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06/08/2012 -

Cultura e Spettacolo/

RAGUSANI NEL MONDO, CHIUSA L’EDIZIONE 2012

Ciascuna delle storie dei premiati della 18esima edizione dei Ragusani nel Mondo è simile all’evoluzione che compie un boomerang che viene lanciato. Vola in alto ma poi torna indietro nel punto da cui è partito. Proprio come hanno fatto i quattro premiati dell’edizione 2012, il medico oculista Aldo Fronterrè, originario di Ragusa, il regista Ruben Ricca, originario di Modica, il trombettista Giuseppe Cascone e il direttore d’orchestra Giovanni Corallo entrambi originari di Comiso. Hanno raggiunto i loro obiettivi, i loro successi professionali e umani e poi, come fa il boomerang, per amore della loro terra d’origine che non hanno mai dimenticato, sono tornati indietro per riabbracciarla ancora una volta. La serata di sabato, in piazza Libertà, ha rappresentato un nuovo successo per l’associazione Ragusani nel Mondo che ha saputo dare lustro alle storie dei quattro premiati che hanno portato in alto il nome della provincia iblea. Dopo l’apertura, con le ballerine del Centro Ludens di Claudia Gafà, la Peppe Arezzo Orchestra, diretta dal maestro Peppe Arezzo, ha sottolineato con la propria musica uno dei momenti più commoventi, ovvero i videomessaggi arrivati dai alcuni dei premiati delle precedenti edizioni del premio che in occasione del compleanno speciale, i 18 anni che rendono ormai adulto il premio, hanno voluto salutare i ragusani e piazza Libertà. Il primo a ricevere il riconoscimento dei Ragusani nel Mondo, ma anche il premio di design realizzato da Grankio, l’opera d’arte di Eppeciò e un dolce omaggio del Consorzio di Tutela del Cioccolato Modicano, è stato il direttore d’orchestra e compositore Giovanni Corallo. Poi premio per il medico oculista Aldo Fronterrè, originario di Ragusa che ha parlato dei successi in campo medico nel settore dell’oculistica con la possibilità di impiantare una cornea completamente artificiale. Terzo premiato è stato Ruben Ricca, che sorpreso per il riconoscimento (“deve esserci stato un errore”) ha ricordato l’importanza del teatro visto anche come strumento non solo per far cultura ma di riscatto. Infine il quarto premio, con immancabile ed eccellente esibizione, per il trombettista Giuseppe Cascone che ha parlato di un’emozione incredibile.

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