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12/06/2012 -

Economia e Finanza/Politica/

RAGUSA, L’ASSESSORE AIELLO INCONTRA I PRODUTTORI

Una corsa contro il tempo, con un governo regionale a termine, per reperire le somme necessarie per sostenere l’agricoltura ragusana in grande difficoltà. Serve, altresì, una moratoria per le aziende in crisi con una ristrutturazione articolata del debito. Un impegno di spesa di oltre 140 miloni di euro che, allo stato attuale, sembra davvero difficile reperire. L’assessore regionale Francesco Aiello, insieme ai dirigenti dell’assessorato, ha voluto incontrare i produttori e le organizzazioni agricole. Presenti i sindaci della provincia e gli assessori dei comuni di Gela e Niscemi. Nessun cenno al sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, presente in sala. Tra i due una rivalità politica mai sopita. L’assessore Aiello, i dirigenti Dario Cartabellotta, Rosaria Barresi, Gaetano Scimò, l’ispettore Giorgio Carpenzano, hanno illustrato gli interventi con la declaratoria inviata al ministero per indennizzare le duemila aziende del sud est devastate dal ciclone Athos. Aiello è ritornato in una giunta di governo dopo 20 anni: l’ultimo insediamento è stato nel 1992 sotto le direttive del presidente Campione. “Questo è il primo incontro ufficiale con il mio territorio – ha detto Aiello -. Era necessario questo confronto per annunciare alcuni intendimenti che il mio assessorato vuole adottare per sostenere le imprese. I problemi sono complessi ma cercheremo, senza illudere nessuno, di assicurare un intervento capillare iniziando dal ciclone Athos. Serve il pieno coinvolgimento di tutti gli attori protagonisti, dai sindaci, ai deputati, al ministero, per reperire le risorse necessarie”. Duemila le aziende danneggiate. Centoventi milioni di euro i danni alle strutture e ai fabbricati. “Il ciclone Athos è stato una calamità devastante – spiega l’assessore Aiello -; non ricordo un evento così disastroso per questo territorio. Servono più di 100 milioni di euro per recuperare parte delle produzioni gravemente compromesse”. La moratoria sul credito è il punto su cui iniziare a lavorare. “Siamo in via di definizione con l’assessorato – dice ancora Aiello -, rimane la grande questione con le banche che devono aprire l’accesso al credito alle aziende. Tutto questo deve essere fatto insieme alle altre regioni del sud Italia. Attendo, in tal senso, un documento della regione Abruzzo”. L’ultimo passaggio riguarda la commercializzazione. “Un noto imprenditore della Lombardia ci ha riferito che la Sicilia sta uscendo dai grandi mercati – afferma l’assessore all’agricoltura -. Il tema riguarda la tracciabilità dei prodotti e l’aggregazione dei singoli produttori. Il ministro ha detto la verità: la filiera agroalimentare italiana è ferma al dopoguerra”. Un cenno poi all’Imu considerata da molti una tassa iniqua. “Forse lo Stato avrà la possibilità di risanare le sue casse, ma gli agricoltori non hanno più ossigeno e, se dovranno pagare anche l’Imu – conclude Aiello – crolleranno definitivamente

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