19-05-2024
Ti trovi qui: Home » Politica » Grido d’allarme dei sindaci della provincia di Ragusa Sottoscritto un documento

19/10/2012 -

Politica/

Grido d’allarme dei sindaci della provincia di Ragusa Sottoscritto un documento

I Sindaci della provincia di Ragusa hanno sottoscritto giovedì mattina una nota, su iniziativa dei sindaci di Modica, Antonello Buscema, e di Scicli, Franco Susino, con la quale lanciano un grido di allarme per la grave situazione finanziaria che non consentirebbe di garantire gli stipendi ai dipendenti diretti e dell’indotto e di fornire servizi ai cittadini. La nota è stata inviata all’Assessore regionale all’Economia, al Prefetto della Provincia di Ragusa, e per conoscenza a tutti i Prefetti siciliani, alle segreterie regionali e provinciali di Cgil – Cisl – Uil. “Se l’Anci regionale – si legge nella nota dei sindaci iblei – ha giustamente definito la situazione dei Comuni siciliani come una bomba ad orologeria sul punto di esplodere, noi siamo pronti ad assicurare e a dimostrare che il tempo è già scaduto, a maggior ragione dopo le notizie che ci sono giunte circa la difficoltà della Regione di procedere alla regolarità dei trasferimenti. Siamo determinati – si legge ancora nella nota – ad affermare che l’argomento della situazione finanziaria dei nostri Comuni è prioritario per la tenuta di tutto il tessuto economico e sociale della Sicilia e non può attendere per essere affrontato. A tutti i soggetti che hanno una responsabilità – al Governo regionale ancora operativo e nella piena titolarità di fare scelte politiche e amministrative, al Governo nazionale che giustamente impone i propri vincoli, ai Prefetti siciliani che devono garantire il mantenimento dell’ordine pubblico – deve essere chiaro ciò che è chiaro a noi sindaci che stiamo tutti i giorni sul fronte infuocato dell’emergenza: senza una garanzia certa sull’entità e sui tempi dei trasferimenti regionali – si legge nella nota -, fosse anche nella forma dell’anticipazione, noi non saremo in grado di pagare gli stipendi dei lavoratori e men che meno di garantire i servizi essenziali ai cittadini. Apprendiamo – continua la nota dei sindaci iblei – peraltro che l’esito della riunione di lunedì con Armao ha già determinato l’immediata proclamazione dello stato di agitazione del personale degli enti locali della Provincia di Ragusa e che i sindacati hanno già annunciato l’intenzione di mettere in campo ogni azione utile di protesta affinché il governo regionale si determini ad erogare quanto dovuto al sistema delle autonomie locali. E’ chiaro che, se ciò non avverrà – sostengono i sindaci iblei nella nota -, si corre il rischio che venga seriamente compromesso anche il normale svolgimento delle operazioni elettorali il 28 ottobre. Non a caso, oltre che ai Governi nazionale e regionale, rivolgiamo il nostro appello direttamente al Prefetto di Ragusa e agli altri sindaci siciliani affinché facciano lo stesso con i loro Prefetti: siamo già un passo oltre il limite in cui la crisi economica diventa crisi sociale e i sindaci non hanno più strumenti sufficienti ad arginare i numerosi focolai che già in queste ore si stanno accendendo e moltiplicando in tutti i Comuni della Sicilia”, concludono i sindaci iblei nella nota da loro sottoscritta e inviata all’Assessore regionale all’Economia, al Prefetto di Ragusa, e per conoscenza a tutti i Prefetti siciliani, alle segreterie di Cgil, Cisl e Uil.

Commenti chiusi.

Scroll To Top
Descargar musica