E’ partita la macchina organizzativa in vista dell’occupazione dell’aeroporto internazionale di Fiumicino a Roma. L’on. Pippo Digiacomo, intanto, ha inviato una nuova lettera al Governo. Nella missiva, inoltrata al presidente del Consiglio Monti e ai ministri Passera (Trasporti), Di Paola (Difesa) e Barca (Coesione territoriale), il parlamentare scrive: “Alla provincia di Ragusa e alla Sicilia orientale, messa in ginocchio da una crisi recessiva senza precedenti, viene negata la possibilità di un rilancio immediato tramite l’apertura dell’Aeroporto di Comiso, costato 40 mln euro, oltre ai 21 per la gestione quarantennale. Una brutta pagina di storia italiana, un coacervo di malafede, disinformazione, antimeridionalismo. Con la giustificazione – scrive Digiacomo – che non ci sono i soldi per i controllori di volo, viene negato l’avvio dell’unico aeroporto nuovo di zecca in Italia e dell’unica grande infrastruttura completata del Mezzogiorno. Tutti sanno che quella dei controllori di volo è una scusa, come tutti sanno che la società che gestisce l’aeroporto è sana, ben capitalizzata, a differenza di molte altre in enorme passivo cui, tuttavia, lo Stato eroga regolarmente e gratuitamente – conclude il parlamentare ibleo – i servizi necessari”. L’appuntamento del 30 giugno alle ore 10, terminal partenze Alitalia.
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