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22/08/2012 -

Cronaca/

POZZALLO, RIVOLTA AL CPSA. ARRESTATI 14 TUNISINI

Nel tardo pomeriggio di lunedì, personale della Squadra Mobile di Ragusa, unitamente a Militari dell’Arma dei Carabinieri di Modica e della Guardia di Finanza della Tenenza di Modica, hanno arrestato Attia Elhadi, tunisino di 34 anni, sbarcato a Lampedusa il 16 agosto 2012; Mesrati Hamed, tunisino di 38 anni, sbarcato a Lampedusa il 16 agosto 2012; Alì Aymen, tunisino di 30 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08. 2012; Boussef Saber, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Gabsi Abdelkrim, tunisino di 24 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Jebali Manssef, tunisino di 31 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Kraiem Tahar, tunisino di 26 anni, sbarcato a Lampedusa il 16.08.2012; Sayar Rabie, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Fadalaoui Mehdi, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Zaoui Ahmed, tunisino di 28 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Sarhane Rami, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Slimani Fahmi, tunisino di 24 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Slimani Anis, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012; Saadali Mohamed, tunisino di 22 anni, sbarcato a Lampedusa il 18.08.2012. Tutti e quattordici i tunisini sono ritenuti responsabili di resistenza e violenza verso i tutori delle Forze dell’Ordine presenti nel C.P.S.A. di Pozzallo per il servizio di ordine pubblico. Nella mattinata di lunedì i tunisini, ospiti del C.p.s.a. di Pozzallo, avrebbero manifestato segni di nervosismo, avvicinandosi all’uscita ovest del centro e cercando di creare un varco a spallate tra le Forze dell’Ordine che erano presenti. Il personale delle Forze dell’Ordine ha fronteggiato l’episodio riuscendo ad allontanare i tunisini, che avrebbero iniziato a lanciare contro gli operatori delle Forze dell’Ordine sedie, faretti, scarpe ed estintori. Un oggetto contundente ha colpito in pieno petto un agente della Questura di Ragusa, mentre una bottiglia ha colpito al volto un militare dell’Arma dei Carabinieri, provocandogli una ferita allo zigomo destro. Entrambi gli operatori delle Forze dell’Ordine hanno fatto ricorso alle cure mediche del presidio territoriale di emergenza di Pozzallo riportando, rispettivamente, 6 giorni e 4 giorni di prognosi. Intanto gli extracomunitari avrebbero devastato la struttura, dove erano ospitati, distruggendo l’impianto di videosorveglianza, le porte e le vetrate interne ed esterne, allagando alcuni uffici interni usando le lance antincendio, distruggendo gli armadi col materiale vestiario della Protezione Civile, distruggendo anche computer e altro materiale informatico che era custodito negli uffici interni di polizia, dopo averne forzato ed aperto le porte di accesso. Inoltre gli extracomunitari avrebbero usato alcuni estintori del sistema anticendio come armi contundenti, lanciandoli contro il personale delle Forze dell’Ordine. Le schegge di vetro delle porte e delle finestre distrutte sarebbero state usate come armi da taglio. Ma gli extracomunitari avrebbero pure divelto opere murarie e mattoni, utilizzati come oggetti contundenti e lanciati contro le Forze dell’Ordine, distrutto la rubinetteria dei servizi igienici (usata come corpo contundente contro le Forze dell’Ordine), e distrutto parte dell’impianto elettrico con lo scopo, probabilmente, di usarne i cavi per fuggire dal tetto della struttura sul quale si erano asserragliati e dal quale avrebbero lanciato oggetti e corpi contundenti verso le Forze dell’Ordine, sempre al fine di fuggire dalla struttura dove erano ospitati. Tutti gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Modica e Ragusa a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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