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12/12/2012 -

Cronaca/

SANTA CROCE, AREA DI STOCCAGGIO SOTTO SEQUESTRO BONIFICATO IL SITO DI CONTRADA PEZZE

L’area di stoccaggio e di emergenza di contrada Pezze, a Santa Croce Camerina, è stata ripulita. I rifiuti sono stati raccolti e portati in discarica. Ma i mezzi comunali e il sito rimangono sotto sequestro. La Procura dovrà accertare le eventuali responsabilità per il deposito non autorizzato di rifiuti e l’utilizzo di mezzi non idonei per la raccolta dei rifiuti durante la giornata di sciopero degli operai della ditta Ecoseib di Giarratana. La presenza dei tecnici dell’Arpa è servita per monitorare l’area. “Siamo fiduciosi sul buon esito delle indagini – dice l’assessore all’ecologia del Comune, Rosario Pluchino -. La Procura dovrà accertare le responsabilità di quanto è successo. Ma siamo convinti che tutto verrà risolto nel più breve tempo possibile. L’amministrazione – ha dichiarato ancora l’assessore Pluchino – ha lavorato nell’interesse dei cittadini e alcune esternazioni di movimenti o singoli cittadini sembrano davvero fuori luogo”. L’avvocato Guglielmo Barone è il legale del Comune. “Abbiamo chiesto la bonifica del sito – aggiunge l’avv. Barone perché l’amministrazione riteneva che c’erano delle motivazioni di carattere igienico sanitario. Chiederemo altresì il dissequestro dei mezzi che per l’ente ha dichiarato ancora l’avv. Barone -, per le finalità istituzionali, sono di fondamentale importanza”. L’intera area rimane sotto sequestro. “La Procura ritiene che ci possa essere la reiterazione del reato – dice ancora il legale -. Noi, invece, siamo convinti esattamente del contrario. Non riesco a capire, tra le righe, di quale reato stiamo parlando”. Resta da definire la vicenda di natura economica con un contenzioso in atto tra l’amministrazione e la ditta privata. “Dopo la diffida inoltrata dal nostro legale al Comune – afferma il responsabile della ditta Ecoseib, Peppe Busso -, il conteggio dei servizi effettuati, il cosidetto stato di avanzamento dei lavori è stato fatto, resta l’incognita del saldo delle fatture che, incluso il mese di novembre, ammontano a 560 mila euro”.

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