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07/05/2012 -

Cronaca/Giudiziaria/

Pesante condanna per Pietro Noto

Ragusa ai danni di Pietro Noto, 37 anni, vittoriese, finito in cella il 26 ottobre del 2010 per il tentato omicidio consumato alle tre del mattino del 29 agosto dello stesso anno in via Rosario Battaglia. Vittima Tommaso Giordanella, stato colpito da quattro proiettili che lo hanno ferito all’intestino e al rene. Noto era accusato anche della detenzione di armi. Il collegio giudicante (presidente Guglielmo Trovato, a latere Andrea Reale ed Eleonora Schininà) è andato oltre le richieste del Pm Federica Messina che ha concluso la requisitoria chiedendo 13 anni di carcere per Noto. Alla richiesta di condanna si è unita anche la parte civile, rappresentata dall’avvocato Italo Alia, legale di Giordanella. Di diverso tenore l’arringa dell’avvocato Alessandro Agnello. Il difensore di Noto ha chiesto l’assoluzione del suo assistito con la formula più ampia ritenendo poco attendibili le dichiarazioni del nuovo pentito vittoriese Giovanni Cirmi che ha detto di avere appreso da Noto, in carcere, che l’imputato aveva avuto un ruolo importante nel ferimento di Giordanella. Ad accusare l’imputato senza ombra di dubbio è stata la sorella di Giordanella che ha detto di avere visto salire Noto sull’auto di Gabriele Barrera dopo l’agguato. Pomo della discordia l’affidamento dei figli di Giordanella e della sua ex moglie, convivente di Noto. Nel maggio dell’anno scorso, insieme al rinvio a giudizio per Pietro Noto, 37 anni, che materialmente avrebbe esploso i colpi di pistola, si era registrata la assoluzione di Gabriele Barrera, incensurato, 24 anni, che sarebbe stato al volante dell’auto a bordo della quale Noto era fuggito. Il Gup aveva assolto Barrera per mancanza di prove.

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