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23/11/2012 -

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Ma a Ragusa c’è un posto dove si può giocare a rugby?

Domenica, finalmente, i giocatori del Padua Rugby Ragusa torneranno ad indossare le scarpe bullonati e, sul campo di Solarino, si confronteranno con lo Xiridia di Floridia in una partita valida per la quinta giornata del campionato di serie C di rugby. Scrive la squadra: “La notizia del giorno non è tanto questa, quanto la risposta, data dal funzionario tecnico degli impianti sportivi, il geometra Giorgio Iacono per conto del Comune di Ragusa, alla lettera aperta scritta all’indomani del derby ibleo tra Padua e AudaxClan dal fisioterapista Andrea Buscemi che lamentava le condizioni del terreno del Campo Petrulli che hanno creato piccoli traumi e distorsioni, per l’irregolarità del campo, a molti giocatori. A distanza di un mese il Comune di Ragusa risponde che sì, “il campo Petrulli ha una superficie irregolare, ma che ciò è dovuto soprattutto all’uso intensivo cui è stato sottoposto, nel tempo, per il gioco del Rugby. Infatti se un campo in erba naturale può essere utilizzato per massimo di circa 300 ore l’anno, il campo Petrulli viene calpestato per circa 150 ore al mese”. Se il Petrulli è iperutilizzato, – scrive il Padua Rugby – dove li portiamo a giocare i nostri ragazzi? Il geometra Iacono, quasi a discolpare l’Ente da cui dipende, continua dicendo che per il derby il Comune di Ragusa “non ha rilasciato alcuna autorizzazione per la disputa dell’incontro in parola. Ed a tal proposito sembra doveroso ricordare che l’agibilità, concessa in via del tutto provvisoria dalla Commissione di Vigilanza, fino al mese di maggio scorso, è decaduta e che l’incontro è stato disputato senza la necessaria autorizzazione della Questura”. Praticamente si è giocato, e si sta ancora giocando, su un campo non agibile, – scrive il Padua Rugby – un campo che non potrebbe ospitare alcuna gara ufficiale. Alla fine il Comune di Ragusa ci conforta promettendo che il Petrulli non sarà trasformato in un campo in terra battuta (anche se, a parere nostro, non occorrerebbe nessuna trasformazione, visto che nei fatti lo è già diventato) e che “tra poco saranno consegnati i lavori eseguiti presso l’impianto di Via Forlanini, dove è stato rifatto il manto in erba naturale”. Peccato che la consegna di quel campo – scrive il Padua Rugby – doveva avvenire prima dell’inizio di questa stagione sportiva (l’ultima partita ufficiale che vi si è giocata risale al 18/04/2010, Padua Ragusa-Briganti di Librino)”. Il team manager biancazzurro, Ciccio Schininà dichiara: “L’incontro con lo Xiridia è importante ai fini del campionato, quello con il Comune di Ragusa lo è invece per il futuro del rugby. Domenica scenderemo sul campo di Solarino con l’obiettivo di fare nostri i 5 punti dando spazio a chi finora ha giocato meno. Non è che vogliamo snobbare la partita e il nostro avversario: abbiamo una trentina di titolari e vogliamo dare a tutti la possibilità di giocare. Diversa è invece – continua Ciccio Schininà – la partita che stiamo giocando con il Comune. Noi, insieme ai cugini dell’AudaxClan, stiamo lavorando per rispondere al meglio alle esigenze dei rugbysti iblei e proprio per questo abbiamo intenzione di organizzare forme di protesta, anche clamorose, per rivendicare i nostri diritti. Le carte di cui disponiamo sono tante e tutte vincenti. Dall’altra parte, invece, vediamo – conclude Ciccio Schininà team manager del Padua Rugby – un’assoluta mancanza di chiarezza e la totale superficialità da parte dei politici e dei funzionari comunali”.

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