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22/07/2012 -

Politica/

Accorpamento Province Scarso: “Ci sono principi costituzionali violati. Non escludo eventuale ricorso all’Alta Corte”

Il Consiglio dei Ministri ha definito i criteri per il riordino delle Province in Italia stabilendo che resteranno in vita gli enti con almeno 350 mila abitanti e con 2500 km quadrati di superficie avviando un iter normativo che dovrebbe concludersi entro il 2012. L’Assemblea Regionale Siciliana, con la legge 14/2012, oltre a commissariare le Province di Ragusa e Caltanissetta, ha stabilito di legiferare sul riordino delle Province entro la fine dell’anno fissando funzioni e competenze. Quale sarà il futuro della Provincia di Ragusa? Sull’ultima decisione del Governo Nazionale interviene il commissario straordinario della Provincia, Giovanni Scarso: “Avevo esplicitato già nei giorni scorsi la mia posizione, dichiarandomi contrario all’accorpamento con la provincia di Siracusa. L’ennesima decisione del Governo sul riordino delle Province contribuisce a creare confusione e persevera nella violazione di alcuni principi costituzionali come quelli che prevedono che – ha dichiarato ancora Scarso – lo Stato riconosca e conferisca agli enti territoriali locali funzioni di amministrazione attiva (articoli 114, 117 e 118 Cost.). Nell’insistere con lo svuotamento funzionale delle Province – per di più con un atto legislativo eccezionale ma di rango ordinario – si appalesa un attacco reiterato all’assetto costituzionale e territoriale della Repubblica quale quello fissato dall’art. 5 Cost., laddove il principio di riconoscimento, secondo la lettura che ne dà la teoria della garanzia istituzionale di matrice ibero-germanica e che in Italia trova riscontri giurisprudenziali costituzionali – ha dichiarato ancora Scarso – a partire dalla fine del secolo scorso, sta a significare la presa d’atto, l’assunzione di un limite da parte del legislatore financo costituzionale che “lo Stato non può lecitamente sottrarre competenze alle autonomie locali al punto da renderne irriconoscibile la rispettiva identità”. E su quest’aspetto credo – ha detto Scarso – che ci siano i presupposti di una nostra iniziativa per un eventuale ricorso all’Alta Corte. Questo è un aspetto, poi vi è l’aspetto anche questo incostituzionale su cui dovrebbe muoversi soprattutto la Regione Siciliana che il decreto legge del Governo Italiano è in contrasto con l’articolo 15 dello Statuto Siciliano. Quindi ci sono argomenti straboccanti sul piano giuridico per ribadire il no all’accorpamento della Provincia di Ragusa con altre province, restano poi gli aspetti culturali ed economici che non sono secondari sull’identità del nostro territorio – ha detto ancora Scarso – rispetto a Siracusa e ora addirittura a Catania”.

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