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22/06/2012 -

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Ragusa, il bilancio della crisi Per l’Udc è ora di tagliare qualche spesa

Si è conclusa martedì sera, in consiglio comunale, la discussione generale sul Bilancio di previsione 2012 che lunedì tornerà in aula per l’esame degli emendamenti e l’approvazione definitiva. Scrive la Udc: “Si tratta certamente di documento corposo che mira a salvaguardare i servizi alla persona pur mantenendo in linea di massima la stessa pressione fiscale dello scorso anno. Tuttavia, intendiamo invitare l’Amministrazione Comunale – scrivono i consiglieri Udc Angelica, Fidone e Morando – ad una operazione di autocritica. Vero è che i tagli ai trasferimenti statali e regionali hanno causato danni alla capacità di spendere dei Comuni, ma è altrettanto vero che non è possibile solo lamentarsi e portare avanti proteste senza pensare a logiche di effettivo risparmio per l’Ente. Bisogna riflettere sulla opportunità di cominciare a controllare meglio la spesa. Sarebbe utile un attento esame sull’utilizzo di fondi pubblici nelle aziende partecipate – con preciso riferimento al Consorzio Universitario ed all’Ato Ambiente – stilando un rapporto – scrivono i consiglieri comunali Udc, Angelica, Fidone e Morando – su quanto è stato investito e quali sono stati i benefici per la nostra comunità. Per quanto riguarda la gestione del sistema rifiuti nella nostra area urbana, ad esempio, nonostante sia stata avviata la raccolta differenziata e pur avendo inaugurato un centro di compostaggio, continuiamo a conferire fuori Ragusa sostenendo maggiori costi di quanto ne sarebbero necessari se la struttura comunale fosse in funzione. Il prodotto della nostra raccolta differenziata viene trasportato a Grammichele pagando 86 euro per tonnellata. Utilizzando il nostro centro di compostaggio il prezzo di conferimento scenderebbe di almeno 30 euro. Analoga riflessione la si potrebbe avviare sul vastissimo patrimonio immobiliare del Comune, in massima parte di gran pregio: da Palazzo Zacco a Palazzo Cosentini al Castello di Donnafugata. Sull’utilizzo di questi beni sarebbe necessario – scrivono i consiglieri Angelica, Fidone e Morando – un progetto di sviluppo che renda maggiormente produttivi questi immobili. Speriamo che l’amministrazione si impegni a realizzare questi punti”.

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