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16/07/2012 -

Cronaca/

Ragusa brucia

E’ stata una nottata d’inferno per vigili del fuoco, personale del Corpo forestale e della protezione civile. Alle prime luci dell’alba anche un canadair, insieme ad un elicottero, hanno finalmente domato le fiamme, anche se per l’intera giornata è stato necessario tenere sott’occhio l’intera area delle vallate a sud ovest della città andate in fumo. Cento ettari di area boscata divorati dalle fiamme. In rapida successione, dalle sedici di domenica i focolai sono divampati in tanti punti: contrada Cilone-Scassale, Coste del Diavolo, contrada da Monte, contrada Tabuna. E poi incendi più piccoli, ma che hanno pur sempre causato allarme, nella zona del Lidl e della scuola Quasimodo. La città cinta d’assedio dal fuoco, e i sospetti sulla presenza di un piromane o più di uno sono sempre più forti. Sarebbe stato avvistato qualche soggetto sospetto nell’area dei roghi, ma non è stato possibile fermarlo. Per diverse ore la vecchia strada che da Modica porta a Ragusa è stata interamente chiusa al traffico veicolare. Un gruppo della protezione civile comunale (coordinata dal neo responsabile, Marcello Dimartino) è stata costantemente a supporto dei vigili del fuoco. Ha prestato il proprio servizio, con dodici uomini tra volontari e personale dipendente, sia in contrada Tabuna che nella zona dell’Ospedale Civile per evitare che anche lì scoppiasse un incendio. E poi a San Leonardo, dove il personale della Forestale è intervenuto perchè le fiamme stavano minacciando anche l’impianto di sollevamento idrico comunale. In campo tutte le squadre dei vigili del fuoco coordinate dal funzionario di turno Riccardo Russo. E’ stato necessario bloccare anche il tratto ferroviario fra Ragusa e Modica, che costeggia la strada statale 115. Per tutta la notte è caduta abbondante cenere, mentre l’aria, in diversi punti della città, era irrespirabile. Decine di persone hanno continuato, per tutta la notte, ad osservare quanto stava accadendo in una delle vallate più suggestive dell’altopiano ibleo. Il rogo, dalla colline del Prato, ha divorato centinaia di pini, distrutto sterpaglie e macchia mediterranea, andando a divorare la campagna antistante il cimitero di Ragusa superiore. Per fortuna le abitazioni rurali presenti in zona sono state soltanto lambite dalle fiamme, ma non si è registrato alcun danno a persone o cose.

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