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08/06/2012 -

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Territorio e Rifiuti a Ragusa, tanti danni e tante beffe

“Scandalo e vergogna per la mancata raccolta differenziata e per il mancato avvio dello impianto di compostaggio, ma tanto a pagare sono sempre i cittadini”. La denuncia di Italia dei valori è chiara: “A maggio 2011 denunciammo la sfacciata operazione di propaganda elettorale portata avanti dall’amministrazione Dipasquale che prometteva, con una proroga del servizio ambientale di 5 mesi dall’1.5.2011 al 30.09.2011 e con maggiori somme, il raggiungimento del 28% di raccolta differenziata. Sapevamo – scrive Italia dei Valori – che era una boutade elettorale e i fatti, ancora una volta, ci hanno dato ragione. La stessa ditta che gestisce lo smaltimento dei rifiuti in un comunicato di maggio 2012 parla per il 2011 di una differenziata al 17 %. Sulle mancate penalità la Corte dei Conti farà le proprie considerazioni. Tralasciamo che già dal 2007 si prevedeva una differenziata al 50% e consideriamo i soldi in più che ha speso il Comune di Ragusa per il maggiore conferimento in discarica, ma non è tutto – dice Italia dei Valori – perchè a tutto ciò si aggiunge l’ennesimo scandalo sul mancato compostaggio di cui ricordiamo “l’inaugurazione” Infatti l’impianto di compostaggio, costato oltre 4 milioni di euro, non è stato mai messo in funzione, e adesso leggiamo di un bando di Ato Ambiente Ragusa per la manutenzione ordinaria e straordinaria, la sistemazione di parti deteriorate e la gestione dello stesso impianto di compostaggio per circa 5 milioni di euro da aggiungere ad altri 15 milioni di euro per la creazione di un valorizzatore energetico di rifiuti che è l’impianto digestore anaerobico per la produzione di biogas. Altri 20 milioni di euro, – scrive Italia dei Valori – a carico della collettività oltre a tutti i danni subìti in questi anni per il mancato compostaggio. Non è l’unica beffa. Era prevista una barriera vegetativa polifunzionale per evitare l’aerodispersione e il rumore. Un progetto mai realizzato e tanto propagandato che doveva costare 30.000 euro. Anche qui non è stato fatto niente. Continuiamo ad avere la puzza nauseabonda per la mancata gestione del percolato e a pagare le fatture della ditta che gestisce la discarica che solo nel mese di gennaio 2012 per togliere i sacchetti svolazzanti ha avuto dall’Ato più di 23 mila euro. Non sarebbe stato “conveniente” fare la barriera? Ma, ovviamente, – conclude Italia dei Valori – queste considerazioni naturali e giuste non contano perchè tanto a pagare sono sempre i cittadini”.

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