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12/09/2012 -

Cronaca/

Carceri invivibili, tentativo di suicidio a contrada Pendente

Un detenuto trentenne di nazionalità egiziana ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa ha tentato il suicidio all’interno della propria stanza detentiva, lasciandosi cadere dalla sopraelevata finestra con un cappio al collo realizzato con un lenzuolo. Fortunatamente, tale gesto estremo, non ha avuto sviluppi irreversibili grazie all’intervento tempestivo praticato in suo aiuto dai compagni di stanza e dal personale di polizia penitenziaria addetto alla vigilanza del reparto detentivo. Scrive oggi il rappresentante del sindacato Cisl dei poliziotti penitenziari: “Nonostante l’organico del personale di Polizia Penitenziaria sia carente di circa 50 unità, ancora una volta a scongiurare l’epilogo di tale gesto estremo è stata la professionalità e lo spirito di abnegazione dei poliziotti che con immani difficoltà cercano di salvaguardare la vita dei reclusi mettendo a repentaglio anche la propria incolumità fisica. Certamente il sovraffollamento della popolazione detenuta, formata maggiormente da soggetti stranieri, la vetustà dei locali, contribuiscono al malessere degli stessi, i quali spesso mostrano problemi di adattamento alla vita detentiva. Basti pensare che ultimamente, per mancanza di posti letto, sono stati allocati detenuti all’interno delle aule scolastiche in attesa di una migliore sistemazione. La Cisl Fns auspica che a seguito di tale ennesimo episodio l’amministrazione centrale intervenga urgentemente per porre rimedio alle difficoltà che affliggono il personale che opera presso la casa circondariale di Ragusa”.

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