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19/12/2012 -

Economia e Finanza/

ACLI, SEMINARIO PER DIRIGENTI

Sesto seminario Licitra, Scirè, Cavallo, Budano, Raniolo“La riorganizzazione del welfare non è una scelta ma una necessità”. E’ questo quanto affermato da Gianluca Budano, responsabile welfare delle Acli nazionali che ha partecipato a Ragusa al sesto seminario per dirigenti. Il tradizionale appuntamento promosso dalle Acli della provincia iblea è servito per focalizzare l’attenzione su temi di scottante attualità. “Ci confrontiamo – ha chiarito Budano – con la doppia dinamica dei bisogni crescenti e delle risorse calanti. A fronte di una popolazione che invecchiando ha sempre maggiori esigenze di cura e assistenza, si registra una continua riduzione delle risorse. Non tutto potrà essere garantito dal sistema pubblico, ci saranno molti bisogni (nuovi) che non troveranno una copertura adeguata: bisogni a cui si dovrà rispondere con soluzioni innovative, non standard”. Ecco perché Budano ha lanciato l’idea della realizzazione di un sistema di benessere trasversale. “In cui – ha spiegato ancora Budano – tutte le tessere dello stesso puzzle possano effettivamente trovare la giusta posizione concorrendo alla realizzazione di un unico disegno. Le politiche sociali, sanitarie, ambientali, educative e dell’occupazione non possono essere slegate tra loro, ma dovranno sempre più essere integrate in un’unica cornice”. Francesco Raniolo, docente di Scienza politica all’Università degli studi della Calabria, parlando della crisi del welfare ha chiarito che “è sia crisi fiscale dello Stato, che crisi di razionalità amministrativa, ma a ben guardare è anche crisi di un certo modello di vita, di buona vita – in realtà un vero e proprio modello di civilizzazione – che oggi pone sempre più problemi di sostenibilità e di scelte strategiche”. I lavori, a cui ha partecipato anche il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso, erano stati aperti dal vicepresidente provinciale delle Acli, Simona Licitra, che ha sottolineato come “le Acli e l’associazionismo non possono rimanere spettatori passivi dinanzi ad un processo di riforma del welfare”. Il presidente provinciale delle Acli di Ragusa, Rosario Cavallo, ha toccato, poi, il nervo scoperto delle scelte che l’organizzazione sarà chiamata a fare da qui ai prossimi mesi. “Anche perché il nostro presidente nazionale, Andrea Olivero – ha sostenuto Cavallo – ha deciso di scendere nell’agone politico. E gli abbiamo chiesto, con determinazione, di non coinvolgere le Acli in questo processo. Prima si dimetta e poi potrà fare tutte le scelte che vuole”.

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