazie, reputato dirimente, Leontini se lo scorda. PdL cerca fazzoletto Desdemona in prossimità di Nello Dipasquale, offresi ricompensa

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