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04/09/2012 -

Cronaca/

ATTENTATI A COLPI DI KALASHNIKOV A SANTA CROCE ARRESTATO GIOVANNI CABIBBO

Da domenica notte un 33enne incensurato, Giovanni Cabibbo, di Santa Croce Camerina, è agli arresti domiciliari: è accusato di essere l’autore dei due attentati intimidatori a colpi di kalasnikov avvenuti nei mesi scorsi a Santa Croce Camerina. Nel mirino dei danneggiamenti il ristorante situato dietro la casa-set della fiction sul Commissario Montalbano, il “Rosen Garten”, e le aziende di legnami “Gruppo Barone” e “Sudlegno”. Ad incastrarlo la telecamera piazzata nei pressi del ristorante che lo avrebbe ripreso nitidamente mentre scendeva da un’autovettura, simile a quella del Cabibbo, dirigersi verso la nota piazzetta “di Montalbano” sparare dei colpi contro la saracinesca e ritornare nel veicolo, alla guida del quale c’era un complice. Questa seconda persona non è stata ancora identificata. Le indagini condotte dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Ragusa, che hanno eseguito l’arresto attuando l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il tribunale di Ragusa Giovanni Giampiccolo (la Procura aveva chiesto la custodia in carcere), sono state coordinate dal capo della Procura della Repubblica di Ragusa, Carmelo Petralia. L’inchiesta prosegue soprattutto per individuare il complice di Cabibbo, e per accertare meglio le responsabilità di questo giovane insospettabile che viene ritenuto dagli inquirenti potenzialmente collegato ad attività di intermediazione e di esazione nel recupero crediti. Gli investigatori cercano dunque di scoprire per quali cause Cabibbo vantasse tali crediti nei confronti di vari soggetti che gravitano nel mondo delle scommesse e del gioco di azzardo. Il primo episodio criminale è avvenuto lo scorso 21 febbraio (ai danni delle ditte di legnami), il secondo due giorni dopo. Gli attentati provocarono un grande allarme sociale nella città di Santa Croce. Il 7 marzo scorso il territorio venne setacciato in lungo e in largo, con posti di controllo ad ogni angolo. L’operazione portò a risultati significativi in correlazione all’inchiesta sugli attentati. Infatti in un terreno incolto, situato in via Giotto vennero ritrovati un caricatore e numerosi colpi calibro 7.62 identici a quelli sparati nei due episodi intimidatori. Il Cabibbo è stato anche pedinato e intercettato: in particolare le intercettazioni fanno spesso riferimento al kalasnikov, ma questa arma da guerra non è stata ancora ritrovata dai carabinieri, tant’è che sono ancora in corso delle perquisizioni eseguite da unità cinofile specializzate nella ricerca di armi ed esplosivi. Come ha sottolineato in conferenza stampa il tenente colonnello Salvo Gagliano, Cabibbo deve adesso rispondere di porto e detenzione di arma e munizioni da guerra e minacce aggravate. Ma la sua posizione potrebbe aggravarsi nel caso in cui, nel prosieguo delle indagini, si acclarassero le correlazioni ipotizzate dagli inquirenti fra questi due attentati e il mondo del gioco d’azzardo e delle scommesse on line.

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