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01/01/2013 -

Politica/

TAGLI AI SERVIZI SOCIALI – DANNI CAUSATI DALLA “DISSENNATA” AMMINISTRAZIONE DIPASQUALE

Il consigliere comunale di Ragusa, Gianni Lauretta, ricorda che l’aumento dell’Imu previsto dalla delibera del commissario è stato tenuto nel cassetto fino al 29 ottobre (guarda caso fino al giorno dopo le elezioni regionali). Probabilmente, fa capire Lauretta, per non mettere in difficoltà la campagna elettorale del sindaco uscente. L’aumento dell’Imu, secondo l’esponente Pd, non aiutava a fare cassa e avrebbe impoverito le tasche dei ragusani di altri 6 milioni di euro togliendoli dal circuito commerciale della città, specialmente nel periodo di fine anno, rendendo sempre meno florido il tessuto sociale ed economico. “Le casse del Comune di Ragusa – continua Lauretta – sono state ridotte al lumicino e da oltre due anni non si riesce a riparare il fognolo di viale del Fante dopo il crollo che si era verificato. Almeno il commissario ha avuto il buon senso di fare riaprire il doppio senso di circolazione. Non è stato possibile contrarre alcun mutuo. E, ancora, per non sforare il Patto di stabilità, lo scorso anno non si sono pagati debiti verso terzi e quest’anno sono stati portati all’approvazione del Consiglio comunale come debiti fuori bilancio. Quindi le sofferenze finanziarie esistono già da qualche anno e con un pizzico di finanza creativa abbiamo rimandato a quest’anno il danno causato dalla “dissennata” amministrazione precedente che ha sperperato i soldi dei Servizi sociali in spettacoli, vedi il progetto “Io bevo sicuro”, per non parlare di posizioni organizzative elargite con centinaia di migliaia di euro e posizioni dirigenziali mantenute fino ad oggi”. “Una scelta dissennata – insiste ancora il consigliere del Pd – è stata l’abbandono totale del centro storico con completa svalutazione del capitale immobiliare e sociale, con la forsennata corsa alla costruzione in area verde”. “Quanto ancora peserà – si chiede infine Gianni Lauretta – sulle casse del Comune la necessità di mantenere servizi nelle nuove zone per 100mila abitanti quando gli abitanti siamo sempre 70mila”?
giovanni lauretta

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